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Autore: Ahimadala    01/02/2020    1 recensioni
Ricomincia un nuovo anno ad Hogwarts: il sesto anno.
Ma per Draco Malfoy non sarà un anno come gli altri: in una sola estate le sue certezze sono state stravolte e iniziano a crollare una dopo l'altra.
Un compito dal Signore Oscuro ed un unico obiettivo: sopravvivere e far sopravvivere la sua famiglia.
Tra tutti i problemi che appannavano la sua idea di futuro, l'amore per una mezzosangue era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato.
Dal testo:
La osservò mentre le sue dita percorsero il profilo di quel marchio. Era strano. Un tocco così delicato su quel segno così oscuro. Si sentiva in qualche modo guarito.
Lei aveva questo effetto su di lui.
"Perchè vuoi farlo? Perchè vuoi mettere in pericolo la tua vita per aiutare me?"chiese.
"La mia vita è già in pericolo" affermò decisa, continuando a fissare il suo avambraccio.
"Solo per questo?"
[...]
"Lascia che io ti aiuti" furono le parole di Hermione, sussurate sul bordo delle sue labbra.
"Ad una condizione" rispose lui. Non aveva scampo, era debole di fronte a lei.
Le sue resistenze crollavano, la sua volontà vacillava, la sua ragione e il suo buon senso si dissolvevano.
"Devi permetterti di proteggerti"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Lavanda/Ron
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Ron, Harry ed Hermione erano appena arrivati al binario nove e tre quarti. I loro volti brillavano di entusiasmo. 


Nonostante fossero passati ormai diversi anni, la partenza rappresentava per ognuno di loro una grande emozione: rientrare ad Hogwarts dopo le vacanze estive era come rientrare a casa dopo un lungo viaggio. 


I tre ragazzi si affrettarono a salire sul treno, seguiti da Ginny. 

La rossa negli ultimi venti minuti, come Hermione aveva avuto modo di notare, non aveva tolto gli occhi di dosso ad Harry - non che lui ne sembrasse poi così dispiaciuto-. 


Non appena furono seduti Hermione si affrettò a tirar fuori il proprio libro di incantesimi per mettersi a leggere. Ginny guardava fuori dal finestrino, salutando Arturh e Molly, mentre Harry e Ron discutevano di quidditch.


"Harry, tu sei il cercatore, ci sarà un modo per farmi entrare in squadra" insistè il rosso. 


" Non decido io Ron, ci sono le selezioni, parteciperai come tutti gli altri" replicò Harry, con un sospiro. Sarebbe stato un anno estenuante. 


Draco arrivò al binario 9 e 3/4 quando il treno era ormai sul punto di partire.


Era da solo.


Sua madre aveva insistito per accompagnarlo, ma lui non glielo aveva permesso.


Non era più un bambino ormai, non dopo quello che aveva visto, non con il compito che lo aspettava. 


Raggiunse Blaise: i due salirono sul treno, dirigendosi verso Theo e il resto dei serpeverde seduti in fondo.


Procedendo verso di loro non poterono fare a meno di imbattersi nella conversazione tra i due grifondoro. 


"Andiamo Harry, sai quanto ci tengo ad essere il portiere della squadra, ho solo paura di fallire le selez.." 


Ron venne bruscamente interrotto da Blaise. 

"Ah, un Weasley in porta.. Sarà ancora più divertente andare a segno quest'anno" 


Draco si era fermato ad osservare i quattro ragazzi. Harry e Ginny - o meglio, Weasley femmina - sedevano vicini, appoggiati l'uno all'altra, una coppietta davvero tenera se solo lei non fosse la sorella del suo migliore amico, il tutto gli sembrava a tratti incestuoso.


Di fronte a loro la Granger sedeva di fianco a Ron. La testa piegata sul proprio libro, non che si aspettasse diversamente. 


Non li aveva degnati di uno sguardo da quando erano arrivati, sebbene i battibecchi di Ron e Blaise continuassero con toni piuttosto accesi - non che gli importasse qualcosa di riceve le attenzioni di una sporca mezzosangue -. 


Osservò il suo corpo: le gambe accavallate rivolte verso il rosso, a cercarne il contatto e la vicinanza.


Aveva avuto abbastanza esperienze con le ragazze da saperne interpretare i segni, e aveva osservato quel trio da anni ormai: la Granger aveva una cotta per Weasley, solo un idiota non se ne sarebbe accorto. - eh in effetti, parlando di idioti -.


Non poteva negare l'evidenza. Granger, pur essendo una mezzosangue, era pur sempre una ragazza, e la sua bellezza non passava più inosservata: non era sfuggita né a lui, né al resto dei membri della squadra di quidditch, che non mancavano di esprimere commenti poco ortodossi sul suo corpo. 

Nè tantomeno a Pansy Parkinson, che non perdeva occasione di criticarla, afflitta da chissà quale complesso di inferiorità nei suoi confronti. 


Per essere una grifondoro, il suo nome era sulla bocca di molti serpeverde. Anzi, probabilmente l'intera Hogwarts conosceva il suo nome: la strega più brillante della sua età, la migliore amica del prescelto, la mente dietro tutte le avventure di Potter. 


Come non conoscerla, certo. 


Notò che doveva aver trascorso le vacanze al mare con la sua famiglia babbana: la sua pelle era abbronzata e i suoi boccoli castani avevano assunto dei riflessi dorati rispetto allo scorso ann... 


"Allora Malfoy vuoi andartene o vuoi che ti schianti dritto in fondo al treno con le altre serpi?" tuonò la voce di Harry. 


Draco si girò verso di lui, distogliendo lo sguardo da Hermione, che aveva alzato gli occhi dal libro e si era accorta che  la stava fissando. 


"Stai al tuo posto, sfregiato" ringhiò, allontanandosi. 


Blaise se ne era andato da un pezzo. 


"Stupido Potter" ripeté in tono più basso, proseguendo verso i serpeverde. 


"E stupida mezzosangue" aggiunse, tra sé e sé. 


   
 
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