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Autore: Lorelaine86    05/08/2009    15 recensioni
una storia di passione, sentimenti, intrighi e tradimenti nella Londra ottocentesca. Troveremo Edward e tutta la famiglia Cullen diversa, umano ed una Bella, non più goffa. Ho leggermente modificato le parentele. Il san Bernardo Jake ci sarà, ma lo tratterò male, che volete farci lo odio ^^. Buona lettura
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo betato da Amy Dickinson

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Edward

Bella mi guardò perplessa “che vuoi dire?”

“che a confronto con Aro, la signora Stanley è un luminoso esempio della più assoluta discrezione”.

“oh no!” gemette lei, pensandoci un attimo e aggiungendo “tuttavia è pur sempre londinese”.

Stavolta fui io a guardarla perplesso “dovrebbe essere un vantaggio? Sappi che entro due giorni, mezzo ton si starà chiedendo chi era l’affascinate e probabilmente falsa vedova con cui mi sono incontrato in questa locanda ”

“sì ma la voce resterà confinata a Londra. Mio padre non lo verrà mai a sapere”

Inclinai la testa, guardandola con aria scettica “fossi in te, non ne sarei tanto sicura. Aro ti ha vista e i più curiosi faranno di tutto pur di scoprire chi sei. E alla fine ci riusciranno.” “questo resta da vedere” ribatté Bella con la più assoluta ostinazione. “inoltre, non capisco cosa c’è di cosi compromettente in una situazione come questa. Potresti essere entrato per…”

La mia ironica risatina la interruppe “non capisci cosa ci sia di compromettente? tutto” ribadii alzando le mani al cielo “oramai siamo compromessi ed esiste un solo modo per uscirne”

Lei sbuffò “non sono affatto compromessa, né ho intenzione di diventare tua moglie solo perché un certo lord dalla lingua lunga ti ha visto nella mia camera. Per me non cambia niente e lo stesso dovrebbe valere per te.”

“al contrario. Cambiano molte cose”

“per esempio?”

Perché spiegarlo a parole? Molto, molto meglio dimostrarglielo concretamente mi dissi, avanzando verso di lei, poi le sorrisi e la cinsi possessivamente alla vita tirandola a me. Bella mi lasciò fare, ma quando sentì il suo corpo farsi, pericolosamente, vicino al mio, alzò le braccia, tendendole tra noi e provando a spingermi via. “che cosa fai?” mi chiese.

La guardai negli occhi e poi chinai la testa “ti dimostro quanto siano cambiate le cose”.

E la baciai, non con forza, ma con voluttà e persuasione, insistendo fino a quando non la sentii arrendersi e aderire a me con tutto il corpo. Solo allora la strinsi con forza tra le braccia, approfondendo il bacio.

Lei mi rispose con il consueto ardore e lentamente, con un crescendo mozzafiato, ci ritrovammo a precorrere la strada di poco prima, in preda ad un calore intenso che ci toglieva ogni capacità di ragionare proiettandoci tra le ali della passione.

Tirai la testa indietro.

Le mani di Bella si chiusero sui risvolti della giacca, mentre i suoi occhi erano insolitamente lucidi.

“tu non vuoi davvero sposarmi” disse con un filo di voce, senza convinzione.

Stretta com’era a me, con la mia erezione premuta contro il suo corpo, non poteva fingere di non capire a cosa mirassi.

Il mio volto si tese impercettibilmente. Per un attimo i nostri sguardi si incontrarono, fondendosi.

Occhi negli occhi, respiri nei respiri. Poi le mie labbra, sfiorarono le sue, sussurrando “certo che voglio sposarti. E ci riuscirò vedrai.”

Un bacio imperioso suggellò quelle parole, un bacio che rivelò appieno il fuoco che mi ardeva nelle vene.

La sentivo ardere di passione, ed io non ero da meno. C’era il fuoco nei miei baci e nel mio tocco, eppure non mi bastava più.

“ho sognato di sposarti sai?” le sussurrai arretrando un po’, in modo da osservare il suo splendido viso.

“davvero?”mi rispose, lottando per tirare il fiato “hai sognato le nostre nozze?”

“si”confermai con un sorriso, giocherellando con il primo bottone del suo vestito “ma in effetti, i miei sogni riguardavano più la nostra prima notte di nozze” con quelle parole l’avvicinai nuovamente a me, ma lei fece forza puntandosi sui gomiti “aspetta. Sai benissimo come la penso.

Questa non è una ragione valida per sposarti” Io non insistetti, non provai nemmeno ad andare all’attacco con tutta la mia abilità obbligandola alla resa.

Chinai la testa e presi a coprirla di piccoli baci sulle guance, agli angoli delle labbra, il mento, il lobo dell’orecchio e la pelle sensibile subito dietro. La sentii fremere e sorrisi dentro di me.

“insomma sposarmi sarebbe davvero così difficile per te? ”

Glielo dissi nell’orecchio, un soffio caldo che esigeva una risposta. E per attenderla mi tirai indietro, guardandola con una certa apprensione.

Eravamo tanto vicini che il calore dei nostri corpi si trasmetteva attraverso i vestiti.

Fissandomi negli occhi disse “no, non sarebbe affatto difficile”

Non mi mossi, ma avevo voglia di abbracciarla con un urlo di trionfo, lo evitai conoscendo Bella avrebbe trovato un bel pretesto per litigare, quindi mi limitai a sorridere, mentre l’aria intorno a noi vibrava di scintillante desiderio, viva, colma di energia.

Sollevò una mano per accarezzare la mia guancia ispida, poi si alzò in punta di piedi e mi sfiorò le labbra con un bacio.

“aspetta” mormorai stringendola alla vita e sollevandola, la posai delicatamente sul ripiano della specchiera.

Si trovava adesso seduta alla mia altezza, ma il profondo calore che il suo corpo emanava mi mancò subito.

“perché?” protestò perplessa “cosa vuoi fare?”

Le risposi con un sorriso rassicurante, ma non potei fare nulla contro il desiderio che mi riempì lo sguardo. Mossi un passo in avanti, bloccandole le gambe contro il mobiletto. Poi abbassai lo sguardo sul suo seno e slacciai il primo bottone del corpetto “voglio amarti Bella. Adesso.”

“cosa?” sobbalzò lei “non…essere ridicolo” aggiunse balbettando, mentre sentiva aprirsi il primo bottone.

Subito le mie dita si posarono sul secondo bottone, annaspando mi afferrò i polsi e mi fermò “anzi, ti chiedo di smettere subito”.

Provò a fermarmi e a respingermi, ma non servì. Allora mi guardò irritata, ma continuai a slacciarle il corpetto del vestito.

“perché dovrei fermarmi? Visto che in pochi giorni l’intero ton penserà che ho trascorso la notte con te, non vedo perché non dovremmo passarla davvero insieme”

Nuovamente i nostri sguardi si incontrarono e lei restò senza fiato davanti al caldo e invitante verde dei miei occhi.

“inoltre” ripresi con la stessa voce languida e tentatrice “mi hai fatto dolcemente capire che ci vuole ben altro che un obbligo sociale per spingerti a sposarmi” dichiarai mentre anche l’ultimo bottone cedeva alle mie dita esperte. “considera quello che accadrà come la mia risposta alla tua richiesta” le dissi mentre la mia mano le stringeva dolcemente il mento, le nostre labbra si avvicinarono, poi si sfiorarono.

Giocavo con lei tormentandole i sensi, allettandola fino a quando non mi abbracciò e rispose con passione ai miei baci.

Sposati le mani dal suo volto, le mie dita scivolavano lungo le sue spalle, fermandomi sui seni, dai capezzoli turgidi. Lentamente sfiorai la parte esposta del seno per poi infilare la mano sotto il morbido tessuto dell’abito, sfiorando la sua pelle fino a rendere i suoi capezzoli duri come sassolini.

Bella ansimò, ma le mie labbra tornarono all’assalto soffocando un lieve gemito di piacere. Le mie mani scesero ancora un poco, poi le dita si chiusero con delicata pressione, la sentii fremere mentre continuavo a stimolarla, gentile e possessivo.

I suoi seni erano ben fatti e morbidi, perfettamente adatti al palmo delle mie mani.

La sentivo gemere e inarcare la sua schiena, sempre baciandola continuai a giocare con lei, permettendole di abituarsi al mio tocco, fermando l’impulso di abbassarle il corpetto per godere la vista del suo corpo nudo.

Lentamente una mia mano tornò sulle sue spalle e presi lentamente ad abbassarle il corsetto. Lei non reagì. Si mosse solo quando anche l’altra mano salì, allora afferrò il polso per fermarmi. Bella stava esitando.

Respiravamo entrambi con affanno, eccitati ma tuttavia nel pieno controllo di noi stessi.

Dovevo tenere la mia passione a freno cancellando all’istante l’idea di darle fretta.

Così aspettai, vedendola fissare le mie labbra, per poi alzare la testa e cercare i miei occhi. Non avevo idea di cosa vi avesse visto e di cosa la spingesse all’improvviso a sorridere come se si sentisse rassicurata.

Con un gesto quasi indifferente, lei distolse lo sguardo e si portò le mani alle spalle del vestito, abbassando di scatto il corpetto.

Trattenendo il fiato, la guardai senza pronunciare parola.

Quel sorriso accompagnato da quel gesto così eloquente, mi aveva colpito con la forza di un pugno lasciandomi stordito. Paralizzato, la vidi togliersi da sola il vestito sfilando dapprima una manica, poi l’altra.

Quindi gettò le sue esili braccia al mio collo, guardandomi con aria timida e interrogativa.

Sorridendo, capii che dovevo prendere l’iniziativa. Con entrambe le mani le abbassai il vestito fino alla vita, ma poi dovetti fermarmi per guardare avidamente lo spettacolo di quella pelle candida e morbida, generosamente mostrata dalla sottile sottoveste, delle sue spalle nude, della delicata struttura delle scapole.

Il mio istinto di canaglia considerò i vari punti da sfiorare, come quello che pulsava forte alla base del collo, il seducente incontro tra scapola e la spalla, il perfetto rigonfiamento del seno ancora nascosto dalla sottoveste.

I capezzoli turgidi si notavano sotto il morbido tessuto, ma purtroppo non potevo apprezzarne la vista, dovevano essere rosa, morbidi e voluttuosi.

Inspirai profondamente come un uomo che sta per annegare e posai le mani sul suo volto delizioso, cercando nuovamente le sue labbra.

Quando posi fine al bacio per riprendere fiato, lei mi sorrise e mi allontanò un poco, per potersi alzare in piedi e sfilarsi definitivamente il vestito.

Contemplai la sua piccola e agile figura coperta solo dalla sottoveste che le arrivava a metà coscia, poi Bella sedette di nuovo sul ripiano e alzò dapprima una gamba, sfilandosi la giarrettiera e la calza, poi l’altra “vieni” sussurrò quindi, tendendomi le braccia.

Non me lo feci ripetere due volte, e un attimo più tardi ci baciavamo languidamente, completamente immersi nel calore.

Ripresi l’iniziativa e il contatto s’approfondì diventando vorace, fuori da ogni controllo. Avevo voglia di divorarla, d’istinto posi fine al bacio, scendendo lungo il collo con la lingua fino a catturarle con le labbra un turgido capezzolo, le sentii fremere ma non ritirarsi e così continuai per sentirla gemere ancora e ancora.

E quando lei si abbandonò definitivamente alla mia lingua, la mia mano scese, alzando l’orlo della sottoveste per posarsi su una coscia dalla pelle liscia, scendendo fino al ginocchio per poi risalire alla sua intimità.

Bella sospirò, un suono teso e prolungato che esprimeva la sua eccitazione. Quel sospiro mi eccitò e dovetti sforzarmi per non strapparle la sottoveste di dosso.

Era la cosa che più volevo al mondo, ma l’esperienza mi ammoniva con insistenza di non farlo. Trovarsi seduta su un ripiano della specchiera, nuda e in piena luce era un po’ troppo per la mia Bella, almeno per adesso.

Finora era andato tutto come pensavo. Ero orami a un passo dal sedurla, anche se stavolta dovevo fare più che amarla semplicemente.

Mi rendevo perfettamente conto dell’innocenza di Bella e dato che lei non era affatto una conquista, bensì la donna che avrei sposato, la sua prima esperienza doveva essere travolgente, tanto piacevole da spingerla a desiderarlo ancora di più dimostrando lo stesso entusiasmo, la stessa frenesia che io provavo.

La strinsi a me sussurrandole “vieni andiamo a letto”. “si” rispose lei, allora la presi in braccio sollevandola dal ripiano e attraversai la stanza per posarla sulle calde coperte, poi mi voltai e iniziai a spogliarmi.

Una volta nudo come lei, affondai nel materasso e la strinsi forte a me per poterla baciare ancora.

Solo quando fui certo di avere in pugno la situazione posai le mani sulle sue natiche, restando fermo per darle il tempo di abituarsi a quel tocco indiscreto.

Infatti, Bella sembrò ritirarsi un po’, ma quando finalmente la sentii pronta l’esplorazione iniziò nuovamente.

Tirai un lungo respiro di trionfo, ma il fiato mi restò in gola quando una delicata mano iniziò a giocare con un mio capezzolo, ci volle qualche istante per liberarmi da quell’incantesimo che Bella mi regalava e quando ci riuscii la baciai furiosamente, posando al contempo due dita sulla sua morbida e calda carne, iniziando a stuzzicarla con movimenti lenti e circolari.

Un singhiozzo strozzato uscì dalle sue labbra quando le mie labbra sostituirono le mie dita.

Lambivo la sua pelle con estrema dolcezza, mantenendo leggero il mio delizioso massaggio, Bella fremette e si inarcò e ne approfittai per infilare una mano sotto le natiche, alzandola leggermente per approfondire maggiormente il contatto con la mia lingua, che entrò con più forza mentre lei apriva le labbra e gli occhi in un’esclamazione di pura meraviglia.

La sentii spingere a fondo i suoi fianchi, per poi stringere spasmodicamente i miei capelli, solo quando la sentii pronta ad accogliermi mi allontanai da lei, allargandole le gambe per poi salire sopra di lei, prestando attenzione a far forza sulle mie braccia per non pesarle.

Un fremito di puro piacere mi attraversò quando la mia erezione scivolò nella sua calda umidità.

Bella sgranò gli occhi mentre entravo lentamente in lei, nonostante il dolore che sentì Bella non si irrigidì ma mi accolse con amore, muovendo istintivamente le anche, accettando le mie spinte.

Bella mi seguiva con gioia, deliziata anche solo al pensiero di riuscirci.

Affondai in lei nuovamente, accelerando il ritmo, lei tirò un lungo respiro, inarcandosi.

Totalmente immerso nei suoi occhi, solo allora mi resi conto delle nostre immagini riflesse nello specchio, e ciò che vidi mi mozzò il fiato.

Affascinato contemplai le sue cosce e le sue natiche che si irrigidivano e si rilassavano in perfetta sincronia con le mie, con quel ritmo sempre più intenso. Era una vista eccitante ma non avevo molto tempo per pensarci poiché affondavo in lei con energia sempre maggiore, senza mai fermarmi.

Gemeva e si inarcava senza freni quando cambiai il ritmo in una serie di potenti spinte.

Una mano scese a stringerle con possessività le natiche per alzarla e avvicinarla ancor di più a me, mentre la mia bocca succhiava avidamente un suo capezzolo.

E allora Bella gridò mentre i suoi muscoli si stringevano intorno al mio membro e un’ondata calda mi investiva, sentii il piacere crescere in me tra le mie spinte frenetiche e gemiti che esprimevano il mio piacere e quando sentii il mondo esplodere finalmente mi unii a lei. Senza più forze e parole, mi accasciai sul suo petto ansante ascoltando il battito frenetico del suo cuore.

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Ce nessuno????????? Possibile tutte in vacanza??? E io qui a sgobbare non è giusto ò_ò.

Coooooomunque ^^ se siete arrivate fino alla fine del capitolo senza maledirmi, vomitare, sputare contro la mia ff vi ringrazio dal profondo del cuore, Il vostro giudizio mi fa andare avanti a scrivere^^ .

Passiamo velocemente alle recensioni:

luisina : O_O davvero lo trovi sensuale?????? O sono pazza io o lo sei tu! ^^scherzo, grazie con il cuore di quello che mi hai detto e spero che il nuovo capitolo ti piaccia.

miss_cullen90: ^^ ma grazie mille sono contentissima che i capitoli ti piacciano. Alice e gli altri componenti appariranno tra poco, diciamo quando la presenterà a casa ^^. Spero il nuovo capitolo ti piaccia.

Bella_kristen: grazie mille ^^ e invece te la dovevi aspettare la sua entrata ^^ quello è peggio del prezzemolo te lo ritrovi ovunque! Li volevi in casa base e te ce li porto^^. Spero che il capitolo ti piaccia.

michy85: grazie ^^ si la nostra Bella diventerà molto audace soprattutto in questo capitolo e nei prossimi ^^. Edward il nostro eroe ehhhhhhhhhh (sospiro mentre me lo immagino in calzamaglia stile superman) spero il capitolo ti piaccia^^

JessikinaCullen: ma ciaoooooooo, ok suspance finita e dritti dritti in casa base hihihihi spero ti piaccia ^^ besos

Goten: piango davanti alle tue parole, “FANTASTICO” non me lo ha mai detto nessuno ç_ç. Lo so sono stata cattiva inserendo Aro nel bel quadretto, ma non ci posso fare niente è più forte di me sono una tipica guasta feste ^^. Spero il capitolo ti piaccia

Keska: Aro è solo una comparsa per ora, sinceramente non so se inserirlo nuovamente nella storia^^

Lady_Vampire:ok ok ok calma, abbassa quell’uzi, ti avevo promesso un aggiornamento rapido ma come al solito non ci sono riuscita, ti pregooooooooooo ti pregooooooo “nun te ncazzà” (poi ti spiego le influenze romanacce^^)e poi vuoi sapere perché ti faccio questo? Perché sono cattiva muhahaha. Spero il capitolo ti piaccia basos guapa ^^

Ringrazio le 63 anime che mi hanno messa tra i preferiti e i 71 seguiti ^^.

Amy “JeJe” questo capitolo è per te.

Bene ho finito, tolgo il disturbo alla prossima

la vostra Lory^^

***

Ciao a tutti^^ ti stavo maledicendo per averli interrotti nel capitolo precedente…ma mi sono ricreduta! Il capitolo è bellissimo e passionale, penso sia molto apprezzato^^ Grazie infinite per la tua dedica, sei un tesoro, ti voglio bene^^ alla prossima

Amy Dickinson

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le altre mie FF:

Isola Esme
Stand By me
FF di cui mi occupo:
Tesoruccio, quand'è che metterai la testa a posto?! :  fanfiction ispirata a Lamù  di Amy Dickinson
Il falco e la Rosa  :ff originale creata da Amy Dickinson

Alla prossima Besos Lory^^

  
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