capitolo betato da Amy Dickinson
Bella
mi guardò perplessa “che vuoi dire?”
“che
a confronto con Aro, la signora Stanley è un luminoso
esempio della più
assoluta discrezione”.
“oh
no!” gemette lei, pensandoci un attimo e aggiungendo
“tuttavia è pur sempre
londinese”.
Stavolta
fui io a guardarla perplesso “dovrebbe essere un vantaggio?
Sappi che entro due
giorni, mezzo ton si starà chiedendo chi era
l’affascinate e probabilmente
falsa vedova con cui mi sono incontrato in questa locanda ”
“sì
ma la voce resterà confinata a Londra. Mio padre non lo
verrà mai a sapere”
Inclinai
la testa, guardandola con aria scettica “fossi in te, non ne
sarei tanto
sicura. Aro ti ha vista e i più curiosi faranno di tutto pur
di scoprire chi
sei. E alla fine ci riusciranno.” “questo resta da
vedere” ribatté Bella con la
più assoluta ostinazione. “inoltre, non capisco
cosa c’è di cosi compromettente
in una situazione come questa. Potresti essere entrato
per…”
La
mia ironica risatina la interruppe “non capisci cosa ci sia
di compromettente?
tutto” ribadii alzando le mani al cielo “oramai
siamo compromessi ed esiste un
solo modo per uscirne”
Lei
sbuffò “non sono affatto compromessa,
né ho intenzione di diventare tua moglie
solo perché un certo lord dalla lingua lunga ti ha visto
nella mia camera. Per
me non cambia niente e lo stesso dovrebbe valere per te.”
“al
contrario. Cambiano molte cose”
“per
esempio?”
Perché
spiegarlo a parole? Molto, molto meglio dimostrarglielo concretamente
mi dissi,
avanzando verso di lei, poi le sorrisi e la cinsi possessivamente alla
vita
tirandola a me. Bella mi lasciò fare, ma quando
sentì il suo corpo farsi,
pericolosamente, vicino al mio, alzò le braccia, tendendole
tra noi e provando
a spingermi via. “che cosa fai?” mi chiese.
La
guardai negli occhi e poi chinai la testa “ti dimostro quanto
siano cambiate le
cose”.
E
la baciai, non con forza, ma con voluttà e persuasione,
insistendo fino a
quando non la sentii arrendersi e aderire a me con tutto il corpo. Solo
allora
la strinsi con forza tra le braccia, approfondendo il bacio.
Lei
mi rispose con il consueto ardore e lentamente, con un crescendo
mozzafiato, ci
ritrovammo a precorrere la strada di poco prima, in preda ad un calore
intenso
che ci toglieva ogni capacità di ragionare proiettandoci tra
le ali della
passione.
Tirai
la testa indietro.
Le
mani di Bella si chiusero sui risvolti della giacca, mentre i suoi
occhi erano
insolitamente lucidi.
“tu
non vuoi davvero sposarmi” disse con un filo di voce, senza
convinzione.
Stretta
com’era a me, con la mia erezione premuta contro il suo
corpo, non poteva
fingere di non capire a cosa mirassi.
Il
mio volto si tese impercettibilmente. Per un attimo i nostri sguardi si
incontrarono, fondendosi.
Occhi
negli occhi, respiri nei respiri. Poi le mie labbra, sfiorarono le sue,
sussurrando
“certo che voglio sposarti. E ci riuscirò
vedrai.”
Un
bacio imperioso suggellò quelle parole, un bacio che
rivelò appieno il fuoco
che mi ardeva nelle vene.
La
sentivo ardere di passione, ed io non ero da meno. C’era il
fuoco nei miei baci
e nel mio tocco, eppure non mi bastava più.
“ho
sognato di sposarti sai?” le sussurrai arretrando un
po’, in modo da osservare
il suo splendido viso.
“davvero?”mi
rispose, lottando per tirare il fiato “hai sognato le nostre
nozze?”
“si”confermai
con un sorriso, giocherellando con il primo bottone del suo vestito
“ma in
effetti, i miei sogni riguardavano più la nostra prima notte
di nozze” con
quelle parole l’avvicinai nuovamente a me, ma lei fece forza
puntandosi sui
gomiti “aspetta. Sai benissimo come la penso.
Questa
non è una ragione valida per sposarti” Io non
insistetti, non provai nemmeno ad
andare all’attacco con tutta la mia abilità
obbligandola alla resa.
Chinai
la testa e presi a coprirla di piccoli baci sulle guance, agli angoli
delle
labbra, il mento, il lobo dell’orecchio e la pelle sensibile
subito dietro. La
sentii fremere e sorrisi dentro di me.
“insomma
sposarmi sarebbe davvero così difficile per te? ”
Glielo
dissi nell’orecchio, un soffio caldo che esigeva una
risposta. E per attenderla
mi tirai indietro, guardandola con una certa apprensione.
Eravamo
tanto vicini che il calore dei nostri corpi si trasmetteva attraverso i
vestiti.
Fissandomi
negli occhi disse “no, non sarebbe affatto
difficile”
Non
mi mossi, ma avevo voglia di abbracciarla con un urlo di trionfo, lo
evitai
conoscendo Bella avrebbe trovato un bel pretesto per litigare, quindi
mi
limitai a sorridere, mentre l’aria intorno a noi vibrava di
scintillante
desiderio, viva, colma di energia.
Sollevò
una mano per accarezzare la mia guancia ispida, poi si alzò
in punta di piedi e
mi sfiorò le labbra con un bacio.
“aspetta”
mormorai stringendola alla vita e sollevandola, la posai delicatamente
sul
ripiano della specchiera.
Si
trovava adesso seduta alla mia altezza, ma il profondo calore che il
suo corpo
emanava mi mancò subito.
“perché?”
protestò perplessa “cosa vuoi fare?”
Le
risposi con un sorriso rassicurante, ma non potei fare nulla contro il
desiderio che mi riempì lo sguardo. Mossi un passo in
avanti, bloccandole le
gambe contro il mobiletto. Poi abbassai lo sguardo sul suo seno e
slacciai il
primo bottone del corpetto “voglio amarti Bella.
Adesso.”
“cosa?”
sobbalzò lei “non…essere
ridicolo” aggiunse balbettando, mentre sentiva aprirsi
il primo bottone.
Subito
le mie dita si posarono sul secondo bottone, annaspando mi
afferrò i polsi e mi
fermò “anzi, ti chiedo di smettere
subito”.
Provò
a fermarmi e a respingermi, ma non servì. Allora mi
guardò irritata, ma
continuai a slacciarle il corpetto del vestito.
“perché
dovrei fermarmi? Visto che in pochi giorni l’intero ton
penserà che ho
trascorso la notte con te, non vedo perché non dovremmo
passarla davvero
insieme”
Nuovamente
i nostri sguardi si incontrarono e lei restò senza fiato
davanti al caldo e
invitante verde dei miei occhi.
“inoltre”
ripresi con la stessa voce languida e tentatrice “mi hai
fatto dolcemente
capire che ci vuole ben altro che un obbligo sociale per spingerti a
sposarmi”
dichiarai mentre anche l’ultimo bottone cedeva alle mie dita
esperte.
“considera quello che accadrà come la mia risposta
alla tua richiesta” le dissi
mentre la mia mano le stringeva dolcemente il mento, le nostre labbra
si
avvicinarono, poi si sfiorarono.
Giocavo
con lei tormentandole i sensi, allettandola fino a quando non mi
abbracciò e
rispose con passione ai miei baci.
Sposati
le mani dal suo volto, le mie dita scivolavano lungo le sue spalle,
fermandomi
sui seni, dai capezzoli turgidi. Lentamente sfiorai la parte esposta
del seno
per poi infilare la mano sotto il morbido tessuto dell’abito,
sfiorando la sua
pelle fino a rendere i suoi capezzoli duri come sassolini.
Bella
ansimò, ma le mie labbra tornarono all’assalto
soffocando un lieve gemito di
piacere. Le mie mani scesero ancora un poco, poi le dita si chiusero
con
delicata pressione, la sentii fremere mentre continuavo a stimolarla,
gentile e
possessivo.
I
suoi seni erano ben fatti e morbidi, perfettamente adatti al palmo
delle mie
mani.
La
sentivo gemere e inarcare la sua schiena, sempre baciandola continuai a
giocare
con lei, permettendole di abituarsi al mio tocco, fermando
l’impulso di
abbassarle il corpetto per godere la vista del suo corpo nudo.
Lentamente
una mia mano tornò sulle sue spalle e presi lentamente ad
abbassarle il
corsetto. Lei non reagì. Si mosse solo quando anche
l’altra mano salì, allora
afferrò il polso per fermarmi. Bella stava esitando.
Respiravamo
entrambi con affanno, eccitati ma tuttavia nel pieno controllo di noi
stessi.
Dovevo
tenere la mia passione a freno cancellando all’istante
l’idea di darle fretta.
Così
aspettai, vedendola fissare le mie labbra, per poi alzare la testa e
cercare i
miei occhi. Non avevo idea di cosa vi avesse visto e di cosa la
spingesse
all’improvviso a sorridere come se si sentisse rassicurata.
Con
un gesto quasi indifferente, lei distolse lo sguardo e si
portò le mani alle
spalle del vestito, abbassando di scatto il corpetto.
Trattenendo
il fiato, la guardai senza pronunciare parola.
Quel
sorriso accompagnato da quel gesto così eloquente, mi aveva
colpito con la
forza di un pugno lasciandomi stordito. Paralizzato, la vidi togliersi
da sola
il vestito sfilando dapprima una manica, poi l’altra.
Quindi
gettò le sue esili braccia al mio collo, guardandomi con
aria timida e
interrogativa.
Sorridendo,
capii che dovevo prendere l’iniziativa. Con entrambe le mani
le abbassai il
vestito fino alla vita, ma poi dovetti fermarmi per guardare avidamente
lo
spettacolo di quella pelle candida e morbida, generosamente mostrata
dalla
sottile sottoveste, delle sue spalle nude, della delicata struttura
delle
scapole.
Il
mio istinto di canaglia considerò i vari punti da sfiorare,
come quello che
pulsava forte alla base del collo, il seducente incontro tra scapola e
la
spalla, il perfetto rigonfiamento del seno ancora nascosto dalla
sottoveste.
I
capezzoli turgidi si notavano sotto il morbido tessuto, ma purtroppo
non potevo
apprezzarne la vista, dovevano essere rosa, morbidi e voluttuosi.
Inspirai
profondamente come un uomo che sta per annegare e posai le mani sul suo
volto
delizioso, cercando nuovamente le sue labbra.
Quando
posi fine al bacio per riprendere fiato, lei mi sorrise e mi
allontanò un poco,
per potersi alzare in piedi e sfilarsi definitivamente il vestito.
Contemplai
la sua piccola e agile figura coperta solo dalla sottoveste che le
arrivava a
metà coscia, poi Bella sedette di nuovo sul ripiano e
alzò dapprima una gamba,
sfilandosi la giarrettiera e la calza, poi l’altra
“vieni” sussurrò quindi,
tendendomi le braccia.
Non
me lo feci ripetere due volte, e un attimo più tardi ci
baciavamo
languidamente, completamente immersi nel calore.
Ripresi
l’iniziativa e il contatto s’approfondì
diventando vorace, fuori da ogni
controllo. Avevo voglia di divorarla, d’istinto posi fine al
bacio, scendendo
lungo il collo con la lingua fino a catturarle con le labbra un turgido
capezzolo, le sentii fremere ma non ritirarsi e così
continuai per sentirla
gemere ancora e ancora.
E
quando lei si abbandonò definitivamente alla mia lingua, la
mia mano scese,
alzando l’orlo della sottoveste per posarsi su una coscia
dalla pelle liscia,
scendendo fino al ginocchio per poi risalire alla sua
intimità.
Bella
sospirò, un suono teso e prolungato che esprimeva la sua
eccitazione. Quel
sospiro mi eccitò e dovetti sforzarmi per non strapparle la
sottoveste di
dosso.
Era
la cosa che più volevo al mondo, ma l’esperienza
mi ammoniva con insistenza di
non farlo. Trovarsi seduta su un ripiano della specchiera, nuda e in
piena luce
era un po’ troppo per la mia Bella, almeno per adesso.
Finora
era andato tutto come pensavo. Ero orami a un passo dal sedurla, anche
se
stavolta dovevo fare più che amarla semplicemente.
Mi
rendevo perfettamente conto dell’innocenza di Bella e dato
che lei non era
affatto una conquista, bensì la donna che avrei sposato, la
sua prima esperienza
doveva essere travolgente, tanto piacevole da spingerla a desiderarlo
ancora di
più dimostrando lo stesso entusiasmo, la stessa frenesia che
io provavo.
La
strinsi a me sussurrandole “vieni andiamo a letto”.
“si” rispose lei, allora la
presi in braccio sollevandola dal ripiano e attraversai la stanza per
posarla
sulle calde coperte, poi mi voltai e iniziai a spogliarmi.
Una
volta nudo come lei, affondai nel materasso e la strinsi forte a me per
poterla
baciare ancora.
Solo
quando fui certo di avere in pugno la situazione posai le mani sulle
sue
natiche, restando fermo per darle il tempo di abituarsi a quel tocco
indiscreto.
Infatti,
Bella sembrò ritirarsi un po’, ma quando
finalmente la sentii pronta
l’esplorazione iniziò nuovamente.
Tirai
un lungo respiro di trionfo, ma il fiato mi restò in gola
quando una delicata
mano iniziò a giocare con un mio capezzolo, ci volle qualche
istante per
liberarmi da quell’incantesimo che Bella mi regalava e quando
ci riuscii la
baciai furiosamente, posando al contempo due dita sulla sua morbida e
calda
carne, iniziando a stuzzicarla con movimenti lenti e circolari.
Un
singhiozzo strozzato uscì dalle sue labbra quando le mie
labbra sostituirono le
mie dita.
Lambivo
la sua pelle con estrema dolcezza, mantenendo leggero il mio delizioso
massaggio, Bella fremette e si inarcò e ne approfittai per
infilare una mano
sotto le natiche, alzandola leggermente per approfondire maggiormente
il
contatto con la mia lingua, che entrò con più
forza mentre lei apriva le labbra
e gli occhi in un’esclamazione di pura meraviglia.
La
sentii spingere a fondo i suoi fianchi, per poi stringere
spasmodicamente i
miei capelli, solo quando la sentii pronta ad accogliermi mi allontanai
da lei,
allargandole le gambe per poi salire sopra di lei, prestando attenzione
a far
forza sulle mie braccia per non pesarle.
Un
fremito di puro piacere mi attraversò quando la mia erezione
scivolò nella sua
calda umidità.
Bella
sgranò gli occhi mentre entravo lentamente in lei,
nonostante il dolore che sentì
Bella non si irrigidì ma mi accolse con amore, muovendo
istintivamente le
anche, accettando le mie spinte.
Bella
mi seguiva con gioia, deliziata anche solo al pensiero di riuscirci.
Affondai
in lei nuovamente, accelerando il ritmo, lei tirò un lungo
respiro,
inarcandosi.
Totalmente
immerso nei suoi occhi, solo allora mi resi conto delle nostre immagini
riflesse nello specchio, e ciò che vidi mi mozzò
il fiato.
Affascinato
contemplai le sue cosce e le sue natiche che si irrigidivano e si
rilassavano in
perfetta sincronia con le mie, con quel ritmo sempre più
intenso. Era una vista
eccitante ma non avevo molto tempo per pensarci poiché
affondavo in lei con
energia sempre maggiore, senza mai fermarmi.
Gemeva
e si inarcava senza freni quando cambiai il ritmo in una serie di
potenti
spinte.
Una
mano scese a stringerle con possessività le natiche per
alzarla e avvicinarla
ancor di più a me, mentre la mia bocca succhiava avidamente
un suo capezzolo.
E
allora Bella gridò mentre i suoi muscoli si stringevano
intorno al mio membro e
un’ondata calda mi investiva, sentii il piacere crescere in
me tra le mie
spinte frenetiche e gemiti che esprimevano il mio piacere e quando
sentii il
mondo esplodere finalmente mi unii a lei. Senza più forze e
parole, mi accasciai
sul suo petto ansante ascoltando il battito frenetico del suo cuore.
*********************************************************************
Ce
nessuno????????? Possibile tutte in vacanza??? E io qui a sgobbare non
è giusto
ò_ò.
Coooooomunque
^^
se siete arrivate fino alla fine del capitolo senza maledirmi,
vomitare,
sputare contro la mia ff vi ringrazio dal profondo del cuore, Il vostro
giudizio mi fa andare avanti a scrivere^^ .
Passiamo
velocemente alle recensioni:
luisina
: O_O
davvero lo trovi sensuale?????? O sono pazza io o lo sei tu! ^^scherzo,
grazie
con il cuore di quello che mi hai detto e spero che il nuovo capitolo
ti
piaccia.
miss_cullen90:
^^
ma grazie mille sono contentissima che i capitoli ti piacciano. Alice e
gli
altri componenti appariranno tra poco, diciamo quando la
presenterà a casa ^^.
Spero il nuovo capitolo ti piaccia.
Bella_kristen:
grazie mille ^^ e invece te la dovevi aspettare la sua entrata ^^
quello è
peggio del prezzemolo te lo ritrovi ovunque! Li volevi in casa base e
te ce li
porto^^. Spero che il capitolo ti piaccia.
michy85:
grazie
^^ si la nostra Bella diventerà molto audace soprattutto in
questo capitolo e
nei prossimi ^^. Edward il nostro eroe ehhhhhhhhhh (sospiro mentre me
lo
immagino in calzamaglia stile superman) spero il capitolo ti piaccia^^
JessikinaCullen:
ma ciaoooooooo, ok suspance finita e dritti dritti in casa base
hihihihi spero
ti piaccia ^^ besos
Goten:
piango
davanti alle tue parole, “FANTASTICO” non me lo ha
mai detto nessuno ç_ç. Lo so
sono stata cattiva inserendo Aro nel bel quadretto, ma non ci posso
fare niente
è più forte di me sono una tipica guasta feste
^^. Spero il capitolo ti piaccia
Keska:
Aro è solo
una comparsa per ora, sinceramente non so se inserirlo nuovamente nella
storia^^
Lady_Vampire:ok
ok ok calma, abbassa quell’uzi, ti avevo promesso un
aggiornamento rapido ma
come al solito non ci sono riuscita, ti pregooooooooooo ti pregooooooo
“nun te ncazzà”
(poi ti spiego le influenze romanacce^^)e poi vuoi sapere
perché ti faccio
questo? Perché sono cattiva muhahaha. Spero il capitolo ti
piaccia basos guapa
^^
Ringrazio
le 63
anime che mi hanno messa tra i preferiti e i 71 seguiti ^^.
Amy
“JeJe” questo
capitolo è per te.
Bene
ho finito,
tolgo il disturbo alla prossima
la
vostra Lory^^
***
Ciao
a tutti^^ ti stavo maledicendo per averli interrotti nel capitolo
precedente…ma
mi sono ricreduta! Il capitolo è bellissimo e passionale,
penso sia molto
apprezzato^^ Grazie infinite per la tua dedica, sei un tesoro, ti
voglio bene^^
alla prossima
Amy
Dickinson
***************************************
le altre mie FF: Isola
Esme
Stand
By me
FF di cui mi
occupo:
Tesoruccio,
quand'è che metterai la testa a posto?! : fanfiction
ispirata a Lamù di Amy
Dickinson
Il
falco e la Rosa :ff originale creata da
Amy Dickinson