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Autore: la_pazza_di_fantasy    13/02/2020    0 recensioni
Camille, terzogenita della famiglia Taiwell, è costretta a sposare il principe dei vampiri per sterminare l'intera famiglia di lui.
Caleb non vuole sposarsi, sopratutto non con una bionda.
Cecil sta per perdere la sua famiglia, la sua vita e anche il suo titolo di nobile per colpa di una malattia ritenuta incurabile.
Jerome vive nel ricordo di un amore che non tornerà più.
Alexander deve mantenere la sua promessa.
Margaret vorrebbe poter rimediare ai suoi errori.
Nikolas vorrebbe tutto tranne la guerra.
Nel mentre i vampiri sono impegnati a respingere i Ghoul e impedirgli di distruggere il loro regno.
Ci riusciranno? E soprattutto riusciranno ad evitare l'attacco da parte degli umani?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vampiro che stava presenziando il matrimonio rimase immobile per un bel po’ immobile. Non si aspettava che Camille riuscisse a reggersi ancora in piedi, e Caleb era del suo stesso pensiero, solo che il principe si stava aprendo piano piano in un sorriso bellissimo. La sua Camille era ancora viva.

Alla fiine il vampiro fu costretto a continuare la celebrazione.

- i nostri antenati hanno decretato la validità dell’unione. Ecco a voi il principe e la sua principessa- disse il vampiro prendendo prima una corona d’argento che mise sul capo del principe e poi un’altra più piccola che mise sul capo della mora.

I vampiri applaudirono quasi controvoglia, loro volevano la morta della ragazza. Le uniche persone che applaudivano davvero felici erano quelle della famiglia reale, Cecil, Jerome ed Eddard.

Caleb si avvicinò alla ragazza e prendendole le mani la baciò sulle labbra. Ora poteva farlo tranquillamente e ne era davvero felicissimo.

I due ragazzi uscirono dalla sala a braccetto e andarono nella sala da ballo dove era stato distribuito il banchetto per tutti gli invitati.

- potevi dirmi cosa poteva succedere invece di farmi preoccupare?- disse dopo un po’ Camille mentre stringeva il braccio di Caleb. Anche lei era sorpresa di essere ancora viva, doveva assolutamente parlare con quel vampiro nero.

- no, ti saresti spaventata troppo- disse Caleb mettendo una sua mano su quella di Camille.

- la prossima volta che potrebbe succedere una cosa del genere per favore dimmelo- disse la mora per poi baciare nuovamente il rosso.

- come stai?- chiese lui cercando di cambiare discorso.

- bene, mi fanno male solo i piedi per i tacchi- disse la ragazza sbuffando e facendo ridacchiare Caleb.

- ti hanno nascosto gli stivali?- chiese il ragazzo curioso.

- si, colpa delle tue sorelle- Caleb rise più forte attirando un po’ di sguardi, ma nessuno dei due ragazzi se ne curò più di tanto.

- Cami- Cecil arrivò dai due ragazzi per poi abbracciare stretta la mora che sorrise mettendo a sua volt il braccio libero intorno al busto del ragazzo.

- Cecil molla mia moglie- disse Caleb leggermente irritato.

- ma dai, non te la rubo mica- disse il biondo sciogliendo comunque l’abbraccio e guardando la ragazza come se fosse un’illusione della sua mente.

- meglio per te- disse Caleb guardando male il cugino, ma non durò molto infatti il rosso dopo poco sorrise felice di avere ancora Camille al suo fianco.

- come hai fatto?- chiese dopo un po’ Caleb curioso, c’erano davvero poche possibilità di sopravvivere.

- ho bevuto dalla coppa- disse Camille non capendo il senso della domanda di Caleb.

- solo questo?-

- si, che altro avrei dovuto fare?-

- non lo so, ma solo poche persone riescono a sopravvivere bevendo da quella coppa senza avere sangue di vampiro in circolo da prima- disse Caleb.

- davvero?- chiese Camille sempre più curiosa.

- si, ho trattato parecchio con i miei per poterti far bere il mio sangue, ma la risposta è stata sempre no quindi non l’ho fatto- disse il rosso che nel mentre della chiacchierata era arrivato nella terrazza dove nessuno li avrebbe disturbati.

- io ho solamente fatto come mi ha detto il vampiro vestito di nero- disse Camille ai due ragazzi che si guardarono confusi.

- cosa ti ha detto Eddard, e sopratutto quando- disse Caleb confuso.

- mi ha detto di bere e di non ascoltare gli altri vampiri che parlavano. Lo ha fatto durante la cerimonia mentre avevo la coppa in mano- disse la ragazza.

- io non l’ho sentito parlare eppure ero seduto affianco- disse Cecil – l’ho visto solo sorridere, e vedere Eddard sorridere è qualcosa di strano e raro-

- ho sentito la sua voce nella mia mente-

- per parlare nella mente delle persone bisogna vere un profondo legame con esse, come cavolo ha fatto?- chiese Caleb più a se stesso che alla ragazza.

- non lo so, so solo che sono riuscita a bere tutto d’un sorso solo perché mi ha rassicurata-

- più tardi devo parlare con Ed- disse il rosso sospirando – adesso la cosa più importante e che tu sia viva- Caleb strinse la ragazza a se, nel mentre Cecil era rientrato nella sala lasciando ai due un momento di tranquillità.

- Cecil come mai i tuoi non ci sono?- queste furono le parole di Jerome che dall’inizio della cerimonia si era chiesto il perché dell’assenza della sorella della regina con tutta la sua famiglia.

- sorvolando sul fatto che non dovresti chiamarmi per nome, faccio io le loro veci. Mia sorella non sta tanto bene e nel mentre i Ghoul si stanno spingendo sempre più verso il nostro palazzo. Ero l’unico che poteva muoversi- disse il biondo sospirando.

- state attenti se venite morsi dai ghoul..-

- so cosa succede non c’è bisogno che me lo ripeti pure tu- il biondo guardò malissimo il moro per poi piantarlo in asso e andare dritto verso il buffet.

Sapeva perfettamente che non potevano farsi mordere dai ghoul. Un solo passo falso e si sarebbero trovati anche loro ad essere tali. Nessuno guariva. Cecil aveva visto con i suoi occhi le persone della sua città trasformarsi in quei mostri pieni di piaghe che non facevano distinzioni tra famigliari e nemici.

Non avrebbe mai permesso ad uno di quei mostri di toccarlo, o peggio di mordere lui o la sua famiglia.

Dovevano assolutamente riuscire a cacciare via i ghoul dal regno altrimenti sarebbe successa la stessa cosa di 300 anni prima, ovvero l’intera popolazione dei vampiri dimezzata per colpa dei Ghoul che avevano ingrossato le loro fila. Qual era il problema dei ghoul? Semplice erano attratti dalle persone con il loro stesso sangue, quindi i familiari contagiati cercavano in tutti i modi di raggiungere le persone ancora sane della loro famiglia e trasformarle. In questo modo le persone, vedendo i propri cari, non riuscivano ad attaccare quei mostri e finivano per entrare nelle loro fila.

Cecil prese un bicchiere pieno di un liquido leggermente giallo e lo bevve tutto d’un sorso. Poi fece lo stesso con un secondo.

Non avrebbe mai permesso alla sua famiglia di dividersi a causa dei ghoul.

   
 
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