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Autore: chiara140    14/02/2020    1 recensioni
-Marichat-
Marinette non aveva più 14 anni, era cambiata sia di corpo che di mente. Ormai le era passata l'infatuazione per Adrien, il suo compagno di classe e modello.
Si era arresa al fatto che, beh, lui non l'aveva mai considerata come qualcosa di più di una semplice amica sulla quale contare. E anche se all'inizio il suo cuore aveva sopportato quel dolore con gran fatica, adesso poteva dire che la sua era solo una cotta adolescenziale.
In quattro anni molte cose erano cambiate, e forse pure in meglio.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Marinette non aveva più 14 anni, era cambiata sia di corpo che di mente. Ormai le era passata l'infatuazione per Adrien, il suo compagno di classe e modello.

Si era arresa al fatto che, beh, lui non l'aveva mai considerata come qualcosa di più di una semplice amica sulla quale contare. 

E anche se all'inizio il suo cuore aveva sopportato quel dolore con gran fatica, adesso poteva dire che la sua era solo una cotta adolescenziale.

In quattro anni molte cose erano cambiate, e forse pure in meglio.

In particolare le sue relazioni. Anche se non riusciva a capire come mai Adrien avesse ancora un rapporto così ambiguo con Katami.

In tutto questo Chat Noir c'era sempre stato e da quando suo padre era stato akumizzato, qualcosa si era smosso dentro di loro.

Era cominciato tutto una sera, quasi per caso. 


L'aveva intravisto saltare tra i tetti di Parigi mentre stava annaffiando i suoi fiori. 
Lui si era accorto della sua presenza e così aveva portato dei croissant dal forno e del tè e il tutto era sbocciato in una piacevole chiacchierata, sembravano amici di vecchia data. 


Poi quasi con delle scuse, le sue visite al balcone erano sempre più frequenti. Ovviamente gli lasciava sempre del cibo suo tavolino, ormai lo conosceva abbastanza bene. 

Le brioche con confettura di fragole erano le sue preferite

I loro incontri erano diventati assidui sera per sera e nessuno dei due se n'era accorto. Sembrava quasi che non potessero fare a meno dell'altro, poiché se per qualche motivo lui non veniva, Marinette lo aspettava alzata fino a tardi.

Si era trovata quasi inconsapevolmente a pensarlo prima di andare a dormire, sorridendo ogni qual volta che si ricordava delle loro confessioni.

Stavano seduti sui cuscini che aveva messo sul balcone nei giorni più caldi, sopratutto d'estate, mentre quando avevano freddo si rintanavano nel suo letto. Lei appoggiava la sua testa nell'incavo del suo collo, parlando di qualsiasi cosa. 

E si sentiva così bene, tanto che le sembrava di vivere uno di quegli amori descritti nelle canzoni rock di inizio duemila.

Qualche volta si era immaginata come potessero essere le sue labbra, che in alcuni momenti erano così vicine alle sue che avrebbe potuto baciarlo.

Dopo il loro ennesimo incontro, l'aveva inaspettatamente presa in braccio e portata in giro per Parigi illuminata.
L'aveva fatto un milione di volte nei panni di Ladybug, ma in quel momento le sembrò tutto nuovo.

Il petto si abbassava e si alzava al battere del suo cuore sempre in tumulto quando guardava il vuoto sotto di sé, pensando al tocco dell'eroe sul suo corpo premuto contro la tuta in lattice molto aderente.

E qualche volta aveva fantasticato su quell'oggetto di desiderio tanto peccaminoso che lasciava poco spazio all'immaginazione e metteva in mostra il suo fisico tonico ed allenato.

Da un po' di tempo però sentiva dentro di sé delle sensazioni diverse, che le ricordavano il suo amore adolescenziale per Adrien.

Era notte fonda, saranno state le due. Tutta la città stava dormendo, mentre la corvina lavorava ancora sul nuovo abito in produzione. 
Si era superata davvero questa volta.

Ma la sua mente era altrove, gliel'aveva fatto notare Tikki, che aveva sospirato dopo aver visto per l'ennesima volta la sua padrona pungersi con l'ago.

Marinette, è tardi, non credo nemmeno che tu sia dell'umore per cucire. Dovresti andare a dormire.”

La ragazza si girò verso la kwami, indispettita. 

“Che cosa intendi per 'Non sei dell'umore?'”

Tikki quasi rise “So che stai pensando a Chat Noir e alla sua ultima visita. Ormai siete diventati intimi”

Lei la guardò male “Non mi illuderò come con Adrien. Non so neanche se ricambia e, francamente, non sono innamorata”

Si alzò dalla sedia girevole, prendendo in mano la rosa che le aveva regalato la sera prima quando l'aveva riportata a casa.

Sono passati quattro anni, mi ha detto di non provare più niente per Ladybug.
Ovvio che quando combattiamo è da tempo che non lo noto flirtare; ma non ha specificato nulla, quindi è inutile che supponi, Tikki”

Se la rigirò tra le dita per poi rimetterla nell'acqua. 

Salì sul balcone, accolta dall'afa estiva che anche alle due di notte non le lasciava un attimo di tregua. Niente aria, seppur lei non fosse nemmeno poi tanto vestita.

Si appoggiò alla ringhiera, pensando alle parole dell'eroe.

A te, che sei il più bel fiore”. 


Sospirò, guardando le strade illuminate dai lampioni e poi verso la botola che la collegava alla sua camera; constatando che sì, non c'era nessuno a quell'ora.

If there's a prize for rotten judgement

I guess i've already won that

No man is worth the aggravation

That's ancient history, been there, done that”

Solo quando apparvero dietro di lei Tikki e gli altri kwami si ricordò che aveva dimenticato di sistemare la miracle box dopo l'ultima battaglia importante, e non si era preoccupata che fossero tutti ai loro posti.

Le giravano intorno sorridendo, anche con malizia, e notò in particolare che Trixx teneva in mano la sua rosa, mentre si sedeva amareggiata sulla sdraio.

Who'd'ya think you're kiddin',

He's the earth and heaven to you

Try to keep it hidden,

Honey, we can see right through you”


Oh noooo”


Girl, you can't conceal it,

We know how you feel

Who you thinking of”

Si alzò di nuovo, scacciando le creature che le facevano tornare alla mente Chat.

No chance, no way, i won't say it, no, no”


You swoon, you sigh, why deny it, uh oh!”


It's too clichè, i won't say i'm in love”

Fissò per un attimo la luna piena che illuminava la città, ricordando tutti i bei momenti passati insieme all'eroe, dal primo all'ultimo.

Il suo delicato tocco quando la abbracciava e le sue pessime battute che in un certo senso la facevano ridere.
In effetti, in sua presenza alle volte diventava più sfacciata del solito, stuzzicandolo involontariamente.

I thought my heart had learned its lesson,

it feels so good when you start out

My head is screaming get a grip, girl”

Si guardò intorno, sperando di non aver svegliato tutto il vicinato, con i kwami che continuavano ad assillarla.

Unless you're dying to cry your heart out”


You keep on denying,

who you are and how you're feeling

Baby, we're not buying,

Hon we saw ya hit the ceiling”

Face it like a grown-up,

when you're gonna own up”

Arrossì ripensando ai suoi baciamano la prima volta che le si era presentato con la sua parte civile.

That you got, got, got it bad”

Scacciò quel pensiero, non doveva illudersi. Così entrò in camera.

Oh, no chance, no way,

I won't say it, no, no”


Guardò il muro, prima ospitante tutte le foto di Adrien, che da tempo aveva tolto.

La sua postazione da cucito era in disordine, come sempre.
Si avvicinò e prese il cappello con dei fori alla sommità del capo per lasciar spazio alle sue orecchie.

Era un regalo che aveva voluto fare per sdebitarsi. E sebbene non fosse ancora finito, le piaceva già.

Se lo rigirò tra le mani, sorridendo.


Give up, give in,

check the grin you're in love”


Alle parole dei kwami lo ripose, cercando di non ascoltarli.

This scene won't play,

i won't say i'm in love”

You're doin' flips read our lips,

you're in love”


You're way off base,

i won't say it no,

get off my case,

i won't say it”

Si sedette sulla chaise longue, sconsolata ed un po' infastidita.

Girl, don't be proud,

It's ok you're in love”

Notò la rosa che era finita accanto a lei, soltanto vedendola il cuore le batteva. 
Se la portò al petto, pensando al suo cavaliere.

Oh, at least out loud,

i won't say i'm in love”

Si coricò, guardando il soffitto della sua camera e sorridendo.




ANGOLO AUTRICE:

Buon San Valentino a tutti! La marichat è la mia coppia preferita del quadrato, il loro rapporto mi è sempre piaciuto. In realtà questa fanfiction nasce in modo del tutto spontaneo, stavo ascoltando questa canzone ed eccola qui. Spero che vi possa piacere!

chiara140

   
 
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