Fumetti/Cartoni europei > Tex Willer
Segui la storia  |       
Autore: Il Moro    20/02/2020    1 recensioni
Zagor viaggia verso sud, diretto al grande raduno dei capi Cherokee. Tex sale al nord, all'inseguimento di un malvivente. Si ritrovano a passare nello stesso luogo, separati dall'abisso del tempo.
La fitta foresta sul fondo della valle appare antica, e silenziosa. Persino gli animali tacciono. Come per non disturbare. Eppure a volte, la notte, si possono udire dei sussurri sinistri...
Riusciranno Tex e Zagor a svelare il mistero de "La valle nascosta"?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima sensazione al risveglio è il mal di testa. Zagor la scuote, togliendosi i capelli sudati dagli occhi e recuperando un po' di lucidità.
Non si trova più nella capanna. Sotto il fianco sente un pavimento irregolare, duro e umido. Da qualche parte gocciola dell'acqua.
Ha i polsi legati dietro la schiena. C'era da immaginarlo. Si mette seduto e scuote ancora la testa, mentre la vista gli si rischiara. Si trova in una grotta, una camera apparentemente naturale, al contrario della porta di rami legati e intrecciati che è anche l'unica via d'uscita. È al buio, ma attraverso la porta filtra luce di torce. Luce che viene oscurata quando la sagoma di una testa coperta da un berretto di pelo si staglia attraverso uno spiraglio tra i rami.
«Ehi, il nostro marcantonio si è svegliato!»
«Tu, bastardo! Che ne hai fatto di Cico?»
La risata di Moses rimbomba, segno che dall'altro lato della porta ci dev'essere una camera ben più grande. «Oh, non preoccuparti, lo raggiungerai presto!»
Zagor si alza in piedi e si avvicina alla porta. «Aspetta! Dimmi cosa sta succedendo!»
«E perché dovrei?»
«Perché ti piace prendermi in giro.»
«Ah ah ah! È vero, è vero. Beh, posso anche spiegarti quale fine ti aspetta. Le caverne sotto queste montagne sono abitate da un popolo di pigmei. Mi danno l'oro che scavano da un qualche braccio laterale delle loro caverne in cambio di una vittima sacrificale, di tanto in tanto.»
«Vittima... sacrificale?»
«Hanno un dio, che vive al fondo di un abisso, che pretende sacrifici continui. Temono che se non buttano giù qualcuno ogni tanto venga fuori a prendersi uno di loro. Pensa che parlano sempre a bassa voce proprio per non farsi trovare da questo dio, ah ah ah, che idioti! Un tempo se la cavavano da soli... c'è stato un periodo in cui questa cella era sempre piena di gente, ah ah! Ma ultimamente la loro fobia per la luce del sole è peggiorata, e si è sparsa la voce che questa valle sia infestata dai fantasmi... bah. Ho dovuto andare a cercare le vittime fino nei villaggi vicini. Ma voi siete stati così gentili da cascarmi tra le braccia, ah ah ah!»
Zagor deglutisce, preoccupato. «Quindi, Cico...»
«Oh, è ancora vivo, tranquillo... ma non per molto, ah ah! Non ho ancora capito in base a cosa scelgono il giorno del sacrificio, comunque ce ne vogliono più o meno un paio al mese... al tuo amico tocca stanotte. Per te, ci sarà tempo tra una settimana o due, ah ah ah!»
«Stanotte... e quando?»
«Eh? Oh, direi che manca poco al sacrificio. Una mezz'ora.»
«Allora fammelo vedere!»
«Oh, è in un'altra cella più vicino all'abisso dei sacrifici... e poi, non sei in condizione di chiedere un bel niente. E ora addio, bello, vado a ritirare il mio premio e me la filo... o magari mi fermo per guardare il tuo amico che grida mentre lo buttano nel buco, eh? Ah ah ah!»
Moses si volta e si allontana continuando a ridere, mentre uno dei pigmei si siede su una roccia sotto la torcia appesa alla parete, di guardia.
Le corde che bloccano i polsi di Zagor cedono proprio mentre l'ultimo eco della risata si perde in lontananza.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Tex Willer / Vai alla pagina dell'autore: Il Moro