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Autore: Lucinda Slytherin    21/02/2020    1 recensioni
La vita del diavolo sta per essere stravolta dall'arrivo di un giovane sconosciuto che si presenterà improvvisamente alla sua porta e che si rivelerà essere più vicino a lui di quanto si possa pensare. Lucifer entrerà nuovamente in contrasto col padre, colpevole, secondo il re dell'inferno, di aver messo Simon sulla sua strada.. Ben presto, però, si renderà conto che è stato lui stesso a farlo. Il diavolo accetterà questa sua nuova e inaspettata identità? Riuscirà a proteggere colui che si scoprirà essere sangue del suo sangue? Sarà in grado di proteggere il principe dell'inferno?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen, Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
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"Hold me tight"


L'estate era da poco arrivata e non aveva infuocato soltanto le temperature, ma anche gli animi di Ella e Simon che non provavano nemmeno a nascondere ciò che li legava, non facendo altro che dedicarsi alle loro attività extralavorative. Linda era sempre più agitata, il pancione si faceva sempre più evidente ed i numerosi calci da parte del figlio davano già parvenza del carattere forte e vivace che lo avrebbero contraddistinto. Lucifer trascorreva molto più tempo assieme alla Detective, la loro relazione pareva consolidarsi ogni giorno di più.

《 Devi dirglielo. Cazzo, Lucifer, è tuo figlio. Cosa aspetti? Che papà venga sulla Terra per darti quattro sberle e farti riprendere dallo stato di (blocco) in cui sei caduto? 》
《 Amenadiel, ti prego. Adesso non mettere in mezzo paparino tuo adorato.! Quando sarà il momento, glielo dirò. Non posso andare da lui e dirgli, come se fosse nulla: "Sai, Simon, io sono tuo padre ma sono contemporaneamente il diavolo e tu sei metà angelo e metà umano..e, chissà, magari un giorno prenderai il mio posto e governerai felicemente l'inferno". Stai fuori di testa, fratello? 》
Il primo angelo di Dio sollevò gli occhi al cielo. Perché era così impertinente? Si avvicinò in prossimità dell'altro ed afferrò le sue spalle.
《 Vuoi che lo scopra da solo o che sia qualcun'altro a dirglielo? È la sua natura, Lucifer. Non dirglielo non cambierà il tuo essere suo padre. Non dirglielo potrebbe metterlo in pericolo. Cosa succederebbe se lo venisse a sapere all'improvviso, eh? È il figlio del diavolo, non di un uomo qualunque. Lo capisci oppure no? 》
Il re dell'inferno svirgolò lo sguardo dall'uomo al soffitto, poi lo posò sulle mani del fratello che stringeva forte le sue spalle. Era la cosa giusta da fare? Rimanere in silenzio e farsi carico di tutto o informare il diretto interessato con tutte le conseguenze annesse?
《 Stasera lo inviterò qui e glielo dirò. Sei contento adesso? 》
《 Sì, lo sono, fratello. Mio nipote deve sapere che tuo sei suo padre e noi siamo la sua famiglia. 》
Il tono di voce di Amenadiel si fece più calmo e il viso di Lucifer si rilassò, (nascostamemte) orgoglioso delle parole che il fratello aveva rivolto a Simon. 《 Mi dispiace per lui, a dire la verità. 》
L'uomo dalla pelle scura corrugò la fronte, arricciando lo sguardo verso lo scapestrato proprietario del nightclub. 《 Perché dovrebbe dispiacerti? 》
《 Perché dovrà farsi carico di uno zio rompicazzi! 》 Esclamò il moro, nascondendo un ghigno sardonico sotto ai baffi.
《 Vaffanculo, Lucy! 》 Esclamò Amenadiel a sua volta, spintonando il fratello per poi scoppiare in una fragorosa risata.
 

[ Qualche ora dopo.. ]

Il dolce suono che proveniva dal piano di sotto svegliò il diavolo che, coinvolto dalla melodia di quegli alternati tasti e curioso di conoscere l'interprete di tali note, si sistemò  - seppur non fosse da lui - alla bell'e meglio e scese, percorrendo la rampa di scale che lo separava dal locale che ospitava il Nightclub. Con suo grande sorpresa - come se avesse letto le sue intenzioni - Lucifer si trovò davanti Simon, da tempo protagonista ricorrente dei suoi pensieri.
《 Simon, stavo giusto pensando a te! 》
Esclamò, facendo voltare di scatto il ragazzo che, immediatamente, lo salutò con un enorme sorriso.
《 Lucifer! Devi perdonarmi, ma non ho resistito al suo fascino ed ho iniziato a suonare senza rendermene conto. 》 Annunciò, accarezzando con le dita la superficie liscia del pianoforte e si scostò di poco, lasciando spazio all'altro. 《 Come mai mi cercavi? 》
Il diavolo, senza pensarci due volte, prese posto accanto al ragazzo e posò lo sguardo sulle sue mani, notando quanto fossero simili alle proprie. Poi tornò in sé ed al motivo per cui voleva che Simon fosse lì.
《 Volevo parlarti di una faccenda importante ed ho bisogno di tutta la tua attenzione, ho bisogno che tu mi ascolti attentamente. 》
Simon, in cuor suo, sperava davvero tanto che quella conversazione portasse a qualcosa di buono, che ciò che Lucifer stava per dirgli fosse quello che lui avrebbe voluto sentirsi dire.
《 Sono tutto orecchi. 》 Rispose brevemente e girò il viso verso il suo interlocutore: da un lato felice di vedere Lucifer tanto interessato a condividere qualcosa con lui, dall'altro in ansia per timore di essere deluso, frustrato nel dover nascondere ancora quel piccolo - ma allo stesso tempo grande - segreto. Il diavolo, dunque, prese un lungo respiro, dopodiché iniziò a parlare.
《 Ad essere sincero non saprei da dove cominciare, ma non posso rimandare a lungo. Non potrò sempre procrastinare l'inevitabile e fingere che dentro di me non sia cambiato nulla. 》
Deglutì, sentiva il petto contrarsi dalla marcata ansia che stava assalendolo. 《 Quando ti ho visto per la prima volta, ho capito fin da subito ci fosse qualcosa di simile a me in te. Come hai ben compreso, non sono quel tipo d'uomo che si lascia trasportare dall'affetto e si prostra in maniera così palese per qualcuno che ha appena conosciuto. 》
Simon per un istante credette che il cuore potesse scoppiargli in petto da un momento all'altro, ma lo lasciò proseguire. Prima avrebbe terminato di parlare, prima avrebbe scoperto se le sue parole corrispondessero al proprio volere.
《 In questi mesi mi sono ripetuto più e più volte che avrei scoperto cosa nascondessi. Eri fin troppo gentile, fin troppo legato ad una donna che - pur essendo tua zia - non ne ricordavi nemmeno il volto e.. e poi, non riuscivo a capire come fosse possibile che conquistassi il cuore di tutti coloro i quali incrociassero il tuo cammino. Ma.. 》
Fissò i suoi occhi a quelli del figlio e adagiò le mani sulle sue. 《 Mi è bastato poco per capirne il motivo. I tuoi modi di fare, il tuo sguardo. Sei tutto ciò che mio padre avrebbe voluto che io fossi e forse è per questo che ti ha dato la vita e ti ha reso parte di me, la parte migliore di me. Sei Lucifer, il Lucifer che ogni padre vorrebbe avere. 》
Il ragazzo si irrigidì, deglutì più volte, prima di liberarsi in un singhiozzo. Erano le parole più belle e sincere che qualcuno gli avesse mai detto ed a proferirle era stato proprio suo padre, quel padre che aveva sempre sognato di incontrare e che aveva sempre immaginato di avere. Si sciolse improvvisamente e legò le braccia al busto dell'altro, stringendolo forte a sé. Il diavolo lo abbracciò così forte che quasi poté sentire i loro cuori battere l'uno contro l'altro. Questo era tutto quello che Simon avrebbe voluto sentire e lui era tutto quello che Lucifer avrebbe voluto essere.
Quel tenero momento non fu esclusiva di padre e figlio, ma anche di Chloe e Trixie che si erano inconsapevolmente rese spettatrici di quel momento.
 
   
 
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