Film > Basil l'Investigatopo
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    21/02/2020    1 recensioni
Olivia si sentiva così tremendamente sola nell’immensa libreria di Basil.
Dopo che avevano eliminato definitivamente il Professore Rattigan, Olivia non si sentiva così felice come credeva.
Nemmeno Basil era più lo stesso dopo la fine di quell’indagine, e la piccolina era in un completo stato di lettura che riusciva a distrarla nelle lunghe giornate.
Ma cosa sarebbe successo se proprio la piccola Olivia avesse avuto bisogno del grande maestro delle intuizioni per risolvere un problema infantile che colpiva il suo modo di essere?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dottor David Q. Topson, Olivia Flaversham
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Signora Placidia era sempre intenta a sistemare la cucina e a rendere l’abitazione di Basil dicibile e sempre splendete per vivere.
< Signora Placidia, mi dispiace interrompere le vostre faccende, ma ho un assoluto bisogno di parlarvi. >
Non capendo con quale astio avesse detto quelle parole, la governante posò i suoi attrezzi per pulire e fissare dritto negli occhi Basil.
< Basil, c’è qualche problema? >
< In verità sì… Siete stata voi ad acconsentire che Olivia potesse prendere in prestito due libri storici a cui tengo veramente tanto? >
< Ho dato il permesso a Olivia di prendere alcuni dei vostri libri. Ma non avrei mai pensato che sarebbero stati importanti per voi. >
< Ebbene, voi non avete nessun diritto di prendere decisioni senza il mio esplicito consenso. >
< Voi non osate mai introdurvi in quella biblioteca > replicò la governante difendendosi < Non riesco a capire quale sia realmente il problema. >
< Non voglio che nessuno tocchi più la mia roba d’ora in avanti. Sono stato abbastanza chiaro? >
< Quindi non volete nemmeno che cucini per voi? Perché al contrario io tocco tutti i giorni la vostra roba. >
< E’ diverso, Signora Placidia. Non mi tolga parole che potrebbero peggiorare una situazione già compromessa. >
< Mi sto domandando che mai potrebbe fare una piccola bambina innocente come Olivia, Basil. Lei vuole solo imparare a conoscere questo mondo. E nel farlo rimane nella vostra biblioteca dalla mattina alla sera scuola permettendo. Davvero vi da’ così fastidio? >
< Signora Placidia, non ho mai sopportato nessun tipo di ladro e soprattutto quando qualcuno osa prendere le mie cose senza il mio esplicito permesso. Di conseguenza. Quando questa sera Olivia tornerà a farci visita, gli direte che non avevate intenzione di acconsentire al suo desiderio perché non siete la padrona di questa casa. >
< Dareste del dispiacere a quella pover bambina dopo tutto quello che gli è successo? >
< Se Olivia vorrà prendere dei libri in prestito lo farà in mia presenza e non grazie a voi. Glielo direte senza battere ciglio, altrimenti dovrò prendere le dovute conseguenze. >
La governante non si era mai sentita così indignata prima d’ora.
Basil era cambiato davvero molto e tutto quell’astio che covava dentro il suo corpo lo rendevano ai suoi occhi un topo irriconoscibile e cattivo.
< Peccato che io abbia bisogno di questo lavoro Basil, altrimenti da questo istante dovevate cercare una nuova governante… Adesso, se non c’è altro, dovrei tornare alle mie faccende. >
< Certo, Signora Placidia. Torni pure ai suoi lavori. >
Nel mentre i due stavano discutendo animatamente, Topson cercava di capire quale oscuro segreto potesse custodire Basil gelosamente nella sua biblioteca.
“Olivia non farebbe niente di male solo se prendesse alcuni libri… Ma perché Basil non vuole? Solo per gelosia? Oppure c’è dell’altro?”
< Topson? Credo di aver risolto una situazione compromessa. Le cose torneranno tutte al loro posto come se niente fosse successo. >
< Adesso ti senti buono e ripagato con te stesso? >
< Direi proprio di sì. >
 
 
Quando Olivia ritornò a casa di Basil, il morale della bambina era estremamente basso.
< Buonasera a tutti > fece la piccolina mettendo il suo zaino di scuola sulla poltrona personale di Basil.
< Piccola mia, sai bene che Basil non vuole… >
Ma appena Placidia vide la povera topolina piangere improvvisamente, la governante non ce la faceva ad essere cattiva e insensibile nei suoi confronti.
< Piccolina, perché stai piangendo? >
< Ho avuto una brutta giornata a scuola. Colpa dei miei compagni. >
< Davvero? Che cosa ti hanno fatto? >
< Solo perché mi credo molto migliore di loro questo non vuol dire che devo essere trattata così… violentemente. >
< Cosaaa?! Ti hanno forse messo le mani addosso?! >
< No, mi hanno solo deriso dinanzi a tutti i miei compagni e il maestro in questione non ha fatto niente per proteggermi. >
< Che screanzato. Non doveva permettere un simile affronto. >
< Lo so. Solo perché leggo molti più libri dei miei compagni e di conseguenza mi reputo molto più intelligente di loro non vuol dire che devono discriminarmi. Non è colpa mia se amo la storia. >
< Certo che no, piccolina. Tu devi continuare a studiare. Solo così potrai diventare una persona migliore di quella che sei. Anche se di te non cambierei proprio niente > rispose la governante sorridendo alla bambina < Sai adesso che cosa ci vuole per rialzare quel brutto muso? Una buona cioccolata calda. Vieni con me in cucina? >
< Metto a posto questi libri, altrimenti Basil potrebbe arrabbiarsi di nuovo con me. E non ce la farei ad ascoltare altre brutte parole nei miei confronti. >
< Sì, fai bene. Ma Basil non si deve permettere di mancarti di rispetto, altrimenti ne dovrà rispondere a me. >
< Io non ho mai mancato di rispetto nessuno < Face Basil una volta rincasato dopo una passeggiata con Topson.
< Lasciamo stare Basil che è meglio. >
< Olivia, la signora Placidia… >
< Non gli ho detto nulla al riguardo, Basil. Non è il momento. >
< Perché? Cosa mi doveva dire la Signora Placidia? >
< Ecco… >
Non riuscendo a trovare le parole adatte, dovette intervenire Topson prima che la situazione potesse degenerare.
< Ecco, Basil gradirebbe che tu leggessi altri suoi libri, sai Olivia? Si scusa per come si è comportato questa mattina. È solo che senza il suo lavoro che più l’appaga non riesce a dire parole lucide. Mi capisci, non è vero? >
< Sì… Ma adesso Basil non si dovrà preoccupare di questo: da oggi abbandono la scuola e riconsegno tutti i libri che ho preso in prestito qui e nella biblioteca della scuola. La devo smettere di essere derisa da tutti. >
< Derisa? Chi è che ti prende in giro? >
< Tutti i miei compagni. >
< Davvero? E non c’è nessuno che voglia difenderti? >
< Perché perdere tempo con una bambina? In fondo per loro sono solo un’inutile avanzo di fogne. >
< Non devi dire questo, Olivia! >
< Loro non conoscono il mio passato e in fondo è meglio così. Sono condannata a soffrire tutta una vita e nessuno che vuole mettersi dalla mia parte! >
< No, questo non è vero… >
< Allora dimmi Basil, chi potrebbe venire a darmi una mano domani a scuola? >
Guardandosi intorno per leggere gli sguardi altrui, Basil capì che la persona adatta era proprio lui.
< Ti aiuterò io, piccolina. Voglio vedere se anche domani avranno il coraggio di deriderti. >
< Ecco, credo che la protezione di un adulto sia la mia ultima spiaggia. In fondo una bambina come può difendersi se non dalle parole? >
< Sia ben chiara una cosa: io non prendo a botte nessuno. Non sono un tipo violento. >
< Certo che no… Ma in fondo sei molto intelligente di tutti gli altri. Anzi, sei il tipo più intelligente che io conosca. >
< Grazie del complimento, Olivia. Adesso sei pronta per la tua cioccolata calda prima che si raffreddi? >
< Certo che sì. >
< Però adesso devi scusarmi un attimo. Devo parlare con Topson e con la Signora Placidia. >
< Fate pure. Tanto io sono qui. >
Dopo essere tornati nel soggiorno, Basil ritornò sui suoi passi sulla questione della sua biblioteca.
< Complimenti. Sono contenta che abbiate cambiato idea > fece la governante.
< La stessa cosa vale per me > disse invece Topson.
< E comunque non so davvero che cosa nascondete nella vostra biblioteca in maniera così gelosa ma state sicuro che lo scoprirò. >
< No! Non mettete naso in affari che non vi riguardano, Signora Placidia. I miei segreti devono riposare in pace e nessuno deve sapere del mio passato. >
< Basil, cos’è che vi affligge molto del vostro passato? >
< Mi dispiace Topson, ma non posso dirvelo > rispose tristemente Basil < Adesso, se volete scusarmi, ho ancora bisogno di schiarirmi le idee. Ci vediamo più tardi. >
< Spero che tornerete almeno per la cena. >
< Certo… Non mancherò. >
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Basil l'Investigatopo / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94