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Autore: _Lightning_    25/02/2020    3 recensioni
Dall'ultimo capitolo (Karma): Non era divertente nel modo più assoluto.
Tony cercava di imprimersi quel concetto in mente a fuoco vivo, ma avrebbe avuto più fortuna a cercare di marchiare un toro imbizzarrito e in grado di fargli linguacce derisorie per la sua pessima interpretazione di un cowboy – e il livello di pericolosità era straordinariamente attinente alla realtà, anche se, più che un rodeo, quella era una corrida in cui sventolava un drappo rosso davanti agli occhi di Pepper.

[Irondad&Spiderson // Pepperony // Ironfamily // Avengers-Family // Canon + Non-canon compliant // Raccolta: Fluff/Comico // Missing moments // What If?] Capitoli: 15/?
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgan Stark, Pepper Potts, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'As if it never happened'
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.3.

Armi letali




Contesto: canonico, post-Infinity War
Genere: fluff, slice of life
Personaggi: Tony Stark, Pepper Potts, Morgan Stark
Prompt(s): Tony&Pepper&Morgan, lettone [
_Atlas_]
[813 parole]

 


«E questi di chi sono?» si lamentò Tony, sussultando per i due piccoli ghiaccioli che gli si piantarono a tradimento in mezzo alla schiena scostando la maglietta.

La risatina acuta e un po' perfida di Morgan fu una risposta sufficiente, e Tony sospirò arrendevole, cercando di obbligare il suo corpo a scaldare quel punto ormai irrimediabilmente congelato. Come se non fosse abbastanza, un altro paio di piedi gli si piazzò proprio sulle chiappe; a quel punto si voltò di scatto verso l'altro lato del letto, occhieggiando Pepper che sfoggiava l'espressione più innocente – e meno credibile – sulla faccia della Terra.

«Allora?» chiese inarcando un sopracciglio in modo eloquente.

«Non è colpa nostra se hai la temperatura corporea di un termosifone anche sottozero,» replicò lei con assoluta naturalezza, senza peraltro scostare quelle armi improprie dal suo vituperato didietro.

«Ed è colpa mia se voi due siete costantemente in ipotermia?» la rimbeccò lui, ignorando Morgan che stava palesemente tentando di non scoppiare ridere, premendosi un palmo sulla bocca e rilasciando versetti soffocati nell'osservare i suoi genitori che bisticciavano. «Non è affatto un buon segno... magari devo portarvi entrambe dal dottore, mh?» disse fissando la figlia, e Morgan sgranò subito gli occhi perdendo ogni cenno d'ilarità e staccando all'istante i piedi gelidi dalla sua schiena.

Tony ridacchiò, per poi girarsi di scatto sul dorso schiacciando i piedi a Pepper, che però non li mosse di un millimetro, considerandolo forse anche un miglioramento. Lui sospirò, guardandola storto con l'impressione di avere due cubetti di ghiaccio nelle mutande.

«Questo è sfruttamento,» si lamentò in tono drammatico, mentre Morgan, già dimentica della minaccia del dottore, approfittava subito del suo spostamento per accoccolarsi sotto al suo braccio, avvinghiata a lui in cerca di calore nonostante il pigiamino intero in pile di Hulk.

«Esagerato,» lo rimbeccò Pepper, con aria fin troppo soddisfatta che pizzicò il suo orgoglio lasciando posto sul suo volto a un sorrisino malizioso.

«Signorina Potts, se ha freddo conosco un ottimo modo per scaldarsi...»

«Tony,» lo riprese lei ammonitrice, con un'occhiata eloquente a Morgan, che aveva sviluppato la pessima abitudine di assorbire come una spugna tutto ciò che non avrebbe dovuto sentire né ripetere – almeno non a tre anni.

«... ovvero con un po' di sana attività fisica!» ghignò Tony, imperterrito, e prima che Pepper potesse usare il cuscino come oggetto contundente per zittirlo – ora e per sempre – sollevò a sorpresa Morgan per i fianchi, strappandole un gridolino e iniziando a farle il solletico.

«Allora, piccola Yeti? Hai finito di trasformarmi nella bella copia di Capitan Ghiacciolo?» la prese in giro, continuando a pizzicarle i fianchi mentre lei rideva e scalciava al contempo nel tentativo di liberarsi, trasformando il lettone in un ring di lotta libera.

Colse un sorriso divertito da parte di Pepper e lo ricambiò in modo minaccioso, allungando di scatto un braccio per fare il solletico anche a lei, sul collo, l'unico punto in cui era certo che lo soffrisse terribilmente.

«Tony! No!» protestò lei, con la voce che sfumava in una risata affatto divertita mentre cercava di rifugiarsi sotto il piumone.

Morgan ne approfittò per svicolare via dalle sue braccia, e pochi secondi dopo Tony ricevette un assaggio della sua stessa medicina, con la bimba che gli punzecchiava fianchi e pancia con le sue dita malefiche, delle vere e proprie armi di precisione che lo ridussero ben presto a un gomitolo informe di braccia e gambe sussultante risolini acuti e respiri stentati, mentre anche Pepper si univa all'assalto.

«Due contro uno è sleale!» si lamentò a gran voce, spezzata dalle risa, chiudendosi a riccio nel tentativo di limitare i danni.

«Ti arrendi?» lo incitò Pepper, continuando a solleticargli sadicamente l'addome in attesa della sua resa incondizionata. 

«Ti arrendi?» ripeté Morgan, ligia a seguire l'esempio materno nel torturarlo.

«Iron Man non si arrende mai!» sbottò lui, suonando molto poco credibile tra risate stentate e lacrime agli occhi, e con uno scatto felino si fiondò giù dal letto, trascinandosi dietro anche il piumone e lasciando quelle due disgraziate al freddo e al gelo.

Sfoggiò un sorriso trionfante di fronte alle loro proteste infreddolite, per poi alzarsi e avvolgersi le coltri addosso a mo' di mantello regale, arrogandosi il privilegio di dettare legge ora che aveva un'arma di ricatto incontrovertibile. L'armistizio si concluse con il veto totale di piedi ghiacciati piantati addosso a lui, con una deroga per Morgan autorizzata a dormirgli addosso abbarbicata al busto come un koala al suo eucalipto, e con la concessione a Pepper per poggiare la testa sulla sua spalla e spalmarsi sul suo fianco. Rimase steso lì, immobilizzato a mo' di mummia nel sarcofago, con gli occhi al soffitto, il respiro di Pepper sul collo e Morgan che già ronfava a bocca aperta sbrodolandogli sulla maglietta. Sospirò profondamente, sentendosi un albero di Natale con troppi addobbi attaccati.

«Quand'è che ripari la caldaia?» mugugnò Pepper, stringendosi di più a lui.

«Presto. Molto presto.»



 

*

 
© T612 
[Immagine originale-> tilde_stuff]

 



Note dell'Autrice:

Cari Lettori,
ecco a voi un'altra piccola parentesi fluff e quotidiana non troppo impegnata, tanto per cominciare la settimana con un po' di leggerezza <3
Grazie a _Atlas_, leila91 e T612 per aver recensito gli scorsi capitoli, e a tutti coloro che leggono e hanno aggiunto la storia alle loro liste! E un grazie enorme a T612 per la splendida fanart! Cliccate sul link per vederla a grandezza originale, sono stata costretta a ridurla per rispettare il regolamento di EFP).
Alla prossima settimana!

-Light-



 
   
 
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