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Autore: MelaniaTs    01/03/2020    1 recensioni
*ATTENZIONE SPOILER TERZA SERIE FINO A MIRACLES QUEEN*
"Notizia straordinaria.
Un antico tempio di monaci è riapparso tra i Monti tibetani.
Lo stesso simbolo che viene mostrato sui tempi è stato scoperto anche in una statua antica al museo del Louvre. Di cosa si tratterà?"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Adrien si era steso sul suo nuovo letto ed aveva dato le spalle alla finestra così da non tendere lo sguardo verso Marinette. Testarda che era, non voleva proprio capire che quella cotta verso Chat Noir era solo passeggera? Un illusione! 

"Calmati Adrien!" La voce lieve di Gurru arrivò alle sue orecchie.

"Non c'è niente di peggio che scoprire che il tuo rivale in amore è il tuo alter ego." Affermò Plagg prendendo del formaggio. 

Adrien nascose la testa nel cuscino e prese il telefono. "Questo mese sarà una tortura lo sento." Disse prendendo il cellulare e chiamando casa. 

Nathalie rispose al secondo squillo, il ragazzo chiese se c'era suo padre ma come prevedibile la risposta fu che era impegnato. Al che il giovane Agreste disse di essere arrivato e che si trovava nella stessa scuola di Felix che sarebbe andato a trovare presto, poi attaccò e si mise a giocare sul telefono.

In Instagram trovò la foto pubblicata da Alix, la osservò per un po' dolcemente, poi mettendo da parte qualsiasi romanticheria rispose a tutti che erano solo amici. La risposta di Marinette che confermava la sua arrivò dopo un po'. 

Sospirando il ragazzo scese giù in sala per raggiungere il suo ospite, era il momento di fare amicizia. 

Lo trovò che stava giocando con un video games e sedendosi accanto a lui Adrien fu felice di quell'accoppiamento. 

"La professoressa Bustier è stata molto scrupolosa nella scelta dei nostri compagni." Disse il biondo. "Abbiamo molte cose in comune." Affermò mentre il telefono emetteva una notifica. 

Un super cattivo, di nuovo lì a Londra. "Anche tu hai l'app di Caroline. É un genio vero?" 

Adrien annuì, era stata Caroline, la loro nuova conoscenza a creare quell'app geniale? Doveva ringraziarla. "Io però... Marinette!" Disse indicando le scale.

Lui annuì "Si però questa volta entra dalla porta." Disse il rosso che vedendo lo sguardo del compagno arrossì. "Prima sono venuto a chiamarti e ti ho visto di là." Abbassò il capo imbarazzato.

"Scusami Steven forse avrei dovuto..." 

"Ma no, anche se ho subito capito che state insieme e che ti preoccupi per lei." Disse alzando la testa. "Vai da lei e proteggila, farei lo stesso anche io se fossi al tuo posto." 

Adrien lo osservò poi annuì, quale scusa migliore per allontanarsi inosservato. "Uscì di casa e subito corse nella casa accanto quando Black Lady lo raggiunse. 

"È pericoloso restare qui all'aperto ragazzo." Gli disse. 

Adrien la osservò. "Mi proteggi tu?" Chiese e lei annuì prendendolo per i fianchi. 

Che modo orrendo avevano le ragazze quando lo portavano in salvo. Una volta su un tetto il ragazzo si trasformò.

"Non ti sei trasformata in casa vero?" Chiese all'amica.

"S...sì!" 

"Spero che non ti abbiano vista allora, prima Steven è venuto a chiamarmi ed ha visto che ero da te." Disse lui. "Andiamo Miss Crow." 

"Preferisco che mi chiami Black Lady." Disse lei seguendolo.

"Noiosa!" Le disse sincero, Marinette si oscurò, quando faceva così non lo sopportava, anche se la prima volta nel laboratorio di chimica era stato più sensibile.

"E tu sei... tu sei... oh lasciamo stare!" Disse lei quando arrivarono al loro super cattivo.

"Guarda un po', il nostro Pika Pika con un nuovo amico." Disse Haoxin.

"Noi ci evolviamo uccellaccio!" Lo informò il ragazzo Gazza. 

"Sappi che non ti lascerò rubare la sua felicità." Gli disse allora il ragazzo colomba. Ormai non era il loro primo scontro ed aveva capito cosa cercassero Lady Octavia e Pika Pika. 

"Grazie a Miss Parrot invece sarà più facile di quel che credi e tu non potrai fermarci." Disse l'altro che guardò l'amica. "Io trattengo lui, continua a fare il tuo lavoro." Ordinò alla sua compagna.

(Colori del costume di Miss Parrot. NdA)

 

 

 

Adrien osservò la scena mentre Pika Pika si fiondava su di lui. "Mi è sempre piaciuto vedere come funzionano le guerre tra pennuti. Black Lady pensa alla pappagalla imbarazzante." Disse mentre andava contro il suo avversario, Marinette li osservò combattere mentre raggiungeva la ragazza vestita tutta di piume colorate. "Ferma lì." Disse togliendosi I fermagli dai capelli. 

"Non mi fai paura uccello del malaugurio." Disse la seconda. 

Marinette prese ad affrontarla, chi era quella e come avrebbero fatto a sconfiggerla senza infierire su di loro e salvare quel povero civile.

"Perché fate del male gratuito alle persone. Liberalo!" Disse lanciando gli shuriken verso la pennuta 

"Giammai. Non c'è sensazione più esaltante di questa!" Affermò la pennuta prendendo un flauto e soffiandoci dentro. Dopo un po' ne uscirono non dei suoni ma delle parole. "Haoxin e black lady non ti salveranno, nessuno vuole salvarti." Annunciò alla malcapitata che si lasciò andare ancora di più alla disperazione. 

Marinette lanciò uno sguardo ad Haoxin, stava affrontando un corpo a corpo con Pika Pika, nessuno dei due aveva armi da guerra ma si difendevano con delle ottime arti marziali, Marinette poteva affermare che erano allo stesso livello. Come poteva anche affermare che se non combatteva contro Miss parrot non avrebbe mai liberato la giovane sotto la sua influenza. 

"Adesso basta, mi hai stancata Miss Parrot!" Disse afferrando di nuovo gli shuriken e correndo verso la ragazza dai capelli e la tuta arancione. 

"Fiamme di guerra e di rappresaglia!" Urlò lanciando gli shuriken che presero a roteare formando dei cerchi di fuochi fino a quando non colpirono la sua rivale. 

Miss Parrot perse il suo flauto e cercò di estinguere le fiamme, urlò terrorizzata mentre Pika Pika la raggiungeva per abbattersi contro Black Lady. 

Anche Haoxin giunse e usando il suo scudo fermò il ragazzo gazza. "Adesso basta." Disse per poi far splendere lo specchio dello scudo. "CHE LA PACE DELLA LUCE LASCI SPARIRE IL MALE." Annunciò sul posto, mentre le fiamme di Black Lady sparivano dai capelli di Miss Parrot. 

I due erano quindi di nuovo in vantaggio, fin quando una corda con alle basi delle sfere non catturò Pika Pika lasciandolo cadere. Era arrivato Marcel! 

"Tre contro due, mi pare scorretto!" Disse Pika Pika.

"Non quando il male vuole farla da padrone. Haoxin libera l'animo della donna!" Annunciò il ragazzo falco. 

Il ragazzo di bianco afferrò lo scudo e lo lanciò verso la ragazza. "CHE LA PACE DIA QUIETE AL TUO ANIMO." Cantò liberando del tutto la preda di Miss Parrot, che aveva approfittato di quella confusione per liberare il suo compagno e volare verso una casa poco distante.

"Prendiamoli prima che scappino." Disse Marcel. 

Haoxin scosse la testa. "Non posso, ho da pensare alla donna e al momento Black Lady non e in grado." Disse riservandosi sulla donna ed aiutandola ad alzarsi.

La signora, una donna di circa trent'anni lo guardò e lo abbracciò ringraziandolo intanto che Marcel raggiungeva Marinette che in un angolo sembrava scossa. 

Quando si fu sincerato che stessero tutti bene Haoxin si rivolse a suo cugino. "Grazie per essere intervenuto." 

"Sai che non potrò più aiutarvi a Parigi vero?" Chiese allora lui. 

Lui annuì. "Cercherò dei nuovi alleati anche qui. Anche se devo prima conoscere e capire di chi fidarmi." 

"Perfetto, io vado. Ci vediamo presto colleghi." Disse Marcel, decisamente adesso doveva trovare un nome di battaglia. 

Intanto Marinette si avvicinò al suo partner che  come richiesto da lei non gli stringeva la mano, era sconvolta, aveva usato il suo potere su un nemico e questa volta avrebbe potuto fare veramente del male. Con Lady Octavia non era mai arrivata ad usare le fiamme della guerra, avrebbe voluto piangere, aveva bisogno di pace e serenità.

"Ehi!" Disse Haoxin.

Marinette sollevò il viso verso di lui, i loro occhi si incrociarono. Lui le tendeva la mano. "Capisci adesso?" Le chiese.

Lei sgranò gli occhi prendendo la sua mano e stringendola. Il calore di Haoxin si propagò lungo il braccio iniziando a farla rilassare. Allora lei annuì e si lanciò su di lui abbracciandolo. Fu completamente avvolta dal suo calore e subito ritrovò la serenità.

"Non sapevo... non capivo..." disse piangendo. 

"Giuro non voglio che tu soffra così tanto. Troverò un altro portatore così sarai serena, ti giuro che ti proteggerò amore mio!" Le disse allora lui stringendola forte a se. 

Marinette si lasciò travolgere dal pianto, non sapeva se per le sensazioni di piacere nel combattere che aveva appena provato con Gracc, o perché Adrien le stava infondendo la pace di cui aveva bisogno o peggio, perché lui voleva dare il Miraculous a qualcun altro. 

"Giuro che imparerò a tenerlo. Ma tu Haoxin non togliermi Gracc ti prego, noi abbiamo bisogno di lottare insieme, io ho bisogno di te." Gli disse, non voleva lasciare Adrien da solo. 

Lui non parlò, al contrario la prese tra le braccia e iniziò a correre tra le strade di Londra arrivando poco fuori il quartiere di Notting Hill e sciogliendo la trasformazione prima di entrarci.

Marinette fece lo stesso, lasciò che lui la rimettesse giù e in silenzio lo seguì verso la casa di Steven ed Eleanor. "Mi dispiace Adrien. Non avevo capito quanto fosse fondamentale per me il tuo calore." Disse lei.

"Sei sotto l'influsso del Miraculous della guerra, conosco Gracc anche se non posso essere il suo proprietario. Ha una forte influenza sulle persone e lascia emergere il tuo lato battagliero." Le disse a quel punto. "Se avessi saputo che c'eri tu dietro la maschera di Mû Shí non mi sarei mai permesso di dartelo Marinette."  

Marinette vide cadere tutte le sue certezze, tutto ciò che aveva costruito come Ladybug e le sue certezze. Adrien non la trovava adeguata, se ci fosse stato invece Chat Noir al suo posto  invece l'avrebbe incoraggiata dicendole che lei poteva tutto e che l'avrebbe sostenuta. "Perché? Perché lo dici?" Chiese lei demoralizzata.

Adrien si fermò di fronte la casa di Eleanor e si sedette sulle scale cercando il suo sguardo. "Quante volte ancora vuoi che te lo ripeta Marinette?" 

"Cosa?" Che non la riteneva adeguata? Lo aveva capito questo. Pensò sedendosi al suo fianco. 

"Oh andiamo!" Disse lui scuotendo le spalle.

"Ti amo Marinette!" Le disse mantenendo il suo sguardo e carezzandole il viso. "Vorrei saperti al sicuro, vorrei che tu sorridessi sempre e che preservassi il tuo animo buono e gentile!" Le spiegò allora. "Io non voglio che Gracc ti faccia ciò che è accaduto oggi."

"Quando due persone si amano dovrebbero condividere tutto." Disse lei.

Lui la osservò poi le fece uno sguardo sicuro, da brigante. "Ma tu ami Chat Noir." La canzonò lui divertito.

Marinette lo fissò sorpresa. "Mi stai prendendo in giro." 

"Nooo sto solo dicendo che io amo te e tu no!" Affermò lui. "E lo sapevi sin dall'inizio che non volevo dare il Miraculous a chi amavo."  

"Non hai mai parlato di me!" Disse lei.

"Non dovremmo sapere l'uno dell'altro in realtà." Disse memore delle precauzioni di Ladybug, adesso tutto aveva più senso. "Se non avessi saputo di te forse non sarei stato così protettivo." 

"Mi hai sempre stretto la mano, anche da prima di saperlo... però hai ragione, sapere l'uno dell'altro non ci è favorevole." Gli disse lei  prendendolo sotto braccio e poggiando la  testa sulla sua spalla. 

"Tendo a preoccuparmi per te Marinette, ho deciso di non avere storie proprio per non metterti in pericolo ed invece che faccio? Ti do un Miraculous, uno dei più pericolosi per giunta." 

"Sai cosa avrebbe fatto Chat Noir al posto tuo?" Disse allora lei, lui non poteva saperlo, ma il suo chaton l'avrebbe appoggiata.

"Avrebbe detto di lavorare insieme e proteggersi l'un l'altro." Rispose lui. 

Marinette lo osservò sorpresa. 

"Potremo anche noi lavorare insieme." Chiese lei.

"E avere fiducia in te come Chat Noir con Ladybug?" Chiese lui a quel punto. Perché Adrien si fidava della sua lady più che di se stesso, sapeva che lei sarebbe sempre riuscita in qualsiasi cosa, la supportava in tutto.

"Eh..." disse Marinette, Chat Noir raccontava proprio tutto ad Adrien. "Direi di sì!" 

"Ok Marinette, allora facciamo così." Iniziò Adrien. "Se vuoi continuare a stare al mio fianco prendiamoci del tempo per noi. Ti insegnerò a difenderti, il potere di Gracc deve essere proprio l'ultima spiaggia Marinette." 

La ragazza lo guardò. Sapeva difendersi perché voleva.

 "Ehi piccioncini." Marinette e Adrien si voltarono, sulla porta c'erano Alix, Eleanor e una ragazza con le ciocche colorate di rosa sulle punte. 

I due subito si scostarono. "Non è come sembra." Disse Marinette per giustificarsi.

"Si lei... Luka!" Disse il ragazzo guardando Alix. C'era Luka e lei lo sapeva. 

La ragazza dai capelli rosa pesco all'improvviso parve capire. "Ma non stanno ancora insieme, vero Marinette?" Chiese.

"Non siamo mai stati insieme, Adrien pensava che ci fosse qualcosa e gli ho spiegato che nonostante le sue attenzioni mi fanno piacere..." iniziò, lei amava Chat Noir e lui lo sapeva e anche gli altri... no, non potevano saperlo, si sarebbe ridicolizzata. "È complicato." Disse allora arrossendo.

La ragazza dalle ciocche rosa e gli occhiali tondi si mise a carponi accanto a lei.

"Vuoi un consiglio? Sii onesta con chiunque a cominciare da te stessa. Altrimenti sarai presa di lady Octavia e perderai chi realmente ami." Le disse. "Io comunque sono Margaret e vivo nella casa Fucsia a due di distanza da Caroline, piacere di conoscerti Marinette." 

Marinette le sorrise ed annuì. Avrebbe parlato con Luka al suo rientro a Parigi, aveva ragione Margaret, doveva essere onesta con lui. "Piacere mio Margaret." 

"Ok..." disse Adrien tirandosi su. "Io raggiungi Steven, vi lascio a voi ragazze da sole visto che arrivano anche Alya e Caroline." Scese i gradini e salutò le due per poi dirigersi a casa Wood. 

Seguì la scena di Alya che correva da Marinette e Alix e le raccontava di aver visto di nuovo gli eroi inglesi affrontare altri due super cattivi. "Questi sono diversissimi da Papillon, scendono in campo e hanno combattuto. Black Lady era Wow... ha lanciato delle fiamme dai suoi fermagli." 

Steven gli aprì la porta e Adrien non sentì più nulla. "Tutto bene? Le ragazze passeranno la serata insieme?" Gli chiese il compagno.

Adrien annuì, doveva iniziare a studiarlo per capire se potesse fidarsi di lui e al limite dargli un Miraculous. 

"Così pare! Vuoi andare anche tu?" Chiese il modello al rosso.

"No, rovinerei la serata a Margaret." Disse malinconico. "Che ne dici se ordiniamo fish and chips e giochiamo noi due?" Propose per poi risollevarsi il morale. 

Adrien si chiese perché i due si fossero lasciati, non indagò al contrario approvò il programma della serata. Quella era la vera vita di un ragazzo di quattordici, quasi quindici, anni. Non quella che aveva vissuto fino a quel momento chiuso in casa. 

 

Gabriel Agreste osservava arcigno il ritratto di sua moglie Emilie. Ultimamente non riusciva ad avvertire sensazioni negative, doveva essere accaduto qualcosa ai parigini perché il tasso di malumore era proprio basso. L'ultimo attacco akuma lo aveva fatto quella mattina al poliziotto Raincomoprix, deluso dall'inciviltà dei cittadini di Parigi. Purtroppo erano arrivati gli amici di Ladybug e Chat Noir a non dare il tempo ai due eroi cui bramava i Miraculous di raggiungerli. Quel Red Scorpio con la sua amica Raiongāru avevano sconfitto il nemico, trovato l'akuma e la scaglia e ucciso la farfalla prima che si rigenerasse o arrivasse Ladybug. Era sicuro di essere più forte adesso, ma qualcosa fermava la sua corsa alla riuscita dei suoi piani, non c'erano più emozioni negative a Parigi, lo stesso Raincomprix era stato debole quella mattina. Era quindi il momento di far scendere in campo l'altro Miraculous recuperato in Tibet, quello dell'avvoltoio, adesso che Adrien non era più a Parigi si sentiva molto più tranquillo sulla sua sicurezza e poteva muoversi come meglio credeva. 

Pigiò sui tasti che lo avrebbero portato nel suo covo e una volta lì chiamò Nooro.

"CHE LE ALI DELLA NOTTE SI INNALZINO."  Disse carezzando poi il fermacravatta che adesso indossava. "ACCI UNIFY" ordinò unendo i suoi poteri. 

Piccolo o inesistente che fosse avrebbe trovato una pedina migliore di Raincomprix quella sera. 

 

Luka rientrò alla barca dopo l'ennesimo giro della consegna delle pizze. Ne portò un paio anche per loro così con sua madre e Juleka quella sera avevano cena pronta.

Una volta sulla barca chiamò le due donne della sua vita e andò a lavarsi le mani.

"Juleka!" Disse vedendo la sorella nascondere il cellulare. "Tutto bene?" Le chiese.

Lei silenziosa annuì abbassando la testa, gli stava nascondendo qualcosa ne era sicuro. Ma non disse nulla, sapeva come prenderla quindi andò ad abbracciarla ed insieme andarono nella sala più grande dove la madre stava scartando le pizze. 

"Cenaaaa!" Canticchiò 

I due si guardarono e sorrisero tra di loro, erano una bella famiglia con un'unica passione e quelle erano le serate che piacevano loro. 

Dopo cena Luka andò spedito nella sua stanza per studiare i testi del giorno dopo e per controllare al cellulare se ci fossero messaggi di Marinette.

Dell'amica però non ci furono notizie, così aprì Instagram così da controllare se ci fossero immagini o testimonianze di quella giornata. 

Alya aveva postato una foto con una ragazza dai capelli verdi e gli occhiali. 

«Io e Caroline, il genio e la giornalista a Londra. Abbiamo visto gli eroi inglesi all'opera passate sul Ladyblog per ulteriori notizie.» 

Eroi anche a Londra, sicuramente era adrien nei panni di Haoxin, gli aveva detto che c'erano problemi anche lì. 

Poi fu la volta di Kim che aveva postato una foto di gruppo. Non c'era sempre Marinette ne Adrien nella foto, la didascalia diceva.

«In classe con Anastasia e il mio amico Nino." Infine c'era Alix che aveva pubblicato una foto con una ragazza dai capelli rosa. 

«Io e Margaret a Londra.» scriveva 

Poi ce n'era una di quel mattino dove c'erano lei, Max e Marcel in una foto sul treno. Ancora sul treno c'erano Marinette e Adrien che dormivano in modo complice. 

Luka osservò bene quella foto e le varie reazioni. Tutti che tifavano per i due, poi un commento dell'amico e di Marinette. Siamo solo amici.

Sapeva che Marinette era innamorata di Adrien e nonostante sembrasse accettare il suo corteggiamento sembrava qualcosa la trattenesse ancora dal darti di più, non aveva provato neanche a darle ancora in bacio vedendo questa sua reticenza. Ed ora quella foto che mostrava ciò che lui già sapeva, sospirò. Non gli restava che accettare quella decisione da parte di Marinette e Adrien, sapeva che si amavano, lo aveva visto negli occhi di lei ma anche in quelli di lui. E non poteva e non voleva essere un terzo incomodo per loro. 

Continuò a scorgere la home. Una notifica gli fece capire che anche Marinette aveva appena postato. 

Era una foto con sei ragazze in pigiama, pop corn e smalti in evidenza. La didascalia raccontava di un pigiama party inglese.

«Io, Alya e Alix con le nuove amiche inglesi per un pigiama party tutto in rosa. Grazie Eleanor, Margaret e Caroline! Buonasera Londra.» 

Osservò la foto, com'era bella la sua Marinette, si stava divertendo. 

Un'altra notifica attirò la sua attenzione. Adrien! Che avesse postato qualche foto con Marinette? Andò ad aprire la sua pagina e lo si vedeva con un ragazzo rosso di capelli, entrambi con un joystick alla mano e della coca nell'altra. 

«Serata tra uomini. Io e Steven ci prepariamo ad una notte di battaglie con mega minde 3 e del fish and chips. Pancia mia fatti capanna.»

Luka lasciò andare il respiro che non sapeva avesse trattenuto fino ad allora. 

Ecco i suoi amici non gli avrebbero tirato un brutto scherzo, era sicuro che Marinette gli avrebbe detto che non era cosa. E lo stesso Adrien, da quando gli aveva consegnato Rizza il loro rapporto era cresciuto, si erano confidati e raccontati l'un l'altro e prima di partire il giovane Agreste gli aveva anche rivelato che era Chat Noir oltre che Haoxin, Adrien si era aperto del tutto a lui confidandogli segreti che non aveva detto ad altri. Doveva avere fiducia in lui. 

Così più rilassato prese il testo di Beethoven che avrebbe dovuto studiare per il giorno dopo e si mise al lavoro. Non pensando più in male a Marinette e Adrien e confidando in loro.

Nel frattempo Rizza con un cornicione tra le mani gli si avvicinò e gli diede un abbraccio. "Sei stato bravo oggi a coprire l'assenza di Chat Noir." Gli disse

Luka gli sorrise. "Io e te siamo una grande squadra Rizza, ti voglio bene!" Disse allora il ragazzo carezzando la testolina al kwami mentre prendeva la chitarra. 

Il Kwami rosso scuro gli sorrise e si lasciò coccolare non notando la piuma che andava a impossessarsi della chitarra del suo portatore. 

"Rivelatore! Io sono Papillon vautour e so che nel profondo del tuo cuore hai dei dubbi." 

Luka sentendo quella voce nella testa strinse forte il manico della chitarra. Papillon? Cosa voleva? Lui era tranquillo non poteva cedere all'akuma. 

"Non puoi controllarti Rivelatore, la piuma della vendetta si è insinuata dentro di te, non respingerla." 

Una piuma? Cosa stava dicendo Papillon. 

"Vattene Papillon, vattene!" Disse Luka alzandosi e cercando di divincolarsi dalla chitarra, ma sembrava essere un tutt'uno col suo braccio adesso. 

Rizza notò che qualcosa non andava nel suo portatore, poi notò la farfalla nera che giungeva. 

"Vattene, vattene!" Urlava il Kwami.

Luka prese il testo e fece per allontanare L'akuma, ma la voce di Papillon nella sua testa continuava. 

"Accettala Luka, lo so che vuoi farlo. Marinette ti ha delusa, pensaci che ti amasse e invece no. E Adrien invece? Eri convinto fosse tuo amico, ti fidavi di lui e invece? Loro due sono insieme a Londra! Hanno viaggiato insieme come due innamorati, sono stati tutto il giorno insieme e nessuno dei due si è preso la briga di chiamarti e dirti che andava tutto bene. Non sei mancato a Marinette, aveva di che consolarsi, adesso è a mangiare pop corn con delle ragazze a farsi bella per lui: Adrien! Il tuo amico che non ti ha scritto ne parlato portandosi via Marinette, lui che non la ama." 

"No, Adrien ama Marinette ne sono certo." 

"E rinunceresti a lei per lui? Non ti ha detto nulla, se n'è andato ed ora saranno soli. Tutti e due soli in una delle città più romantiche del mondo, la sedurrà e diventerà sua. Entrambi si dimenticheranno di te e tu resterai lì a guardare!" 

"Io... io... loro due andranno via!" Si arrese Luka 

“Si Rivelatore! E ti deluderanno sempre di più escludendoti e mentendoti. Quindi adesso reagisci e vai a prendere la tua vendetta!” 

Luka ormai completamente soggiogato al potere della vendetta lasciò andare il testo che aveva tra le mani. Prese la chitarra e la tese verso l’akuma che subito si impossessò di lui trasformandolo in un rocchettaro vestito di nero con richiami verde scuro. Gli occhi ed il viso furono coperti dai capelli che si allungarono a farla da padrone era solo la musica.

“Vai Rivelatore, costringi tutti a rivelare la verità e prenditi la tua vendetta, in cambio tu...”

“Ti porterò i Miraculous di Ladybug e Chat Noir.”

“Si, bravo!” 

 

"Sei bravissimo Adrien! Non riesco proprio a distrarti.” Stava dicendo Steven.

Adrien diede un’altra stoccata al suo nemico virtuale ed esultò. 

“Vittoria... vittoria e ancora vittoria.” Disse al compagno per poi tornare a sedersi e mangiare in altra patatina, quella roba tipica era buonissima. Aveva mangiato parecchio fish and chips quella sera.

“Comunque non demoralizzarti anche io perdo spesso.” Gli disse il ragazzo.

Steven scosse la testa. “Non ti credo. Sono sicuro che sei imbattibile.” 

Adrien si pulì le mani con una salvietta e guardò il compagno. “Facciamo così, parliamone dopo che avrai affrontato Marinette. Lei è molto più brava di me.” Disse allora.

“Marinette? La tua Marinette?” Chiese Steven stupito.

Adrien gli sorrise annuendo ed evitò di rispondergli quando avvertì il telefono suonare. Era uno squillo poi subito seguito da un messaggio.

«Sono papà orso, ci sono guai a Parigi e Red Scorpio non si vede. Io e aquila bianca scendiamo in campo!»

Adrien lesse il messaggio più volte, in viso un’espressione disperata. Cosa diceva adesso a Steven?

“Ehi Adrien. Stai poco bene? Il messaggio?” Chiese il rosso guardandolo preoccupato.

Il modello si voltò verso di lui, cosa avrebbe potuto dire? Annuì restando comunque rigido mentre posava il telefono, avrebbe potuto dire che era stanco e andava a dormire. Ci stava come scusa.

“Secondo me hai mangiato troppe fish and chips. Forse devi andare ai servizi?” Chiese Steven. 

Indigestione! Adrien annuì, che bella idea. “Si... io ecco! Mi gira lo stomaco.” 

“Allora vai. Metto in ordine io qui Adrien!” Disse Steven.

Il ragazzo subito scattò in piedi e ringraziandolo corse su nel bagno e si chiuse dentro. “Presto, dobbiamo fare presto. Plagg trasformami... Jaggy unify!” E dopo essersi trasformato uscendo dalla finestra il ragazzo corse ad una velocità impressionante verso Parigi.

Appena fu andato via Ozōo oltrepassò la porta ed la casa e corse in quella vicina ad avvertire gli altri Kwami. 

“Tikki Papillon ha attaccato Parigi!” Disse alla coccinella.

La piccola Kwami subito scattò. “Trovo un modo per avvertire Ladybug e arriviamo. Chat Noir come farà a raggiungerci?” 

“Lui già è andato, ha il Kwami del giaguaro e tra un minuto dovrebbe essere anche arrivato.” Rivelò a quel punto. 

“Adesso lo raggiunge anche Ladybug.” Disse la Kwami sparendo dalla stanza e andando a cercare Marinette. Si nascose tra i cuscini ed andò a mettersi dietro la schiena della sua portatrice che rideva e scherzava con le ragazze. A Tikki dispiaceva interromperla in quel momento. Ma sapeva che quello era il suo dovere, strattonò la mano dell’amica per avere la sua attenzione e quando la ebbe si scambiarono uno sguardo. 

Marinette chiedeva a Tikki di nascondersi con i suoi occhi blu. Tikki invece desolata accennava ad uscire di lì.

“Ragazze vado un attimo in bagno. Voi continuate senza di me!” Disse al gruppo andando a nascondersi in bagno. 

“Tikki cosa ti prende, avrebbero potuto vederti!” La riprese la portatrice.

“Sai che sono prudente Marinette. Non abbiamo molto tempo, Papillon ha attaccato Parigi!” Disse il Kwami.

“Ecco, non poteva mancare giornata senza akuma. Tikki trasformami... Ah!” Disse trasformandosi. 

Andò a recuperare il Miraculous del cavallo e dopo aver fatto l’unione si trasportò in Francia.

 

Giunto a Parigi Adrien iniziò a saltare sui tetti alla ricerca del super cattivo di turno. Durante il tragitto fu raggiunto da Rizza che sembrava spaventato.

“Chat Noir il cattivo è Luka.” Gli raccontò “Ed è da questa parte, seguimi.” 

Adrien annuì. “Sai dov’è l’akuma?” Gli chiese 

“Nella chitarra, lui ha lottato. Ma Papillon gli ha fatto qualcosa, perché diceva di una piuma. Temo Chat Noir...”

“Che sia diventato un senti mostro?” Chiese non riuscendo ad immaginare l’amico, Adrien.

“No, lui era tranquillo e sereno. Temo che sia stato posseduto dall’avvoltoio, lo spirito della vendetta!” Gli riferì.

Adrien giunto sul posto osservò il Kwami. “Ti riporterò Luka te lo prometto.” Disse per poi saltare verso il gruppo che stava affrontando Luka 

“Ehilà bella gente. Ecco il gatto più affascinante di Parigi e dell’intero globo!” Disse annunciando il suo arrivo. 

“E con lui la coccinella più saggia!” Lo raggiunse Ladybug brandendo lo yo-yo 

“Ladybug, Chat Noir. Sto provando a chiamare Red Scorpio ma non risponde!” Andò loro incontro Raiongāru mentre Lady Xīyì fermava un altro attacco del Rivelatore che con la sua chitarra alimentava note che stordivano i passanti. 

“Gli ho detto di non venire e non rispondere. Ha la febbre e sarebbe solo di intralcio!” Disse ai suoi compagni.

“Allora hai fatto bene. Penseremo noi a Rivelatore.” Disse lei facendo roteare il suo skateboard.

“La verità, dovete tutti dire la verità.” Disse a quel punto Rivelatore lanciandosi verso Adrien. “Chat Noir lo so che ami Marinette, voglio sentirlo dalle tue labbra!” Disse lanciandogli contro una nota in sol maggiore. 

Adrien la scansò. Ma cosa prendeva a Luka, mettere in mezzo Marinette ed associarla a lui. “Non so di cosa tu stia parlando Luka, ma torna in te!” Gli chiese chiamandolo per nome così da rivelare ai presenti contro chi combattevano.

“Ehi ma quel ragazzo...” Intervenne papà orso.

“Papà orso penso io a lui. Porta al sicuro tutti gli abitanti di Parigi con aquila bianca.” Si intromise Chat Noir sapendo quanto Tom fosse chioccia con sua figlia. Ma cosa era preso a Luka.

La piccola eroina aquila dai colori marroni e bianchi annuì subito tirando papà orso verso di se. “Ha ragione Chat Noir, andiamo. Il nostro compito non è combattere.” E così dicendo sparirono. 

“Chi sono quei due?” Chiese Ladybug.

“Amici di un amico!?” Affermò Chat Noir. “Sai penso che abbiamo bisogno di un po’ di fortuna. Rivelatore ce l’ha con me su un argomento di cui solo io dovrei essere a conoscenza.” Disse allora Chat Noir mentre con  il suo bastone creava uno scudo per difendere lui e la coccinella. 

“Ami Marinette?” Chiese allora la sua lady. 

Adrien la guardò, ma che razza di domande. “Cos... posso sapere cosa avete tutti oggi? La conosco appena!” Disse lui 

“Hai detto che sono solo cose tue.” Affermò allora lei. Doveva sapere e capire se Chat Noir amasse la vera se stessa oltre che Ladybug. 

“Penso che dobbiate parlane dopo tra di voi.” Intervenne allora Raiongāru. “Visto che non sembra avere scaglie di coccodrillo posso usare il mio potere su di lui...” 

“No! Aspetta.”disse allora Chat Noir. “Dobbiamo capire cosa ha scatenato tutto, Luka non è facile preda di Papillon.” Disse alle due. 

In realtà una volta lo aveva fatto, e la causa era stata lei, Marinette. Però effettivamente Chat Noir aveva ragione, Luka non era facilmente soggiogabile. “È tempo... LUCKY CHARM!” Disse la ragazza mentre tra le mani le arrivava una bambola gonfiabile di....Chat Noir. 

“Giusto per ammirare la mia bellezza. Lo so, sono perfetto!” Disse Chat Noir limandosi le unghie. 

Marinette fece una smorfia per poi sorridere. Non cambiava mai. Si guardò intorno ed elaborò un piano.

“So cosa fare, tu Chat Noir nasconditi e prepara il tuo colpo. Lady Xīyí con la tua frusta lancerai il finto Chat Noir per aria così Rivelatore avrà la sua preda, quando lancerà la nota contro di lui Chat Noir userà il cataclisma per distruggere... aspettate, dove si trova l’akuma?” Chiese 

“Nella chitarra! Recepito il piano, vado a nascondermi.” Disse Chat Noir affrontando direttamente il suo amico per poi svicolare al suo attacco e nascondersi. 

Ladybug e Lady Xīyì si misero all’opera e Raiongāru le seguì in quella missione.

“RUGGITO!” Lo distrasse Raiongāru.

La luce si espanse in aria e Lady Xīyì afferrò la bambola con la frusta. Rivelatore lanciò una nota verso il gonfiabile di Chat Noir, Adrien uscì allo scoperto gettandosi sulla chitarra e colpendo con il suo cataclisma. 

Nel momento stesso in cui toccò il suolo la chitarra si spezzò rivelando l’akuma e una piuma rossa liberarsi nell’aria.

“Noooo!” Urlò Papillon, c’era mancato poco. Il bersaglio di Rivelatore era stato subito Chat Noir. 

Ladybug lanciò subito verso i due spiriti il suo yo-yo per poterli purificare.

“Ti purifico dal male!” Disse per poi riaprire il suo yo-yo facendo emergere la farfalla bianca e la piuma sempre rossa.

Chat Noir si avvicinò al gruppo preoccupato per l’amico. Adesso restava poco tempo a tutti, l’avvoltoio se ben aveva capito apparteneva alla miracle box di Marinette quindi... “GUITTY! PLAGG UNIFY” Annunciò mentre il gatto nero veniva coperto da una seconda pelle azzurra su alcuni punti del corpo, sulla schiena la pinna di un delfino. In testa una cuffia che gli copriva fin ai bordi della bocca, le orecchie che spuntavano da questa. 

“È un po’ nuova per me questa cosa ma vediamo come lavorarci.” Disse prendendo d’istinto la pinna sulla schiena che divenne un boomerang tra le sue mani. “ASCOLTA IL TUO CUORE!” Disse lanciando il Miraculous che fece un giro intorno la piuma e Luka per poi tornare tra le sue mani. La piuma adesso bianca scese al suolo e finalmente Luka tornò in se. 

Ladybug e Adrien si lanciarono su di lui, i due eroi si guardarono. “Credo che Papillon sia diventato tanto più forte Ladybug. La mia partner al momento non è qui a Parigi, ma troverò un modo per farci aiutare in battaglia.” Disse alla collega, aveva bisogno di Marinette. Tese il pugno alla loro squadra. 

Lord Guāng e Lady Xīyì raggiunsero i due e lo stesso fece Raiongāru che intanto teneva lo sguardo su Luka mentre il team concludeva la battaglia con un “Ben fatto!” 

“Stai bene?” Gli chiese Raiongāru 

“Porto io Luka a casa.” Disse Chat Noir allora, i Miraculous di quasi tutti presero a suonare. 

“Ma Luka...” Intervenne Ladybug.

“Penso io a lui. So dove abita!” Continuò Chat Noir. 

“Noi due dovremmo parlare. Andiamo insieme!” disse allora Ladybug.

“Vorrei... solo Chat Noir.” Intervenne la voce di Luka cercando lo sguardo dell’eroe felino e poi quello di Raiongāru. “Grazie a tutti, non so come sia potuto accadere!” 

Adrien prese Luka e lo sostenne per non farlo crollare. “Ci penso io a te. Rimandiamo tutto alla prossima volta Ladybug, stai per ritrasformarti e sappiamo benissimo che non possiamo conoscere le nostre identità.” Disse prendendo il bastone e sollevando lui e Luka. “Alla prossima ragazzi!”

 

“Maledetti Ladybug e Chat Noir! Siete più forti ma ha ragione Chat Noir, anche io lo sono e vi annienterò! Presto la verità verrà a galla!” Disse Papillon dal suo covo mentre si chiudeva l’enorme finestra. 

 
   
 
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