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Autore: Bankotsu90    02/03/2020    0 recensioni
[Girls und Panzer]
[Girls und Panzer]Una mattina Yukari si risveglia in un mondo alternativo, dove gli eventi della serie non sono avvenuti. Tuttavia lei è come un tank, avanza sempre, e vorrà rintracciare le sue amiche in questa realtà alternativa, anche se ciò significa distruggere il sensha-do come un proiettile farebbe con una corazza. Potrà lo spirito della Ooarai trionfare ora che l’omonima scuola è chiusa? Versione tradotta dell’omonima fanfiction di Civilis, che ha dato l’assenso a traduzione e pubblicazione.
Genere: Avventura, Commedia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Di norma e regola Yukari Akiyama non dormiva fino a tardi. Tuttavia ogni tanto c’era la necessità di assicurarsi che si svegliasse in tempo, il che era una cosa molto più frequente da quando si era unita al team di sensha-do dell’accademia Ooarai. Tra sessioni notturne di allenamento, lavori di riparazione, match in trasferta in varie parti del Giappone e feste post-partita (non rare), avere una sveglia era divenuto necessario. Fortunatamente i suoi genitori gliene avevano dato una quando aveva iniziato la scuola media, una che si adattava ai suoi gusti. Era una sveglia portatile a forma di carro armato, che imitava il suono del cannone anti-carro di fabbricazione britannica OQF-17, che svegliò Yukari dal suo sonno. La ragazza si alzò dal letto, si tolse il pigiama e iniziò a mettersi la sua uniforme scolastica. Fu solo quando ebbe legati a metà la cravatta in stile occidentale che la sua mente assonnata le lanciò un segnale d’allarme… L’uniforme della Ooarai non aveva quel tipo di cravatta.
 
Yukari esitò, poi si fermò del tutto. Notò allora qualcosa di strano… Quella non era la sua stanza alla Ooarai. Non c’erano i poster, né le giacche da uniforme, né i modellini, né libri, né nessuno degli oggetti militari che aveva collezionato negli anni, come fan dei carri armati. C’era il suo zaino in stile militare in un angolo, insieme a un borsone che riconobbe come suo visto che non molte a scuola disponevano di equipaggiamento dell’esercito statunitense. Oltre alle sue borse, c’era una giacca grigia che le parve familiare (e non una feldgrau tedesca o grigio panzer, ma una giacca simile a quelle di West Point), e il suo portafoglio, il suo cellulare e alcuni fogli sulla scrivania. Infatti, sembrava la stanza di un hotel in stile occidentale.
 
I suoi pensieri vennero interrotti da un bussare alla porta, seguito da una voce familiare, quella di sua madre, con un tono severo che usava quando Yukari fantasticava troppo sui carri armati e andava riportata coi piedi per terra.
 
“Yukari, ho sentito la tua sveglia. Sbrigati, e finisci di vestirti. Vorrai mangiare qualcosa prima del tuo primo giorno nella nuova scuola. Io e tuo padre stiamo facendo colazione.”
 
A Yukari ci volle un po’ di tempo prima di rispondere:
 
“Aspetta, cosa hai detto?”
 
Non ricevette risposta, probabilmente la genitrice era andata a prepararle qualcosa per colazione.
 
 Si affrettò rapidamente verso la scrivania e afferrò il suo telefonino, ma la sua intenzione di chiamare qualcuno per scoprire se le stessero facendo uno scherzo bizzarro fu vanificata dal fatto che i numeri di telefono delle sue amiche erano svaniti. Infatti, a parte i numeri dei suoi genitori, non ce n’erano altri. E non era l’unica stranezza… La data era sbagliata.
 
Aprile? Siamo a ottobre!
 
Pensò Yukari, perplessa.
 
Aprile era il mese in cui aveva iniziato il suo secondo anno  alla Ooarai, e la data sul cell era tre giorni prima dell’assemblea in cui il consiglio studentesco della Ooarai aveva annunciato il re-inserimento del corso di sensha-do. Mise  mano ai documenti sotto il cell, solo per lasciarli cadere alcuni di loro quando vide ciò che c’era scritto sulla prima pagina di uno di essi. Sotto un foglio intestato con un familiare logo blu, bianco e rosso, c’era scritto:
 
“Congratulazioni, Yukari Akiyama, per essere stata ammessa nel liceo Saunders come nuova studentessa. Non vediamo l’ora di conoscerti…”
 
“Che sta succedendo?” Rifletté ad alta voce, posando le carte, prima di mettere mano alla giacca di Saunders e indossarla, infilando la cravatta in una delle comode tasche della giacca, facendo lo stesso col portafogli e il cellulare. Indossò le scarpe, ed uscì in cerca dei suoi genitori. Non ci volle molto; l’hotel in stile occidentale aveva un ristorante annesso,  dove i suoi genitori stavano mangiando una colazione anch’essa occidentale. Suo padre non appena la vide la salutò.
 
“Mamma… Papà… Che sta succedendo? Dove siamo?” Domandò Yukari, con crescente confusione e orrore.
 
“Beh, stiamo facendo un’abbondante colazione per celebrare il tuo primo giorno, e siamo a tre isolati di distanza dal porto di Nagasaki. Puoi guardare fuori dalla finestra e vedere la tua nuova scuola.” Le rispose il genitore, indicando le finestre del ristorante da dove si poteva vedere la massiccia sagoma della scuola galleggiante Saunders che incombeva sugli edifici.
 
Voltandosi verso Yukari, le  indicò la gola e disse:
 
“Hai bisogno di aiuto con la cravatta? Pensavo ti fossi impratichita…”
 
“Che intendi per nuova scuola? Io vado alla Ooarai, all'accademia Ooarai.” Rispose lei.
 
Prima che suo padre potesse replicare sua madre, che percepiva lo stato d’animo della figlia, la rimproverò tranquillamente:
 
“È naturale essere stressati dai cambiamenti, cara. So che la chiusura della Ooarai  è stata uno shock per tutti noi. So che tuo padre era contrariato da questa decisione… Deve ancora finire di compilare le scartoffie per spostare il negozio, ma ti raggiungeremo quando avremo concluso le pratiche burocratiche. Ora mangia qualcosa, ti attende una lunga giornata.”  Le indicò una sedia con davanti un menu.
 
È un sogno?
 
Si chiese Yukari, dandosi un pizzicotto. Era la realtà.
 
“Starai bene.” La rassicurò sua madre, che già era abituata al comportamento bizzarro della figlia.
 
Suo padre le si avvicinò, posandole una mano sulla spalla e guidandola verso la sedia.
 
“Ieri eri felice perché finalmente potrai frequentare una scuola con un programma di sensha-do. Avrai l’opportunità di comandare un carro armato, se seguirai quel corso. Non era il tuo sogno?”
 
Yukari si sedette. Se era uno scherzo era ben elaborato. Se non lo era, cosa era accaduto agli ultimi 6 mesi? Se lei ripeteva la storia del team di sensha-do della Ooarai a sé stessa, sembrava impossibile. Poteva essere stato un sogno molto vivido?
 
I suoi pensieri vennero interrotti da un brontolio del suo stomaco. Sogno o non sogno, ci avrebbe pensato meglio a stomaco pieno.
 
*****
Dopo colazione fece ritorno nella sua stanza d’albergo. Mise il pigiama e la sveglia nel borsone, si lavò i denti nel bagno e mise lo spazzolino nello zaino. una rapida ispezione del suddetto trovò gli stessi oggetti che aveva sempre avuto. C’erano un paio di oggetti della Ooarai, inclusa una mappa della vecchia scuola e il suo vecchio orario  scolastico, accartocciato, ma niente sul corso di sensha-do alla Ooarai. Si rivolse alle scartoffie di Saunders. Molte di esse erano il classico materiale scolastico: l’orario delle lezioni, il manuale per le studentesse,  i moduli di trasferimento firmati e timbrati. Intascò le istruzioni per le nuove studentesse, una mappa doppia che su un lato illustrava la scuola galleggiante Saunders, sull'altro una cartina del porto di Nagasaki, il porto dove ormeggiava la sopracitata scuola, e c’era anche la sua tessera identificativa di studentessa, tutto materiale che mise nello zaino.
 
******
Nella hall i suoi genitori la stavano aspettando.
 
“Ti senti meglio ora?” Le chiese suo padre, dopo averla aiutata a sistemare la cravatta.
 
Anche se non sapeva cosa dire assunse una espressione tranquilla.
 
“Credo di sì.”
 
Sua madre la abbracciò.
 
“Ti troverai bene. Restiamo in contatto; non ci vorrà molto per spostare il negozio di tuo padre. Se succede qualcosa possiamo sempre spedire i tuoi effetti personali nel tuo dormitorio.”
 
Dopo lo scambio di saluti, Yukari uscì dalla porta dell'hotel e si diresse verso Saunders. Le istruzioni dicevano che le nuove studentesse del liceo Saunders dovevano andare al punto di imbarco 1. A causa delle dimensioni, la maggior parte dei moli costruiti per le scuole galleggianti avevano più punti con percorsi di accesso pedonali, ascensori per veicoli e gru per il carico per rifornire gli abitanti delle suddette scuole di  cibo e merci.  L'edificio più vicino, contrassegnato da un grande 1, era chiaramente visibile sul miscuglio circostante di negozi e ristoranti frequentato dagli studenti della scuola quando la nave era ormeggiata.
 
Il marciapiede fu rapidamente affollato da una marea di ragazze che indossavano  giacche grigie e che si dirigevano nella sua stessa direzione. Come Yukari, molte di loro portavano vari tipi di bagagli.
 
“Ehi, Akiyama!” La chiamò una voce vagamente familiare, dalla folla.
 
Yukari si voltò e vide una studentessa che lei ricordava di aver frequentato nel primo anno alla Ooarai, la quale la stava salutando con la mano.
 
“Ah… Kanzaki!” Le ci volle qualche secondo per ricordarsi il nome di lei.
 
Non era mai stata particolarmente amica delle sue vecchie compagne di classe, trovandole piuttosto banali, ma nemmeno aveva avuto cattive relazioni con nessuna di loro. Ci vollero alcuni minuti mentre camminavano a  Yukari per cambiare posizione nella folla  e posizionarsi accanto alla sua ex compagna di classe.
 
“È bello vedere un volto familiare.” Disse Kanzaki, mentre continuava a dirigersi verso la nave.
 
“Ho ricevuto una e-mail da Tachibana, anche lei ha scelto Saunders, e penso che anche Shiratori sia stata ammessa.” Aggiunse.
 
Yukari ricordava vagamente i nomi delle amiche di Kanzaki.
 
“Koizumi ha ricevuto i suoi documenti in ritardo, perciò è finita a Pravda. Sta gelando, laggiù.”
 
“Kanzaki, tu sai perché hanno chiuso la Ooarai?” Domandò, sperando che la formulazione della domanda nascondesse il fatto che non ricordava per nulla l'evento in questione.
 
“Credevo che te lo avessero spiegato. La scuola era semplicemente troppo costosa, così il ministro dell’educazione ha deciso di chiuderla.”
 
“Non hanno tentato di fare qualcosa per salvarla?”
 
“Chi? Il consiglio studentesco? Ho sentito che hanno provato a fare qualcosa, ma cosa potevano fare? Organizzare un concerto improvvisandosi idol per raccogliere fondi?” Kanzaki agitò una mano con noncuranza.
 
“Erano un trio di inutili svitate. Dai, il ministero ci sta pagando per andare in scuole migliori e più moderne.”
 
La coppia uscì da dietro l'ultimo degli edifici prima del molo e Yukari poté vedere l'intero imbarco situato accanto alla scuola galleggiante. Nel parcheggio erano posteggiati una cinquantina di autobus coi colori di Saunders, bianco e blu, ognuno dei quali aveva una studentessa con un cartello numerato vicino. Kanzaki tirò fuori il suo foglio con le istruzioni.
 
“Secondo le istruzioni devi  cercare un autobus con il numero del tuo gruppo. Quello del mio è il 23. Gah, è di nuovo come nel primo anno di scuola media.” Commentò.
 
“Siamo liceali ora, abbiamo già frequentato una nave-scuola.” Aggiunse.
 
Yukari controllò il suo foglietto.
 
“Io sono nel gruppo numero 4.”
 
“Bene… Arrivederci.” La salutò Kanzaki, per poi avviarsi  verso il gruppo di autobus.
 
 Yukari trovò rapidamente l'autobus 4 nella zona anteriore del molo. Davanti a lei c'era una ragazzina, che mostrava confusa un foglio di carta alla studentessa vicino al cartello. La ragazza più grande strinse nelle spalle e si scusò. 
 
"Questi autobus sono solo per le  studentesse del secondo e terzo anno di liceo e le trasferite. Le nuove matricole sarebbero dovute arrivare ieri. Possono aiutarti all'ufficio imbarchi, cerca il cartello che dice help desk.”  
 
Indicò in direzione delle porte principali dell'edificio. La ragazza più giovane mugugnò, raccolse la sua cartella, e si incamminò attraverso il parcheggio nella direzione indicata. La ragazza del cartello controllò le scartoffie di Yukari, poi la invitò a salire sull'autobus mezzo pieno.
 
“Siediti. Ti porteremo a bordo per il tour quando tutte  saranno qui, tra circa mezz'ora.”
 
Una volta a bordo Yukari si guardò intorno e, non vedendo volti familiari, si sedette nella parte posteriore. Stava per iniziare a leggere il suo  manuale quando la ragazza seduta davanti a lei si voltò e le chiese:
 
“Ehi, ti sei trasferita dalla Ooarai?”
 
“Sì, perché?”
 
“Io mi sono trasferita dalla Bellwall. Sembra che tutte le altre vengano dalla Ooarai. Io sono Izumi.” La ragazza le tese la mano, e lei gliela strinse.
 
“Io sono Yukari Akiyama. La Ooarai è stata chiusa improvvisamente, così dovevamo andare in un’altra scuola.”
 
Izumi indicò la ragazza seduta affianco a lei, che sembrava addormentata.
 
“Questa è Yamazaki. Anche lei viene dalla Ooarai.”
 
La ragazza in questione aprì lentamente gli occhi.
 
“Studiavo agricoltura, sezione I, classe 2C. Tu in che sezione eri?”
 
“Educazione regolare, sezione II, classe 2B.”
 
“È un peccato fare il tuo ultimo anno alla nuova scuola, giusto?” Domandò la ragazza, in tono simpatico.
 
“Ultimo anno?”
 
Yukari impiegò qualche secondo per ricordare che mentre lei ricordava parte del secondo anno, tutte le prove dimostravano che esso non era avvenuto, e che per lei questo era l’inizio del secondo anno.
 
“Ah…. Mi sono sbagliata. No, l’ultimo anno l’ho fatto nella classe 1B. Sono del secondo anno.”
 
Si voltò verso la prima ragazza e chiese:
 
“Noi non avevamo scelta, tu perché ti sei trasferita?”
 
Izumi sembrò quasi scusarsi quando rispose:
 
“Bellwall non ha un corso di sensha-do, non uno vero, e la mia famiglia si è trasferita a Nagasaki per motivi di lavoro, quindi ho pensato fosse opportuno trasferirmi qui.”
 
Yamazaki si voltò e chiuse gli occhi ma continuò a prestare attenzione, rispondendo:
 
“Chi se ne frega di una schifezza vecchio stile come il sensha-do ai giorni nostri, comunque?”
 
Yukari alzò la mano. “A me sì.”
 
Vedendo un’altra appassionata, Izumi si illuminò.
 
“È davvero la migliore occasione che ho per entrare in un team decente. St. Gloriana non sta prendendo molte nuove studentesse, e da quello che ho sentito, il loro team è ancora più esigente in fatto di selezioni, quasi come Kuromorimine. Avrei potuto entrare a Pravda se la mia  famiglia si fosse trasferita a Sapporo, ma sono stata fortunata e ci siamo trasferiti a Nagasaki.”
 
Ricordando la fredda giornata invernale in Hokkaido per la loro partita contro Pravda, Yukari sorrise.
 
“Pravda è troppo fredda?”
 
“Troppo severa. La cosa bella di Bellwall era che erano indulgenti in fatto di disciplina. Pravda è presumibilmente un incubo per cose come questa.” Le rispose Izumi.
 
Il sorriso di Yukari si fece più ampio.
 
“Bene. Forse entreremo entrambe nel team.”
 
Inaspettatamente la sua interlocutrice si rattristò.
 
“Non credo che andrò bene all’esame.”
 
“Esame? Quali esame?”
 
“Non dirmi che non hai fatto l’esame online.  Si tratta  un esame online che devi sostenere per ottenere l’ammissione nel team. Avresti dovuto averne una menzione sul sui documenti che ti hanno consegnato. Comunque possiamo essere compagne di studio e fare sensha-do insieme l’anno prossimo.”
 
Prima che Yukari potesse rispondere, ogni ulteriore discussione fu interrotta dal motore dell'autobus che partiva, dalle porte che si chiudevano  e dalla ragazza che aveva esaminato i loro documenti che prese un microfono e annunciò:
 
“Sembra che il gruppo 4 sia al completo, quindi partiamo. Ora faremo un breve tour in bus della scuola, poi vi lasceremo al vostro dormitorio.”
 
Mentre l'autobus prendeva l'ascensore per  veicoli diretto a Saunders Yukari ne approfittò per meditare sulla sua situazione. A questo punto, uno scherzo avrebbe richiesto tanto di quel  lavoro da renderlo impossibile, quindi o il team di sensha-do della Ooarai (con tutte le vicende legate ad esso) era stato un sogno o il sogno era quello che stava vivendo in quel momento. Oppure era bloccata in un universo parallelo come la realtà alternativa de La malinconia di Haruhi Suzumiya o qualche altro anime di cui  alcuni dei suoi compagni di classe otaku andavano matti. A questo punto, la sua migliore opzione era, come un carro armato, di continuare ad avanzare, e la migliore possibilità che lei avesse di trovare le  sue amiche era attraverso la cosa che avevano in comune, i carri armati. Il che significava che in qualche modo avrebbe dovuto farsi strada nel team della Saunders. Il problema era che non aveva idea di come funzionasse una normale squadra di sensha-do del liceo, poiché la rifondazione  del team della Ooarai era tutt'altro che normale. Aveva senso che le grandi squadre avrebbero avuto più competizioni per gli spot.
 
Con un tonfo, l’ascensore si fermò, e la porta che conduceva al ponte della scuola galleggiante si aprì.  Poco dopo, il bus iniziò a muoversi, mentre la guida del tour iniziava a descrivere la nave-scuola. Al contrario della Ooarai,  che era una cittadina quieta, Saunders era una metropoli galleggiante. La loro guida le informò con orgoglio  della presenza di un centro commerciale con fast food  McDonald's e Kentucky Fried Chicken (KFC) dove le studentesse potevano sfamarsi,  oltre al  minimarket Sunkus presente su tutte le scuole galleggianti. Sebbene fosse già stata su quella  nave prima, almeno in sogno, Yukari non aveva potuto visitarla molto l'ultima volta, quindi era tutto nuovo per lei. Tuttavia, il tour non includeva la parte che la interessava di più, il garage degli Sherman del ponte superiore e il campo di montaggio.
 
Ben presto, l'autobus si fermò davanti a un dormitorio quasi identico a quelli di Ooarai. Sebbene Yukari avesse vissuto con i suoi genitori nel loro appartamento in affitto a Ooarai, era stata nell'appartamento di Saori e in quello di Miho abbastanza volte da sapere come muoversi.
 
Presto trovò la sua stanza, depositò le sue cose e si diresse verso la familiare insegna del Kombini Sunkus per prendere la cena, quindi tornò nella sua stanza per la notte.
   
 
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