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Autore: Baranjok    03/03/2020    0 recensioni
Seguito di Morning Star, vedremo come la vita dei nostri Shadowhunters cambia nel corso dei capitoli, e come la madre di Christopher muova i fili di Jocelyn.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Le settimane successive furono davvero dure per Clary. Tutti continuavano a dirle di dover andare dalla madre o di perdonare Christopher, lei però non era intenzionata a fare né l’una né l’altra cosa. I giorni passavano lenti, con Simon ed Izzy in vacanza a Parigi ed Alec e Magnus in giro per il mondo si sentiva più sola che mai. Jace cercava di starle vicino il più possibile, ma la vera persona che poteva realmente capirla era suo fratello Jonathan. Non potevano né scriversi né chiamarsi, non poteva nemmeno aprire un portale per andarlo a trovare e questo la faceva sentire inutile. Hodge aveva provato più volte a parlare con il Console per ridurre la pena, ma purtroppo nessuno era ancora pronto per dimenticare quanto successo. C’erano stati dei morti e dei feriti gravi e se solo Jocelyn avesse messo a corrente tutto del suo piano questa tragedia si sarebbe potuta evitare. Non faceva altro che chiamarla e lasciarle dei messaggi, ma Clary non aveva intenzione di rivederla. Si sentiva sempre super arrabbiata in sua presenza, ancora non era riuscita a perdonarla per tutto ciò che era successo. Il fatto di ritrovarsi sempre Christopher davanti agli occhi non faceva altro che ricordarle che Sebastian non c’era più e che sua figlia non avrebbe più rivisto suo padre.
 
-Ti va di andare al cinema?- le domandò Jace svegliandola dai suoi pensieri.
-No, vorrei solo parlare con mio fratello.- Rispose Clary sincera.
-Clary… potresti almeno parlare con Chris..-
-Chris? Da quando è diventato Chris? Cosa siete migliori amici adesso?-
-Solo perché tu ti rifiuti di parlargli non significa che anche tutti noi dobbiamo farlo.-
-Lo so, lo so che non aveva altra scelta , lo so che non lo avrebbe mai fatto in altre circostanze, ma ogni volta che lo vedo, ogni volta che sento il suo respiro, non faccio altro che vederlo morto, inerme tra le mie braccia e non è facile per me. – Clary si era agitata e si portò le mani alla fronte.
-Scusa, non volevo farti agitare è che sono passati due mesi, pensavo che volessi almeno parlargli, non so..-
-Non è colpa tua, tu sei fantastico e sei stato molto comprensivo con me è solo che io non sto bene. Ho bisogno di Jonathan, di vederlo dal vivo, sentire le sue braccia attorno a me, è la mia famiglia, come ti sentissi se non potessi più vedere Alec?-
-Sarei a pezzi.- Ammise Jace abbracciandola.
-Ecco , è come mi sento in questo momento, il massimo della distanza con Jonathan sono state due settimane. Per me questo è già troppo, immagina come posso aspettare 10 anni!-
-Magnus dice che troverà un modo per ridurre la pena.-
-Vorrei che ci fosse un pericolo per noi Shadowhunters in questo momento solo per poterlo rivedere, in quel caso dovrebbero chiamarlo per forza.-
- Dopo Valentine penso che abbiamo già vissuto una brutta esperienza, non né augurerei altre.-
-Lo so scusa è che mi manca.-
-Clary lo so ti capisco , ma non è morto, sta bene e vedrai che troveremo un modo per farlo ritornare da te.-
Clary gli si avvicinò piano e lo baciò con delicatezza sulle labbra, lui le cinse le spalle e la tenne stretta sul suo petto per quello che sembrò un’eternità.
 
 
 
 
Magnus e Alec erano appena arrivati a Vienna quando il cellulare di Alec non cominciò a suonare.
-Pronto?- rispose dopo due squilli.
-Alec!!! Come stai che fate di bello?- Isabelle con la sua voce squillante face sobbalzare il fratello.
-Siamo appena arrivati a Vienna, voi tutto bene a Parigi?-
-Benissimo! Ti chiamavo per dirti che come ben sai, dopodomani è il mio compleanno e volevo che venisse tutti qui a festeggiarlo con me! Ho già chiamato Clary e Jace e verranno, compreso Christopher, ovviamente voi due non potete mancare!-
-Va bene, ci saremo, dopodomani al vostro Hotel?-
-Esatto, alle nove in punto, siate puntuali!- Disse Izzy attaccando, senza nemmeno dare ad Alec l’occasione di rispondere.
-A quanto pare, abbiamo un regalo da comprare.- Disse Magnus prendendo Alec sottobraccio.
-Già , scusa so che volevi portarmi in altri posti, ma è mia sorella.-
-Sciocchezze, potremmo tornarci quando ci va, vieni ti mostro un posto fantastico…-
 
 
 
 
Dopo pranzo, Jace decise di farsi un pisolino, Clary invece andò in armeria per restare un po' da sola, peccato che era già occupata da suo fratello.
-Oh! Scusami se vuoi vado via.- Le disse Christopher appena la vide.
Tentata ad ignorarlo come al solito, Clary stava per girarsi quando decise di seguire il consiglio di Jace.
-No, resta pure, potremmo allenarci insieme.-Disse Clary prendendo la sua spada.
-Da..davvero?- Christopher sembrava sorpreso.
Clary gli si posizionò di fronte e alzò la sua spada, con meno entusiasmo Christopher fece lo stesso.
Christopher si sapeva muovere bene, i suoi colpi erano duri e decisi. Clary cercò di colpirlo due volte, ma Chris era più veloce di lei. Si stava divertendo, allenarsi con lui le permetteva di sfogarsi e sbollire un po' di rabbia che portava ancora dentro di se. Anche Chris sembrò divertirsi , aveva un ghigno sul viso che le ricordò terribilmente Jonathan, fu questo a distrarla , perche Chris la colpì sulla spalla destra ferendola.
-Scusami! Non volevo farti del male!- Chris gettò subito la spada per terra.
Clary sanguinava, ma non provava dolore, anzi la sa sete di vendetta crebbe ancora di più.
-Non è niente, su continua.- Lo spronò colpendolo più volte con sempre più energia.
Chris si difendeva con le mani dai ripetuti attacchi di clary, ma non reagì. Aveva le mani piene di tagli.
-Su coraggio, combatti!- Urlò Clary indispettita.
Chris continuava a non reagire e il suo voltò non tradiva emozioni.
Clary gettò la spada disperata e cominciò a singhiozzare. Chris le si avvicinò piano e provò a consolarla.
-Non toccarmi!- Urlò Clary con disprezzo e corse in camera sua.
 
 
 
 
 
Jace si svegliò di soprassalto. Clary aveva sbattuto la porta ed era corsa in bagno.
-Ehi tutto bene ?- le domandò Jace preoccupato.
-Si è solo un graffio.- ammise Clary disegnando un iratze.
-cosa è successo?-
-Mi sono allenata con Christopher, pensavo mi facesse stare meglio, invece sono solo più arrabbiata di prima.-
-Clary…-
-No Jace, lo so che vuoi aiutarmi ma in questo caso non puoi farci niente. Non c’è niente che tu mi dica che possa fari stare meglio. Nemmeno il compleanno di Isabelle, mi porta più gioia. Voglio Jonathan, e nessun altro. Mi dispiace.- Aveva le lacrime agli occhi.
-Lo so , ma non è colpa mia, non l’ho deciso io o Chris.-
-Questo lo so, ma se potessi vederlo, lui saprebbe calmarmi, saprebbe capirmi, lui mi conosce.-
-anche io vorrei conoscerti meglio se me lo permettessi.-
-Jace..-
-No Clary stai soffrendo lo capisco, sei a pezzi. Vorrei poterti aiutare ma non posso. E il tuo continuare a rimarcare l’ovvio non aiuta. Mi dispiace se pensi che io non possa aiutarti. –
-La tua presenza mi fa stare meglio, mi aiuta.-
-E allora lasciati aiutare, sfogati quanto vuoi, Vuoi prendere qualcuno a pugni? Ci sono io. Ma per favore non uccidere tuo fratello e soprattutto non mi allontanare.-
-Scusami è che mi sento terribilmente sola.-
-Non sei affatto sola, fidati.-
 
 
Chris tornò in camera sua con le mani fasciate. Hodge gli aveva dato delle bende perché lui non aveva voluto un iratze, preferiva sentire il dolore. Si sedette sul suo letto e si guardò le mani. In quel momento il suo sguardò si oscurò e perse i sensi.
 

  
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