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Autore: Nao Yoshikawa    06/03/2020    10 recensioni
Raccolta di flashfic/oneshot spin-off de “L’effetto farfalla” costituito da momenti dolci/teneri/divertenti.
1 {Notte insonne} Una volta l’uno, si erano detti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.
2 {Primo bagno} «Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
3 {Coliche} «Angelo, ma perché stai piangendo anche tu?!»
4 {Un semplice trucco} «Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
5 {Somebody to love} «Ora basta, non ce la faccio più con questa melodia infernale»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4 – Un semplice trucco
 
Probabilmente, nella sua testolina, El doveva pensare di essere stata ingannata. Apprezzava sempre il suo adorato biberon di latte, ma l’idea di poter assaggiare qualcosa di nuovo era una gran consolazione per la sua grande golosità.
Per questo, quando per la prima volta aveva assaggiato l’omogeneizzato, erano seguiti dei lamenti e non solo.
«No! El, ti prego! Non sputare tutto! Nooo!»
Aziraphale era stato fin troppo sicuro – ed evidentemente aveva sbagliato – che con El sarebbe stato facile. In fondo, se aveva preso da lui, avrebbe mangiato volentieri di tutto. Ma la piccola aveva sputato la pappa, lasciandosi andare ad una smorfia piuttosto esaustiva.
«No», piagnucolò l’angelo. «Perché ho anche solo pensato che sarebbe stato facile?»
Schioccò le dita per ripulire se stesso, ma non El, sarebbe stato inutile. La bimba se ne stava seduta sul suo seggiolone, guardandolo truce, come a volergli dire: “Quella roba la mangi tu”.
«Fammi indovinare. Non le piace, vero?» esordì Crowley, che al contrario di suo marito non aveva mai avuto speranze.
«Esattamente. Ho provato a dargli degli omogenizzati di sapore diverso, ma li ha bocciati tutti! Che dovrei fare?»
Crowley si avvicinò, prendendo in mano uno di quei vasetti che aveva un odore davvero terribile.
«Ma che cavolo, ha un odore tremendo! E il sapore allora?»
Il demone ebbe la malsana idea di infilare un dito e di portarselo alla bocca per assaggiarlo.
«Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
Ecco che arrivava anche l’altro bambino.
«Non voglio avvelenarla! Ma è una neonata, che dovrebbe mangiare?»
Crowley incrociò le braccia al petto, ritrovandosi a provare una grande empatia per sua figlia. Non gli risultava difficile credere che non volesse mangiare nulla, la roba per bambini era qualcosa di davvero infernale.
«Dovrebbe mangiare qualcosa di meglio. Tipo una pizza. O magari le tue amate crepes?»
«Non dire sciocchezze, non ha i denti per masticare!» gli ricordò Aziraphale, notando solo dopo l’espressione divertita di Crowley.
«Non ho mai detto che dovrà masticare», disse semplicemente, schioccando le dita, senza però spiegarsi. «Prova a darglielo adesso.»
L’angelo non sapeva se fidarsi, ma non poteva essere nulla di nocivo. Quindi prese una cucchiaiata di omogeneizzato e lo avvicino ad El, la quale oppose un po’ di resistenza, prima di arrendersi. Ma qualcosa cambiò questa volta. La piccola non sputò via nulla, anzi, gustò fin in fondo, con molto entusiasmo.
«Le piace? Le piace! Ma come hai…?»
«Assaggiala anche tu e capirai.»
Qualsiasi trucco Crowley avesse messo in atto, aveva funzionato. Fidandosi ora un pochino in più, si decise ad assaggiarlo a sua volta. Sorpreso, sgranò gli occhi.
«Ma… sa di pizza! Sento chiaramente tutti gli ingredienti, ma…»
«Beh? Almeno mangerà più volentieri. Non ho cambiato le sostanze nutritive di questi cosi, ci tengo alla salute di El. Però ho fatto sì che cambiassero sapore. Vedi? A lei piace.»
In effetti El stava ora tendendo la mano, come a richiederne ancora.
Com’è che non ci aveva pensato?
Era un’idea a dir poco geniale!
 
Qualche ora dopo…
 
Crowley aveva appena riposto El nella culla, visto che subito dopo mangiato, la piccola era crollata dal sonno. Quando tornò in soggiorno, si insospettì nel non vedere Aziraphale.
«E ora dove si è cacciato?» domandò a bassa voce, sentendo poi dei rumori provenire dalla cucina. Si avvicinò, attento a non far rumore.
E fu allora che colse con le mani nel sacco.
«Aziraphale! Non me lo dire, hai trovato l’omogenizzato al gusto crepes, vero?!»
L’angelo si bloccò con il barattolino in mano, come un criminale colto sul fatto.
«Amh… non è colpa mia, è davvero buono. E tu sai quanto io adori le crepes!»
«…Non ci posso credere! Aziraphale, posa quel barattolo! Non sei un bambino! Torna qui, sto parlando con te!»
 
 
Nota dell’autrice
Quest’idea dell’omogenizzato al gusto di pizza ce l’avevo in testa da giorni. Secondo me un bambino potrebbe apprezzare davvero (ha apprezzato perfino Aziraphale, ma de gli diamo le crepes lui è sempre contento! xD).
   
 
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