Hans è
solo
in quella piccola casa abbandonata, ai piedi della montagna del Nord.
A petto
nudo, cammina su e giù sorseggiando dell’acqua
fresca.
L’immagine
del corpo nudo di Anna, sotto il suo, riempie la sua mente.
“Preso
sarà
la vera regina a giacere nel mio letto” –
ridacchia, fiero di come il suo piano
si stia realizzando.
In quel
momento, estrae da una vecchia borsa, uno specchio di medie dimensioni
che
posiziona alla parete vuota. Magicamente esso aderisce al muro e si
illumina.
“Eccomi,
signore”
– dice Westergard, inginocchiandosi di fronte a tale oggetto.
“Stai
agendo
come stabilito?” – prende parola una voce
misteriosa, dal suono profondo e
inquietante.
“Si,
Sandy
presto si libererà di Kristoff e sposerà me.
Diventerò re di Arendelle..”
“Bene,
ricorda il patto. Avete esattamente cinque giorni. Dopo di allora, se
non
avverrà quanto deciso, tutto tornera come prima”
“Ricordo
benissimo.
Lei mi ha aiutato nascondendo Anna, io agirò a suo
favore” – aggiunge Hans –
“Le sono debitore, dopotutto. Avete reso possibile il
matrimonio con Helen di
West Isle, dandomi modo di agire dall’interno ed organizzare
la ribalta contro
Arendelle”
“Stregare
quella donna è stato banalissimo. Era talmente desiderosa
d’amore che avrebbe
ceduto ai tuoi corteggiamenti anche senza interventi magici”
– precisa la voce
misteriosa.
“Per la
conquista
di questo regno, va tenuta presente la ex regina, attualmente quinto
spirito
della natura”
“Lo so.
Sto
valutando questo dettaglio”
“Gli
altri
elementi potrebbero giungere in suo aiuto”
“Adesso
concentrati sull’obiettivo iniziale. Al resto si pensa in
seguito. Dobbiamo
arrivare al potere”
“Non vi
deluderò. La prima volta ero giovane ed inesperto. Stavolta
non sarà così” –
l’uomo è convinto e determinato.
“Sarai
ben
ricompensato”
“Sapete
cosa
voglio” – gli ricorda Hans.
“E lo
avrai”
La
conversazione tra i due termina poco dopo, dopo ultime raccomandazioni
che il
ricco nobile accetta.
Quando la
luce dello specchio si spegne, Westergard parla all’oggetto
svelatore di realtà
e gli ordina – “Mostrami Anna”
In quel
preciso istante, viene rivelata la posizione della regina di Arendelle.
Dorme,
vittima di un incantesimo, sdraiata su un rozzo tavolo di pietra,
circondata da
un immenso buio.
“Vorrei
vedere cosa sta sognando” – aggiunge poi.
L’immagine
che viene riflessa non è affatto piacevole e, agli occhi di
lui, risulta disgustosamente
dolce.
“No,
basta.
Chiudi” – conclude poi, scuotendo il capo a voler
cancellare scene patetiche di
Anna insieme a Kristoff e i loro figli.
Infastidito,
copre lo specchio con una grande coperta nera e si accinge ad uscire
per
raggiungere il paese e comprare cibo per il pranzo.
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“Anna, ma
che fine avevi fatto? Ero preoccupatissimo” – dice
Kristoff appena vede
rientrare la consorte.
La donna,
fredda come il ghiaccio, lo ignora e si dirige nella sua stanza.
Bjorgman
però non demorde. La segue e si chiude in camera con lei.
“Cosa
fai?
Ora mi vuoi segregare qui dentro?” – domanda,
mantenendo lo sguardo basso.
A quel
punto, il re sa di non dover agire con le parole. Si avvicina alla
moglie e
cerca di baciarla.
Quando le
sue labbra sfiorano quelle di lei, avverte una scossa elettrica ed
è proprio la
sovrana a respingerlo con un’istintiva sberla.
“Hey ma
cosa
ti prende?” – esclama scioccato il biondo, con una
mano sulla guancia
arrossata.
Anna si
volta, dandogli le spalle, con le braccia conserte.
“Non
sembri
tu, Annie. Sei sicura di sentirti bene?” – le
accarezzai capelli con dolcezza,
guardandola irrigidirsi ancor di più.
“Ti sento
distante, ti ho offesa in qualche modo? Mi eviti come fossi un
appestato. Sono
tuo marito, non posso neppure baciarti?!” - la voce calda e
affettuosa, tocca
in un primo momento la donna.
“Con me
puoi
parlare, lo sai vero?” – insiste il regnante.
Sandy,
lentamente, si gira verso di lui e incrocia i suoi occhi profondi.
Kristoff le
sorride timidamente e le prende una mano, intrecciandola alla sua.
“Almeno
un
abbraccio possiamo scambiarcelo?”
La donna lo
fissa, stranita. Non ha mai abbracciato nessuno nel modo in cui dice
quel tipo
a lei del tutto sconosciuto.
E non appena
sente quelle grandi e muscolose braccia avvolgerla a sé, le
scosse elettriche
che emana si affievoliscono e accade qualcosa di speciale.
“Il mio
cuore batte all’impazzata, non posso controllarlo”
– pensa, confusa e
preoccupata.
“Lasciati
andare, tesoro. Ho capito che l’arrivo di Hans deve averti
destabilizzata, ma
tu sei più forte di quell’idiota. E’
andato via, è tutto finito” – le
sussurra
Kristoff.
Sandy sa che
quell’infinita dolcezza non è riservata a lei in
prima persona ma a quella
donna che sta momentaneamente sostituendo.
“Facciamo
l’amore?” – le chiede poi Bjorgman,
spiazzandola.
“Cosa?”
–
domanda lei, non sapendo neppure cosa significasse.
Bjorgman la
libera dal copriabito e quando le sbottona anche l’abito, la
straniera sussulta.
“Sesso!
Vuole fare sesso” – dice a se stessa, intuendo
l’intenzione del presunto
marito.
Ed è
allora
che lo frena.
“Non mi
va.
Sono stanca…e ho fame” – dice,
liberandosi dalla stretta di lui, avanzando
verso l’uscita.
“Ok”
–
risponde, deluso, il sovrano sedendosi sul letto.
I suoi occhi
si posano subito sul cassetto semiaperto del comodino.
Qualcosa al
suo interno sbrilluccica.
“E
questo?”
– domanda poi, tirando fuori la fede nuziale. Possibile che
non l’abbia indossato?
Non se ne separa mai.
E’ pronto
a
discuterne, ma la finta Anna è già fuori dalla
camera, diretta verso il salone
dove è imbandita la tavola per il pasto.
“Mammina”
–
le corre incontro Iduna, avvinghiandosi alla sua gonna.
Sandy
sobbalza e la guarda, perplessa.
“Tutto
bene
mamma?” – le chiede Ineke.
“Ehm…si,
figlia, alla grande”
Le due
ragazzine, sedute una di fianco all’altra, si guardano
sorprese ed è Aurora a
precisare – “Figlie? Da quando in qua ci chiami
così?”
“Da
oggi” –
chiude discussione la donna, sedendosi al posto sbagliato.
“Mamma,
il
tuo posto è questo” – le indica Agnarr.
“Dannazione,
questi marmocchi devono puntualizzare ogni cosa ”- pensa
irritata, mostrando
però un’espressione serena.
Bjorgman
giunge subito dopo e durante il pasto cerca disperatamente gli occhi di
Anna.
La sua Anna,
che conosceva come le sue tasche, sembra essere diventata magicamente
un’altra
persona. Deve parlarle, deve capirne di più…
qualcosa è accaduto, ora ne è
sicuro.
Approfitta di
quando la regina comunica, al termine del pranzo - “Mi ritiro
nelle mie stanze”
“Come? Ma
se
mi avevi promesso di uscire in giardino per giocare ai mimi”
– le ricorda la
piccola Iduna, dispiaciuta.
“Non mi
sento in forma. Lo faremo domani” – taglia corto la
donna, andando via,
lasciando la bambina in lacrime, ignorando di averla ferita con una
promessa
non mantenuta.
Comportamento
non tipicamente da Anna.
Nessuno sa
spiegarsi quel rapido mutamento della regina. Nessuno può
minimamente sospettare
che la vera regina di Arendelle non è quella con cui hanno
appena condiviso il
cibo.
Giunta in
camera, Sandy gira la chiave, chiudendosi all’interno. Si
dirige verso lo
specchio e con il potere della mente convoca qualcuno.
“Eccomi.
Come
sto andando?” – chiede lei.
“Controllati
di più. Stai lasciando emergere troppi sospetti”
“Non so come comportarmi. Io non sono
così…così…”
– non trova la parola giusta.
“Umana?”
“Esatto.
Non
provo quelle emozioni disgustose”
“Ho
avvertito il piacere che ti ha donato Kristoff quando ti ha
abbracciata” – puntualizza
la voce.
“Non
conosco
quelle sensazioni e non so identificarle” – si
giustifica lei.
“Non
osare
commettere passi falsi,Sandy” – si raccomanda la
voce magica.
“Non
deluderò
nessuno”
“Bene!
Adesso cerca di mostrarti il più
“normale” possibile. Devi parlare, muoverti e
pensare come Anna”
“Io
neanche
la conosco”
“Devi
amare
suo marito e i suoi figli”
“Amore,
amore…non so cosa sia”
“Allora
non
ti rimane che una cosa da fare. Convoca la famiglia e poni fine a
questa farsa.
Avresti dovuto eliminare ogni sospetto prima di chiudere la faccenda.
Però non
sai gestire gli eccessi d’affetto di questi mortali,
perciò muoviti di
conseguenza”
“Volete
che
io…?”
La
conversazione si interrompe quando qualcuno bussa alla porta.
“Devo
andare.
Segui il mio ordine.”
Conclusa la
conversazione, la presunta regina corre a sbloccare il lucchetto.
“Perché
ti
sei serrata dentro la stanza?” – domanda Kristoff,
sempre più perplesso.
“Ehm…
avevo
bisogno di stare da sola”
“Annie,
mi
vuoi dire cosa ti prende oggi? Anzi, è da ieri sera che sei
strana”
“Devo
confessarti qualcosa di importante; vorrei che mi capissi senza
giudicare”
“Che
verità?
Annie, mi sto seriamente preoccupando”
Sandy a quel
punto chiama in causa Westergard.
“Riguarda
me
e Hans…”
Quando sente quel nome, Bjrgman trema e il ricordo di quel bastardo e
del
tentativo di uccisione di Anna ed Elsa gli torna alla mente.
“Cosa ti
ha
detto quell’idiota?”
“Nulla,
ma
ci siamo baciati” – sgancia la bomba.
“COSA?”
–
esclama il biondo, restando a bocca aperta, incredulo.
“Si, hai
capito
bene. Non sono più certa dei miei sentimenti. Quel bacio ha
risvegliato
qualcosa che credevo assopito”
“Assopito?
Ma se non è mai esistito nulla tra voi”
“Mi
sbagliavo. Perdonami...” – sa fingere alla
perfezione, riuscendo a distruggere
ogni certezza dell’attuale sovrano.
Lo sguardo pallido
di lui, rimasto immobile, con i pugni stretti e il respiro affannato,
dimostrano che il piano di Sandy e Hans sta funzionando.
“Non dici
nulla?” – insiste la donna, decisa a dare il colpo
di grazia alla relazione.
L’ex
montanaro sposta gli occhi su di lei e deluso come mai prima nella vita
conclude – “Non me l’aspettavo da
te” – cerca di metabolizzare rapidamente
però
non ci riesce e il dolore lo pervade.
“Io…non…io…”
– non sa più cosa dire. La voce trema e le lacrime
cominciano a scendere sulle
sue guance.
L’immagine
di sua moglie avvinghiata al suo acerrimo nemico, lo manda in bestia.
Svegliatosi dallo
stato comatoso che lo attanaglia, le dà le spalle e dopo
alcune esitazioni e un
silenzio tombale, corre via.
“Ben
fatto” –
dice lo specchio alla donna – “Matrimonio
distrutto. È ora che tu prenda in sposo
il nuovo re di Arendelle”
Però
Sandy
sente un’emozione strana dominarla e toccarle il cuore, quel
cuore da sempre
spento.
Per la prima
volta sente compassione per un uomo che è stato vittima di
un piano malefico
ingiusto… che ci sia un briciolo di umanità anche
in lei?