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Autore: la_pazza_di_fantasy    15/03/2020    0 recensioni
Camille, terzogenita della famiglia Taiwell, è costretta a sposare il principe dei vampiri per sterminare l'intera famiglia di lui.
Caleb non vuole sposarsi, sopratutto non con una bionda.
Cecil sta per perdere la sua famiglia, la sua vita e anche il suo titolo di nobile per colpa di una malattia ritenuta incurabile.
Jerome vive nel ricordo di un amore che non tornerà più.
Alexander deve mantenere la sua promessa.
Margaret vorrebbe poter rimediare ai suoi errori.
Nikolas vorrebbe tutto tranne la guerra.
Nel mentre i vampiri sono impegnati a respingere i Ghoul e impedirgli di distruggere il loro regno.
Ci riusciranno? E soprattutto riusciranno ad evitare l'attacco da parte degli umani?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cecil si stava guardando allo specchio confuso. Era in boxer e tutto il suo corpo era ritornato normale, come se non fosse mai stato ferito da ghoul. L’unica parte che era ancora crepata era la parte sinistra del suo volto.

Se la toccò per poi far scivolare involontariamente sulle labbra, labbra che ancora ricordavano il bacio che Jerome gli aveva dato il giorno prima.

Il vampiri divenne completamente rosso e si buttò sul letto nascondendo la faccia nel cuscino. Quel bacio gli era piaciuto da morire e si era anche eccitato nel mentre. E si sentiva stupido anche perché aveva di sicuro contagiato il ragazzo visto che Jerome lo aveva morso, che poi perché lo aveva fatto non lo capiva ancora. L’unica cosa che sapeva era che il suo corpo si era sentito leggerissimo quando lo aveva baciato. E poi dopo quello che era successo le crepe erano scomparse.

Sentì bussare alla porta e alzò la testa curioso. Di sicuro non era Jerome, cosa che un po’ voleva visto che desiderava capire cos’era successo il giorno prima, questo perché di solito il moro non bussava mai.

Il biondo prese un paio di pantaloni di cotone e se li mise prima di aprire leggermente la porta. Si trovò davanti una Camille sorridente.

- Cami che ci fai qui? Ti posso contagiare- disse il biondo che però lasciò entrare la mora.

- ti vedo meglio da come ti hanno descritto gli altri, e poi volevo darti io la notizia visto che Caleb non viene più-

- quale notizia?- chiese il biondo curioso mantenendo sempre una certa distanza dalla ragazza che si portò le mani al ventre che, anche se di poco, era leggermente aumentato.

- sono incinta- disse la ragazza e Cecil sorrise.

- è una cosa bellissima Cami!- disse il ragazzo che voleva terribilmente abbracciarla ma non poteva. - quando l’hai scoperto?-

- quasi una settimana fa- disse la ragazza sempre con il sorriso sulle labbra.

- sono così felice- disse Cecil e stava per aggiungere altro ma venne interrotto dall’entrata di Sophi nella camera che si fermò stupita guardando il cugino.

- com’è successo?- chiese la rossa girando attorno al ragazzo.

- com’è successo cosa?- chiese il biondo cercando di far finta di niente.

- che le crepe si sono ridotte! Cavolo sembrava che ti dovessi trasformare a momenti ieri- disse la rossa per poi guardare attentamente le crepe sul suo volto.

- non lo so, mi sono svegliato questa mattina ed ero così- disse il vampiro sospirando.

- okay ma non ti arrabbiare- disse Sophi ridacchiando felice di vedere che il cugino stava meglio. Forse c’era speranza.

- andiamo a mangiare tesoro?- chiese Sophi a Camille che annuì ed entrambe le ragazze salutarono Cecil.

 

Dopo cena Caleb andò a trovare il cugino. Cecil era rimasto sorpreso della cosa, ma allo stesso tempo ne era felice.

- ho intenzione di tornare a casa- disse il biondo soffiando su una ciocca di capelli che gli era finita davanti agli occhi.

- sei sicuro? Sei migliorato, ma non sappiamo per quanto durerà- disse Caleb preoccupato.

- devo sistemare il macello che si sta creando. Non voglio pesare su di voi, sopratutto adesso che Camille è incinta ed ha bisogno di riposarsi-

- va bene- si arrese alla fine Caleb sospirando. - ma devi promettermi che appena la situazione ritorna normale tu vieni qui e ti fai controllare. È un miracolo che tu non ti sia trasformato-

- già- disse il biondo – Caleb parto domani-

- così presto?-

- prima vado prima ritorno- disse il biondo chiudendo la conversazione.

 

Il giorno dopo Cecil stava per uscire dalla sua camera pronto per ritornare nel suo territorio quando entrò nella stanza Jerome. Il moro aveva i capelli sciolti, cosa abbastanza insolita per lui, e Cecil poté ammirare come essi gli arrivavano fino al bacino.

- devo parlarti- disse il moro sospirando.

- okay- disse Cecil cercando di dimostrare una tranquillità che non aveva. Cosa voleva Jerome? Voleva parlare del bacio?

- adesso sei immune ai ghoul ma rimarrai così per il resto della tua vita-

- cosa?- chiese confuso Cecil non capendo cosa stava dicendo il ragazzo.

- sto dicendo che ti ho fatto una trasfusione di sangue l’altra sera e sei guarito. Però essa ha delle condizioni. Avrai per sempre l’aspetto di un ragazzo di vent’anni e ti rimarrà quella cicatrice sul volto. A me la prima volta non rimasero cicatrici ma gli occhi rossi-

- eri stato ferito da un ghoul? Quando?- chiese sorpreso Cecil. Ecco il perché del bacio. Non c’era nessun interesse da parte del moro, voleva solo salvarlo per far contento Caleb.

- duecento anni fa- rispose Jerome abbassando il capo.

- quindi c’è una cura- disse Cecil con un sorriso sulle labbra.

- non funziona sempre Cecil. La persona che mi ha curato è diventata un ghoul- “che ha ammazzato la tua famiglia”

- e come mai con noi ha funzionato?- chiese Cecil che si era leggermente spento.

- credo perché ero già stato trasformato prima. Non sapevo di questa eventualità comunque-

- vuoi dire che lo hai fatto sapendo che potevi trasformarti in un ghoul?- chiese Cecil – ma cosa hai nel cervello! Mi hai sempre odiato perché salvarmi rischiando la tua vita?-

- non sono affari tuoi-

- invece si- disse il biondo avvicinandosi e solo allora si accorse che i capelli davanti agli occhi di Jerome nascondevano qualcosa. Di colpo li spostò e vide la sua stessa cicatrice sul volto del ragazzo, solo che dalla parte destra.

- perché?- chiese Cecil sull’orlo di una crisi di nervi.

Yuki guardò in ragazzo in quei bellissimi occhi celesti che non erano cambiati minimamente e ci si perse dentro. Forse quello che aveva visto Jaques si sarebbe avverato veramente, o forse si stava facendo condizionare troppo, ma da quando aveva definitivamente eliminato il suo ex dalla sua vita sentiva una strana attrazione per il biondo difronte a lui.

Yuki si avvicinò al ragazzo che sovrastava di parecchi centimetri scacciandogli via la mano che aveva scostato i suoi capelli.

I due si guardarono negli occhi per un po’, poi Jerome annullò la distanza baciando il biondo.

- ritorna qui dopo aver sistemato tutto e te lo spiego damerino- disse Yuki per poi lasciare il biondo da solo con i suoi pensieri.

   
 
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