Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    22/03/2020    1 recensioni
Questo è il seguito della fanfiction Some Things change. Avrà personaggi nuovi, tra i quali Jack Frost... immaginate cosa potrà succedere sapendolo nella vita di Elsa, Anna e company.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il campanile di Arendelle suona rumorosamente, segnando con i suoi rintocchi l’ora pomeridiana.

Ingrid Bjorgman, alle prese con il ricamo di una coperta per i suoi amici Frost, viene interrotta da una visita inaspettata.

“Figliolo, cosa ci fai qui?” – domanda a Kristoff, vedendolo sull’uscio della casa.

Letizia è con la donna quando arriva il sovrano.

“Maestà, sembrate sconvolto. Vi porto dell’acqua” – interviene, guardando il re sedersi su una poltrona accanto al camino spento.

“Mi vuoi dire come mai sei venuto fin qui? hai portato con te anche la renna” – puntualizza, notando l’animale davanti l’abitazione.

“Avevo bisogno di un amico con cui parlare mentre giungevo fin qui!” – confessa, sorseggiando la bevanda fresca offertagli dalla straniera.

“Ci sono problemi a palazzo?” – domanda ancora la donna, in pena per il figlio.

“No, tutto bene. Te ne parlerò quando mi sentirò di farlo, ora ho solo bisogno di stare qui, lontano da Anna”

“Da Anna?” – ripete, scioccata, Ingrid – “Ma…”

“No, mamma. Ho detto niente domande per favore” – la zittisce, prima di udire l’interrogatorio.

La Bjorgman annuisce e si limita a condividere il silenzio con il sovrano di Arendelle.

Seppure preoccupatissima, torna al cucito.

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Nel frattempo, nel castello, Sandy è affacciata alla finestra, osservando il regno ai suoi piedi, a braccia conserte.

“Perché sei tanto nervosa?” – le chiede una voce femminile, destandola dai suoi pensieri.

Si volta lenta verso la persona in questione, di cui sa poco e niente.

Ineke è ferma sull’uscio e scruta sua madre che fino a pochi istanti prima picchiettava le dita sulle braccia.

“Eh?” – esclama lei, stranita.

“Mamma, si può sapere che ti prende?” – domanda Aurora, unitasi alla sorella maggiore.

“Ehm…non capisco a cosa vi riferite” – finge la donna, dedicandosi alla sistemazione di alcuni documenti sulla scrivania.

“Sappiamo come sei fatta. Ci stai nascondendo qualcosa, ne siamo convinte” – continua la biondina dagli occhi verde acqua.

“C’entra per caso Hans?” – prende parola anche Ineke, spiazzando la finta regina.

“Hans? Ma come ti salta in testa?” – si infervora Sandy.

“Ok, allora dicci il perché del tuo strano comportamento. Hai toccato poco cibo, eri sempre in silenzio, hai sbagliato anche seggiola…su questo ho sorvolato, però spiegami come mai ci hai chiamate Figlie” – spiega Aurora, come se stilasse la lista della spesa.

“Perché siete tanto perplesse da questo? Siete o non siete mie figlie? Beh sarò libera di usare gli appellativi che preferisco”

“Mamma, non siamo qui per criticare i tuoi modi di parlare, o di mangiare o… di sederti a tavola… vogliamo sapere cos’è cambiato in te” – riprende la maggiore dai lunghi e mossi capelli rossicci.

La dolcezza è leggibile dagli occhi di quella ragazzina che per anni è stata lontana dalla famiglia e ha poi faticato a conoscerla, per poi trovarsi, ad oggi, punto e a capo.

“Non sarai mica incinta?” – ipotizza, scioccata, la secondogenita.

“No, assolutamente. Io incinta? Cosa ti passa per la testa” – replica Sandy, alquanto disgustata dall’idea.

La primogenita sposta lo sguardo sulla sorella e la guarda stranita. Non sa se ridere o piangere di fronte all’estrema loquacità dell’altra, che tante volte parla senza riflettere.

“Meglio così, altrimenti avremmo dovuto organizzare i turni notturni per badare al nuovo bebè” – sussurra Aurora ad Ineke che, invece, cerca di restare quanto più composta possibile.

Le dà un colpo sul braccio per riprendere il discorso in totale serietà – “Se ci assicuri che non ci sono problemi, noi ti crediamo. Però…”

“Bene, allora basta con questo interrogatorio. Adesso ho fare!” – chiude la conversazione diventata pesante e, ignorando le due, lascia sala del trono e si avvia verso la biblioteca.

“Non le credo” – rivela Ineke alla sorella minore.

“Anche io. E’ diversa, non sembra lei e questo mi preoccupa perché mi riporta indietro nel tempo, a quando viveva solo per gli affari e il lavoro ed io e papà eravamo invisibili”
“Ma perché mai dovrebbe tornare ad essere quel tipo di persona?”

“Non saprei, magari i nostri genitori hanno litigato” – ipotizza Aurora.

“Se così fosse, deve essere grave viste le conseguenze” – riflette Ineke. Poi aggiunge – “A questo punto, mamma non ci dirà nulla. Dovremmo interrogare papà”

Mano nella mano le due ragazzine setacciano tutto il palazzo.

Per loro sconcerto, Kristoff non è da nessuna parte.

“Ho controllato nella stalla. Anche Sven è sparito” – rivela la maggiore alla più piccola.

“Non ci credo” – esclama, preoccupata, Aurora cercando di trattenere le lacrime.

“Forza, sorellina, non c’è bisogno di piangere. Sarà uscito a fare un giro nel regno e …”

“Assieme a Sven? Sai bene che quella renna ormai è anziana e non è più scattante come un tempo” spiega la seconda, spaventata dalla situazione alquanto inusuale – “Papà non avrebbe mai messo a rischio la sua salute se non fosse per motivi seri”

“Basta Auri” – la prega Ineke – “Magari stiamo ingigantendo tutto”

In quell’istante una familiare e buffa vocina riecheggia nei corridoi e distrae le ragazzine dalle preoccupazioni.

“Olaf” – esclamano le due principesse, correndogli incontro.

Il pupazzo di neve si aggira da solo, alle prese con strambi monologhi.

“Hey, ciao…” – le saluta, annotando qualcosa su un’agenda.

“E quella cos’è?” – domanda Aurora, fissando l’oggetto che l’omino magico ha tra le “mani legnose”.

“Me lo regalò Ingrid giorni fa, vi piace?” – racconta lui – “E’ divertente, quello che penso, lo segno qui sopra”

E allora, mentre Olaf parla, parla, parla, nella mente di Ineke si accende una lampadina.

“Ma certo!!” – il suo viso si illumina.

“Che?” – chiede confusa la seconda.

“La nonna!! Probabilmente è lì che è andato nostro padre”

“Non perdiamo altro tempo. Raggiungiamolo!” – aggiunge Aurora, afferrando la grande per il braccio, trascinandola all’uscita del castello.

Olaf le saluta mentre vanno via, confuso più che mai – “Dove stanno correndo così di fretta non l’ho capito. Mah…spero non si caccino nei guai, come al solito!” – torna poi ai suoi dialoghi e alle annotazioni sul libretto. Ripercorre il lungo corridoio, riflettendo sulla scelta delle parole da segnare.  Da quando è stato istruito anche all’arte della scrittura, trascorre ore ed ore a mettere in pratica tale abilità. Ormai è sapiente quanto un insegnante di corte.

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Sandy è chiusa nella sala del trono, intenta a realizzare una parte del piano: allontanarsi dai quattro figli della regina, distruggendo quel legame forte che la vera Anna ha instaurato con i suoi eredi.

Ed è in quel preciso istante che riconosce le due adolescenti in groppa a due cavalli, uscire dai cancelli.

“Bene, tutto procede nel migliore dei modi” – il grande specchio alla parete dell’immensa biblioteca reale si illumina e le parla.

“Procedo come deciso allora” – aggiunge la donna.

“Sappiamo già che le ragazzine vorranno riportare Kristoff qui, però tranquilla! Ci penserò io. Quando il re rincaserà, allora darai il colpo di grazia alla relazione matrimoniale”

“Si signore” – accenna lei, abbassando il capo, poco convinta e alquanto amareggiata.

“Sandy, Sandy non dirmi che vestire i panni della regina Anna ti sta umanizzando?” – la provoca la voce misteriosa.

“No” – replica – “Niente debolezza, era parte del piano”

“Perfetto, voglio da te il massimo. Hans conta su di te, io conto su di te… perciò comportati bene e nessuno si farà male” – si raccomanda.

Poi lo specchio si spegne e lascia Sandy sola con se stessa e con un ruolo che è stata costretta ad assumere.

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Kristoff è seduto sul divano di casa di Ingrid e, in solitudine, fissa un punto nel vuoto.

Pensa alla sua vita e a cosa possa essere scattato in sua moglie con il ritorno di Hans.

Immagina le mani viscide di lui sul corpo di Anna e ciò lo manda in bestia.

Ma ecco che la vocina dolce e premuorsa di Letizia interrompe tali visioni.

“State meglio,maestà?”

La bambina siede su una sedia, ben distante dal reale, intimorita dal titolo nobiliare dell’uomo che ha davanti.

Lui sposta lo sguardo e le accenna un sorriso.

“Puoi prendere posto accanto a me, non ti mangio” – commenta il biondo, facendole posto.

“Ecco io non vorrei sembrare scortese…voi siete un re ed io invece…”

“Non dire sciocchezze. Sono un montanaro e sarò sempre un montanaro. Questa corona è mera finzione” – la voce fredda e lo sguardo deluso accompagnano un gesto importante.

Bjorgman si libera del diadema di Arendelle e lo getta a terra.

“Cosa fate? Si potrebbe rompere” – esclama la Frost, sconvolta, raccogliendolo e porgendoglielo.

“Non so se voglio continuare ad indossarla” – la afferra dalle mani della piccola e la osserva.

“Cosa?!” – esclama lei – “Ma fino a ieri sera eravate l’uomo più felice del mondo, durante i festeggiamenti del compleanno della regina! Eravate fiero di essere regnante di Arendelle e veneravate vostra moglie. Cosa è cambiato?”

A quel punto, Kristoff è colpito al cuore da quella bambina tanto dolce e premurosa che a tratti ricordava le sue due figlie maggiori, tanto attente ai problemi del loro goffo padre.

“Ho bisogno di tempo per metabolizzare qualcosa che mi ha molto scosso su Anna”
“Qualsiasi cosa sia accaduta, voi amate la regina. Siete una coppia forte, supererete ogni ostacolo. Non permettete a nessuno di mettere in crisi la vostra storia d’amore, maestà” – Letizia parla con il cuore e la sua estrema maturità colpisce Kris.

“Reagite, non mollate mai. Un litigio, un evento doloroso, non può distruggere anni ed anni di amore vero!”

“Hai ragione ed io agendo così ho offerto la mia compagna al mio nemico su un piatto d’argento. Dannazione” – esclama.

Effettivamente se sua moglie fosse mai stata in crisi per un bacio ricevuto dall’ex fidanzato, quello non era il momento migliore per scappare. Anzi! E se Kristoff sa bene come è fatto Hans, non può abbassare la guardia.

“Grazie di cuore, Leti! Senza di te mi sarei abbattuto inutilmente” – qualcosa nel suo sguardo si riaccende.

Le dà un tenero bacio sul capo, spiazzando la umile e tenera Frost.

Poi va via.

“Dove è andato mio figlio?” – domanda Ingrid vedendo l’assenza del re.

“E’ tornato ad Arendelle”

“Ti ha detto cosa è successo?”

“No, ma credo abbia trovato le risposte da solo e ora stia risolvendo la cosa, quindi non c’è nulla da temere”

Beh… qualcosa da temere invece c’è.

Aurora e Ineke sono in marcia, pronte a raggiungere la casa della nonna.

Ed ecco che accade qualcosa di sconvolgente.

“Cos’è quella luce?” – chiede la seconda indicando un fascio luminoso ai piedi della famosa e nota montagna del nord.

Ineke si volta istintivamente ed è in quel frangente che qualcosa si incrina, qualcosa pronto a cambiare le vite di tutti i reali di Arendelle e di Kristoff, al cui rientro non troverà nessuno se non una nuova regina, pronta a dire addio al loro matrimonio.

   
 
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