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Autore: AgnesNelCuore    23/03/2020    0 recensioni
Quando scopri che la quarantena nuoce gravemente alla salute mentale tua e della tua ragazza, cosa fai?
Cerchi un modo per tranquillizzare entrambe?
MA ANCHE NO! Ti butti su qualcosa di ancora più mentalmente deviante, ovviamente!
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Agnes Fey e ParoleNelCuore02 si sono unite per questa folle missione:
-> una fic a 4 mani scritta da due autrici distanti 600km
-> cinque ragazzi in balia della noia
Ce la faranno i nostri eroi? E le autrici? La connessione internet reggerà alle loro interminabili chiamate su Skype? Ma soprattutto...la signora del piano di sotto si lamenterà?
Solo il tempo ce lo potrà dire...
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[Dal testo]
«Ragazzi!» li richiama Niall «Io mi sto comunque annoiando, quindi o vi viene in mente qualcosa o io torno a fare live Larry e a controllare le telecamere che ho installato in camera loro.».
[...]
«Vuoi che ci mettiamo a raccontarci storie?» ipotizza Zayn.
«Esatto.» conferma [Liam] «Ma non cinque al giorno: vi perderei per strada se vi chiedessi una cosa del genere.».
Louis tira un sospiro di sollievo.
«Una alla settimana. Ciascuno.» precisa il castano quando vede Niall che tenta la fuga «Vi scegliete un giorno a testa e vi inventate una storia.».
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giorno 2. Lunedì. h10:00.

Harry e la paranoia notturna di Louis


Quella mattina, Louis si sveglia cinguettando con gli uccellini.
[Nota per il lettore] Continuate a leggere: vi assicuriamo che non sarà un horror.

Approfittando di Harry in cucina a preparare la colazione, va nella stanza di Freddie e si mette a frugare nella cesta dei giochi. Ravana finché non estrae quello che cerca.
«Eccoti qui!» si dice tutto trionfante con un sorrisetto maligno stampato in faccia.
Si alza, si mette l’oggetto incriminato sottobraccio, recupera una valigetta dall’armadio e urla: «HARRY! ESCO A COMPRARE LE SIGARETTE!».
In cucina, il riccio impiega qualche secondo per elaborare la frase. Poi aggrotta la fronte.
«AMORE, MA NON PUOI USCIRE!» gli risponde, gridando per farsi sentire.
«CIAO!» urla il maggiore, uscendo prima che il marito possa anche solo dirgli qualcos’altro.

Louis William Tomlinson non deve comprare le sigarette.
Semplicemente, Louis William Tomlinson non dimentica.
Ѐ sgattaiolato oltre il pianerottolo, è entrato tutto tranquillo in casa Horan e ha depositato uno dei due oggetti presenti nella valigetta. Lo ha acceso, volume al massimo, per poi tornare sui suoi passi fino all’atrio.
Nel frattempo, Harry ha spento i fornelli e si è messo sulla porta ad osservare il marito. Lo vede uscire da casa di Niall, con la valigetta in cui tengono il baby monitor per Freddie e qualcosa di non ben definito sottobraccio.
Il liscio lo saluta con la manina libera, mentre si avvia verso casa Payne-Malik. Abbassa la maniglia e zampetta fino alla camera da letto.
Con la precisione maniacale di un serial killer, posa la valigetta sul comò, la apre ed estrae la trasmittente del baby monitor. La accende e toglie l’oggetto incriminato da sotto il braccio.
La trombetta da stadio scintilla come un coltello tra le sue mani e Louis ghigna.
Se la porta alla bocca.
«Vendetta.» sussurra prima di prendere fiato e soffiare.
Harry sobbalza quando un rumore infernale fa tremare le pareti della villa. Si stampa una mano in faccia e torna ai suoi fornelli.
A casa Payne-Malik, Liam si alza di scatto, gli occhi ancora semichiusi, ma la certezza assoluta di sapere cosa stia succedendo.
«MIODDIO, TOMMO!» urla per farsi sentire oltre quel suono potente ed assillante «SMETTILA!».
Niall si sveglia urlando. Non capisce da dove arrivi quel frastuono. Esce dalle coperte e corre verso il corridoio. Spalanca la porta d’ingresso ed entra in casa Payne-Malik gridando come un folle: «CI STANNO INVADENDO! Ѐ LA FINE DEL MONDO! AAAAAAA...».
Alla comparsa dell’irlandese, il liscio smette di suonare, ripone il walkie talkie nella valigetta, la chiude, si rinfila la trombetta sottobraccio ed esce dalla stanza con la stessa colma con cui è entrato; recupera la radiolina da casa Horan, percorre il pianerottolo, sistema le armi del delitto e si avvia verso la sua cucina.
Come un eroe di guerra, entra nella stanza, bacia Harry e si siede al tavolo a fare colazione.
Inutile dire che nessuno dormì più, quel giorno.


Giorno 2. Lunedì. h14:00.

I ragazzi si presentano a casa Tomlinson-Styles con delle occhiaie enormi.
Niall trema ancora. Liam accusa un’emicrania che lo tormenta da quella mattina. Zayn sembra aver messo le dita in una presa elettrica, visto lo stato dei capelli.
Louis è seduto a gambe incrociate sulla poltrona. Gli occhi di un bimbo che l’ha fatta grossa, ma il sorriso compiaciuto di un eroe trionfante.
Harry ha lo sguardo severo, le mani sui fianchi e l’aria da mamma che sta per rimproverare il figlio per una marachella.
«Louis William Tomlinson!» gli dice, infatti «Chiedi subito scusa! Guarda il povero Niall come è ancora terrorizzato.». Il riccio si abbassa e abbraccia il piccolo irlandese tutto tremante. Gli dà qualcosa da mangiare nel tentativo di calmarlo.
Louis si spegne e mette il broncio.
«Ma io dovevo vendicarmi...» piagnucola.
«Louis,» lo riprende ancora Harry «cos’avevamo detto sulle vendette nei confronti degli amici?».
Il liscio abbassa gli occhi, colpevole.
«Non si fa.» mormora.
«Esatto! Bambino cattivo!» lo sgrida «Chiedi subito scusa o ti scordi il mio culo per una settimana!».
Il maggiore diventa cadaverico.
«Scusate...» sussurra con voce strozzata.
«Harry, una settimana è ancora poco:» interviene Liam che ha appena bevuto tre Moment per cercare di calmare il mal di testa «tu non sai cosa vuol dire essere svegliati da Louis mentre si sta dormendo tranquillamente.».
Il riccio lo guarda stranito.
«Lì...io l’ho sposato: so perfettamente cosa vuol dire!» poi si gira verso il marito «Vero, Lou? Come quella volta che mi hai svegliato in piena notte: te lo ricordi?».
Il maggiore cerca di guardare ovunque tranne che Harry.
«Quale delle tante?» chiede con fare malandrino.
«La più assurda!».
Harry si siede sulla poltrona gemella e comincia a raccontare:

Quella sera, peggio di una donna incinta, Louis aveva insistito per mangiare messicano.

Niall lo interrompe: «Ma lui non lo regge, il messicano.».
«Bravo, Nialler: ci sei arrivato tu e non c’è arrivato lui.».

Sta di fatto che ordinammo -praticamente- mezzo menù e lui fece strage della maggior parte dei piatti.
La notte, com’era prevedibile, non stette fermo un istante, rigirandosi come un dannato. Alla fine, ero riuscito ad addormentarmi, malgrado il suo russare pesante.
Tempo due ore -alle 03:47, per essere precisi- mi sentii scuotere e chiamare con ansia.
«Harry.» mi diceva, agitato «Harry!».
Io implorai qualsiasi divinità che fosse solamente un sogno e tentai d’ignorarlo.
Poi l’animale -che a quanto pare oltre che incinta si credeva pure un granchio- mi diede un pizzicotto sulla spalla e io mi svegliai tutto confuso.
«Che succede?» gli chiesi spaesato.
«Sai chi sono? Ti ricordi di me?».
«Cosa?». Ero ancora intontito dal sonno e davvero non capivo che cavolo gli prendesse.
«Chi sono io?» insisteva.
«Un cretino!» fu la mia prima risposta «Certo che so chi sei, Lou: che cazzo di domande mi fai alle 4 del mattino?».
Feci per tornare a dormire.
Louis, però, da molesto qual è, mi prese per le spalle e mi scosse.
«E nell’altra stanza?» mi chiese, ancora agitato «Chi dorme nell’altra stanza?».
Io mi passai una mano tra i capelli, esasperato.
«Freddie. Chi vuoi che ci sia?» gli dissi.
«Oh, e di là che c’è? Negli altri appartamenti.».
Un’altra scossa.
Io ero indeciso se chiedere il divorzio alle 4 del mattino o dargli semplicemente una botta in testa.

«Ehi!» lo interrompe Louis «Non mi avevi detto che avevi preso in considerazione il divorzio: mi pare un po’ drastica come soluzione, non ti pare?»
«Preferivi forse un trauma cranico?» gli chiede il marito.
«Se avesse evitato la separazione, sì.»
«Melodrammatico.» commenta il riccio, facendo ridere gli altri tre.

Dicevamo.” riprese Harry “All’ennesima domanda senza senso, gli chiesi: «Lou, ma sei impazzito?».
«Rispondimi!» m’impose lui.
Io emisi un gemito frustrato.
«Ci sono i ragazzi, ok?» gli risposi «Ti prego, Louis: fammi dormire.» lo implorai.
A quella risposta parve tranquillizzarsi. In 3 nano secondi era tornato a russare, io, invece, passai il resto della notte a studiare le sfumature del soffitto.
Erano così interessanti.” concluse lanciando uno sguardo accusatorio a Louis.

«Non è colpa mia!» protesta il colpevole «Era un sogno brutto!» piagnucola.
«E cos’è che avresti sognato, scusa?» gli chiedono in coro gli altri tre.
«Vai, Louis:» lo sprona Harry con un sorriso malefico «diglielo. Su, su.».
Il maggiore si guarda le pellicine delle unghie, per poi rivelare: «Ho sognato che Simon aveva fatto il lavaggio del cervello a Harry per convincerlo a mettersi con Grimshaw. Il tutto facendogli dimenticare di noi.» poi si ferma ed alza la testa «Ѐ stato brutto!» concluse con gli occhietti da cucciolo «Brutto, brutto...Bruttissimo.».
I ragazzi scoppiano a ridere, facendo imbarazzare ancora di più il liscio. Mette un broncio adorabile e tira su col naso, al che Harry s’impietosisce.
«Tranquillo, Boo: vorrò sempre solo te.» lo rassicura baciandogli il nasino...e poi le guance...e la bocca.
«Beeeneee,» fa Liam alzandosi «noi ne approfittiamo per andarcene.».
«Andiamo a recuperare le ore di sonno che Tommo ci ha fatto perdere.» lo segue Zayn, mettendosi in piedi anche lui e prendendo la mano del compagno per trascinarlo fuori dall’appartamento.
Niall gli va dietro a ruota, ma proprio sull’ingresso, urla ai due ragazzi ancora intenti a baciarsi: «BUON ACCOPPIAMENTO!» per poi uscire, chiudendo la porta alle sue spalle.
Le telecamere lo aspettano, dopotutto: c’è una collezione di sex tape da tenere aggiornata e il Capitano della ship non può di certo deludere le fan!








NOTE DELLE AUTRICI
Annunciamo ufficialmente che abbiamo entrambe superato la notte senza incorrere negli istinti omicidi da parte di Louis.

Agnes: «Io comunque sono convinta che stanotte il nano fosse in camera mia pronto a farmi fuori.»

ParoleNelCuore: «Non è che ti confondi col gatto?»

Agnes: *ci pensa su* «Possibile...effettivamente la statura più o meno è quella.»

ParoleNelCuore: «Ci si può confondere facilmente.» *annuisce sicura*

... Ciancio alle bande...veniamo al dunque:

 
Prossimo episodio: "Giorno 3 - Niall alla ricerca della cipolla perduta

Nella speranza che -...boh...zero idee...uhm...proviamo con...:- Nella speranza di non perdere speranza (o altro) per strada -sì, può andare-, vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani

Un bacio, 
Agnes Fey & ParoleNelCuore02 


P.s. Fate i bravi e non mangiate pesante a cena!

Agnes: «I vostri partner ringrazieranno.»

ParoleNelCuore: «E se siete single, non mangiate comunque pesante perché vi fa male a prescindere.».

Agnes: «E non dimenticate di idratarvi!»

ParoleNelCuore: «Ok, bona, se ci dicono che siamo delle stressone.»

Agnes: «Parla l'esperta.»

ParoleNelCuore fa per ribattere, ma entra in scena qualcuno che la interrompe.

Liam: «Beeeneee, mentre noi sediamo questa possibile lite sul nascere, voi tornate pure alle vostre vite. Ci vediamo domani.» *saluta con la manina tutto sorridente*



Ciao!!

   
 
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