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Autore: FalbaLove    26/03/2020    2 recensioni
Due piccoli occhi grigi,contornati da rughe,fissarono per l'ennesima volta una foto incorniciata malamente e con gli angoli leggermente ingialliti;un sorriso amaro comparve sul suo volto di fronte a quelle tre piccole bambine che,ignare,dormivano beate. All'improvviso il suo cuore ebbe un sussulto mentre prepotentemente si apriva la porta del suo ufficio:con rapidità la donna ripose la cornice in un cassetto spostano il suo sguardo sulla figura che comparve dinanzi a lei.
-Preside Griffin, a cosa devo l'onore?-
-Sapevamo tutte e due che sarebbe giunto questo giorno-commentò inflessibile l'altra. Faraganda si sistemò gli occhiali sospirando:si alzò con estrema calma raggiungendo l'enorme vetrata del suo ufficio.
-Ci pensi ancora? Nel senso se abbiamo fatto la scelta...-
-Giusta?-Faragonda abbassò lo sguardo.
-Forse siamo state stupide a basarci su una profezia-
-O forse no-conclusse la Preside di Alfea.
-Non lo sapremo mai-Faragonda sorrise di fronte alla risposta sconsolata dell'amica.
-Io invece,Preside Griffin,penso che lo scopriremo presto
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Faragonda, Flora
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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-Ma Faragonda sei sicura?-a quella domanda la donna annuì: l’anziano sospirando si sedette sulla grossa sedia nell’Ufficio della Preside di Alfea.
-L’ho sentito chiaramente Saldin anche se solo per un secondo-
-E proveniva dalla Terra?-continuò l’uomo sempre più esterrefatto. La donna annuì nuovamente e questa volta con un piccolo sorriso soddisfatto.
-La Fiamma del Drago non si è spenta, è stata solo celata-
-Ma da chi e soprattutto come è possibile che sia dentro un terrestre?-
-Questo non è il problema più grande,il problema è che anche Valtor sicuramente l’ha percepito e questo lo renderà ancora più deciso ad impossessarsi della Gemma delle Sette Lune- improvvisamente però i loro discorsi vennero interrotti da uno zelante bussare.
-Preside Faragonda volevo solo avvisarla che sono tornati-commentò leggermente scocciata Griselta abbandonando subito dopo l’Ufficio del superiore.
-È così bello rivedervi-esclamò la donna andando ad abbracciare le sue allieve.
-Sono contento che siate sani e salvi ragazzi-aggiunse il preside di Fonterossa osservando i suo allievi.
-È bello essere di nuovo ad Alfea- commentò Musa
-Parla per te-la interruppe Stella alzando gli occhi al cielo.
-Allora come è andata?-domandò leggermente pensierosa la donna sistemandosi gli occhiali. Tecna fece un passo in avanti.
-Non è stato facile,ma abbiamo trovato Eldora-i muscoli dei due Presidi all’udire quelle parole si rilassarono.
-E ci ha detto dove è il Legendarium-
-Si trova all’interno dell’Albero della Vita-all’udire quelle parole provenienti da Brandon la Direttrice annuì debolmente.
-Ossia la fonte della magia di tutta la Dimensione Magica e che si trova nel Villaggio delle Pixie qui a Magix-
-Vi è un problema però-queste parole di Musa non sembrano turbare la fata.
-Ci ha spiegato che per ottenerlo ed accedere al mondo del Legendarium bisognerà riunire le fate più meritevoli dei sei pianeti più magici di tutto l’universo fatato- continuò Musa respirando per un secondo.
-Che sono Solaria,Zenith,Lynphea,Melody,Domino e-
-Andros- aggiunge Faragonda incupendosi all’istante.
-Preside converrà anche lei con me che è impossibile-tutti si fermarono a fissare Brandon senza capire.
-Domino è un regno che è stato ridotto a una gelata landa deserta oramai 18 anni fa con tutti i suoi abitanti mentre Andros è stato distrutto-
-Davvero? Come mai non ne sapevo niente?-disse completamente agitata Tecna cercando informazioni sul suo palmare. La Direttrice si schiarì nervosamente la gola
-Al nostro mondo magico non piace ricordare le sconfitte e per questo queste informazioni vengono rivelate solo alle cariche più alte dei pianeti del regno magico- disse fissando incuriosita quello che doveva essere lo scudiero di Eraklyon.
-Ma quindi la nostra missione si conclude qui? Come potremmo mai trovare due fate provenenti da questi due pianeti e in più che siano meritevoli?- domandò Sky cercando di distogliere l’attenzione della Preside di Alfea che non accennava a calarelo sguardo dal suo migliore amico.
-Meritevoli avete detto?-questo volta fu Saladin a parlare.
-Sì, c’è bisogno anche di delle bacchette magiche che faranno da ponte tra il nostro mondo e quello del Legendarium- continuò il moro.
-Dovrebbero appartenere a una certa Nebula ed Eldora ci ha detto che lei avrebbe saputo perfettamente di cosa stiamo parlando-aggiunse questa volta Tecna:Faragonda all’udire quella frase iniziò a digitare qualcosa su quello che sembrava uno strano telecomando e l’ologramma di un volto immediatamente apparve su un muro.
-Finalmente un po’ di gnocca- sibilò Sky all’orecchio del suo migliore amico non abbastanza piano da non essere udito dalla donna appena comparsa.
-Anche tu non sei male-commentò quella facendogli un occhiolino e ondeggiando i suoi capelli blu notte.
-Se vi disturbiamo possiamo anche andarcene-lo incalzò Stella e il moro sembrò quasi sorridere soddisfatto.
-Nebula scusa per il disturbo-finalmente due occhi cerulei si concentrarono sul Faragonda.
-Faragonda,amica mia, è un piacere rivederti-disse con voce seducente mimando un inchino.
-Anche per me, ma la mia non è una chiamata di cortesia-sentenziò sistemandosi meglio gli occhiali.
-Immaginavo-
-E immagino che centri con il Legendarium- continuò:Musa sgranò gli occhi stupida.
-Le ha detto della nostra missione?-domandò allarmata alla Preside.
-Nebula è una mia amica da anni ed è una persona di cui ci possiamo fidare-
-Hai capito bimba? Vai a cuccia-la incalzò Nebula osservando la fata ribollire dalla rabbia.
-E immagino che centri anche con le mie bacchette Mythix-
-Potrebbe quindi darcele lei?-domandò fiduciosa Flora
-Oh bel fiorellino, quanto sei ingenua. Se fosse per me te le darei subito solo per vedere il tuo bel sorriso,ma purtroppo le bacchette scelgono loro a chi appartenere -commentò flirtante.
-E cosa dovremmo fare per piacere a queste bacchette?-si intromise Stella.
-Semplice, basterà dimostrare di riuscire a smorzare il più grande difetto del vostro carattere-
-Beh così semplice non mi pare-bisbigliò Tecna scatenando una risata generale.
-Se ora abbia finito io avrei altro da fare-continuò Nebula ora visibilmente alterata.
-Appena vi dimostrerete meritevoli della bacchetta lei vi sceglierà- e conclusa questa frase la donna staccò il collegamento.
-Una simpaticona eh-mormorò Riven
-Almeno ci siamo rifatti gli occhi-commentò Sky venendo questa volta ripreso dai due Presidi.
-Preside, anche se noi quattro ci dimostrassimo meritevoli di quelle bacchette come potremmo accedere al Legendarium senza le fate di Domino e di Andros?-i due Direttori si guardarono per un istante pensierosi.
-Ci sarebbe un modo-
-Per entrambi-aggiunse alla parole di Faragonda Saldin
-Fa che non centri con noi-pregò a bassa voce Musa alzando gli occhi al cielo.
-Se vi è anche solo una piccola possibilità noi ci proveremo-si intromise Brandon
-Si potrebbe provare con le Stelle d’Acqua – gli allievi continuarono a guardarli senza capire,ma Faragonda assecondò le parole del collega.
-Dovete prima sapere cosa successe ad Andros: oramai diciotto anni fa il mondo magico fu costretto ad affrontare una grandissima prova. Un potente stregone infatti, nato a partire dal potere della Fiamma del Drago, provò a conquistare l’intero Universo. Tutti i pianeti accorsero nella battaglia,ma i due che pagarono il prezzo più alto furono Domino e Andros: il primo possedeva la Fiamma del Drago e lo stregone,Valtor è il suo nome,non si fece scrupoli per impossessarsene. I due re di quel pianeta, Orion e Marion, combatterono con tutte le loro forze,ma alla fine dovettero arrendersi di fronte al suo oscuro potere non riuscendo ad evitare che Valtor si impossessasse di una scintilla della Fiamma del Drago: perciò, all’estremo delle forze, nascosero la Fiamma del Drago e da allora non si sa più dove sia finita. Valtor, ancora più forte grazie a quella misera scintilla, congelò l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti- quella storia colpì molto tutti i presenti e pure la Direttrice la raccontò a fatica. Il Preside Saladin avvolse con un braccio l’amica come per darle supporto.
-Purtroppo la furia di Valtor era ancora inarrestabile e nonostante i nostri poteri uniti lui rimaneva invincibile. Per questo la regina Niobe,il re Teredor e la loro figlia Aisha decisero di fare il sacrificio più grande ossia donare le loro stesse vite e il loro popolo intero per sconfiggere il nemico comune: Valtor. Lo stregone era potente,ma la Fiamma del Drago posseduta era minima e perì di fronte al potere di un intero pianeta e la forza di tutti i suoi abitanti- Flora immediatamente scoppiò a piangere rifugiandosi tra le braccia di Stella mentre Tecna,silenziosamente,si asciugò una lacrima solitaria.
-È una storia terribile-mormorò con gli occhi lucidi Brandon: la donna all’udire quelle parole fece un materno sorriso.
-L’intero Universo non sarà mai grato abbastanza a Domino e Andros purtroppo-
-Ma cosa centrano le Stelle d’Acqua?-sibilò Musa cercando con lo sguardo quello dei Direttori.
-Andros venne distrutta a causa dei poteri derivanti dalla Fiamma del Drago e le Stelle d’Acqua sono l’unica cosa nell’Universo che hanno forza uguale,ma contraria-
-Quindi se riusciamo a recuperarle possiamo far ritornare in vita i suoi abitanti?-la interruppe speranzosa Timmy,ma purtroppo la donna si limitò ad increspare le labbra.
-Non è così facile,una Stella d’Acqua potrebbe bastare solo per risvegliare lo spirito di una sola persona,ma non basterebbe per riportarla in vita-
-La Principessa Aisha ha sacrificato la sua vita e il suo intero popolo per noi,sicuramente sarà meritevole di possedere la bacchetta Mythix- provò ad ipotizzare Flora.
-È quello che spero- si difese la donna.
-E per quanto riguarda Domino? Anche li useremo una Stella d’Acqua?-
-Purtroppo Musa Domino è un pianeta che è stato forgiato a partire dal Fuoco del Drago e ho paura che le Stelle d’Acqua lo distruggerebbero-
-Ma quindi come potremmo fare?- questa domanda di Tecna venne accompagnata da un profondo sospiro della Preside: Saladin la guardò un secondo prima di parlare.
-Diglielo Faragonda- sibilò incoraggiandola con lo sguardo.
-Dirci cosa?-si intromise Riven
-Oggi è successo un fatto molto strano,per un millesimo di secondo il potere della Fiamma del Drago è stato risvegliato-
-E dove?-continuò lo specialista
-Sulla Terra. Per anni ci siamo chiesti dove Orion e Marion l’avessero nascosto,ma evidentemente sbagliavamo domanda:dovevamo chiederti in chi l’avessero nascosto-
-Lei quindi ipotizza che sia stato nascosto dentro una persona?- provò ad azzardare Tecna grattandosi nervosamente la testa.
-Sì, penso che si trovi dentro qualcuno e quello stesso qualcuno non ne è consapevole. Probabilmente un evento strano può aver riattivato per un secondo i suoi poteri dopo 18 anni di quiete- Faragonda, stanca, si sedette sulla grande sedia del suo Ufficio.
-Il problema è che questa è solo una supposizione ed è meglio che il potere per ora rimanga latente -
-Ma Preside allora come possiamo capire se realmente la Fiamma del Drago si trova sulla Terra?-
-In realtà ,Sky, un modo ci sarebbe ossia rivolgersi alla regina delle fate della Terra- Brandon però all’udire di quella frase scosse la testa con decisione.
-È impossibile, le fate sulla Terra non ci sono da anni- una potente gomitata risvegliò Stella dai suoi pensieri.
-Come mai lui che è lo scudiere del Principe sa così tante cose mentre tu che sei la Principessa di Solaria non sai niente?-la incalzò Musa accompagnando questa sua uscita con una linguaccia.
-Sbagliato, Morgana è l’ultima fata terrestre ancora in vita e se vi anche solo una piccola possibilità che un potere del genere sia presente sul suo pianeta lei sicuramente lo sapra-concluse fiduciosa la Direttrice. Appena ebbe finito queste sue parole tutti i ragazzi iniziarono a guardarla con insistenza.
-Cosa c’è?-domandò sorpresa.
-Quindi quando partiamo?-commentò in coro la squadra: Faragonda non riuscì a trattenere la commozione di fronte a tale coraggio.
-Siete appena tornati e il viaggio è stato lungo,prendetevi almeno una notte per riposare e per farci ragionare sul da farsi. Domani mattina vi comunicheremo tutte le nostre decisioni-disse la fata osservando il sole tramontare sempre più velocemente da dietro le montagne. Tutti gli allievi, facendo più o meno storie, ubbidirono agli ordini e lasciarono l’Ufficio. Faragonda stremata si sedette sulla grande poltrona.
-Perché non hai detto tutta la verità?- quella domanda sembrò non turbarla affatto come se conoscesse già perfettamente cosa avrebbe detto il suo amico. Si limitò a fissare anche l’ultimo raggio di sole scomparire da dietro la collina mentre i suoi occhiali si dipingevano di mille colori.
-Sono solo ragazzi Saldin, non voglio che si preoccupino più del dovuto-  
 
 
 
-Tecna ti andrebbe di lavorare insieme sui comandi della nave per migliorarla? Sicuramente con la tua intelligenza riusciremo ad applicare grandi aggiornamenti-propose Timmy grattandosi freneticamente la testa una volta usciti dall’Ufficio della Preside. La fata però parve non udire la domanda del ragazzo e anzi continuò la sua camminata mantenendo gli occhi fissi sul suo tablet. Allo Specialista non rimase che fissare inerte la sua figura scomparire da dietro di uno degli angoli dei grandi corridoi di Alfea.
-Per me non ci sai proprio fare-la voce divertita proveniente da dietro di lui lo fece sobbalzare:Timmy imbarazzato si girò sapendo già perfettamente da chi provenissero quelle parole. Riven con sguardo divertito e strafottente lo stava fissando.
-E con quale titolo tu staresti parlando?-domandò con tono di sfida Musa che fino ad adesso aveva fissato la scena in silenzio.
-Vuoi che ti dica subito il numero delle ragazze conquistate o poi te lo svelo in privato?-la provocò lo specialista e Timmy impaurito osservò le fessure degli occhi della fata farsi sempre più piccole.
-Ragazzi è inutile litigare,sono una frana e lo so-ammise il ragazzo iniziandosi ad incamminare:i due si sfidarono per un secondo con lo sguardo prima di raggiungerlo.
-Non dire così Timmy e anzi io ti trovo molto tenero-azzardò la fata della Musica osservando compiaciuta un piccolo sorriso farsi strada sul volto dell’amico. Riven invece sbuffò sonoramente.
-Questa si chiama friendzone-commentò divertito e ricevendo una gomitata da parte della ragazza.
-Vediamo allora,vuoi per caso darci una dimostrazione?- però gli occhi di Riven questa volta non si voltarono a fissarla,ma anzi rimasero fissi a guardare un punto davanti a loro.
-Non c’è ne bisogno visto che stiamo assistendo a una dimostrazione in diretta-concluse indicando due persone un po’ lontane da loro.
Tecna aumentò il passo all’udire le parole di Timmy:sebbene la proposta l’allettasse le parole di avvertimento di Musa riguardanti i sentimenti del ragazzo le avevano decisamente fatto cambiare idea. Girò alla velocità della luce l’angolo mantenendo gli occhi fissi sul tablet: considerava inconcepibile la mancanza di informazioni sulla rete dei pianteti Domino e Andros. Lei che si era sempre e solo affidata su di loro si sentiva estremamente spersa. All’improvviso però qualcosa, o per meglio dire qualcuno, le venne addosso.
-Stai attento!-bofonchiò la ragazza finendo inesorabilmente a terra.
-Hai ragione, colpa mia-disse la figura misteriosa leggermente divertita. Appena Tecna ebbe alzato gli occhi si maledì istantaneamente
-Oddio, mi scusi professore Avalon- improvvisò diventando immediatamente rossa: da quando aveva visto quell’uomo alla fermata dell’autobus non riusciva a toglierselo dalla testa.
-Chiamami Avalon e poi odio che le allieve mi diano del lei fuori da lezione-disse quello calmo e rilassato allungando una mano per aiutare Tecna a rialzarsi.
-Sei Tecna giusto?-domandò sistemandosi meglio la giacca. La ragazza provò ad aprire bocca,ma si ritrovò sprovvista di parole e quindi si limitò ad annuire.
-La tua abilità con la tecnologia è famosa qui a scuola-sentenziò lui e la fata si sentì avvampare.
-Evidentemente è sovrastimata visto che le informazioni su internet non sono attendibili-rispose leggermente irritata e il professore percepì chiaramente il disagio della studentessa.
-Beh devi imparare che l’unica cosa su cui puoi fare affidamento è solo te stessa -Tecna non sembrava completamente convinta di questa frase,ma continuò ad ascoltarlo affascinata:doveva ammettere con sé stessa che si trattava di un bellissimo uomo.
-E dei libri-aggiunse questa volta divertito.
-Dei libri?-domandò confusa la ragazza non molto abituata a un tipo di informazione così primordiale.
-I libri sono una inestimabile fonte di informazioni e di fiducia-
-In realtà io non leggo molto i libri,per le informazioni mi baso solo e quasi unicamente-
-Sulla tecnologia-concluse lui e Tecna si morse il labbro imbarazzata.
-Io in Ufficio ho tantissimi libri che magari possono servire per la tua sete di conoscenza,ti andrebbe di leggerli?-Tecna dovette forzarsi a stare zitta per non rispondere immediatamente a quella domanda. Contò fino a cinque prima di rispondere.
-Certo- concluse raggiante.
-Avete visto? Presa e acchiappata in meno di due secondi-disse più lontano Riven annuendo compiaciuto.
-Lui sì che è un fuoriclasse- ma improvvisamente Timmy scappò via tra le lacrime: il ragazzo confuso cercò delle risposte nello sguardo della fata.
-Ma tu sei nato scemo o lo sei diventato nel tempo?-disse lei visibilmente alterata. Riven però sembrò non capire.
-Non capisci che lui ci tiene realmente a lei?-continuò la fata e per la prima volta vide una nota di malinconia sul volto del ragazzo. Riven si portò una mano sulla testa corrugando la fronte.
-Hai ragione, sono stato uno stronzo- commentò e Musa si lasciò scappare un sorriso sincero.
-Beh io non avrei usato questa parola però sì, diciamo che stronzo ti si addice bene-disse divertita ed entrambi si lasciarono sfuggire una risata sincera.
-Grazie Musa sei una brava persona-concluse lo specialista prima di allontanarsi fischiettando: Musa all’udire quella frase si portò una mano al petto. Sì, il suo cuore stava decisamente battendo il ritmo della canzone più bella del mondo.
 
 
Stella inspirò profondamente la leggera brezza che rinfrescava la vecchia scuola di Alfea:nonostante tutto le era mancato passeggiare per il cortile di Alfea sotto il cielo tappezzato di stelle. I suoi occhi castani improvvisamente furono attirati da una piccola figura sdraiata a pochi mentre di lei sul prato della scuola:i capelli le ricadevano perfettamente sul viso e gli occhi color giada erano illuminati dal riflesso delle stelle. Era bellissima, la bionda non potè non pensarlo: improvvisamente però le venne in mente la prova di Eldora. Ricordava  benissimo le emozioni che aveva provato a vederla a terra sdraiata senza vita e alle parole che, forse senza pensarci troppo, aveva pronunciato. Si portò una mano al petto: era vero quello che aveva detto? La ragazza scosse la testa con decisione. No, lei non si era mai innamorata di nessuno e si era ripromessa di non farlo mai eppure era così che ci si sentiva ad essere innamorati? La verità era che Stella era profondamente spaventata dai suoi sentimenti e dal fatto che qualcuno potesse scoprirli: Flora non avrebbe mai dovuto sapere niente,questo era certo. Nonostante la voglia di raggiungere la fata di Lynphea fosse alta decise di continuare la sua camminata,a nche solo per schiarirsi le idee.
-Dove stai andando?-Stella alzò sbuffando gli occhi al cielo.
-Sto facendo una passeggiata-commentò decisa senza rallentare il passo.
-Per? -continuò la figura dietro di lei
-Schiarirmi le idee,posso farlo o devo chiederti il permesso?-finalmente la fata interruppe la camminata e si girò a fissare indagatrice gli occhi color cioccolato dello specialista dietro di lei.
-In realtà volevo chiederti se potevo unirmi a te-Stella proprio non capiva il Principe di Eraklyon: era così strano,così diverso dai principi con cui era stata obbligata da suo padre ad uscire. Lo aveva trovato sempre molto meno regale del suo scudiero eppure qualcosa nel suo sorriso da strafottente la irritava assai. Forse non l’aveva ancora perdonato per quelle frasi della sera del ballo eppure non lo biasimava:aveva semplicemente detto la pura e cruda verità.
-Ora sarei stanca-provò a difendersi.
-Allora possiamo sederci su quella panchina-
-Ma tu hai sempre la risposta pronta?-
-Solo quando serve-la incalzò lui e la bionda dovette arrendersi. Passarono alcuni minuti in silenzio ad osservare le stelle diventare sempre più luminose.
-Serata magnifica, vero?-commentò il moro leggermente imbarazzato e la ragazza si stupì per la prima volta di sentire quel sentimento in una sua frase.
-Già- tagliò secca.
-Il tuo scudiero conosce davvero tante cose-questa volta fu lei a parlare.
-Diciamo che me lo sono scelto bene-
-Non hai mai desiderato essere lui? Insomma sappiamo entrambi quanto sia difficile essere i futuri eredi nonostante i grandi privilegi- a quella domanda decisamene più profonda il moro si irrigidì.
-Sicuramente se fossi il suo scudiero desidererei essere principe: purtroppo non è mai bello essere il numero due-
-Ma neanche il numero uno -disse con un velo di tristezza la fata di Solaria.
-Ogni giorno spero di essere una fata qualunque per non avere tutte le pressioni da futura regina a cui sono sottoposta- Sky la fissò per un secondo negli occhi.
-Per essere libera di essere quello che realmente voglio essere:sai ci ho provato a essere quello che i miei genitori volevano che io fossi, ma ogni volta sbagliavo. Per questo decisi di fare sempre l’opposto e guarda ora come mi sono ridotta-una piccola lacrima rigò le guancie scarlatte della ragazza.
-Vorrei essere libera di essere chi voglio e libera di amare chi voglio-concluse non riuscendo a trattenere un’altra lacrima. Sky visibilmente colpito ricercò la sua mano,ma la bionda si scansò.
-Io devo andare-concluse scappando via e lasciandosi dietro due occhi completamente stravolti.
 


La notte fortunatamente passò veloce per tutti e ben presto il sole fece capolinea da dietro le colline . L’Ufficio di Faragonda, perfettamente illuminato dalle prime luci del mattino, era già pieno di gente.
-Come avete dormito ragazzi?-domandò Faragonda osservando le facce assonnate dei ragazzi.
-Le dispiace Preside se tagliamo questi convenevoli?-propose Riven sbadigliando sonoramente.
-Avete ragione e immagino che siate carichi per questa nuova missione, ma prima voglio dirvi che non si tratta più di un gioco-disse corrugando la fronte. Avrebbe voluto spiegare loro a quali pericoli si stavano esponendo,ma si stava frenando.
-Detto questo io e Saladin ci abbiamo pensato ed è meglio dividervi: una parte andrà a Tir Nam Og a chiedere informazioni a Morgana mentre una seconda squadra si occuperà di recuperare  la Stella d’Acqua nel Regno d’Oro. Riven,Flora,Stella e Sky andrete sulla Terra mentre Brandon,Musa,Timmy e Tecna avrete la missione più difficile ed è per questo che mi sono permessa di aggiungervi un aiuto visto che non andrete soli,ma sarete accompagnati dal professor Avalon-l’uomo,rimasto in disparte per tutto il tempo,all’udire il suo nome si inchinò agli allievi. Tecna arrossì all’istante cosa che non sfuggì a Timmy.
-Il professore infatti è un grande studioso del Regno d’Oro e vi darà un aiuto indispensabile-
-Grazie mille preside-disse forse un po’ troppo forte Tecna.
-Mi raccomando state attenti-concluse la donna fissando negli occhi uno per uno i ragazzi che ricambiarono con un sorriso. Tutti si prepararono ad uscire dalla stanza quando Brandon si sentì bloccare per un braccio.
-Servirà un’anima pura e nobile-disse quella seria fissandolo negli occhi. Il ragazzo però la guardò senza capire.
-Buona fortuna-però concluse lei enigmaticamente lasciandolo andare. Quando anche l’ultimo allievo ebbe lasciando la sua stanza Faragonda si diresse verso la scrivania aprendo un cassetto completamente vuoto. Stranamente contenta di questo si rilassò per un istante. Un corvo però fuori dalla grossa finestra non aveva neanche per un secondo distolto la vista dall’Ufficio della donna:i suoi occhi piccoli e neri brillarono al ricordo di un oggetto brillante che era stato scambiato e non trattenendo un gracchio si allontanò più velocemente possibile.



NOTE
Hola,come state?  Come sta andando la vostra quarantena? Io spero bene.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi aspettavate che Andros e Domino avessero fatto questa fine? E poi Faragonda avrà capito chi è realmente Sky?
Lo so che in questi ultimi capitoli ho decisamente tralasciato le Trix e Bloom e Helia,ma diciamo che siamo un po' in una situazione di stallo e appena inizieranno le nuove missione Darcy e Stormy ritorneranno alla ribalta.
Vi mando un grandissimo bacio e ci vediamo tra un paio di giorni
   
 
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