Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    30/03/2020    1 recensioni
Elsa e Anna sono due sorelle di 27 e 24 anni alle prese con le proprie vite e i propri impegni. Elsa è sposata e vive la sua vita con le scatenate figlie gemelle di 7 anni. Anna, invece, è prossima alla laurea e a dire sì a un futuro roseo e carico di amore che ha sempre sognato fin da piccola.
La vita, però, non è una favola. Entrambe le sorelle vivranno dei momenti di crisi della quotidianità e, per colpa di incidenti e imprevisti, dovranno fare i conti con la cruda realtà.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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CAPITOLO 9.
 
Elsa ha appena finito di pulire il soggiorno dopo la festa esplosiva delle due gemelle e, seppur contenta di vedere le figlie felici con i nuovi giochi, comincia a sentirsi mangiare dai sensi di colpa e da un senso profondo di inadeguatezza.

Elsa guarda le bambine, con i loro capelli biondi splendenti, simili a quelli di Jack e i loro occhi glaciali uguali ai suoi e a quelli di Anna. Per una donna fredda come lei non è facile sorridere ma, di fronte a quelle due meraviglie, non riesce a farne a meno. La donna, istintivamente, si porta una mano sul grembo ripercorrendo con la mente quella stessa serata di otto anni prima quando, dopo un travaglio stressante e un parto estenuante, osservava con il marito le proprie bambine nell’incubatrice.

La sua mente è ancora fissa su quei ricordi quando, inaspettatamente, avverte qualcuno aprire la porta ed entrare in salotto.

“Papà!” esclama felice Sofia correndo verso l’uomo di 30 anni che, seppur affaticato, la prende in braccio attendendo l’arrivo della gemella.

“Tanti auguri principesse! Guardate cosa ho qui per voi: una bella torta da mangiare tutti insieme e due bei regali!” annuncia lui mettendo a terra la figlia e mostrando dei pacchi, osservandosi intorno per cercare Lia.

“Lia, so che ti piace giocare a nascondino, ma non vieni a festeggiare?” chiede lui stupito dal comportamento della più attiva e turbolenta della casa che, ancora arrabbiata per il pomeriggio, rimane seduta davanti al camino. Elsa non aggiunge nulla e, dopo aver guardato torvo il marito, lascia che sia lui stesso a rendersi conto autonomamente della situazione.

“Hey, tutto bene?” domanda lui alla moglie recandosi in cucina e dimenticandosi di salutarla con il solito bacio a stampo, elemento che viene colto all’istante da Elsa, pronta a raggelare ancora di più il rapporto con lui.

“Si può sapere che cosa sta succedendo qui?” domanda allora lui irritato dall’atteggiamento delle sue tre donne di casa.

“Lia è arrabbiata con te…un po’ anche io, ma sai che me la prendo meno” bisbiglia Sofia invitando il padre ad ascoltare il suo messaggio segreto all’orecchio.

“Arrabbiati per cosa? Che cosa ho fatto?” chiede lui ad alta voce sentendosi in pace con sé stesso.

“Cosa hai fatto?! Ti sei dimenticato del mio compleanno!” urla improvvisamente Lia, girandosi di scatto e sbattendo le mani sulla poltrona azzurra del salotto.

“Cosa stai dicendo? Lia, sono qui con la torta e i regali!” si difende lui mostrandole i pacchi e mostrandosi austero.

“Non me ne frega niente! Io oggi ti avevo chiesto un regalo: che tu venissi alla mia festa e mi dedicassi del tempo, ma tu te ne sei dimenticato! Le promesse si devono mantenere papà, le promesse sono dei giuramenti!” spiega la bambina manifestando una profonda maturità che spiazza sia Elsa che Jack, ormai rosso di vergogna per il male arrecato alla piccola.

Jack si avvicina alla bambina lentamente e, scosso dalla precedente dichiarazione, le porge un piccolo peluche di un pupazzo di neve e la guarda intensamente negli occhi.

“Ho sbagliato, hai ragione. Mi sono dimenticato della promessa, ma ora sono pronto a fartene un’altra: ti prometto che il prossimo weekend ce ne andiamo in montagna ok? Te lo giuro Lia!” cerca di sdebitarsi lui facendole gli occhi dolci e riuscendo, in parte, a farsi perdonare.

Jack, dopo aver fatto pace con le figlie, trascorre la cena con loro alzandosi di tanto in tanto per rispondere a qualche telefonata lavorativa atteggiamento che, ovviamente, viene colto da Elsa sempre più nervosa.

Jack riesce finalmente a trascorrere la serata e la notte in casa motivo per cui, dopo aver dedicato del tempo alle figlie e aver rimboccato loro le coperte, si sdraia a letto attendendo la moglie.

“Anche tu ce l’hai con me?” domanda lui guardandola appoggiarsi al cuscino senza rivolgergli lo sguardo.

“Fai un po’ te” si limita a rispondere lei arrabbiata, mettendosi di fianco e porgendogli la schiena.

“Lo so ho sbagliato ma credi che mi piaccia comportarmi così? Ci resto male anche io sai! Ma cosa posso fare con tutto questo lavoro?!” cerca di scusarsi lui muovendo le braccia sperando di poter risolvere il danno creato.

“Quindi il prossimo weekend andiamo veramente in montagna? Me lo giuri?” taglia corto lei, girandosi di scatto e guardandolo negli occhi, cercando in lui la verità.

“Sì, te l’ho promesso. Ci sarò questo weekend e anche alla laurea di tua sorella!” conclude Jack, notando un leggero sorriso sul volto della moglie che non si aspettava di sentirlo pronunciare la parola “ferie” anche per dedicare del tempo ad Anna. Quell’ultima affermazione pare placare i loro animi e i due coniugi, dopo essersi riappacificati, si addormentano profondamente.

Qualche giorno dopo…

Anna è ormai pronta al suo grande giorno e non vede l’ora di poter festeggiare la tanto attesa laurea magistrale. Si prospettava per lei il weekend più lungo del secolo perché il lunedì seguente, oltre alla discussione e alla proclamazione, avrebbe incontrato il suo amato Kristoff che attendeva ardentemente da mesi. Il cuore le batteva all’impazzata e, da una parte, sperava di poterlo vedere prima di lunedì stesso per poter chiarire e parlare con lui delle varie faccende rimaste in sospeso. Anna, infatti, aveva chiamato il fidanzato più volte scovandolo in atteggiamenti strani, trovandolo agitato e tagliando corto le loro conversazioni perché troppo impegnato a fare qualcosa che lei non capiva. L’idea di essere stata tradita, avendo anche notato il particolare del negozio di intimo, cominciava ad attanagliarla ma, da una parte, sentiva di avergli recato lo stesso torto per colpa del bacio con Hans.

È ormai venerdì sera quando Anna, in pieno panico, si rende conto di non riuscire a contattare il fidanzato trovando il telefono costantemente staccato.

“Non ci posso credere!” esclama lei dopo aver rifiutato l’ennesima proposta della segreteria telefonica.

“Hey, stai calma!” afferma Merida accarezzando una spalla dell’amica, ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

“Ecco lo sapevo, mi sta nascondendo qualcosa! Io mi devo laureare e lui è sfuggente, va nei negozi di intimo, si nasconde nelle videochiamate, dice di fare shhh a qualcuno mentre parla con me, scrive a una tipa misteriosa! Mi ha tradita lo so e quando tornerà mi dirà che non vorrà stare più insieme a me e…”

Anna comincia a delirare, ipotizzando una serie di congetture, muovendo freneticamente le mani e faticando nel respirare correttamente, cosa che la obbliga a fermarsi per non soffocare con le sue stesse parole.

“Vuoi calmarti adesso? Avrà avuto qualche problema al cellulare, non ti devi preoccupare così tanto Anna!” continua a scuoterla Merida dandole un bicchiere d’acqua.

“Sta facendo venire ansia anche a me” si aggiunge Rapunzel sbucando dal divano.

“Stai zitta tu!” la ammonisce Merida, già impegnata nel tranquillizzare la rossa.

“Ascoltami: tu ora vai da tua sorella giusto? Ecco, ti sfoghi con lei e non ti devi preoccupare di nulla. Lunedì arriverà presto e troverai il tuo principe azzurro, ok?” cerca di convincerla Merida squadrandola da cima a fondo.

“Come fai ad essere così tranquilla?! Come… aspetta, che? Sì di sicuro! Mi state imbrogliando anche voi!” ricomincia ad urlare Anna parlando velocemente arrivando addirittura alle minacce.

“Scommetto che conoscete il nome della troietta con cui se la fa, vero?! Adesso me lo dite! Belle migliori amiche che ho, voi sapevate! Ecco perché…”

“Sì, ok. Vai da tua sorella che è meglio. Ciao Anna” conclude Merida, spingendo l’amica e la sua valigia fuori dall’abitazione, per poi richiudere la porta e sorridere a Rapunzel.

Anna sale in macchina dopo aver sbattuto violentemente la valigia sui sedili posteriori e si appresta ad avviare il motore con una certa irruenza.

“Ho un brutto presentimento, qualcosa non va” commenta ancora lei controllando per l’ennesima volta il telefono nella speranza di trovare un messaggio del fidanzato per poi sfrecciare verso la casa di Elsa.

Anna sale le scale e nel frattempo controlla l’ultimo accesso di Kristoff ai social.

“Ultimo accesso 5 minuti fa?! Ma allora è vivo! Che cosa mi sta nascondendo? Io lo ammazzo!” dice tra sé e sé rimanendo basita nel non aver trovato neppure una sua chiamata. La giovane di quasi venticinque anni sale le scale sbuffando e, una volta davanti alla porta, si stupisce di trovarla già aperta con una serie di borsoni sul pavimento.

“Ma che cosa sta succedendo qui?” chiede Anna scombussolata aprendo le braccia.

“Ciao zia Anna! Stiamo partendo per la montagna!” esclama Lia esaltata mettendo in una valigia il nuovo peluche regalatole dal padre.

“Partendo?! Ma io non posso e…” afferma Anna non molto convinta di fronte a quella sorpresa.

“Infatti tu non vieni” la zittisce subito la biondissima Sofia, comparendo dalla sua camera da letto.

“Molto carina grazie eh!” ribadisce Anna, sentendosi confusa e offesa allo stesso tempo.

“Ma quindi partite e..e quando tornate?! Io lunedì…” continua a dire lei accomodandosi in casa superando quel percorso a ostacoli formato dalle borse.

“Ti laurei, lo sappiamo e ci saremo tranquilla!” rispondono in coro le gemelle alzando gli occhi al cielo, avendo sentito quella notizia almeno un miliardo di volte.

Anna decide allora di non rispondere più e, turbata da tutta quella confusione, aspetta che sia Elsa a venirla a cercare per darle spiegazioni. La sua richiesta viene presto esaudita quando la giovane, girandosi di scatto, si trova di fronte alla sorella e al cognato pronti a lasciare l’appartamento.

“Mi vuoi dire che cosa sta succedendo?! Dove state andando? Potevi anche dirmelo prima così io me ne restavo in appartamento con le altre e non perdevo tempo!” le sbotta contro Anna incrociando le braccia e corrugando la fronte.

“Tranquilla Anna! Ti ho fatta venire perché mi serve un piacere. Jack ha avuto la bellissima idea di portarci in montagna questo weekend, per festeggiare il compleanno delle bambine e ho bisogno che qualcuno resti qui a casa per dare da mangiare alle tartarughe” afferma Elsa con tranquillità, indossando le scarpe e caricandosi in spalla uno dei borsoni.

“Le tartarughe? Tu mi hai fatto venire qui per dare da mangiare a Bruni e Pascal?! Ma stai bene?” chiede sconvolta Anna spalancando la bocca di fronte a quell’assurdità.

“Sì, sono sempre così affamate. Ci vediamo domenica sera, buon weekend sorellina!” si affretta a rispondere Elsa, per poi far segno a tutta la famiglia di uscire dall’appartamento chiudendolo a chiave.
Anna rimane da sola e, dopo quel momento turbolento, decide di sedersi sul divano fissando un punto nel vuoto. Si sentiva così strana, tradita, confusa, basita di fronte alle reazioni di Kristoff, degli amici e perfino di Elsa che aveva programmato una vacanza senza dirle niente.

Era presa dai suoi mille pensieri quando, in quell’assoluto silenzio, qualcuno si schiarì la voce. Di primo acchito Anna balzò in piedi, spaventata all’idea di trovarsi in casa con un ladro ma, quel semplice colpo di tosse, quella tonalità nella voce li conosceva meglio delle sue tasche.

La ragazza teme di essere in un sogno perché tutto questo non aveva alcun senso eppure, dopo alcuni secondi, un ragazzo alto, muscoloso e biondo compare di fronte a lei.

Anna si porta le mani alla bocca e con le lacrime agli occhi e una certa eccitazione in corpo esclama:

“Kristoff?”

Anna non attende una sua risposta e, con il cuore in gola, si getta tra le braccia possenti e sicure dell’uomo del quale attendeva il ritorno da mesi.

Fuori dalla porta l’allegra combriccola familiare non era ancora partita.

“Ahia mi hai pestato un piede!” si lamenta Lia guardando torva la sorella e cercando di incollare l’orecchio alla porta per sentire meglio.

“Sì, lei se ne è accorta! Ha esclamato il suo nome!” commenta a bassa voce Sofia, tutta emozionata per la riuscita della sorpresa che stavano organizzando da giorni.

“Bene, allora adesso possiamo partire” conclude Elsa con le lacrime agli occhi, sicura di aver fatto un bellissimo gesto nell’aiutare Kristoff a tornare in anticipo di qualche giorno.

“Ma voglio sentire se si baciano!” proferisce di nuovo Lia, sicura di sé.

“C’è una cosa chiamata privacy e anche se è casa nostra non possiamo intrometterci negli affari degli altri” aggiunge ancora Elsa tirando le bambine verso di sé per poi indurle ad andare in garage per salire in macchina.

“Sei…sì insomma…sei sicura di volerli lasciare da soli per tre giorni?” chiede poi Jack, titubante, una volta allontanate le bambine.

“Sì perché?” domanda Elsa scendendo le scale con fierezza.

“Tu lo sai che…insomma che... faranno quello…in casa nostra?” annuncia a bassa voce Jack, vergognandosi della dichiarazione.

Elsa si gira di scatto e, guardandolo negli occhi in tono di rimprovero, afferma:

“Ti devo ricordare il posto in cui abbiamo concepito le gemelle?”

“Ok andiamo…” cambia argomento Jack, diventando rosso nel ricordare di aver avuto rapporti con Elsa proprio sul letto di Anna molti anni prima.
  
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