Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    01/04/2020    1 recensioni
Questo è il seguito della fanfiction Some Things change. Avrà personaggi nuovi, tra i quali Jack Frost... immaginate cosa potrà succedere sapendolo nella vita di Elsa, Anna e company.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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C’è silenzio tra le mura del palazzo. Non ci sono domestici che spettegolano mentre spolverano o lucidano l’argenteria; i gemelli non scorrazzano nei corridoi come al solito; delle due principesse adolescenti e delle loro chiacchiere e confidenze nessuna traccia.

La quiete totale.

È il passo di qualcuno l’unico rumore udibile: il movimento goffo e tutt’altro che umano di un pupazzo di neve, il cui diletto è girovagare con la sua agenda, alla ricerca di perle da annotare o nuove ed elettrizzanti scoperte.

Un clima glaciale in una stagione calda che Olaf per un momento sembra percepire.

“Hey…c’è qualcuno qui?” – chiede, spaventandosi subito dopo per via del suo stesso eco.

Si guarda attorno confuso.

“Sono anni che non si respirava quest’aria così pesante” – riflette ad alta voce, tornando indietro nel tempo, quando le porte furono chiuse, i cancelli serrati e vigevano rigidi controlli ad ogni ora del giorno, ed un re e una bambina erano soliti sedersi ad un enorme tavolata, con di fianco una sedia vuota. Non si respirava allegria, non si festeggiavano compleanni, né Natali di condivisione d’amore.

Nella stanza dei sovrani, i due dormono profondamente, avvolti dal solo lenzuolo bianco.

Sandy non si era mai sentita tanto viva; quello che è accaduto con Kristoff è stato inatteso.

Sapeva che concedersi ad un uomo che non era Hans l’avrebbe riempita di sensi di colpa.

Invece no! Ha sentito il tocco dolce e tenero di Bjorgman e il suo cuore è esploso di gioia.

In quei momenti non ha pensato a cosa sarebbe potuto accadere dopo: la furia di chi non accetta quello che è esattamente un tradimento. Persa tra le braccia di quella persona, i dubbi e le pianificazioni malvagie passano in secondo piano.

“Non erano questi i patti” – sussurra lo specchio, illuminato sulla coppia a letto.

La sua rabbia riesce ad essere colta persino da Sandy che fino a poco prima era nel mondo dei sogni.

Infatti la donna si sveglia di soprassalto, accorgendosi di essere osservata.

“Cosa stai combinando?” – la voce rivolta alla finta regina è impregnata di delusione e acidità.

Sandy, si copre con la camicia del re e cerca di sistemarsi.

“Ti rendi conto della cazzata che hai fatto?” – insiste la presenza nascosta nello specchio.

“Shhh” – lo zittisce lei, con un dito davanti la bocca, alimentando la rabbia dell’alleato.

“Tu non dici a me di tacere, chiaro?”

“Chiedo perdono” – dice la falsa Anna, inginocchiandosi cosciente di aver parlato con modalità non consone al suo ruolo.

“Ti ricordo che comando io”

“Si, signore” – risponde Sandy. Poi si fa forza e precisa – “E’ meglio non conversare qui. Potrebbe svegliarsi da un momento all’altro”

“Non dire sciocchezze! Sai bene che puoi sentirmi soltanto tu” – commenta la voce.

“Però lui ascolta me…” – puntualizza, abbassando il capo.

“Non ho tanto da dirti… stai giocando con il fuoco, cara Sandy. Ti abbiamo lasciato troppa libertà d’azione. Dovevi vestire i panni della regina di Arendelle, allontanare Kristoff. Invece cosa fai? Ci vai a letto”
“Non era previsto che accadesse” – spiega lei, visibilmente tesa.

“Spero per te che agirai come stabilito. Esigo che lo molli entro stasera”
“Cosa? Ma abbiamo appena fatto pace. Quale scusa posso usare?”

“Non mi interessa. Il danno l’hai creato tu e tu lo risolvi”

“Ma io…”

“Zitta” – urla lo specchio, accortosi che Bjorgman sta per svegliarsi.

Sandy si volta verso il biondo comprendendo.

Non può più replicare e le parole finali del suo boss le ribadiscono – “Agisci perché se intralci il piano, sai bene a cosa vai incontro…o meglio, a cosa vanno incontro i tuoi adorati figli”

Sentire tale minaccia pietrifica la donna che fissa in silenzio lo specchio mentre alcune lacrime le scivolano lente sulle guance.

“Hey, che succede? Come mai in piedi?” – domanda il re, stiracchiandosi. Ha notato che la presunta moglie fissa lo specchio e ha l’aria poco allegra.

“Ehm… nulla! Vado a fare un bagno” – con una banale scusa, lei si allontana per evitare di affrontare un uomo che il suo cuore ha iniziato ad amare inaspettatamente e in tempi fin troppo rapidi.

Sandy è in ansia perché non sa come comportarsi adesso, però non immagina che presto un motivo di litigio con Kristoff glielo avrebbe offerto su un piatto d’argento proprio l’ex montanaro.

“Qualcosa non mi convince” – commenta il biondo ad alta voce, sospettoso.

Dopo aver fatto l’amore con Anna, si è accorto di aver vissuto un momento intimo con una persona che sembrava totalmente differente.

Indossa la sua vestaglia e si appresta a lasciare la stanza. Vuole capirne di più.

E tali dubbi scompaiono quando, percorrendo i corridoi, Kristoff si accorge che molti specchi sono stati sistemati alle pareti, lì dove primeggiavano i quadri reali.

“Cosa ci fanno qui tutti questi specchi?” – si domanda confuso.

“Sono stato via poche ore e qui è stato stravolto tutto. Chi ha fatto tutto ciò?” – è la domanda che pone quando, senza alcuna esitazione, entra nel bagno reale dove Sandy è immersa nella vasca colma di schiuma.

“Kristoff, sei impazzito? Non mi dai neanche un attimo di privacy! Va via” – lo rimprovera lei, arrossendo dall’imbarazzo.

“Ti avrà vista nuda mille volte e non ti ha mai dato fastidio che piombassi qui dentro senza preavviso. Cosa è cambiato in te? Perché hai sistemato quegli oggetti in sostituzione dei dipinti di famiglia?”

“Calmati” – precisa Sandy, notando in Bjorgman eccessiva preoccupazione.

“Allora spiegami!”

“Cosa dovrei spiegarti? Mi piacevano quegli specchi e ho dato ordine a Gerda di sistemarne alcuni nei corridoi”
“A cosa servono? Da quando in qua sei diventata fanatica della tua immagine. E’ alquanto inquietante, sembra che siano stati messi lì per spiarci”

“Stai vaneggiando ed io non ti capisco più” – replica lei. La sua performance da attrice però fallisce. La tensione sul volto è troppo evidente e questo basta al re per intuire che - “Mi stai nascondendo qualcosa, vero?”

In quel momento la voce si riattiva e con tono minaccioso si rivolge di nuovo alla donna – “Ricordati di chi sai tu…la loro vita è nelle tue mani!”

Sandy non ha molta scelta e cede al ricatto – “Non ti amo più. Voglio che il nostro matrimonio finisca…ora”

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“Cosa leggi di bello Letizia?” – domanda Ingrid alla bambina, notando un libro che tiene tra le mani.

“La fiaba della sirenetta. La conosci?”

“Purtroppo non ho potuto studiare molto” – confessa, amareggiata, la Bjorgman – “Lontana da Arendelle e da mio figlio, sempre costretta a chiudermi al mondo per tutelare un cristallo che ho considerato la mia maledizione,ho dovuto rinunciare a molto!”

“Mi dispiace per il tuo passato di solitudine, ma saresti stata una mamma fantastica. Anzi, lo sei. Per fortuna è tutto finito e hai recuperato il rapporto con Kristoff”

“Che dolce che sei! Un vero tesoro” – afferma la donna, accarezzandole la guancia.

“Anche mia madre mi definiva così…il suo tesoro più grande” – ricorda nostalgica la Frost.
“Jack ha sempre evitato l’argomento. Non voglio chiederti nulla, riaprendo vecchie ferite”

“No, per me non è una ferita. Io continuo a volerle bene. Anche se mi ha lasciata con mio fratello quando avevo solo quattro anni, la sento sempre vicina”

“Sei una bambina speciale, piccola Letizia. È la tua mamma ad aver perduto l’opportunità di averti nella sua vita” – aggiunge Ingrid, aprendole le braccia e accogliendola a sé.

“Ho nipoti più o meno tuoi coetanei, quindi da oggi in poi puoi considerarmi come una nonna”

“Davvero?”

“Certo. Sei una quinta nipote e sono onorata di considerarti parte della mia famiglia”

Il momento tenero e impregnato d’amore viene osservato in disparte proprio da Jack che, con il magone, non interviene, però si limita ad ascoltare il cuore di sua sorella e quelle emozioni legate al passato: un passato, il loro, molto doloroso che li ha visti crescere da soli, senza madre e senza padre, forti del sostegno reciproco.

“Qui c’è scritto Sandy. Chi è?” – domanda Ingrid quando, con il libro tra le mani, trova inciso su una pagina un nome.

“Mia madre, era il suo libro preferito. Adesso è il mio” – spiega la Frost, emozionata.

Così tra una lacrima e un abbraccio, le due condividono altri ricordi e imparano a conoscersi sempre più, diventando a tutti gli effetti due parenti.

   
 
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