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Autore: Neko    07/08/2009    3 recensioni
Non si gioca con il destino delle persone, nè di un intero villaggio. Ci possono essere delle conseguenze sia gradite che spiacevoli. C'è sempre una punizione per chi osa interferire con lo scorrere del tempo, ma qualsiasi cosa possa essere, quello a cui si può andare incontro non è niente, se ciò per cui si è compiuto un tale gesto porta a ciò che si è desiderato per anni. L'ultimo sogno di un uomo che ormai ha perso le speranze.
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 22: Ritorno a Konoha

 

Si svolse tutto in un attimo.

Karin cadde a terra senza più rialzarsi.

Il chidori che cominciò a splendere nella mano di Sasuke.

L’ambu che cominciava a scappare.

Naruto che tratteneva l’uchiha, per non rendere vani i suoi sforzi.

Kyuubi del futuro che raggiungeva il ninja nemico colpendolo con una coda, facendolo volare a metri di distanza.

Iinfine l’esecuzione di suigetsu che mise fine alla vita del nemico.

 

“Calmati Sasuke! La vendetta non ti farà altro che soffrire.” Disse Naruto cercando di convincere Sasuke a non infierire sul corpo del ninja.

Sasuke si calmò e spegnendo la sua tecnica, si liberò dalla presa di Naruto per correre da Karin.

“Karin!” afferrò la ragazza, la quale non aveva ancora perso i sensi.

S-sasuke-kun, m-mi dispiace!”

N-non parlare! Andrà tutto bene! te lo prometto!” disse l’Uchiha cercando di rassicurarla.

Sasuke spostati, fammi controllare!” disse Sakura che aveva raggiunto la ragazza per poterle portare un primo soccorso.

“Salvala, ti prego!”disse Sasuke facendo intravvedere per la prima volta la sua paura.

 

La ragazza era ferita gravemente.

Stava perdendo molto sangue e l’emorraggia non sembrava volersi fermare.

“dobbiamo portarla a Konoha urgentemente! Sono riuscita a fermare l’emorraggia, ma non è ancora fuori pericolo!”

Naruto guardò la kyuubi del futuro e le ordinò di trasportare Sakura e Karin immediatamente a Konoha.

“Presto vai! Noi ti raggiungeremo appena possiamo!”

La volpe partì, mentre gli altri erano ancora indecisi se andare o no.

“Che intenzioni hai Sasuke?” chiese Kakashi intervenendo.

Sasuke stringeva i pugni “ancora una volta è Konoha la causa della mia sofferenza. Se Karin dovesse morire…avevo quasi deciso di risparmiare il villaggio e di vendicarmi solo sulle persone che sono la causa dell’eliminazione del mio clan…ma ora…!”

Naruto sussultò.

La vendetta si stava nuovamente impossessando di lui.

Non resistette, non poteva sentire altro e avvicinandosi a lui, lo colpi in faccia con un pugno, buttandolo a terra.

“Sei solo un idiota!” Ulrò il biondo. “Invece di pensare a stare vicino alla tua compagna che rischia la vita, tu pensi alla vendetta? A una vendetta contro un villaggio intero che non ha nessuna colpa? E poi? Dopo cosa farai? Uccidetai tutti coloro che solo ti avranno solo guardato perché hanno colpa di aver incrociato per caso il tuo sguardo?” Naruto lo guardava seriamente. Era davvero arrabbaiato “ piuttosto di vendicarti su chi non centra, dovresti domandarti il perché sta accadendo tutto questo?”

Sasuke sgranò gli occhi.

“Se tu non fossi stato così stupido da volerti vendicare di tuo fratello, o almeno di non continuare a massacrare gente anche dopo la sua morte, a quest’ora saresti tranquillo a konoha. Invece hai voluto continuare sulla strada dell’odio. Hai assunto dei compagni, sei diventato un criminale della peggior specie e ora accusi konoha per quello che è successo alla tua compagna? È solo causa tua Sasuke, se tu non avessi dato una ragione valida per farti ammazzare, Karin non starebbe lottando tra la vita e la morte! Ricordatelo questo! Io sono stanco di doverti correre dietro, di temere per la sorte dei miei compagni per colpa tua. Non ho più alcuna intenzione di venirti a cercare, se decidi di continuare su questa strada e diventeremo accerribi nemici e per difendere ciò che più amo, potrei anche uccidere gli altri tuoi compagni e se non sarò io, lo farà qualcun altro. Spetta a te dire la parola basta. Vendetta richiama solo altra vendetta e cosa si ottiene?”

“solo maggiore dolore!” disse Sasuke bisbigliando non facendosi dentire.

Naruto ha ragione! non fosse stato per lui e Sakura, non saresti probabilmente più vivo. Sia io, che l’hokage abbiamo appoggiato loro volontà a riportarti indietro, nonostante le procedure non siano queste. Se anche loro due smettono di volerti riportare tra noi… non avrai vita facile e puoi stare certo che non saprai mai cosa significa avere una vita tranquilla. Vuoi questo? Vuoi davvero vivere così?” disse Kakashi.

Naruto guardò determinato Sasuke.

“Cosa vuoi fare?” disse il biondino.

Sasuke non rispose subito.

Rivolse lo sguardo ai suoi compagni, i quali erano incerti sul da farsi.

Solo in quel momento si rese conto che era sempre stato la loro guida e che…per colpa sua suigetsu e juugo, per quanto forti potessero essere, potevano rimetterci a causa delle sue decisioni.

“Se Karin sopravviverà…tornerò a essere un cittadino di Konoha…in caso contrario non lo so!”

Naruto sospirò. Non era una certezza del suo cambiamento, ma era già qualcosa.

“Sali sopra Kyuubi, ti porterà in men che non si dica al villaggio e io verrò con te!” disse il ragazzo.

 

I due salirono sul demone e in poco tempo giunsero  all’ospedale di Konoha.

Tutti gli occhi erano puntati sull’Uchiha, ma lui non mostrava il minimo segno di fastidio.

Giunsero davanti al banco di informazioni e dopo aver chiesto dove si trovasse la ragazza dai capelli rossi, si recarono sul luogo indicato loro e attesero notizie nella sala di attesa.

Il tempo passava e non lenotizie riguardanti la ragazza non volevano arrivare.

Ormai anche Kakashi, Sai, Suigetsu e Juugo erano giunti all’ospedale.

 

Dopo circa un’ora, Sakura e Tsunade uscirono dalla stanza in cui Karin era stata ricoverata e l’hokage non si scompose nel vedere Sasuke.

Si avvicinò a lui con aria seria.

L’uchiha attese notizie.

“Allora, si decide a parlare!” disse Suigetsu scattando in piedi per l’impazienza.

“Stai zitto e siediti!” gli disse Sasuke ritornando a fissare Tsunade.

La donna prese fiato “La tua amica è fuori pericolo. Per fortuna il colpo ricevuto non ha lesionato organi vitali.”

Tutti tirarono un sospiro di sollievo.

“Ora sta riposando, quindi se volete vederla, avete a disposizione solo qualche minuto.

 

Quando i tre criminali uscirono dalla stanza però, trovarono una brutta sorpresa. Un certo numero di ninja erano fuori dalla stanza ad aspettarli-

“Accidenti!” disse Suigetsu.

“Che ti aspettavi? Mettere piede a Konoha e fare la bella vita?” disse Sasuke.

“Non so tu, ma io non voglio finire i miei giorni in prigione!” si lamento il ragazzo.

“Vedremo come si mettono le cose. Loro hanno salvato Karin e come ho detto sarei tornato a Konoha. Solo io mi sono preso questo impegno, quindi voi siete liberi di andare!”

“No, siamo compagni e come tali rimarremmo uniti nel bene e nel male!” disse Juugo.

Sasuke sorrise e senza porre resistenza ai ninja, si fece condurre in carcere.

 

Passarono diversi giorni duranti i quali Tsunade decideva che provvedimenti prendere su Sasuke.

Naruto e Sakura andavano a fare spesso visita al loro compagno, ma non erano i soli..

Aanche Kakashi si era recatio alle prigioni qualche volta e  anche NARUTO decise di andare a parlare col ragazzo. Non era una visita amichevole. Voleva solo raccontare all’Uchiha tutto il disprezzo che aveva nei suoi confronti.

 

“Salve Naruto!”

Sasuke!” disse sedendosi per terra. “Sono venuto a dirti che Karin si è svegliata e sembra stare bene!”

Sasuke sorrise chiudendo gli occhi.

“Davvero?” disse felice suigetsu. Nonostante quei due litigassero sempre, in realtà si volevano bene.

“Ieri, dopo che te ne sei andato, ho ricevuto una visita interessante. Ora mi spiego il perché l’esistenza di due demoni volpi. È seccante sapere che ci sono due Naruto in circolazione. Uno basta e avanza!”

Naruto sgranò gli occhi “NARUTO è venuto qui? E sei ancora vivo? Incredibile!”

Sasuke sogghignò “si, so che mi odia parecchio, so il perché e non lo biasimo! So anche che sarei morto per mano tua e che  avresti intrapreso la mia stessa strada della vendetta, facendo strage peggiori delle mie!”

“Già, ma per fortuna non si sono ripetuti i suoi stessi eventi!”

“NARUTO è tornato nel passato per cambiare la tua vita e quella di Sakura, ma ha cambiato anche la mia…forse dovrei essergli grato!”

“Si, forse dovresti!”

Ci fu una lunga pausa. “dove hai lasciato il tuo adorato copri fronte?.Sono giorni che non lo porti Non ci eri affezionato?” chiese Sasuke.

“nessuno te l’ha detto? Tsunade mi ha sollevato dal mio incarico ninja perché ho lasciato Kyuubi libera!”

Sasuke sgranò gli occhi.

“Che c’è?”

“Questo è più difficile da credere rispetto al te stesso venuto dal passato!”

Naruto sorrise.

“Uffa basta con ste cretinate! Insomma quando ci tirerete fuori di qui?” disse Suigetsu scocciato.

Naruto scrollò le spalle “non sono cose di cui mi occupo, fosse per me vi avrei già liberato!”

“Non ti è ancora passato il vizio di dare troppa fiducia alle persone, vedo! Sei e rimmarrai un perfetto baka!” disse Sasuke.

“Fin’ora la fiducia che ho riposto è sempre stata giusta. Se uscirere senza troppe condanne sulle spalle, non fatemi fare brutta figura!”

 

 

Due giorni dpo Sakura tornò nella prigione per dare a Sasuke la notizia del rilascio di Karin dall’ospedale.

La ragazza non sarebbe stata rinchiusa nella prigione, dato che era ancora convalescente.

 Sakura e Naruto erano riusciti a ottenere il permesso di Tsunade per concedere una mezza giornata di libertà ai prigionieri per permettere loro di andare a trovare la loro amica, anche se dovevano essere sotto scorta.


Sasuke-kun, Juugo, Suigetsu allora state bene!” disse Karin che era seduta su di un letto di una camera di hotel che le era stata concessa dall’hokage a condizione che non ci uscisse senza permesso.

“ehilà, ti sei ripresa. E chi ti uccide? Tsè nemmeno questa volta mi sono liberata di te!” disse Suigetsu provocando la rabbia della rossa che lo colpì in testa.

Ouch…si, si è proprio ripresa!”

“non incominciate perfavore!” disse Juugo.

Sasuke-kun, mi hanno detto che hai intenzione di tornare a Konoha. Cosa ne è del tuo desiderio di vendetta, della nostra squadra!”

Sasuke la guardò e stette in silenzio.

“Ha rinunciato per poter salvare te e noi…si sente responsabile di quello che è accaduto.” Disse Juugo.

Karin non capiva il perché di una tale colpa.

“Secondo lui sono i suoi desideri di vendetta che ci mettono in pericolo, ma non ha pensato che siamo stati noi a decidere di seguirlo, sapendo a quello che saremo andati incontro!”

Sasuke alzalo sguardo “sarà anche vero, ma come squadra dovremmo prendere le decisioni insieme, invece io vi ho sempre imposto la mia volontà…non tenendo conto della vostra!”

Nessuno cercò di contraddire questa affermazione, dando a Sasuke la conferma di quanto appena detto.

Sasuke-kun, noi non te ne facciamo una colpa!” cominciò Karin.

Sasuke sorrise, sorprendendo Karin, la quale arrossì.

“Non importa, rimmarrò qui…voi potete fare quello che volete!”

 

Si sentì bussare alla porta. Era Sakura che chiava i prigioniri per riportarli nelle prigioni.

“Grazie Sakura per quello che hai fatto!” disse Sasuke davanti alla porta della sua cella.

“cioè?” chiese la ragazza sorpresa.

“Per esserti presa cura di Karin!”

Sakura arrossì “b-bhe lo fatto con piace…” non terminò la frase che sentì le labbra di Sasuke sulle sue.

In quel momento il cervello della ragazza era sconnesso ed essa non riuscì a capire cosa stesse succedendo.

“oh!” disse Juugo sorpreso.

Bleah, fate queste cose da un’altra parte, non davanti a me!” disse Suigetsu entrando nella cella per non vedere, ma i compagni dell’Uchiha, non erano gli unici ad assistere alla scena.

 

Sakura svegliandosi, si staccò immediatamente da Sasuke.

Tremava. Perché era successo?

Lo guardava confuso. Perché l’aveva baciata? Non la considerava noiosa?

SaKura chiuse distrattamente la cella dei prigionieri e se ne andò via a testa bassa.

 

  
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