Ed eccola lì, Bellatrix, la sua allieva a cui tanto piaceva giocare col fuoco. Le sue iridi verticali, di serpe, si posarono sulla giovane donna costretta in un abito gonfio e scomodo, rosso come il peccato, con un'ampia scollatura che metteva in mostra i seni bianchi, fin troppo prosperosi per un corpicino tanto minuto, impegnati a mettere a dura prova la stoffa pregiata. Non era certo per compiacere il suo futuro sposo che si era conciata in quel modo, e Tom lo sapeva bene, ma sapeva anche che avrebbe perso qualunque duello con quella roba addosso e sarebbe stata un peso, un noioso fardello, nel più banale campo di battaglia. Distolse lo sguardo annoiato e lei se ne accorse. Sembrò rattristarsi.