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Autore: Justice Gundam    11/04/2020    1 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 34 – La mattina porta consiglio

 

"Come ho detto, mia mamma era una volta una campionessa di corsa dei Rhyhorn." stava raccontando Serena, lo sguardo che spaziava ora verso Ash, ora verso Misty, poi verso i fratellini di Luminopoli e i Pokemon che erano con loro. "E aveva anche molto successo, devo dire. Ha corso in molti continenti, ed è riuscita ad aggiudicarsi diversi campionati. Però... diciamo che per una campionessa così brava, era necessario spesso viaggiare da un luogo all'altro, per poter partecipare a tutte quelle competizioni. Questo voleva dire... che doveva spesso trasferirsi in un altro continente."

"Hmm... credo di capire cosa vuoi dire..." affermò Lem con un sospiro. Lui era sempre vissuto a Luminopoli assieme alla sua famiglia... anche quando sua madre se n'era andata... e non riusciva ad immaginare come poteva essere vivere in giro per il mondo, senza avere mai un posto dove stabilirsi.

"Pikachu..." rispose il topolino elettrico, e guardò in direzione di Ash. Per lui la casa era dove c'era il suo migliore amico ed allenatore. Certo, era una vita quasi sempre in giro per il mondo, ma avevano sempre avuto un punto di riferimento, e una caasa a Biancavilla dove potevano tornare in qualsiasi momento. Non era proprio la stessa cosa che doversi trasferire in continuazione...

"Anche tu... hai dovuto spesso trasferirti, vero?" chiese Misty, tenendo Marill sulle ginocchia e accarezzandolo distrattamente. Il topolino azzurro si acquattò accanto alla sua allenatrice e agitò lentamente la coda per mostrare che era a suo agio.

Serena confermò, muovendo lentamente la testa. "Sì... mia mamma si è presa un periodo di riposo per un po' di tempo per riposarsi dopo che sono nata, ma a quel punto, aveva la passione per le gare, una passione a cui non le andava di rinunciare tanto facilmente. Quando sono diventata abbastanza grande, ha ripreso a partecipare alle corse di Rhyhorn."

"E quindi, anche tu viaggiavi per il mondo assieme a lei." affermò Ash, comprendendo cosa sarebbe venuto più avanti. "E quando... quando sei vissuta a Biancavilla, per quel periodo..."

"Sì, è stato l'ultimo periodo di gloria di mia mamma..." rispose Serena, e fece un sorriso un po' amareggiato. Ash e Pikachu non erano troppo sicuri se si trattasse di risentimento o di nostalgia... Ash aveva il suo ricordo di Serena da quando erano bambini, ma chissà quanto era cambiata in tutto quel tempo...

"Ad ogni modo, sì... mia mamma era spesso via per allenarsi o per le corse vere e proprie." continuò Serena, la mente che tornava ancora una volta al passato. Clem incrociò le gambette e appoggiò la testa sui palmi delle mani, guardando la ragazza più grande con tutta la curiosità tipica di una bambina di quell'età. "Quell'anno, proprio perchè voleva che io mi trovassi un po' di amici, mi iscrisse ad un campo estivo... io ero d'accordo, perchè ero contenta di incontrare un po' di ragazzi della mia età, finalmente. Però... ecco... quando sono finalmente arrivata lì... mi sono trovata a disagio. Non sapevo come parlare con quelli della mia età... non avevo mai avuto molti contatti con loro, con la scusa che io e la mamma non restavamo mai a lungo nello stesso posto."

"Sì, posso capire..." disse Misty, un po' dispiaciuta. Anche Serena aveva i suoi crucci, dopotutto... "E fammi indovinare... è stato proprio al campo estivo che hai incontrato Ash e Gary, giusto?"

L'espressione di Serena si fece quasi radiosa, mentre ricordava quella parte... e nonostante tutto, Misty provò un attimo di gelosia. Non importa quanto a lungo lei ed Ash fossero stati assieme, la ragazza aveva sempre un po' di apprensione... e il fatto che Serena fosse stata legata ad Ash da un'amicizia che andava così indietro nel tempo non la aiutava. Forse era una cosa irrazionale... ma Misty non riusciva a scrollarsi di dosso questo sentore.

"Sì... è stata proprio quella l'occasione." rispose Serena. "Mi ricordo ancora, come fosse ieri... la prima volta che li ho visti, si stavano sfidando a chi lanciava più lontano un sasso sull'acqua! Ed erano davvero molto eccitati! Ash voleva vincere a tutti i costi!"

"Ehm... quello era... er... il nostro modo di allenarci per quando saremmo diventati allenatori ufficiali!" cercò di giustificarsi Ash. Misty ridacchiò, e Pikachu scosse la testa scherzosamente. "Ci... ci allenavamo a lanciare le Pokeballl, ecco!"

"A quanto pare la loro rivalità era già accesa fin da quando erano piccoli!" disse Lem con una breve risata. Dedenne sbattè gli occhi, e Bunnelby alzò le spalle come per dire che gli avrebbe spiegato tutto in seguito. "E... com'è andata?"

"Beh... in quel momento non avevo ancora il coraggio di andare là e presentarmi, quindi... ho finito per starmene nascosta e guardarli mentre facevano la loro gara!" ammise imbarazzata l'allenatrice di Kalos. Si aggiustò il cappellino sulla testa, e ridacchiò brevemente. "E' stato solo più avanti che io ed Ash ci siamo conosciuti... quando io mi ero fatta male per una caduta, e piangevo perchè mi faceva male..."

"E poi, sono arrivato io... dovevo avere sette od otto anni, quella volta." risppose Ash. Quel ricordo era rimasto vivo nella sua mente. "Ho visto che Serena era seduta lì, e sono andato là per aiutarla... l'ho anche aiutata a ritornare al nostro campo base."

"Pikachu!" il topolino elettrico drizzò le orecchie in tono di approvazione.  Era una storia che non aveva mai sentito prima, e gli faceva piacere sapere un po' di più sul suo migliore amico.

"E' stato dopo che ho incontrato Gary." rispose Serena. "Diciamo che... da quel giorno in poi, siamo stati un terzetto quasi inseparaabile! Anche se Ash e Gary battibeccavano ogni volta e si sfidavano alle cose più assurde! Heheheee..."

"Dev'essere stato divertente!" commentò Clem. "Andiamo, fratellone, perchè non proviamo anche noi ad andare ad un campo estivo? Sarebbe una favola! E magari portiamo anche Bunnelby e Dedenne!"

"Bun?" chiese Bunnelby indicando sè stesso. Dedenne gli diede una pacchetta amichevole con il gomito, in modo da incoraggiarlo.

"Ehm... se ne avrò la posssibilità... sai che non me la cavo molto bene nella vita all'aria aperta..." cercò di scusarsi il ragazzo con gli occhiali, le cui lenti si erano appannate di colpo.

"Davvero? Hehehee.... a me sembra che non ti sia andata tanto male!" affermò Ash con una risata gioviale. "L'unica cosa, è che dovresti imparare a fare senza le tue invenzioni, altrimenti non ha senso!"

"Hey! Le mie invenzioni sono il mio orgoglio e gioia come scienziato!" protestò imbarazzato Lem. "Senza la riceerca e lo studio, non può esserci progresso!"

"Può darsi, fratellone, ma a me sembra che l'unica cosa in cui tu sia progredito siano stati i disastri." fu il commento ironico di Clem.

Misty strizzò un'occhio. "Diavoletto sarcastico..." pensò tra sè.

Serena rise a sua volta, poi continuò il suo racconto. "Beh... comunqque, da quel giorno, io, Ash e Gary siamo sempre stati assieme! Giocavamo a fare gli allenatori, esplotravamo i boschi attorno a Biancavilla... insomma, è stato un periodo davvero bello ed indimenticabile. Purtroppo... beh, è durato solo finchè mia mamma non ha deciso di ritirarsi definitivamente dalle competizioni ufficiali. Siamo rimaste a Kanto ancora per un po' di tempo, ma poi... beh, mia mamma è di Kalos, dopotutto, e ad un certo punto voleva anche tornare nella sua terra d'origine."

"E quindi... è stato allora che abbbiamo dovuto separarci." Ash riprese il racconto e accarezzò Pikachu sulla testa. Il topolino elettrico squittì lievemente: immaginava che per Ash fosse una cosa un po' difficile da ricordare. "Ammetto che... è stato difficile all'inizio. Gary si comportava come se la cosa non lo riguardasse... ma credo che in fondo, anche lui ne soffrisse."

"E' stato un periodo difficcile anche per me..." rispose Serena. La ragazzina si abbracciò le ginocchia e guardò verso un punto lontano, persa nei suoi pensieri. "Per diverso tempo, non ho saputo cosa fare... sono diventata un'allenatrice di Pokemon più per cercare qualcosa da fare, che perchè ne fossi davvero convinta. Ma col tempo, immagino che abbia finito per piacermi."

"Mi ricorda un po' la storia di Vera..." affermò il ragazzo. "Anche lei non era sicura di cossa fare della sua vita, e poi... beh, diciamo che incontrarmi le ha dato una mano a decidere!"

"Sembri piuttosto fiero di essere stato l'insegnante anzichè l'allievo una volta tanto, caro il mio Ash Ketchum!" lo stuzzicò Misty. Ash fece una faccia comicamente irritata, e Misty ridacchiò e gli diede un colpetto amichevole nelle costole con un gomito. "E dai, Ash, sto scherzando! Certo che a vederti adesso, non si direbbe che tu sia lo stesso ragazzino eccitato e presuntuoso che eri una volta!"

"Hey, sono stato un principiante anch'io, una volta! Per tua norma e regola..." rispose Ash con un sospiro esasperato. Pikachu squittì, un po' imbarazzato al pensiero di dover dare ragione a Misty. Neanche lui avrebbe davvero scommesso su Ash, quando lui aveva iniziato il suo viaggio.

In effetti, riflettè Serena con una breve risata, quello che sentiva descrivere dava proprio l'impressione di essere l'Ash che lei aveva conosciuto al campo estivo. Generoso, estroverso, incosciente e terribilmente sicuro di poter realizzare i suoi sogni. Ora che erano di nuovo lì, l'uno davanti all'altra, la ragazza riusciva a rivedere l'amico che aveva conosciuto al campo estivo, che l'aveva aiutata nei suoi momenti di bisogno, e con il quale aveva condiviso una delle migliori parti della sua vita...

"Beh, adesso sapete com'è andata." continuò Serena. Aver raccontato la sua storia, per qualche motivo, le aveva dato soddisfazione. Sentiva di essersi avvicinata di più ai suoi compagni di viaggio. "Se devo dire la verità, adesso sono tornata a Kalos perchè volevo esplorare qualche possibilità in più, e magari aprirmi qualche altra strada... avere più opportunità di scelta per quello che farò da grande. So che c'è ancora tempo, ma... perchè aspettare?"

"Non hai mai pensato di provare le corse di Rhyhorn, come faceva tua mamma?" chiese Lem incuriosito. "Secondo me, avresti delle buone possibilità di avere successo."

La ragazza si sfregò la nuca con una mano e fece un'espressione imbarazzata. "In effetti, non sei il primo ad avermelo suggerito... ma se devo essere sincera, anche se penso anch'io che non andrei male nelle corse, non mi sembra che sia quella la mia vocazione." rispose. "Volevo provare qualcosa di nuovo... e credo che queste nuove gare di Pokemon qui a Kalos siano esattamente quello che sto cercando. A parte il fatto che sembrano divertenti... voglio dire, sbrigare le faccende di tutti i giorni con l'aiuto dei tuoi Pokemon, e dare anche un tocco personale al tutto? Questa sì che è un'opportunità!"

"Certo... capisco quello che vuoi dire." rispose Misty, e accarezzò nuovamente Marrill sulla testa. "E ti auguro buona fortuna. Non dovremmo metterci molto a raggiungere la città dove si terrà la competizione, vero?"

"Sì, per quello abbiamo tempo... per adesso, godiamoci questo spettacolo! Guardate là!" esclamò Lem, il dito puntato verso le due grandi sagome che ora stavano fluttuando maestosamente sopra la sala. Esclamazioni di meraviglia si levarono dal pubblico, mentre il gigantesco Magikarp dorato passava lentamente sopra il gruppo. Stava guardando nella loro direzione con benevolenza, e Ash ebbe l'impressione che volesse ancora ringraziarli per averlo salvato dai nemici misteriosi. Assieme a lui, nuotava un'enorme ma docile Mantine, un Pokemon Acqua/Volante dall'aspetto pacifico, simile ad una manta blu che fluttuava maestosa come se stesse volando. Misty fece un'espressione nostalgica, e si chiese come stesse in quel momento la sua Mantyke, quella che aveva incontrato tanto tempo fa nel Settipelago quando si allenava con Lucinda...

"Chissà come se la cava Mantyke. Un giorno di questi dovrò richiamarla." commentò Misty. "Sono sicura che Kalos le piacerà molto!"

 

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"Mantyke!" il cucciolo di manta saltò fuori dalla piscina e fece un avvitamento mentre passava attraverso il cerchio che Violet aveva disposto sopra il pelo dell'acqua. Poi, spiegò le ali-pinne e fece una cabrata che la portò fin quasi al soffitto della piscina. Completata la spettacolare acrobazia, Mantyke ripiombò in acqua con tutta l'eleeganza di cui fosse capace... che in effetti, almeno in quella parte del numero, non era molta. Il risultato fu un tuffo fragoroso che sollevò in aria una grande quantità d'acqua, e infradiciò le Sorelle Sensazionali che osservavano da bordo vasca!

"Aaaaah, accidenti... mi ero da poco fatta la messa in piega!" si lamentò Violet, mentre con una mano si teneva i lunghi capelli viola ora gocciolanti di acqua clorata! "Beh... un bel numero, Mantyke... ma credo che verso la fine si potrebbe fare meglio!"

"Giustissimo! L'avvitamento era carino, ma l'ingresso in acqua... lascia a desiderare." continuò Daisy. Mantyke emerse con un'esclamazione di confusione, e guardò verso Daisy per chiederle cosa avrebbe dovuto fare... 

"Va tutto bene, Mantyke! Si tratta soltanto di affinare un po' la tecnica di salto!" affermò Lily con un sorriso accomodante. "Perchè non proviamo con un bell'Attacco d'Ala quando sei sul pelo dell'acqua? Potrebbe creare un bell'effetto in contemporanea con il tuffo!"

"No, no, no, non va per niente, sorellina!" esclamò Violet. "Non avrebbe abbastanza stile, non capisci? Ma non vi preoccupate, c'è qui la vostra Violet a darvi qualche lezione di eleganza! Secondo me, cioè... bisogna usare un Bollaraggio al momento della discesa! Sai gli effetti di luce e i colori che ne vengono fuori? Sarebbe qualcosa di troppo avanti!"

"C'è anche qualcosa come essere troppo vistosi, sorellina Violet!" continuò Daisy. "No, non ci siamo, quello che bisogna fare è stupire il pubblico con un Acquanello! Sarebbe un effetto davvero troppo spettacolare!"

"Ma no, ma che dici? Ci vuole qualcosa di semplice ma efficace!"

"Le luci e i colori sono quello che serve!"

"Ci vuole una certa eleganza, non credete?"

"E' quello che dicevo io, copiona!"

"Man... tyke?" mormorò la malcapitata Pokemon manta, mentre guardava stupita da una parte all'altra le sorelle sensazionali che non riuscivano a mettersi d'accordo su cosa bisognasse fare peer promuovere il loro nuovo spettacolo. I Pokemon delle tre sorelle - Seel, Shellder e Goldeen - fluttuarono accanto a Mantyke per assicurarsi che fosse tutto sotto controllo, e la Pokemon Manta aprì le pinne come per dire che non c'era molto che lei potesse fare. "Man mantyke..."

"Seel seel!" rispose la foca bianca muovendo una pinna con nonchalance. Si sarebbe presto abituata alle stranezze delle Sorelle Sensazionali.

Da parte sua, riflettè Mantyke con un sospiro, magari avrebbe preferito vivere qualche avventura a fianco di Misty, nel continente di Kalos...

 

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Erano passati diversi giorni da quando Vera e i suoi compagni avevano visitato il museo di Fortville. Era stato lì che avevano ascoltato da Maram la leggenda del misterioso Pokemon Hoopa, e di come avesse provocato, pur senza volerlo, molti disordini nel mondo prima di essere sigillato nel Vaso del Vincolo. Decisa a sapeere di più, Vera aveva discusso con Max, Drew ed Hitomi riguardo l'idea di fare una deviazione verso Desertopoli e cercare più informazioni sulla leggenda di Hoopa.

"Allora, ragazzi, che ne dite?" chiese Vera dopo aver esposto la sua idea ai suoi amici. "Secondo me, non farebbe male recarci da quelle parti, e cercare di scoprire qualcosa in più. Ho l'impressione... che potrebbe essere interessante, e voi?"

"Hmm... non lo so, sorellina. E' una deviaziione piuttosto larga, e ci porterà un po' lontano da Yantaropoli." rispose Max. "E' vero che poi non ci si mette molto a tornare lì, però... non so, c'è comunque la possibilità che perdiamo tempo."

"Sì, può essere." disse Hitomi. "Io stessa non do troppo peso a queste leggende. Potrebbero essere solo bufale. Ma... quello che ci ha fatto vedere Maram, secondo me, vuol dire che in queste leggende c'è anche un fondo di verità. Io andrei, giusto per essere sicura."

"C'è un modo per arrivare a Desertopoli con una certa comodità?" chiese Drew. "Per me, non ci sono problemi, ma se davvero si trova in mezzo al deserto... preferirei non dovermi fare una scarpinata in un'ambiente così... beh... poco ospitale!"

Vera tirò fuori una grande mappa della zona di Kalos in cui si trovavano, e dopo averla spiegata la appoggiò sul tavolo davanti al gruppo. "Sì, almeno questo ci dovrebbe essere." rispose la ragazzina, dopo essersi messa a posto il grande fiocco rosso e bianco che ormai aveva sostituito da un po' la sua inconfondibile bandana. "Il Treno della Città Antica, che guarda caso dovrebbe passare proprio qui vicino. Passa solo tre volte al giorno, comunque... mattino, pomeriggio e sera."

Anche se era ancora un po' dubbioso, Max pensò che in fondo non era una cattiva idea provare. "Hmm... va bene, se abbiamo un modo di andare e tornare senza troppe complicazioni, non vedo perchè no..." affermò. "Sia ben chiaro che sono ancora poco convinto riguardo questa leggenda."

"Posso dire che lo trovo un po' strano, Max? Dopotutto... a quanto mi ha raccontato la tua cara sorellina, hai avuto un incontro ravvicinato con un Pokemon in grado di esaudire desideri." rispose ironico Drew. Vera sospirò e alzò gli occhi al cielo. Eppure lei gli aveva detto di non tirare fuori quella storia di Jirachi... era stato quanto tempo fa, ancora? Due anni, tra non molto tre... certo che il tempo era volato.

Max fece una breve smorfia. In effetti, doveva ammettere che Drew lo aveva colto con le mani nel sacco. "E' che... insomma, mi sembra un po' troppo. Già Jirachi è in grado di esaudire desideri. Mi sembra strano che esista un altro Pokemon Leggendario in grado di fare la stessa cosa." si giustificò... anche se in effetti, anche al suo orecchio suonava un po' una scusante. "Però... se pensate che sia il caso di andare a Desertipoli per dare un'occhiata a questo... Vaso del Vincolo, o come si chiama... beh, vengo con voi, per me non è un problema. Solo, state attenti a non fare sciocchezze, okay?"

"Stai tranquillo, Max! Mi conosci, no? Io non sono certo tipo da fare stupidaggini, così, senza pensarci tanto!" rispose Vera con un sorriso arguto, e fece un gesto con la mano come per dire che non c'era bisogno di preoccuparsi.

Max, tuttavia, ebbe qualcosa da dire a riguardo. "Non lo so, sorellina... sai com'è, a volte ho l'impressione che il nostro amico Ash sia stato una cattiva influenza su di te!" affermò ironico, punzecchiando la sorella maggiore su un braccio con un indice. Vera storse il naso.

"Insomma, Max!" replicò. "D'accordo che Ash è un mio grande amico, e mi ha insegnato molte cose, ma non c'è bisogno di fare tante illaziioni!"

"Forse pensa che io potrei essere geloso." ironizzò Drew a sua volta.

Due contro una, eh? Era un gioco a cui Vera sapeva giocare. "Hehehee... ti piacerebbe, vero?" rispose sfacciata, con le mani dietro la nuca. "Così potresti tirarmi contro le tue battutine a volontà. Ma... sfortunatamente per te, io e Ash siamo semplicemente grandi amici! O magari per tua fortuna, vero?"

"Heheheheee, vedo che ti ho insegnato bene!" affermò Drew, mentre Hitomi si metteva una mano sulla fronte come se cercasse di tenere a bada un feroce mal di testa. "Va bene, per me non è un problema andare a Desertopoli... tuttavia, credo che dovremmo decidere quando prendere un treno. Mattina, pomeriggio o sera?"

"Che ne pensate se prendessimo quello della mattina?" chiese Vera, mentre sulla mappa seguiva con un dito il percorso che faceva la ferrovia attraverso il deserto... un territorio non troppo ampio, ma a quanto le era dato di vedere, era un posto arido e inospitale. "Così avremmo tutto il tempo di raggiungere Desertopoli, e potremmo darci un'occhiata attorno."

"Non è una cattiva idea." rispose Hitomi. "Ma... se volete la mia opinione, io prenderei quello del pomeriggio, se non è troppo tardi. Sarà un viaggio abbastanza lungo, temo... e quando arriveremo a Desertopoli, non so se saremo abbastanza arzilli da fare una passeggiata lì attorno."

"Anche questo è vero..." rispose Vera dopo averci pensato su per un po'. "Allora... voi cosa dite? Magari vediamo di informarci e scoprire a che ora passano i treni. Poi possiamo decidere meglio quale prendere."

"Sì, credo che sia una buona idea." rispose Drew. "Vado io se volete. Qui non hanno ancora chiuso i negozi, e magari trovo qualcuno che mi può dare qualche informazione in più."

Vera disse di sì con la testa, e per un attimo fu tentata di chiedere se poteva andare con lui... ma si trattenne, non era davvero il caso di attirarsi dietro ulteriori battutine sarcastiche da parte di Max e Hitomi. Sarebbe stato per un'altra volta. Al momento, i suoi pensieri andavano alla Megapietra che il suo Blaziken aveva tenuto con sè fin dall'incontro con Elisio a Reborn City, e a cosa avrebbe scoperto una volta arrivata a Yantaropoli. Stando a quello che sapeva di Kalos, era proprio lì che sorgeva la Torre Maestra, un antico edificio legato ai segreti della Mega Evoluzione, dove avrebbe potuto scoprire qualcosa di più sulle origini e sugli utilizzi di quel particolare tipo di evoluzione. Chissà se anche quel ragazzo di nome Alan era interessato alla Torre Maestra?

Beh, quella domanda avrebbe avuto risposta più avanti. Per adesso, la cosa importante era raggiungere Desertopoli, e fare un po' di ricerche su Hoopa. Poi sarebbe stato il momento di recarsi a Yantaropoli, e fare finalmente un po' di luce sui certi misteri che l'avevano assillata fin da quando aveva visto il vero potere della Mega Evoluzione...

  

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La mattina dopo, a Petroglifari...

Ash guardò con soddisfazione i due Pokemon di Roccia davanti a sè - certo, erano ancora dei principianti, ma il ragazzo aveva l'impressione che sarebbero diventati facilmente due membri solidi per il suo gruppo. Roggenrola e Binacle si stavano sgranchendo un po' le articolazioni, in modo da riscaldarsi prima dell'addestramento... e di riscaldarsi, in effetti, c'era davvero bisogno, visto che sulla spiaggia spirava un vento gelido che penetrava nelle ossa.

"Ro ro roggenrola..." affermò il Pokemon Roccia di Unima, e mosse lievemente la strana cresta che aveva sulla sommità del suo piccolo corpo. Adesso che aveva avuto modo di ambientarsi nella squadra di Ash, Roggenrola si era fatto più audace, anche se non era certo il più deciso dei Pokemon che Ash avesse mai avuto in squadra... e certo non aveva l'energia e la sicurezza di Binacle, che già in quel momento stava sfregando le mani artigliate l'una sull'altra, in attesa che il suo allenatore desse loro il comando per iniziare. Non molto più in là, altri dei Pokemon della squadra di Ash, in particolare Froakie e Fletchling, erano schierati vicino ad una panchina un po' scassata, in modo da seguire lo scontro di allenamento.

"Okay, ragazzi..." disse Ash, stringendosi un pò nel suo giubbetto. Accidenti a quando si era fatto ingannare dalla spiaggia e si era messo soltanto una maglietta bianca con il simbolo del tipo Roccia disegnato sopra, un paio di pantaloncini color kaki, e un paio di sandali che aveva tra l'altro lasciato vicino alle scale che salivano verso il Pokemon Center. Almeno più tardi sarebbe arrivato un po' più di sole, o almeno così lui sperava. "Ci stiamo allenando per prepararci ad affrontare una Palestra di tipo Roccia, che è proprio il tipo a cui voi appartenete. Quindi, bisogna vedere che mosse avete. In base a questo, potremo scegliere una strategia che ci permetta di vincere."

"Binacle!" esclamò il crostaceo. Roggenrola serrò leggermente il "buco" simile ad un occhio che aveva sulla parte frontale - sembrava che avesse stretto l'occhio, ma Ash sapeva che quello strano organo era in realtà il suo orecchio.

"Okay, ragazzi... adesso proviamo a fare un piccolo incontro." rispose il ragazzo. "Niente di serio, si intende. Vorrei semplicemente vedere come ve la cavate."

"Rola..." affermò Roggenrola. Lui e Binacle si misero in guardia, e il Pokemon Roccia più piccolo agitò lentamente la cresta che aveva sulla testa, in modo da farsi credere un po' più grande e impressionare il suo avversario. Binacle non sembrò troppo colpito, e si preparò a ricevere il primo attacco...

"Pika pikachu..." disse il topolino elettrico. Esperto com'era, riusciva già a farsi un'idea di cosa fossero in grado di fare i due combattenti, e non mancò di comunicare ad Ash le sue impressioni. "Pika pi, pika pika chu pikachu."

"Hmm... quindi pensi che siano più o meno alla pari, eh?" rispose il ragazzo. Il topolino giallo incrociò fieramente le braccia sul petto e disse di sì con la testa... e un attimo dopo, Roggenrola scagliò un attacco Cadutamassi contro l'avversario, che non si era aspettato una prima mossa così repentina! Roggenrola scagliò una raffica di sassi contro Binacle che si difese come poteva incrociando le braccia davaanti a sè nel tentativo di amortizzare il colpo.

I primi due proiettili di roccia si infransero sulla sua difesa, e riuscirono a fargli un po' di ammaccature... ma dopo aver preso il ritmo, Binacle riuscì a calcolare il tempo giusto per contrattaccare e sferrò un attacco Spaccaroccia che infranse il terzo proiettile, riducendolo in tanti frammenti che si sparpagliarono tutt'attorno. Roggenrola, malgrado la mancanza di un volto, indietreggiò in quello che Ash e Pikachu interpretarono correttamente come uno scatto di sorpresa, e Binacle rispose puntando una mano artigliata verso Roggenrola. Dalla punta di un dito, scaturì un getto d'acqua ad alta pressione diretto verso il Pokemmon Roccia di Unima, che fu costretto ad una reazione istintiva per proteggersi. Usando un attacco Protezione, Roggenrola creò uno scudo di energia davanti a sè, appena in tempo. Il getto d'acqua colpì la protezione, lasciando illeso Roggenrola, che però non riuscì a sfruttare il momento di stupore di Binacle, e invece ripetè la mossa di prima.

"Binacle..." esclamò il Pokemon balano con voce raschiante. Questa volta, l'attacco gli aveva lasciato ampio spazio per spostarsi, e Binacle riuscì ad evitare le rocce che Roggenrola gli scagliava contro. Poi, non volendo rendersi prevedibile lui stesso, usò una mossa inaspettata a sua volta - usò le sue mani artigliate per scavare nella sabbia, ed eseguì un attacco Fossa, dirigendosi verso Roggenrola secondo una traiettoria zigzagante che aveva lo scopo di distrarre l'avversario e impedirgli di prevedere i suoi movimenti.

Tuttavia, Roggenrola si era preso un attimo di tempo per riorganizzarsi, e questa volta riuscì a contrattaccare con più efficacia. Si inclinò su un lato, poi battè con forza il piede per terra, e un piccolo movimento sismico scosse il terreno attorno a lui - una gran quantità di sabbia venne catapultata verso l'alto, assieme ad uno stravolto Binacle che volteggiò in aria per mezzo secondo prima di cadere a terra con un'esclamazione di dolore!

"Rola!" commentò Roggenrola, con un tono che esprimeva sia sollievo che decisione.

Anche Pikachu ed Ash erano rimaasti stupiti dalla mossa che il piccolo Pokemon Roccia aveva usato, e il topolino giallo lo fece presente. "Pika! Pika pi, pika!" squittì, mentre guardava Binacle che cercava in qualche modo di rialzarsi e di scrollarsi la sabbia di dosso. Quel colpo aveva fatto un notevole effetto...

"Accidenti, quello era un attacco Battiterra! Sinceramente, non mi aspettavo che Roggenrola lo avesse già imparato..." affermò il ragazzo stupito. "Questa sì che è una mossa utile contro Pokemon di Roccia..."

"Pi pika!" squittì Pikachu. Binacle non si era ancora dato per vinto, e nonostante fosse stato stordito e rallentato dalla potenza del colpo, si rialzò e sì lanciò nuovamente all'attacco. Roggenrola puntò i piedi a terra e si accinse a rispondere all'attacco, che arrivò pochi istanti dopo neella forma di un attacco Fangosberla. Binacle raccolse da terra della sabbia, la inumidì con un getto d'acqua e la scagliò verso Roggenrola, che questa volta non riuscì a difendersi: lo schizzo di fango si schiantò su di lui e gli annebbiò la vista. Con un verso aspro che esprimeva rabbia e frustrazione, Roggenrola cercò di allontanarsi e di scuotersi di dosso quel fango fastidioso. Per cercare di coprirsi, Roggenrola scagliò un attacco Sassata, ma la sua mira era temporaneamente compromessa, e il colpo mancò Binacle di almeno venti centimetri.

"Aspetta, Roggenrola... non è prudente continuare ad attaccare quando sei sotto gli effetti di una Fangosberla!" Ash cercò di consigliare il Pokemon più piccolo, che ora cercava disperatamente di tenere alla larga Binacle. La battaglia si stava facendo un po' troppo accesa, e Pikachu decise che era il momento di intervenire... e non era il solo che lo pensava.

"Fro froakie!" gracidò Froakie. Lui e Pikachu si diressero verso i due contendenti, e il topolino elettrico si mise in mezzo con un attacco Codacciaio proprio mentre Roggenrola e Binacle si scagliavano l'uno contro l'alto. L'attacco Sfuriate di Binacle venne bloccato dalla coda rinforzata del topolino giallo, mentre Roggenrola impattava su di essa e rimaneva intontito per un istante. I due Pokemon Roccia si separarono, ma sembravano ancora esprimere aggressività... così Froakie decise di prendere il Tauros per le corna, si piazzò accanto a Pikachu, e fece una rapida serie di segni con le mani. Il suo corpo venne improvvisamente avvolto da una nube di fumo grigio che scaturì apparentemente dal nulla, e riuscì ad impedire a Binacle e Roggenrola di riprendere l'attacco. Dapprima sorpresi, i due si calmarono alla svelta, e ben presto vennero indotti a più miti consigli.

"Rola..." affermò Roggenrola, finalmente più calmo. Gli occhi posti sulle "mani" di Binacle sbatterono rapidamente, e il Pokemon Acqua/Roccia prese un bel respiro e si sgranchì le mani.

"Scusate, ragazzi..." disse Ash mentre si avvicinava ai suoi due nuovi Pokemon. "Ma ho pensato che fosse il caso di intervenire. Insomma... voleva essere solo un piccolo scontro di aallenamento, non una battaglia vera e propria."

"Froak!" gracidò Froakie, i suoi occhi gialli che si stringevano in un'espressione di avvertimento mentre osservava Binacle... e il Pokemon balano si ritirò e represse un brivido per il modo in cui Froakie lo aveva guardato. Binacle si considerava un Pokemon forte e che non si faceva cogliere impreparato nè prevaricare da nessuno, ma c'era qualcosa nel modo di fare di Froakie che lo spaventava...

No, non era il modo di fare, se doveva essere onesto. C'era qualcosa in Froakie... non era nemmeno lui sicuro di cosa fosse... ma era un sentore opprimente, che lo faceva sentire in qualche modo in balia di quel Pokemon che pure sembrava più piccolo e fragile di lui... 

Finalmente, sia Binacle che Roggenrola si calmarono, e il Pokemon balano mostrò le mani in segno di scusa. "Binacle!"

"Ro ro roggenrola!" rispose il sasso vivente. Difficile dire se avesse accettato o meno, ma il fatto che non avesse fatto altre mosse aggressive voleva probabilmente dire che andava bene... Anche Pikachu e Froakie davano l'impressione di essere più tranquilli, e il ranocchio tirò un sospiro di sollievo e disse di sì con la testa in direzione di Pikachu.

"Pika pikaa!" squittì Pikachu. Si spostò di qualche passo, in modo da dare a Roggenrola e Binacle la possibilità di riprendere il loro incontro d'allenamento, e Ash provvide ad incoraggiare entrambi.

"Okay, ragazzi, non ve la prendete. Succede di farsi prendere la mano." spiegò in tutta tranquillità. "Solo, cercate di stare attenti la prossima volta, okay? Forza, ricominciamo!"

 

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"Uff... accidenti, vi siete impegnati un bel po'..." affermò Ash dopo aver osservato l'ennesimo incontro tra i due Pokemon di Roccia, che adesso si erano appoggiati a terra e cercavano di riprendere fiato. L'allenamento andava avanti già da mezz'ora, e i Pokemon di Ash stavano tutti osservando con attenzione l'incontro tra Roggenrola e Binacle. Sembravano alla pari... anzi, Ash poteva giurare che entrambi avevano già fatto qualche concreto miglioramento rispetto a prima.

"Bi... nacle!" rispose Binacle con un gesto noncurante della mano - come se cercasse di darsi un po' di arie da duro anche se era con il fiato corto. Roggenrola non stava cercando nemmeno di mettersi in posa e restava appoggiato ad un mucchio di sabbia accanto al campo di battaglia.

Pikachu sembrava d'accordo con Ash, e disse di sì con la testa mentre teneva le braccia incrociate sul petto.  Froakie, invece, non sembrava eccessivamente convinto, e i suoi occhi gialli e acuti guizzavano da Binacle a Roggenrola e viceversa con fare inquieto.

Ash prese un bel respiro, e stava per richiamare i suoi Pokemon di Roccia per dare loroun po' di meritato riposo. Prima però che potesse farlo, un lento ma convinto applauso da parte di qualcuno che era arrivato alle spalle del ragazzo distrasse tutti dal loro allenamento e fece fare un piccolo sobbalzo ad Ash.

"Niente male davvero, ragazzo." dissse una voce giovanile. "Si vede che sei un esperto. Devi aver viaggiato molto."

"Ah... e lei come fa a..." cominciò a dire il giovane allenatore mentre si girava verso chi gli stava parlando. Lo riconobbe subito - la pelle scura, e quella strana pettinatura a forma di montagna, con quelle strane decorazioni colorate... sarebbe stato impossibile confondersi con qualcun altro: si trattava di Lino, quel ragazzo che aveva visto durante il salvataggio del Magikarp antico, e che si era rivelato essere nientemeno che il Capopalestra di Altoripoli... ovvero, il suo prossimo Capopalestra da affrontare. Che cosa ci faceva da quelle parti? "Buonasera, signor Lino! Non... non mi aspettavo di trovarla qui."

"Diciamo che... anch'io avevo i miei motivii per essere da queste parti." rispose il giovane Capopalestra, con un tono colloquiale che aveva proprio lo scopo di mettere Ash a suo agio. "Hai mai sentito parlare del laboratorio di ricerca fossili che si trova da queste parti?"

"Froakie..." affermò il ranocchio azzurro sfregandosi il mento.

"Sì... il mio amico Lem ne ha parlato. Sono sicuro che anche lui sarebbe contento di passarci!" affermò Ash. "Aveva dei Pokemon fossili da far rivivere, signor Lino?"

"Certamente! Sono passato da poco a ritirarli, e sono rimasto pienamente soddisfatto!" rispose Lino, mostrando due Pokeball segnate con alcuni lustrini. "Due Pokemon fossili che dominavano Kalos milioni di anni fa... ma che ora si trovano solo in alcuni posti sperduti, o come fossili rigenerati."

Pikachu squittì e disse di sì con la testa. Adesso era curioso anche lui di vederli... e probabilmente lo era anche Ash, la cui espressione si trasformò subito in quella di un bambino in un negozio di dolci!

"Wow! Troppo forte!" esclamò il ragazzino. Così com'era, sembrava quasi di rivedere l'Ash di dieci anni... "Non... non sarebbe possibile darci un'occhiata, signor Lino? Giusto per curiosità..." Completò la domanda facendo un paio di occhioni da cucciolo che però non ottenero l'effetto voluto...

Lino rise brevemente e calò il berretto sugli occhi di Ash. "Hehee... spiacente, amico, questi saranno una sorpresa per quando ci incontreremo alla mia Palestra. Se saprai scalare questa montagna, ti aspetteranno sfide ancora più scoscese più avanti nella Lega!" rispose. Ash fece un sorriso imbarazzato e si sfregò la nuca. Peccato, gli avrebbe fatto piacere vedere quei Pokemon, ma sarebbe stato per la volta successiva. "Però... se ti può interessare, ti posso rivelare dove ho trovato questi fossili. Hai visto, vero, quel picco roccioso a sud-est della città, vero?"

"Beh, è un po' difficile non vederlo." rispose il ragazzo, e il suo sguardo seguì le indicazioni del Capopalestra fino alla roccia più imponente della catena montuosa che lui e i suoi amici si erano lasciati alle spalle. Froakie rabbrividì al ricordo dell'incontro con i Malamar e quegli strani Pokemon di Roccia... "E' lì che si trovano fossili?"

"Fossili, e molto di più, ragazzo mio." continuò Lino. "Fin da quando ero piccolo, la mia passione è sempre stata la scalata. Immagino che fosse naturale che il mio tipo preferito fosse il tipo Roccia, a questo punto... Comunque, come stavo dicendo... quello è il Monte Bagliore, e attraverso esso, si snoda un piccolo dedalo di caverne naturali, la Grotta dei Bagliori, dove al momento lavorano gli archeologi e i paleontologi locali. Sono stato chiamato di recente a dare una mano... e per ringraziarmi, mi hanno dato due fossili, che ho provveduto a far rigenerare. Credo che sarebbe un buon posto per allenare i tuoi Pokemon in vista del nostro incontro."

"La ringrazio del consiglio, signor Lino. Ne terrò conto!" rispose Ash.

Lino fece una breve risata a mezza bocca.  "Non c'è bisogno di essere tanto formali con me, ragazzo... chiamami Lino e basta." rispose. "Allora... hai detto di chiamarti Ash Ketchum, vero? Non sei di Kalos, mi pare di capire."

Ash scosse la testa, e si chinò per accarezzare Pikachu e Froakie, mentre il suo Fletchling emetteva un cinguettio acuto e si posava sulla sua spalla. "No, non proprio... io vengo da Kanto, dalla cittadina di Biancavilla." rispose."E'... una città piuttosto piccola e non molto conosciuta, anche se di recente si è rimodernata."

"Ah, sì... Kanto. Non ci sono mai stato, ho sentito parlare del Monte Argento, e mi piacerebbe avere la possibilità di scalarlo, un giorno o l'altro." disse il Capopalestra alpinista. "E mi pare di capire che hai anche viaggiato un bel po'."

"Fletch..." cinguettò Fletchling incuriosito, inclinando la testa da un lato.

Ash sbattè gli occhi stupefatto. Quel tipo dava l'idea di essere davvero perspicace... "Ehm... in effetti, si può dire di sì. Si vede tanto?" chiese.

"Ho incontrato molte persone nei miei viaggi, e anche nelle mie scalate." spiegò Lino, ostentando un po' di orgoglio per quello che era riuscito a fare già alla sua giovane età. "Credo di aver sviluppato una certa capacità di cogliere le persone, e i Pokemon. Hai idea di come ci si senta ad essere in cordata, oppure ad arrampicarsi in bilico a centinaia di metri da terra? Forse puoi esserti fatto qualche idea, se hai viaggiato così tanto come penso."

"Pikachu..." affermò il topolino giallo, tornando indietro con la mente a tutte le folli avventure che aveva vissuto con il suo allenatore.

"Non posso dire di aver affrontato tante cime come credo abbia fatto tu..." rispose Ash. "Ma ho vissuto esperienze abbastanza simili, sia con i miei amici che con i miei Pokemon. Sono... momenti di grande tensione, vero?"

"Qualcosa di più di questo, amico mio." rispose Lino. "Sono momenti in cui metti in gioco la tua vita. Sono momenti in cui prendi una decisione."

Fletchling sbattè gli occhi, non del tutto sicuro di aver capito cosa volesse dire il ragazzo. "Ehm... in che senso, una decisione?" chiese Ash.

Lino chiuse gli occhi. Gli piaceva sempre spiegare quella parte a chi gli faceva qualche domanda. "In quei momenti, decidi che cosa fare. Una decisione che potrebbe voler dire la vita o la morte. Ti vuoi fermare? Vuoi andare avanti? Ti fidi dei tuoi compagni di cordata? Dei Pokemon che hai con te e che ti stanno dando una mano in questa impresa? Credimi... in situazioni così difficili, sei costretto a conoscere bene i tuoi compagni. Devi imparare a conoscerli, se volete che la scalata prosegua senza problemi... e a quelle altezze, gli errori si pagano molto cari." spiegò il ragazzo di colore. Il suo atteggiamento restava calmo e controllato, ma il suo sguardo esprimeva il suo entusiasmo quando parlava della sua passione per l'alpinismo. Era qualcosa che Ash poteva paragonare alla sua passione per i viaggi e gli allenamenti di Pokemon, oppure alla passione di Misty per i Pokemon d'Acqua... un entusiasmo che non aveva bisogno di parole per esprimersi - lo si poteva vedere molto bene dalla fiamma che ardeva in fondo agli occhi del giovane.

Pikachu restò a guardare a sua volta Lino che faceva il suo discorso. Non era del tutto sicuro di cosa volesse dire, ma se voleva trasmettere la sua passione per la montagna, e il fatto che in un luogo come quello ci fosse bisogno di conoscersi e fidarsi l'uno dell'altro... beh, quello lo aveva capito bene. E doveva ammettere che non conosceva molto bene nè Roggenrola nè Binacle. Finora non c'era stato il tempo di farlo...

"Eh... scusa, credo di essere partito per la tangente. Ma... quello che volevo dire si è capito, vero, Ash?" rispose Lino. "Quello che voglio dire, è che nei miei viaggi e nelle mie scalate, ho avuto modo di imparare a leggere le persone e a rendermi conto dei loro caratteri e delle loro capacità. E... ho l'impressione che tu abbia una vita piena di avventure davanti a te.. Il bello non è ancora venuto."

Questa frase fece tornare in mente ad Ash alcune preoccupazioni che di recente lo avevano preso. "Già... il bello, dice lei, e io sono anche disposto a credere che mi aspetti ancora un sacco di avventure eccitanti. Che diamine, lo spero con tutto il cuore. Ma... di recente, ho compreso che questo viaggio non riguarda soltanto il mio sogno di diventare un grande allenatore. C'è... qualcosa di più in gioco. E non so se posso raccontarglielo..."

"Qualcosa di più, dici?" chiese Lino, mostrando un po' di preoccupazione. "Non sei obbligato a dirmi esattamente di cosa si tratta, se non te la senti... ma se vuoi parlarmi di qualcosa, qualsiasi cosa... io sono qui, e magari ti possso dare qualche consiglio."

"Froakie..." affermò il ranocchio azzurro con tono speranzoso. Anche se cercava di tenersi dentro certe preoccupazioni, Froakie condivideva per molti versi le anse di Ash e dei suoi compagni, e sperava davvero di poterli condividere con qualcuno, in qualche modo...

Il fatto era, che Ash sentiva di avere il bisogno di parlaare con qualcuno, adesso che le sue preoccupazioni erano tornate a galla. E Lino dava l'impressione di essere una persona alla mano, quindi... tanto valeva fare due chiacchiere con lui.

"Beh, se non le desse disturbo... possiamo sederci a parlare un po'?" disse Ash. Con un dito, accarezzò Fletchling sulla schiena, e il Pokemon pettirosso lo ricompensò con un cinguettio acuto. Lino disse di sì con la testa, e dopo aver fatto cenno ai suoi Pokemon di seguirlo, Ash si incamminò lentamente verso la panchina che aveva visto poco prima.

"Certo..." disse Lino. Spazzò via la polvere dalla panchina con un paio di spazzate della mano, e si sedette. "Prego, dimmi pure."

"Grazie..." rispose Ash, sedendosi a sua volta. Pikachu balzò agilmente sulla panchina e si accoccolò vicino al suo allenatore. "Ecco... io ho iniziato questo viaggio perchè, come molti ragazzi della mia età, volevo diventare un grande allenatore di Pokemon. All'epoca ero sventato e impulsivo... e devo ammettere, che anche adesso non ho esattamente l'abitudine di pensare a quello che faccio prima di agire..." Ash fece una breve risata, e Pikachu fece la stessa cosa mentre Froakie si limitava a gracidare indifferente. "Ma nel corso del mio viaggio, ho incontrato molte persone e sono rimasto coinvolto in diverse vicende che mi hanno fatto aprire gli occhi. Ho scoperto che il mondo dei Pokemon è pieno di cose meravigliose, e di persone straordinarie... ma allo stesso tempo, ho conosciuto delle nuove realtà che... beh, non sono state esattamente tranquillizzanti. Ho dovuto affrontare delle organizzazioni criminali... e ho incontrato uomini spietati che vogliono usare i Pokemon per i loro scopi egoistici, e non si fanno scrupolo di distruggere la felicità altrui pur di ottenere quello che vogliono. E non solo io... una mia amica, di recente, è rimasta intrappolata nel continente di Reborn, uno dei luoghi più malfamati di questo mondo... forse avrà sentito parlare del Team Meteora di Reborn City."

Lino annuì di nuovo. "Sì... ho sentito parlare di quello che è successo. Reborn era conosciuto per essere un luogo pericoloso ed infido. E posso capire i tuoi dubbi." affermò. "E'... una cosa che accade prima o poi, quando si cresce. Ci si deve scontrare con una realtà che non pensavamo esistesse, e quello che noi pensavamo si dimostra... beh... un'illusione, oserei dire. E' questo che volevi dire, immagino."

"Pika pika..." mormorò Pikachu abbassando un orecchio. "Pika pikachu..."

"Sì, si può dire che sia così." affermò il ragazzo. "E da quando... da quando ho viaggiato ad Unima, e ho fatto certi incontri che mi hanno fatto comprendere certe verità, ho sentito  che avevo molte più responsabilità di quante mi immaginassi. Mi sono trovato coinvolto in una faccenda molto più grande di quanto mi aspettassi... e non so se io e i miei amici saremo in grado di venirne fuori. Certo, sto continuando il mio viaggio per sfidare le Palestre, ottenere le Medaglie e affrontare la Lega Pokemon di Kalos, ma mi sono reso conto che... ecco... senza offesa, ma c'è qualcosa di più nella mia vita. E mi sono state date più responsabilità, soprattutto ora che ho incontrato Froakie."

"Froakie!" gracidò il Pokemon ranocchio.

Lino si sfregò il mento. "Hmm... non sono sicuro di cosa vuoi dire con questo, ma... in effetti, ho come l'impressione che questo piccolino abbia qualcosa di diverso, rispetto ad altri Pokemon che ho visto. E ne ho visti un bel po' in vita mia..." fu la sua risposta. Fletchling cinguettò di nuovo, questa volta con un tono interrogativo, e Lino si prese un po' di tempo per riflettere su quello che aveva sentito. "Hmm... non so esattamente cosa dirti, Ash. Hai ragione a dire che abbiamo più responsabilità man mano che proseguiamo nel nostro viaggio... sia per diventare allenatori che per diventare adulti... e a volte, alcune di queste responsabilità non ce le siamo cercate. Semplicemente, è così che vanno le cose, e noi non possiamo farci niente."

"Pikachu..." affermò Pikachu, come per dire che ne sapeva qualcosa.

Ash sospirò e trascinò i piedi sulla sabbia, tracciando un paio di righe parallele su di essa. "Sì, ce ne siamo accorti." affermò.

Lino restò in silenzio ancora per un po', a rimuginare su quello che Ash gli aveva detto. "Detto questo... ti posso dare qualche consiglio." rispose infine. "Alla fine, sei tu quello che deve decidere cosa è giusto fare. Non fare qualcosa soltanto perchè la gente si aspetta quello da te, o perchè temi di non deludere gli altri. Affronta queste tue responsabilità... con calma, senza farti prendere dall'ansia, comportandoti come faresti di solito. Alla fine... credo che sia questo il modo di fare che ti permetterà di superare le avversità senza avere rimpianti. Mi spiace di non poter essere più specifico..."

"Non importa, grazie lo stesso. Anzi, le sono grato per avermi ascoltato e aver cercato di aiutarmi." rispose Ash. "D'accordo, cercherò di fare come lei mi ha suggerito. Vero, Pikachu, che assieme formiamo una coppia invincibile? Non ci lasceremo fermare dal Team Flare, da qualche Pokemon folle proveniente da chissà dove, o da qualche malfattore in sottomarino!"

"Pikachu!" squittì il topolino giallo. Anche Froakie e Fletchling si tirarono su per le parole di Lino, e almeno per il momento assunsero un tono più sicuro di sè.

"Fro froakie!"

"Fletch!"

"Non è stato un problema, Ash... mi fa sempre piacere dare qualche consiglio, e aspetto di vederti ad Altoripoli. Credo proprio che saprai offrirmi una battaglia interessante." rispose il giovane scalatore. "Allora, pensi di dare un'occhiata alla Grotta dei Bagliori?"

"Senza dubbio!" fu la pronta risposta di Ash. "Adesso però credo che sia il caso di tornare dai miei compagni. Immagino che mi stiano cercando..."

"Ash!" si sentì da lontano la voce di Lem che chiamava. Il ragazzo con gli occhiali, accompagnato dal suo Bunnelby, stava scendendo dalla stessa scalinata che Ash aveva preso per scendere in spiaggia, e stava muovendo la mano in direzione di Ash per richiamarlo. "Ash, ti stavamo giusto cercando! Non vieni, che stanno per dare la colazione al Pokemon Center?"

"Lem!" esclamò Ash di ritorno, con un'aria sicura che adesso a Lino sembrava più sincera. "Sì, certo, arrivo subito! Non potete certo cominciare senza di me, vero?" 

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Bene... sono abbastanza soddisfatto di questo capitolo. Lino è uno dei Capipalestra di cui viene detto di meno, quindi le mie possibilità di svilupparlo di più, restando comunque fedele al personaggio, sono un po' più ampie. E spero che vi sia piaciuto il modo in cui l'ho caratterizzato. Un montanaro come lui mi dà l'impressione di essere un tipo pratico, intelligente ma che non perde tempo in ragionamenti troppo complessi, e cerca sempre di dare qualche buon consiglio.

Tra poco sarà il momento per Vera di raggiungere Desertopoli... e per Ash e i suoi compagni, di esplorare la Grotta dei Bagliori, e dare un po' più di spazio anche a qualche Pokemon che temo di avere un po' ignorato. Spero che vi piacerà quello che ho in mente...

Mi raccomando, restate a casa e riguardatevi!

A presto!

 

 

 

  
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