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Autore: Etace    11/04/2020    5 recensioni
Siamo negli anni 70.
Sono appena iniziate le vacanze estive e un giovanissimo Severus Piton si appresta a vivere il momento più bello della sua vita. Solo che ancora non lo sa, perché si comprende il valore di un momento solo successivamente, quando questo è diventato un ricordo.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
Isabel Allende


 





Severus Piton amava le vacanze estive, le amava con tutto se stesso.

Non certo perché tornava a casa dai suoi, visto che trascorrevano le giornate a litigare.

No, stare con i suoi genitori era senza dubbio la parte più brutta e spiacevole dell'estate. Suo padre, poi, sembrava peggiorare ogni anno di più.

La cosa bella delle vacanze era un’altra: finalmente, poteva stare lontano da James Potter e dalle sue vessazioni.

Poteva respirare e ritemprarsi, prendersi una pausa da quei maledetti Malandrini.

E poi, meraviglia delle meraviglie, c’era lei.

Non c’erano più i colori della divisa a separarli, le malelingue che parlavano e i vari occhi che giudicavano. C’erano solo lei e lui, per tre meravigliosi mesi.
Nessun scocciatore o nessun amico non richiesto.

Sì perché Lily aveva molti amici a Hogwarts, a differenza sua.

Aveva molte persone con cui chiacchierare e scherzare, e spesso capitava che lei lo ignorasse e passasse più tempo con i Grifondoro.

E d’altronde era anche comprensibile, Severus non gliene aveva mai fatto una colpa.

Lui in fondo non era una gran compagnia, non era particolarmente simpatico e nemmeno particolarmente divertente. Senza contare che era un po' lo zimbello della scuola… Si stupiva che una ragazza bella e popolare come Lily si ostinasse a sedersi vicino a lui durante le lezioni.

Si stupiva, e quando era davvero di buon umore, si illudeva.

Il suo cuore fremeva al solo pensiero… Ma poi tornava sulla Terra. Non si concedeva nemmeno il tempo di sperarci troppo.

No, era semplicemente impossibile.

Lei? No, dai.

Eppure Lily sembrava felice di vederlo, anche se Severus non avrebbe saputo dire se stava con lui per fargli un favore o perché aveva davvero piacere. Propendeva più per la prima ipotesi, però.

-Mary McDonald mi ha detto che quest’anno Londra ospiterà la Coppa del Mondo di Quidditch, per la prima volta dopo diciotto anni- gli disse, mentre camminavano per la campagna, lontano dai centri abitati.

Severus alzò le spalle, poco interessato -Non mi piace il Quidditch-

-Ma c’è qualcosa che ti piace, Severus?- gli domandò Lily, lui la guardò di sbieco -Oltre allo studio e alle pozioni, intendo-

Beh, sì. Gli piaceva lei, molto di più dello studio e delle pozioni, per altro.

-Non è che non mi piaccia- mentì, dando un calcio a un sasso -Però andare a eventi di quel tipo credo sia pericoloso-

-Intendi per Tu-sai-chi e i Mangiamorte?-

-Intendo per James Potter- le rispose Severus, facendola sorridere -Sai, la sola idea di incontrarlo prima del dovuto, mi terrorizza-

-Potter è un emerito idiota- esclamò Lily, accondiscendente -Ma a parte questo…-

-A parte questo, cosa?- la interruppe Piton, ruvido.

-Lasciamo stare. Va bene se ci mettiamo qui?- Lily cambiò discorso in fretta e gli indicò un angolo di prato, sufficientemente lontano e al riparo dalle case e dalle orecchie babbane.

Lui annuì e insieme a lei si sedette per terra. Si erano infatti accordati di preparare insieme le pozioni per le vacanze. Lumacorno quell’anno era stato particolarmente severo, ne aveva date una ventina, tutte da portare dentro una fialetta entro il primo settembre. 

Bisogna dire che Lily era una pozionista molto brava, ma Severus lo era ben di più. Lei si riteneva fortunata a fare i compiti insieme a lui, perché era come farli con un professore vero e proprio. Dopotutto, Severus correggeva perfino il libro.

-Direi di cominciare con la più difficile- le propose, tirando fuori il materiale con aria concentrata -Così ce la togliamo e non ci pensiamo più-

-Va bene, professore- scherzò lei, strappandogli un sorriso.

Ma dopo poco meno di un’ora, ecco comparire la solita, immancabile guasta feste.

-Eccovi, finalmente! Vi ho trovato!-

Una voce acuta e sprezzante li sorprese alle spalle. C’era infatti una ragazzina alta e molto magra, con i capelli biondicci e un vestito un po' da zia, lungo fino al ginocchio.

-Mamma ha detto che non dovete fare quelle cose strambe in mezzo alla gente!- si rivolse a Lily, malamente -Ora glielo vado a dire!-

-Non sono cose strambe, è magia- replicò Severus, gelido -E come puoi ben vedere, non ci sono babbani qui, a parte te-

Petunia arrossì e strinse forte le labbra l’una contro l’altra.

-Tu- iniziò, puntandogli un dito scarno contro -Tu, brutto…-
Ma Severus si alzò in piedi e la guardò con aria di sfida. La ragazza indietreggiò e subito lanciò uno sguardo angosciato alla sorella, come a chiederle di intervenire.
Lily lo fece. Si alzò da terra e strinse il polso nudo di Severus, il quale fece subito scattare lo sguardo su di esso.

-Stiamo solo facendo i compiti, Tunia- le disse Lily, stancamente -Niente di terribile, davvero-

Petunia fece una smorfia. -E cos’è quella pentola?- indicò dietro di loro con un tono che suonava come un rimprovero.

-È un calderone, non un pentola, idiota- le rispose Severus, sentendo la stretta di Lily che aumentava in modo allusivo -Se ti interessa, ho anche un contenitore pieno di sanguisughe velenose. Le vuoi vedere?-

Petunia sgranò gli occhi e assunse subito un’espressione scioccata.
-Ma che schifo!- esclamò, con un brivido -Lily, il tuo ragazzo fa veramente schifo!-

Severus smise di sorridere. Sgranò gli occhi, il suo stomaco fece una capriola e il suo cuore prese a battere forsennatamente. 
Il tuo ragazzo?
-Sei davvero scortese- sentì la voce di Lily in risposta.
-Ha parlato la santarellina! Ma piantala di recitare, Lily, che non impressioni nessuno-
Severus guardò l’amica con la coda dell’occhio, in attesa di sentire una precisazione del tipo “E comunque lui non è il mio ragazzo” oppure “Io e Severus siamo solo amici”.
Ma ciò non avvenne. La ragazza si era già allontanata e Lily non aveva aggiunto proprio nulla.

Severus si sentì arrossire lievemente. Petunia aveva detto davvero “Il tuo ragazzo” o se l’era sognato?
-Mia sorella non è così terribile come sembra- la difese Lily, vergognandosi un po' -Bisogna conoscerla bene per capire com’è veramente. Un po' come te, Sev-

Lui la guardò, lei gli sorrise.

-Ora è meglio che vada. Non oso immaginare cosa dirà Petunia a mia madre-
-Certo- riuscì a dire Severus, ancora frastornato.
-Per quanto riguarda la pozione…-

-Te la finisco io- le rispose prontamente il giovane -La finisco e la inserisco in una fiala anche per te-

Lily gli sorrise -Grazie-

-Figurati- minimizzò, felice di farle un favore -Anzi, ho anche già scritto tutti i temi che ci ha assegnato la McGranitt. Se vuoi, te li passo-
Inutile dire che le avrebbe fatto copiare anche la sua stessa anima, se avesse potuto.

E infatti Lily sgranò gli occhi, sinceramente meravigliata -Li hai già scritti tutti?- gli rispose -Ma siamo in vacanza solo da due settimane!-
Lui alzò le spalle e le accennò un sorriso -Sai che mi annoio in fretta-

-Sei incredibile- gli disse Lily, camminando all’indietro.

-In senso buono, spero-

-Hm, sì. In senso buono- gli concesse, ormai lontana -Ciao, Sev. A domani-

-A domani- la salutò lui, guardandola correre via finché la chiazza rossa dei suoi capelli non fu scomparsa.

Il quindicenne Severus sorrise di cuore, ma presto il cielo azzurro e assolato si deformò, le immagini sfumarono e si dissolsero come inchiostro bagnato dalla pioggia.

Severus Piton  sollevò il capo dal pensatoio di Hogwarts. Il suo viso segnato sembrava una maschera indecisa, a metà tra la gioia e il dolore.

Il tuo ragazzo.

Un debole sorriso gli illuminò le guance umide e scavate. Erano passati più di quindici anni, ma la sensazione di meraviglia e incredulità era rimasta la stessa. Chissà, magari è stato sul serio il suo ragazzo, magari era lui a non essersene mai reso conto...
Uno scalpiccio rapido ma rumoroso interruppe i suoi dolci pensieri: alcuni studenti non erano a letto, tanto per cambiare.

Severus si ricompose e si preparò ad affrontare gli ennesimi, piccoli trasgressori. 

La sua ragazza poteva aspettare.

 

 

 


 


 

Note

Questa flash è venuta alla luce a seguito del rewatch di HP su Italia 1.

Rivedere la storia e la sofferenza di Severus Piton mi ha spiazzato, mi spiazza sempre. Ho bisogno ogni tanto di contro bilanciare...

Spero vi sia piaciuta! A presto,

E.

   
 
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