Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    12/04/2020    2 recensioni
Elsa e Anna sono due sorelle di 27 e 24 anni alle prese con le proprie vite e i propri impegni. Elsa è sposata e vive la sua vita con le scatenate figlie gemelle di 7 anni. Anna, invece, è prossima alla laurea e a dire sì a un futuro roseo e carico di amore che ha sempre sognato fin da piccola.
La vita, però, non è una favola. Entrambe le sorelle vivranno dei momenti di crisi della quotidianità e, per colpa di incidenti e imprevisti, dovranno fare i conti con la cruda realtà.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 12.
“Trucco? Cos’è quello? Il rossetto? No, no!”

“Oh ma insomma! Vuoi stare zitta?!” esclama Rapunzel infastidita dalle continue lamentele di Anna, seduta davanti allo specchio del bagno torturata dalle cure delle amiche.

“Sapete come la penso! Voglio essere professionale, non ci tengo ad apparire!” continua Anna facendo una smorfia alla sé stessa riflessa.

“Cavolo Anna, se è difficile vestirti e prepararti adesso per la tua laurea chissà come sarà alle tue nozze!” si aggiunge Merida appoggiata alla porta con le braccia incrociate, dopo aver alzato gli occhi al cielo.

Rapunzel è intenta ora a piastrare i capelli rossi della giovane amica quando, inaspettatamente, qualcuno citofona al loro appartamento.

“Ziaaaaa” esclamano due bambine piombando nella casa delle tre ragazze e correndo in ogni direzione, pur di trovare l’amata parente.

“Bambine! Dove sono finite le buone maniere?!” esclama Elsa sbuffando irritata, non capendo da chi possano aver preso quelle due visto il carattere serio e freddo di entrambi i genitori.

“Ciao Furie!” saluta Anna felice, mettendosi in ginocchio ed avvolgendo tra le braccia le due.

“Mamma ci ha detto che hai una novità da dirci prima di laurearti!” afferma Lia

“Sì, è due giorni che aspettiamo…cosa succede?” si aggiunge in modo più pacato Sofia.

Anna allora, intuendo il discorso in questione, rivolge uno sguardo alla sorella e alle amiche per poi, sorridente, mostrare la mano sinistra alle due nipotine che, da vere principesse, intuiscono subito la novità.

“Non ci credo! Ti sposi?!” afferma Sofia estasiata abbracciando la sorella e saltellando.

“Sì, a fine anno, mi farete da damigelle vero?” chiede Anna emozionata cercando di non farsi venire le lacrime agli occhi per colpa del trucco applicato perfettamente da Rapunzel, intenta a commentare la scena con Elsa e Merida sulla soglia del bagno.

“Conosci forse dei bambini più simpatici di noi? Hai forse altre nipoti gemelle? No, quindi è ovvio che ti faremo da damigelle” risponde sarcastica la piccola Lia che, con fare altezzoso, si scosta un ciuffo biondo ed effettua una giravolta su sé stessa, facendo risaltare il suo bellissimo vestitino verde.

“Siete felici quindi?” chiede poi Anna al settimo cielo, guardando le due nei profondi occhi azzurri.

“Sì! Ora abbiamo proprio tutto! Una super bella famiglia unita!” si aggiunge Sofia posando un dolce bacio sulla guancia di Anna, che sussulta a quel contatto.

“E presto diventerà ancora più grande! Arriverà un cuginetto di sicuro! Speriamo!” grida Lia strizzando gli occhi ed incrociando le dita.

“Aspetta che?” chiede Anna inclinando la testa incredula e diventando rossa in volto.

“Dai zia Anna! Alla tua età la mamma aveva già avuto due figlie ed avevano pure 5 anni!” continua l’instancabile Lia.

“Direi che per oggi può bastare bambine, lasciatemi un attimo con la zia e aspettatemi fuori” si intromette Elsa imbarazzata, sentendosi presa in causa.

È quella la meravigliosa occasione per permettere alle sorelle di restare un attimo da sole, visto che Rapunzel e Merida vengono trascinate in soggiorno per giocare con le due bambine.

“Sognano già in grande le ragazze” afferma Elsa riferendosi al discorso di prima portato a galla dalle figlie.

“Potrebbero non avere tutti i torti…” borbotta Anna a bassa voce, sentendo improvvisamente il cuore in gola, ma non preoccupandosi troppo dell’eventualità.

“Che cosa hai detto? Anna?” esclama Elsa captando le parole dell’altra.

“Elsa…non vedevo Kristoff da più di due mesi. Potrei aspettarmi di tutto dopo questi tre giorni” ride Anna girandosi verso di lei e ritrovando la tranquillità di sempre.

“Dovevo immaginarmelo…beh non sarò di certo io a farti prediche sull’argomento ma, vi consiglio di vivervi la vita matrimoniale da soli per un po’. I figli è meglio che arrivino dopo” afferma con aria vaga Elsa.

“Elsa, che cosa stai cercando di dirmi?” sbotta Anna titubante girandosi di scatto verso di lei e squadrandola da vicino.

“Io? Niente! È solo un consiglio! Ora dobbiamo andare” taglia corto la maggiore, rendendosi conto di aver parlato troppo.

“Sei bellissima Anna e sono fiera di te. Sei una donna meravigliosa…da oggi inizia la tua nuova vita” conclude poi Elsa, accarezzando i capelli lisci dell’altra e ammirandone il trucco e l’abito convinta, ora più che mai, di avere di fronte una sorella magnifica, matura e sicuramente molto più forte di lei.

 
Anna viene accompagnata in macchina da Elsa e dalle gemelle che, per fortuna, riuscivano a smorzare la tensione e rallegrare la laureanda eccitata e adrenalinica.

Una volta arrivati all’Università, molti erano gli invitati pronti ad accogliere Anna.

Merida e Rapunzel con abiti corti e tacchi alti che tenevano tra le mani vari sacchetti contenenti, probabilmente, tutti gli scherzi e i giochi da fare dopo la proclamazione. Dietro di loro c’erano altri numerosi compagni di corso, gli amici Flynn e Hiccup e il magnifico Kristoff. Kristoff, in genere abituato a vestirsi con camice a quadri e pantaloni larghi, aveva ora i capelli sistemati con il gel, il viso pulito senza un filo di barba, una camicia azzurra, pantaloni e scarpe eleganti. Il giovane, emozionato più che mai, stringeva tra le mani un mazzo di fiori con margherite e girasoli, pronto a donarlo alla futura dottoressa.

Anna scende dalla macchina stando attenta a non rovinare il vestito rosso attillato che risaltava ogni sua linea.

“Sei, sei bellissima!” sussurra Kristoff senza parole, scrutando Anna avvicinarsi guardando prima il suo volto allegro e brillante grazie al trucco applicato, poi i capelli lisci che in genere lei era solita raccogliere e le gambe slanciate grazie ai tacchi che non usava spesso.

“Guardala negli occhi, non fissare le gambe” afferma un uomo alle sue spalle con fare scherzoso.

“Papà!” esclama Lia sorridente vedendo il proprio genitore comparire dietro al futuro zio.

Elsa ammira la figlia dal vestitino verde correre tra le braccia del padre e, finalmente, abbozza un sorriso.

“Sei riuscito a venire quindi” afferma Elsa avvicinandosi a lui e prendendo per mano Sofia, avviandosi con il gruppo di invitati verso l’aula della discussione.

“Certo, te l’ho promesso. Anna è troppo importante per me” risponde lui serio, rivolgendole uno sguardo veloce per poi seguire la folla.

Anna si posiziona tra le prime file insieme agli altri candidati e, dopo aver rotto il ghiaccio e superato il momento di tensione iniziale, comincia ad illustrare il contenuto del suo accurato elaborato finale.

“Ma che sta dicendo?” bisbiglia Lia all’orecchio di Sofia.

“Non ne ho la più pallida idea, non ci capisco nulla!” risponde l’altra spalancando gli occhi azzurri e puntandoli sulla bocca della zia, ormai intenta a descrivere perfettamente molti argomenti psicologici.

“Serotonina, attaccamento, ormoni, sistema nervoso…ma che cosa sono?” chiede poi titubante Sofia condividendo quel momento noioso con la sua compagna di vita e di avventure.

“Per me è completamente pazza” aggiunge Lia portando la mano all’orecchio dell’altra per non farsi sentire.

“Anche secondo me” ribadisce Sofia per poi ricevere un’ammonizione da Elsa che, disturbata dai leggeri rumori di sottofondo, le fulmina con lo sguardo per farle tacere.

Le bambine colgono al volo il messaggio e sprofondano simmetricamente sulle loro sedie per poi, una volta nascoste, affermare in coro:

“Io e te non ci laureremo mai. Vediamo di finire le elementari e basta”

Kristoff ammira emozionato la giovane donna che parla spigliata e senza paura di fronte alla commissione. L’uomo la rivede da bambina, quando giocavano insieme in giardino e lei spesso si nascondeva dietro alle betulle piangendo con il desiderio di diventare regina e non solo principessa. La vede poi alle medie e alle superiori quando, in piena adolescenza, non era molto carina. Cosparsa di brufoli, con l’apparecchio e qualche chilo in più, tutti la criticavano e la bullizzavano.

“Non mi amerà mai nessuno! Mi odiano tutti, dicono che sono brutta, che non troverò mai un fidanzato!” afferma il ricordo di Anna, appoggiata al tronco di un albero mentre piange disperata a 13 anni.

“Cosa ti importa del fidanzato? Hai 13 anni, siamo ancora giovani! Ora per te è il momento di credere in te stessa e divertirti! Chi ti critica non ti merita” risponde un giovane Kristoff di 16 anni, mentre le accarezza una spalla.

La mente torna poi al giorno della morte dei genitori di Anna e di come, da quel momento, la piccola quindicenne cambiò radicalmente. Il trauma fu talmente forte da farle perdere parecchi chili, avere crisi di panico ma, nonostante tutto, riuscire a sostenere Elsa che, a differenza sua, non riusciva a superare quel brutto momento.

La morte dei genitori aveva fatto crescere Anna prima del previsto, insegnandole a badare a sé stessa, a cercarsi una casa, dei lavoretti per potersi mantenere e nel frattempo andare a scuola.

Kristoff aveva ammirato tutto il suo percorso arrivando a 23 anni e perdere completamente la testa per lei.

“La sorella della tua migliore amica? Sei serio?” gli dicevano i compagni di corso e i colleghi.

La loro relazione all’inizio non fu facile. Anna era una ragazza tosta, estremamente attaccata alla sorella e riuscire a conquistare un pezzettino del suo cuore completamente legato alla consanguinea non era stato per nulla semplice.

Ora, però, Anna era lì: sicura e matura di fronte a lui. Quella piccola ragazzina confusa e traballante, si era trasformata in una meravigliosa donna che, molto presto, avrebbe accettato come partner e compagna di vita per sempre.

“Anna Arendelle, la commissione ha ascoltato il contenuto della sua tesi e ha deciso di darle come votazione 110 su 110 con l’aggiunta della lode. Pertanto, con i poteri conferitemi dal Magnifico Rettore, la proclamo dottore in Psicologia Clinica. Congratulazioni” afferma il presidente alzandosi in piedi e stringendo la mano alla giovane che, emozionata, ricambia il gesto e si dirige fuori non credendo al proprio risultato.
Rapunzel, Merida, Flynn e Hiccup corrono fuori dall’Università dove, grazie a coriandoli e stelle filanti, si preparano a onorare trionfalmente la sua uscita.

“Zia!!” esclamano in coro le bambine piombando addosso ad Anna che, per un attimo, perde l’equilibrio.

“Sei stata bravissima! Anche se non abbiamo capito nulla!” spiega Lia stringendosi al suo collo, mentre Sofia afferra curiosa la sua laurea e comincia a sfogliarla.

“Sono contenta, davvero” riesce a rispondere Anna avvolgendo a sé le due piccoline alle quali ha addirittura dedicato l’elaborato.

“Posso congratularmi anche io?” si intromette Kristoff avvicinandosi alla laureata che gli si getta tra le braccia tremante.

“Sei stata bravissima amore, perché tremi?” domanda lui accarezzandole le braccia nude con l’evidente pelle d’oca.

“Perché ora ho raggiunto uno dei miei obiettivi, dei miei sogni. Ci sarà il concorso ma non mi spaventa più. Ora ci saremo solo io e te! Non vedo l’ora di sposarti” sussurra lei emozionata, guardandolo con gli occhi lucidi di pianto per poi baciarlo delicatamente, lasciando che gli amici e Jack scattassero miliardi di fotografie accompagnandosi con urla e fischi di gioia.

Kristoff conclude con il porgerle un mazzo di fiori e lasciare posto a Elsa che, come sempre, preferisce osservare in silenzio e irrompere nella vita della sorella solo sotto la sua richiesta.

“Sei una donna Annie” si limita a dire Elsa accarezzandole subito il volto, per poi avvolgerla tra le sue braccia. Pochi sguardi, un sorriso che va da un orecchio all’altro e, senza altre parole, le due sorelle condividono segretamente tutto quello che custodiscono nei propri cuori.  

Seguono momenti di divertimento, brindisi, scherzi, fotografie e risate quando Anna, che già aveva notato la mancanza di Hans, lo vede comparire in lontananza. Approfittando di un momento di distrazione della compagnia, Anna si dirige privatamente verso di lui, felice e onorata di averlo con sé anche se distaccato dalla folla.

“Sei venuto quindi!” afferma lei euforica, senza però avvicinarsi troppo.

“Non me lo sarei perso per nulla al mondo. Ho preferito guardare tutto da lontano e sorridere per il tuo magnifico risultato. Sei stata bravissima” risponde cordialmente lui, mostrandosi tranquillo e sereno.

“Hans io… mi dispiace tantissimo per quello che è successo tra noi ma io non ce la faccio senza la tua amicizia” sbotta Anna stringendosi le mani, come a supplicarlo di tornare al rapporto precedente.

“Chi ha mai detto che non voglio esserti amico?? Anna… ho vissuto con questa cotta per diversi anni e ora, dopo il tuo bacio, ho capito che dovevo prendermi un attimo di pausa per capire e amare di più me stesso. Tu non sei mia la donna della mia vita e non lo potresti mai essere. Finalmente l’ho capito e sono pronto a ricominciare” spiega lui tranquillamente, facendole segno con le mani di non pregarlo.

“Come fai a dirlo? Ti ho spezzato il cuore!” si colpevolizza Anna, maledicendo la propria bellezza e il proprio carattere che avevano attratto anche Hans oltre a Kristoff.

“Oh no, non osare dirlo. Alla fine l’amore ha diverse sfumature. Io so che tu mi ami Anna, ma mi ami come amico! Io voglio solo questo calore da te! Non mi hai mai spezzato il cuore perché non ti sei mai permessa di usarmi, di deludermi, di lasciarmi indietro. Sono sempre stato il primo per te, condividendo tutto e permettendomi di essere quello che in molti chiamano “l’amico per la pelle”. Io ho provato a trasformare questo amore in altro…ma ho capito da solo che quel tipo di amore non lo vivrò con te, perché quel tipo di amore appartiene a Kristoff” continua lui sicuro del proprio discorso toccante, sorridendo ad Anna e mostrandole un affetto smisurato.

“Hans io…devo dirti che io e Kristoff…” comincia a dire Anna abbassando lo sguardo con il cuore che le esplode nel petto.

“So già tutto. Vi sposate. L’ho capito quel giorno del nostro bacio. Tu alla fine non mi hai baciato. Le tue labbra appartenevano a un altro e l’ho sentito subito. Sapevo con certezza che Kristoff ti avrebbe chiesto di sposarlo e l’anello al tuo dito ne è la conferma. Sono così felice per te Anna, è la vita che ti meriti e sono qui per dirti che come amico ci sarò sempre” la interrompe Hans, spiazzandola per l’ennesima volta.

È in quel momento che Anna intuisce e decide di rispondere istintivamente al proprio cuore che, vero e scosso dalle parole del giovane, capisce di potersi completamente affidare a lui. La giovane muove freneticamente gli occhi, ragiona su un concetto molto importante, respira affannosamente e tutto d’un fiato esclama:

“Vuoi farmi da testimone di nozze?”

Hans rimane di sasso non riuscendo più a ribattere. Anna stessa è pronta ad un eventuale rifiuto ma, dopo tutto il discorso affrontato, ha finalmente capito che Hans non si sarebbe mai spinto oltre e, se non fosse per lui, lei non avrebbe mai capito di amare Kristoff con ogni parte di sé.

Il ragazzo dai capelli rossi rimane imbambolato dalla proposta e, dopo averci pensato, sorride contento ad Anna.

“Sì, e ti ringrazio per aver scelto me. Ti voglio bene Anna!” è questa la risposta di un ragazzo innamorato di un’amicizia che, grazie alla sua profonda maturità, è in grado di scindere la sottilissima differenza che sta tra amore e amicizia.
  
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