Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
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Autore: JennyPotter99    17/04/2020    0 recensioni
SEQUEL DI "BIG POWER, BIG RESPONSABILITY"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mentre anche Peter aveva incontrato Eddie al Daily Bugle, i giornali avevano pesantemente criticato la performance di Mary Jane.
Quel giorno, Harry sarebbe uscito dall’ospedale e insieme ai due fratelli avrebbero visto la partita di football a casa sua.
Imbottigliata nel traffico con la limousine, Clary abbassò il finestrino quando vide un enorme cartello.- Spiderman riceverà le chiavi della città: ha salvato la figlia del capo della polizia.- lesse, sbuffando.- E ti pareva. Ma perché diamine la gente vede solo quello che fa lui?!- esclamò, notando poi che Bernard aveva una testolina dondolante di Spiderman sul cruscotto.- Quella che diamine è?-
-Mi scusi, signorina Parker, era in omaggio con le patatine.- spiegò il maggiordomo.
Clary ridacchiò per la sua scusa.- Va bene, ti perdono, solo perché sei tu.-
Quando i tre giunsero a casa, Peter porse una palla da basket al suo amico.- Tieni, un regalo di bentornato.-
-La tua vecchia palla? Grazie!- gli disse Harry, mentre Clary roteò gli occhi.- E tu ce l’hai un regalo di bentornato?- domandò alla ragazza.
Clary fece un sorrisetto furbo e si aggrappò al suo braccio.- Te lo mostro dopo, lo porto sempre con me.- gli sussurrò.
Peter si schiarì la voce, arrossendo.- Beh, perché non vediamo la partita in cucina, così mangiamo?-
-Prima fammi vedere che sei fare!- esclamò l’altro, lanciandogli la palla.
Quando Peter gliela rilanciò, per sbaglio andò a colpire un vaso.- Ops, attento!-
Con una velocità anormale, Harry riuscì a prendere sia la palla sia il vaso prima che cadesse.- Wow, avete visto?!-
Clary e Peter si fulminarono con lo sguardo: il siero, dopotutto, ce lo aveva ancora nelle vene.- Sei in forma.-
Quella sera, Clary si preoccupò di preparargli la cena e di controllare che stesse bene prima di tornare a casa.
Si voltò verso di lui nel letto, accarezzandogli il petto nudo.- Sicuro che stai bene? Non vorrei averti scombussolato troppo.-
L’altro ridacchiò, dandole un bacio.- No, sta tranquilla, mi serviva. Ma non c’è bisogno che rimani, sto bene.-
-Sai, in realtà…Beh, noi stavamo progettando di andare a vivere insieme.- continuò Clary, poggiando il mento sul suo pettorale.
-Ma è fantastico.-
-Ti piacerebbe?-
-Moltissimo.-
-Allora resto.- disse lei, alzandosi per andare in bagno.- Ti cambio la medicazione.-
Indossò una sua maglietta e si avviò in bagno per prendere tutto l’occorrente dalla cassetta del pronto soccorso.
Quando l’aprì, vide che su un ripiano c’era una scatolina nera di pelle.
Curiosa, l’andò ad aprire, scoprendo un bellissimo anello d’argento, con una brillante pietra verde incastonata in cima.
Un anello di fidanzamento.
Si coprì la bocca prima di fare un verso di sorpresa.
-Ehi, tutto bene?- la chiamò Harry, vedendo che ci stava mettendo troppo.
-Sì, ecco, arrivo!-
Clary rimise tutto apposto, prendendo solo l’ovatta e l’acqua ossigenata.
Tornando da lui, vide che stava fissando il quadro di suo padre.
-Apprezzava molto l’aiuto che tu gli davi in azienda, vorrei ricordarmi di più di lui.- disse, abbassando lo sguardo.
-Ti voleva bene, è questo l’importante.- commentò Clary, anche se i sensi di colpa la divoravano: dopo l’incidente, Harry sembrava non ricordarsi né di come suo padre era morto, né che Peter e Clary erano in realtà Spiderman e White Woman.
***
Il giorno successivo, ci sarebbe stata l’enorme festa a Central Park in onore di Spiderman.
C’era molta gente, palloncini rossi e blu ovunque ed era stato allestito un piccolo palco con dei microfoni.
Clary vide Mary Jane seduta su una panchina e l’affiancò, mentre Harry era andato a prendere dello zucchero filato.
-Ehi, come va lo spettacolo?- le chiese Clary.
-Male, mi hanno scaricata. A quanto pare la mia voce non supera le prime 4 file.- rispose lei, delusa.
-Oh, mi spiace, Peter lo sa?-
-Stasera andiamo a cena fuori, glielo dirò…Mi hanno sostituita con un gruppo di ballerini che fanno il tip tap, ridicolo.-
Clary sospirò insieme a lei.- Non è giusto che gli uomini si prendano tutto il merito.-
A quel punto, dopo un’epocale performance di una banda, Gwen Stacy, la figlia del capo della polizia, salì sul palco.
-Signori e signore, sono qui oggi per presentarvi il magnifico eroe che gira per le vie della nostra città. Qualcuno che non chiede mai un compenso per le sue azioni, qualcuno che mi ha salvata mentre cadevo dal 63esimo piano senza battere ciglio. Il favoloso, coraggioso e fantasmagorico Spiderman!- esclamò Gwen, applaudendo insieme a tutta la gente.
E così, dal cielo, Peter arrivò col costume ben lavato e si arrampicò sugli spalti, salutando tutti con gioia.
Ad un certo punto, le persone iniziarono ad incitarlo a baciare la ragazza.
Clary vide MJ accanto a se che li guardava col fiato sospeso: sarebbe morta dalla gelosia se Peter l’avesse baciata.- Avanti, fallo.- mormorò tra se e se.
Di fatti, Peter si tirò su parte della maschera e davanti all’intera città e a centinaia di giornalisti, baciò Gwen.
-Wow, spero che Peter riesca a scattarla.- commentò Harry.
Improvvisamente però, qualcosa coprì il sole e non si trattava di semplici nuvole.
All’apparenza sembrava una tempesta di sabbia che si fece spazio tra i passanti e che poi volò via dietro un camion porta valori.
La folla si disperse spaventata e Peter lo seguì.
-Oh, ehm, non mi sento molto bene.- intervenne Clary, cercando di trovare una  scusa per allontanarsi da MJ ed Harry.
La ragazza capì il suo intento.- Oh, vuoi andare a casa?-
-Sì, Harry, ti spiace andare con Mary Jane? Io devo scappare!-
-Certo, certo, non ti preoccupare.- aggiunse Harry.
Clary si spogliò dietro un vicolo e poi raggiunse il fratello, vedendo da lontano quello che stava succedendo.
Non era una normale tempesta di sabbia: quando essa si ricompose sopra il camion pieno di soldi, prese la forma di un uomo.
Era vestito con gli abiti del carcere, quindi probabilmente era evaso.
Nessuno dei due fratelli sapeva come fosse possibile, ma a quell’uomo era successo qualcosa che gli aveva completamente cambiato il DNA.
Mentre egli si occupava di prepararsi delle borse con i soldi, Peter intervenne.
-Che cosa vuoi?! Lasciami in pace!-
-Mi dispiace, non so se lo sai, ma sono io lo sceriffo da queste parti!- ribatté Peter, dandogli un pugno sullo stomaco.
Però la sua mano gli passò solo attraverso e di risposta, l’altro fece lo stesso, sbattendolo fuori dalla macchina, dove iniziarono ad arrivare la polizia e i vigili del fuoco.
I sedili anteriori erano pieni di sabbia e chi guidava era svenuto tra la polvere, lasciando la vettura completamente abbandonata e con l’acceleratore premuto.
Peter corse attraverso il traffico e per non investirlo, due macchine si colpirono a vicenda.
Così Peter staccò una delle portiere e gliela lanciò contro, ma anch’essa gli passò solo attraverso, come un fantasma.
Il camion stava per colpire un grosso tir, perciò Peter si distrasse dal criminale e pensò a salvare i due uomini al suo interno.
Prima che egli potesse scappare, un potente getto d’acqua lo colpì ad una gamba, facendolo inginocchiare e non permettendogli così di ricomporsi.
Dall’altra parte del getto, Clary, con la pompa dei vigili del fuoco.- Ecco qua, ora non scapperai più!- esclamò la ragazza, dando un cinque a tutti gli agenti.- Grandi come al solito, ragazzi.-
Peter le si avvicinò sospirando.- Non potevi farlo prima?-
-Beh, tu non ci hai pensato. Chimica elementare, secchione, se bagni la sabbia che succede?-
-Si sgretola.-
-Bingo!-
Quando si voltarono verso di lui però, era sparito, lasciando un cumolo di sabbia bagnata.
-Beh, magari solo una gamba non bastava…-
In quel momento, Clary vide che l’uomo aveva lasciato a terra qualcosa: era un ciondolo con dentro la foto di una bambina.
Forse il motivo per cui aveva fatto la rapina.
   
 
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