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Autore: Nao Yoshikawa    17/04/2020    7 recensioni
Raccolta di flashfic/oneshot spin-off de “L’effetto farfalla” costituito da momenti dolci/teneri/divertenti.
1 {Notte insonne} Una volta l’uno, si erano detti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.
2 {Primo bagno} «Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
3 {Coliche} «Angelo, ma perché stai piangendo anche tu?!»
4 {Un semplice trucco} «Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
5 {Somebody to love} «Ora basta, non ce la faccio più con questa melodia infernale»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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16 – Primo amore.
 
Distesa sul pavimento, El so stava dedicando ad uno dei suoi tanti racconti. Amava sperimentare più generi, anche se prediligeva più che altro le storie d’avventura o d’amore. E, soprattutto, adorava leggere ad alta voce.
«C’era una volta una bellissimissima principessa di nome Emma Lyra, che era fidanzata con un bellissimo principe di nome Seth…»
Ad Aziraphale, che l’ascoltava sempre molto volentieri, non poterono sfuggire quei due nomi.
«Seth?» domandò.
El si alzò, mettendosi seduta con il viso arrossato.
«Sì, il bimbo che mi piace.»
In quel momento nella testa di Crowley risuonò ripetutamente una sorta di allarme immaginario. Perché diamine una cosa del genere stava accadendo ora? Pensava che avrebbe avuto molto, molto più tempo.
Rigido come un bastone guardò sua figlia.
«Un bambino che ti piace?» domandò lapidario, chinandosi a guardarla. «E dove lo avresti conosciuto?»
«L’ho incontrato l’altro giorno quando sono andata con papà al parco.»
Ah, ecco di chi era la colpa. Aziraphale aveva un’anima troppo romantica, non sarebbe mai stato dalla sua parte. Lo guardò malissimo, come se avesse voluto ucciderlo.
«Insomma, e tu dov’eri mentre accadeva ciò?!»
«Crowley, ora non farne uno dei tuoi soliti drammi, sono solo bambini», spiegò pazientemente.
«Saranno solo bambini, ma vedo che questo… tizio ha avuto un certo fascino su El. E tu», indicò la bimba. «Sei ancora troppi piccola per pensare a queste cose. Forse fra cinquant’anni potremmo parlarne.»
El, che sapeva farsi valere già molto bene, si mise in piedi, con le mani poggiate sui fianchi.
«È troppo! Io non voglio fare come te e papà, avete aspettato seimila anni per mettervi insieme!»
Aziraphale avrebbe voluto dire “touché”, in effetti non aveva tutti i torti.
«Certo che abbiamo aspettato seimila anni, dovevamo conoscerci per bene!», e, avrebbe voluto aggiungere, io avrei aspettato molto di meno, ma non mi è stato possibile. «Non rivedrai mai più quel ragazzino.»
El incrociò le braccia al petto.
«E invece sì, ci vediamo domani. Noi andiamo sull’altalena insieme e mi ha anche dato il suo gelato. Quindi devo sposarlo!»
Alla parola “sposarlo”, quasi Crowley si sentì male.
«Cosa mi tocca sentire… El, non lo dire…» si lamentò, peccato che sua figlia fosse già partita in quarta.
«Sì, certo, e quando mi sposerò voglio un vestito bellissimo e…» ad un tratto assunse un’espressione molto più dolce. «Papi, mi accompagni all’altare, vero?»
Quella bambina lo colpiva al cuore peggio della freccia di Cupido con quelle sue domande ingenue, dolci e così strappalacrime.
Approfittarsi così della sua mal celata sensibilità era ingiusta.
«Oh Crowley, hai gli occhi lucidi, ma ti sei commosso?» domandò Aziraphale.
«Io… no! Non sono commosso, che assurdità!» tossì appena, ricomponendosi. «Certo, ti accompagneremo entrambi…»
Già se la immaginava… no, non poteva, avrebbe finito con il versare tutte le sue lacrime.
«Evviva! Allora adesso… continuo a scrivere, voglio arrivare alla parte del matrimonio subito.»
Crowley si accasciò sul divano, rassegnato.
«Aziraphale, è colpa tua. Lei è troppo bella, se fa conquiste già adesso, non oso pensare quando sarà più grande», sospirò.
«Oh, quindi è colpa mia? Somiglia molto anche a te, mio caro, direi che abbiamo i nostri meriti entrambi», dicendo ciò gli accarezzò lievemente i capelli, come se fosse stato un bambino.
 
Nota dell’autrice
Cominciamo MOLTO MALE se Crowley ci parte così, pensiamo un po’ appena El sarà più grande. E certo, la colpa è di Aziraphale perché la bimba è troppo bella, anche se somiglia ad entrambi.
Dovevo chiamare questa raccolta “Mille modi per far sclerare Crowley in modo semplice e pulito”.
 
   
 
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