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Autore: Sambyeol    17/04/2020    1 recensioni
Per la piccola Suha la vita non era mai stata rose e fiori, ma non sapeva che ad aiutarla dal toccare il fondo sarebbe stata una piccola scimmietta ed un ragazzino vissuto per strada.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda quando Suha e sua madre si diressero verso le profondità più oscure ed ignote del mercato. La bimba sapeva benissimo quale fosse il suo destino, e anche se non lo dava a vedere, dentro di sé era terrorizzata. Non le importava il fatto che la madre stesse per abbandonarla, fin dal giorno in cui era nata non le aveva mai dimostrato alcun tipo di affetto, a causa del dolore che le provocava il solo guardarla. Suha era il frutto di un amore tanto forte quanto passeggero tra sua madre ed un marinaio giunto da terre lontane. Non sapeva nulla di quell’uomo se non quei pochi tratti che lei stessa aveva ereditato, come i suoi capelli neri, mossi come le onde del mare, ed i suoi occhi, blu come l’oceano. Ed era soprattutto a causa di questi e del loro colore più che unico che la madre la disprezzava così tanto, in lei riusciva solo a vedere quell’amore che le era sfuggito dalle mani.
-Muoviti disgraziata. finalmente non dovrò più vederti attorno a me.- la madre la strattonò dal braccio talmente forte da rischiare di farla cadere.
I piani della donna erano di vendere la piccola Suha a qualche ricco signore, non le importava cosa ne sarebbe stato di lei, l’importante era non vederla ma più. Ma la bimba aveva paura di come potesse essere la vita da schiava, e tutti i suoi incubi crebbero in modo esponenziale nel momento in cui vide il suo futuro padrone ed il suo sguardo pieno di lussuria. Suha cercò subito di sottrarsi alla presa di sua madre, ma venne scaraventata a terra e prontamente presa da uno degli scagnozzi del ricco signore.
-Vivace la preda, mi piace.- esordì accarezzandole il viso -Ed è di una bellezza incredibile già da infante, chissà che dea diventerà una volta cresciuta un po’.-
-Ora ha la bambina, mi dia il mio compenso.- ad un tratto si sentì un rumore provenire da un angolo buio della strada, tutti si fermarono come pietrificati, se le guardia del sultano li avesse trovati non sarebbe andata a finire per niente bene. Ma per sfortuna della piccola, dall’ombra spuntò solamente una scimmietta che iniziò piano piano ad avvicinarsi.
-Stupida bestiaccia.- disse l’uomo che teneva Suha -Vattene di qui o farai una brutta fine.- l’animaletto inclinò la testa non capendo e si gettò addosso all’energumeno, il quale cominciò a dimenarsi cercando di togliersela di dosso. Suha colse l’occasione ed iniziò a correre per sfuggire a quel terribile destino. Gli uomini agli ordini del ricco signore furono subito pronti ad inseguirla, se fossero riusciti a prenderla, la bimba avrebbe ricevuto una punizione che neanche avrebbe potuto immaginare. Forse scappare ed accendere l’ira di quegli uomini non era stata una buona idea, soprattutto nel momento in cui capì che il suo esile corpo aveva poca forza ancora per poterla aiutare a scappare. Stava ormai per darsi per vinta quando qualcosa attirò la sua attenzione. Era la stessa scimmietta che inconsciamente l’aveva aiutata a scappare, o forse era proprio quello il suo obiettivo? Non c’era certo il tempo di pensarci, Suha riusciva ancora a sentire le voci dei suoi inseguitori, così mise da parte tutti i suoi dubbi e le sue domande e seguì la scimmia per le stradine del mercato fino ad arrivare ad un vicolo cieco. Ora si sentiva definitivamente in trappola.
-Hey, di qua. Forza.- si girò e vide un ragazzino sporgersi da una finestra. D’istinto Suha afferrò la sua mano e si fece aiutare a salire prima che quei mostri potessero vederla -Bravissimo Abù, ce l’abbiamo fatta ti sei meritato un dattero. Tu ne vuoi uno?- il ragazzo non sembrava tanto più grande di Suha ed in cuor suo sentiva che anche lui era rimasto da solo, senza una famiglia -Tranquilla, non ti mangio mica. Mi chiamo Aladdin e questo è il mio amico Abù. Tu come ti chiami?-
-Io sono Suha.- la prese coraggio e accettò il dattero.
-So che può essere difficile quando si viene abbandonati al proprio destino, ma ora non ti devi preoccupare più di nulla, ci penseremo noi a te, ti insegneremo come rubare il cibo e a sfuggire alle guardie del sultano. Potrebbe non sembrarlo, ma è davvero divertente, è un po’ come giocare ad acchiapparsi, solo che sono sempre gli altri a dover prendere e tu a dover scappare.- Aladdin sembrava davvero felice di aver trovato una nuova amica, e Suha provò qualcosa di nuovo dentro di sé, la gioia di essere accettata. Così inizio la nuova vita di Suha.
   
 
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