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Autore: Sambyeol    27/04/2020    1 recensioni
Per la piccola Suha la vita non era mai stata rose e fiori, ma non sapeva che ad aiutarla dal toccare il fondo sarebbe stata una piccola scimmietta ed un ragazzino vissuto per strada.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suha stava passeggiando per le vie affollate del mercato, c’erano banchi con ogni tipo di merce, tessuti, cibo, gioielli, e nell’aria un continuo vociferare tra chi cercava di farsi pubblicità e chi tentava di contrattare un prezzo un po’ troppo alto. Ad un certo punto vide qualcosa muoversi al banco del pane -C’è una scimmia in mezzo al pane.- disse con tono sostenuto al venditore -Come può vendere del pane in queste condizione?- il venditore, dopo aver mandato via la scimmia, pregò Suha di abbassare la voce temendo che nessuno avrebbe comprato più il suo pane -Ma è una cosa inaccettabile.-
-La prego, le darò il pane più fresco che ho se evita di parlare della scimmia, le giuro che è la prima volta che la vedo attorno al mio banco del pane.- il venditore le porse una pagnotta abbastanza grande da sfamare una famiglia.
-Va bene.- prese il pane guardando l’uomo quasi con disgusto -Ma questa sarà la prima ed ultima volta.- il venditore la ringraziò e tornò ai suoi affari. Quando Suha girò l’angolo, Abù le finì sulla testa -Bravissimo Abù, te lo sei meritato.- strappò un pezzettino di pane e lo diede alla scimmietta.
-E va bene, il tuo metodo funziona, ma cosa farai dopo aver usato questo trucchetto con ogni venditore presente al mercato?- Aladdin era seduto sul ciglio del muretto -Perché dubito che si dimenticheranno del tuo viso.- se la stava ridendo sotto i baffi.
-Sei semplicemente invidioso del fatto che grazie al mio metodo evito di farmi inseguire dalle guardie. Non puoi semplicemente ammettere che il mio piano è migliore del tuo e che l’allieva ha finalmente superato il maestro?- Suha ridacchiò lanciando mezzo panino ad Aladdin.
-Guarda che è solo grazie a tutte le corse fatte per sfuggire dalle guardie che sei cresciuta così atletica e furba, e sicuramente avere a che fare con una bella ragazza aiuta ad addolcire i venditori.-
Erano passati anni da quando Aladdin e Suha si conobbero quella buia notte al mercato, Suha era cresciuta più bella che mai, aveva un fisico snello ma con le giuste curve, ma su di una cosa Aladdin si sbagliava, non era certo il suo corpo ad ammaliare gli uomini, era grazie ai suoi occhi blu se bastava un solo sguardo ad ipnotizzarli.
-Secondo me sarebbe decisamente più facile se tu flirtassi con loro mentre noi prendiamo il cibo.- Aladdin chiamò a se Abù, ma non sembrava felice di ciò che aveva appena detto.
-Al, sai benissimo che farlo mi mette a disagio, non è una cosa da me.- alzai le spalle tornando a mangiare il pane.
-Hai ragione, scusami.- la guardò dispiaciuto -Ti va di fare una corsetta? Ho visto un tessuto che ti starebbe benissimo.- scese giù dal muretto e mise il pane in tasca.
-Il classico?- mise via il pezzo di pane e dopo aver dato il cinque ad Aladdin si diresse verso uno dei banchetti di tessuti. Suha iniziò a guardare con interesse la merce esposta per poter attirare l’attenzione del venditore, così che Aladdin potesse afferrare un bel tessuto viola ed oro. Purtroppo, come succedeva praticamente sempre, Abù si fece distrarre dal banco della frutta. Come il venditore si accorse del furto chiamò a gran voce le guardie che furono subito pronte a rincorrere Aladdin. Suha approfittò della confusione per andarsene e attendere Aladdin al loro nascondiglio, sapeva che non ci sarebbe voluto troppo.
-Eccoci qua, oggi proprio non volevano mollare l’osso quei bestioni.- si misero tutti a ridere -Comunque, ecco a lei il suo regalo.- Suha stava per mettersi al lavoro per crearsi un bel vestito quando si sentì un urlo venire dal mercato -Andiamo a vedere che succede.-
-No no, tu rimani qua. Sei appena sfuggito alle guardie, e qualsiasi cosa stia accadendo adesso al mercato sai cosa significa? Ancora più guardie, e sicuramente non te la faranno passare liscia una seconda volta. Vado io a vedere che succede.-
Suha tornò subito al mercato per vedere cosa stava accadendo quando vide un l’enorme uomo del banco del pane tenere stretta per il polso una dolce fanciulla.
-Non stavo rubando il pane. Ho solo dato un pezzettino a quei bambini, stavano morendo di fame.- disse la ragazza cercando di liberarsi.
-Non hai pagato per quel pane, ciò significa che l’hai rubato. Ladra!-
-Cosa sta succedendo qua?- Suha intervenì -Si trattava solo di un pezzo di pane, potrebbe anche chiudere un occhio per questa volta.- cercò di far intendere con lo sguardo al signore che sarebbe stato meglio per lui se avesse fatto come voleva lei.
-Hey, io ho già ripagato il mio debito con te, quindi vedi di sparire.- l’uomo la scacciò in malo modo, ma Suha non avrebbe lasciato correre, se c’era una cosa che non sopportava era vedere una fanciulla indifesa venire trattata in quel modo così spregevole.
-Signore, mi sembra proprio che lei non abbia capito.- Suha si avvicino all’uomo con un dolce sorriso sul suo volto -Se potesse lasciar correre per quest’unica volta, gliene sarei estremamente grata.- l’uomo si illuminò e preso da Suha lasciò lentamente la presa sul polso dell’altra ragazza -Ora che ne dice di… iniziare a correre!- Suha prese la ragazza per mano ed iniziò a correre più veloce che poteva. Mentre stavano correndo si scontrarono con Aladdin -Che diavolo ci fai qua, ti ho detto di rimanere a casa altrimenti- ad interromperla furono le guardie che presero di peso Aladdin.
-Ti abbiamo preso straccione! Ora tu verrai con noi, e tranquillo, non è così male come dicono la prigione, è molto peggio.-
-Fermi!- la ragazza si fece sentire forte e chiara -Vi ordino di lasciarlo.-
-An si, e tu chi saresti per darci ordini.- le guardie risero tra di loro.
-La vostra principessa.- la ragazza si tolse il cappuccio mostrando il suo meraviglioso viso.
-Principessa Jasmine.- le guardie lasciarono Aladdin e si inchinarono alla loro principessa come fecero anche i due ragazzi. Jasmine cacciò le guardie e ringraziò Suha per l’aiuto avuto prima al banco del pane.
-Principessa, è stato un dovere aiutarla. Se non ci aiutiamo tra noi donne chi dovrebbe aiutarci, gli uomini.- entrambe si misero a ridere -Comunque siamo noi a doverti ringraziare, o meglio, Aladdin ti deve ringraziare.- come i loro sguardi si incrociarono nacque qualcosa, e Suha se ne accorse subito.
   
 
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