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Autore: danyazzurra    18/04/2020    7 recensioni
Lily è nei guai!! Lily non sa come uscirne!! Lily sa che deve fare la cosa giusta, ma quando si tratta di Scorpius Malfoy tutto diventa complicato... ennesima Lily/ Scorpius leggera e semplice che mi è saltata in mente! spero che le darete una possibilità e mi farete sapere!! un bacione!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Quella mattina Scorpius si presentò a casa di Lily come programmato.
Dovevano andare a fare l’ecografia e lui non sapeva neanche precisamente come si sentiva.
Era emozionato all’idea di conoscere il suo bambino, ma aveva anche un bel po’ di emozioni che riguardavano Lily, solo che non vi sapeva mettere ordine.
“Come stai?” le chiese appena lei si fu chiusa la porta alle spalle.
Lei lo guardò inarcando le sopracciglia, ma rispose comunque.
“Bene, le nausee sono sparite”.
Scorpius avrebbe voluto dirle di non essere così formale, stava usando la voce che si usa con un estraneo che ti chiede il tuo stato di salute per caso, incontrandoti per strada.
Sapeva di meritarselo, ma conosceva come poteva essere Lily con lui e questa Lily taciturna che scambiava solo i convenevoli di base non gli piaceva.
“Non importa che tu sia così rigida” le disse prima di bussare alla vetrina che nascondeva il San Mungo.
“Non so di cosa stia parlando”. Scorpius sentì le sue parole, ma il linguaggio del suo corpo la tradiva e lui avrebbe voluto solo prenderla tra le braccia per sentirla aderire a sè, sciogliersi e divenire un tutt’uno.
“Non sono io che ho messo dei paletti” si giustificò lui mentre si avviavano al bancone.
Lily lo guardò un secondo poi scosse la testa e guardò l’infermiera, questa la riconobbe e le chiese cosa ci facesse in borghese dentro l’ospedale.
Lily la informò che era incinta e che aveva un’ecografia e lo disse con lo stesso tono con cui aveva parlato con Scorpius, proprio come lui aveva previsto.
L’infermiera l’accompagnò tutta eccitata davanti alla stanza dove avevano appuntamento e non smise un attimo di parlare con Lily rendendogli impossibile continuare la loro conversazione.
Si sedette sulla sedia e guardò le due ragazze che conversavano, Lily aveva un’espressione rilassata e contemporaneamente eccitata mentre l’altra le raccontava come era stata per lei la gravidanza.
La osservò, il suo ventre ormai arrotondato non avrebbe potuto più essere nascosto neanche se ormai non glielo avesse detto.
Era così bella con quel viso più pieno che le rendevano i lineamenti più morbidi.
La porta si aprì e Scorpius ringraziò Merlino e tutti e quattro in fondatori, l’infermiera era arrivata al parto e lui, nonostante fosse un medico, stava cercando di combattere contro il disgusto.
“Non ti preoccupare, non dovrai entrare per forza” gli disse Lily capendo quello che gli stava passando per la testa, ma lui non potè replicare perché era arrivato il medimago.
Quel giorno continuava a lasciare discorsi a metà, alla fine avrebbe dovuto appuntarseli tutti.
Il Medimago parlò un po’ con loro, concentrandosi su Lily che, cosa strana per ogni donna, gli potè dire la data corretta del concepimento.
Lui le diede indicazioni sulle pozioni prenatali e sul peso, poi la fece mettere sul lettino.
L’ecografia magica era una cosa molto suggestiva perché riuscivano a vedere il bambino in tutta la sua completezza, era come se fuoriuscisse dalla pancia della mamma giusto il tempo di farsi ammirare e poi tornasse dentro.
Scorpius sapeva che non era così, che era solo una sorta di proiezione tipo quella del pensatoio, ma era comunque la cosa più incantevole che avesse mai visto.
Guardò Lily e la vide con le lacrime agli occhi, la sua espressione era pura felicità e lui, rispondendo ad un impulso che gli nasceva direttamente dal cuore, le prese la mano.
Lei lo guardò, l’emozione che le riempiva quelle iridi castane la rendevano la donna più bella del mondo ai suoi occhi tanto che per un attimo si dimenticò dove fossero e desiderò solo prenderla tra le braccia.
“Volete sapere il sesso?” chiese il guaritore riportandolo alla realtà e lui guardò Lily “lo vuoi sapere?”
Lily annuì “E tu?”
“Voglio sapere tutto di lui”.
Lei sorrise ed insieme annuirono al medimago che li guardò prima uno o poi l’altro con un sorriso quasi complice.
Scorpius avrebbe voluto dirgli di sbrigarsi, sembrava che stesse aspettando per aumentare la tensione, ma quello non era un gioco a premi.
Lui era davvero divorato dalla curiosità e dagli occhi di Lily vedeva che anche lei stava aspettando con ansia.
“E’ una femminuccia” disse il guaritore e Lily si portò le mani alla bocca perdendo la sua battaglia contro le lacrime di felicità mentre Scorpius sbatteva gli occhi più volte.
Lui avrebbe avuto una bambina? E tutta la storia dei Malfoy che avevano solo maschi?
Vide Lily guardarlo confusa e anche un po’ arrabbiata, probabilmente si stava chiedendo se ne fosse dispiaciuto.
Si sentì uno stupido, non gli importava niente che fosse un maschio o una femmina e lei non doveva pensarlo.
Avevano già così tanti problemi così non voleva mettere altri malintesi tra loro.
“Non vedo l’ora di sbatterlo nel viso a mio padre” disse “lui e le sue credenze purosangue” scherzò, anche se sapeva che non sarebbe importato niente neanche a Draco, ma vedere il viso di Lily rilassarsi lo ripagò di quella mezza bugia.
Controllarono che tutto a livello di salute fosse a posto e poi l’ecografia finì lasciando entrambi con un pochino di amarezza, avrebbero quasi già voluto averla con loro.
“Possiamo rifare un’altra ecografia?”
Lily rise “temo che dovremo aspettare un altro po’, nessuno ce la farà immediatamente”.
“Siamo guaritori possiamo farcela da noi”.
“Sai che non è la nostra specializzazione, rischiamo di combinare un pasticcio”.
Scorpius storse le labbra “vorrei rivederla” commentò e Lily scoppiò a ridere “sei un bambino, Scorp” lo prese in giro.
“Ehi” finse di offendersi lui, ma poi scoppiò a ridere.
Scherzarono per tutto il tragitto e Scorpius si rese conto che non era mai stato così bene e che anche la rigidità iniziale che aveva visto in lei era ormai sparita.
“Bè, credo che dovremo pensare a qualche nome” propose lei mentre apriva la porta di casa.
“Potremmo usare una costellazione…”
“Non pensarci neanche” lo interruppe entrando in casa seguita da lui.
“Cos’hai contro le costellazioni?”
“Perché, quale nome assurdo avevi in mente?”
Lui si concentrò. Eppure doveva esistere un bel nome di costellazione femminile.
“Hai ragione” ammise poi e lei schioccò la lingua “uno per Lily Potter e zero per il bambino viziato”.
“Ehi io non sono viziato” si scandalizzò.
“Quando nascerà dovrò stare attenta a non farla viziare quanto te o povera me” scherzò.
“Attenta, Potter” l’ammonì lui avvicinandosi e lei come sempre lo guardò con sfida “oppure?” lo provocò e pochi secondi dopo si ritrovò tra le sue braccia.
Scorpius non riuscì a smettere di pensare a come lei sembrava fatta per stare tra le sue braccia, a come i loro corpi si completavano e a come il suo cuore la riconoscesse ed ogni volta cominciasse a battere più forte come se volesse fargli capire qualcosa che forse il suo cervello non aveva compreso.
Finirono per fare di nuovo l’amore e Scorpius si chiese come mai neanche lui riuscisse ad averne mai abbastanza.
“Ci siamo ricaduti” commentò Lily, ma questa volta non accennò ad alzarsi lasciando che lui giocasse con i suoi capelli mentre la teneva tra le braccia.
Scorpius le baciò la testa, odiava sentire tutta quell’amarezza nella sua voce.
Avrebbe voluto rassicurarla, ma come poteva farlo?
“Forse non possiamo farne a meno” le disse alla fine anche se da come la sentì irrigidirsi tra le sue braccia probabilmente non era stata la scelta più giusta “forse abbiamo bisogno l’uno dell’altra” provò a chiarire, ma la sentì sospirare.
“Non è neanche lontanamente abbastanza” commentò sincera e si scostò da lui.
 Scorpius fu invaso dal freddo della stanza “non andartene” la pregò e lei lo guardò “continuiamo a sbagliare, quando la bimba sarà nata non potremo confonderle le idee così”.
Scorpius suo malgrado sorrise “ci vorrà del tempo prima che abbia delle idee da confondere” si oppose.
“Allora forse sono io che non merito i tuoi messaggi confusi” ribattè lei finendo di rivestirsi.
Lui si alzò leggermente appoggiandosi sul gomito “e se fossi davvero confuso?”
Non sapeva neanche perché l’aveva detto. Gli era nato dal cuore, come quando durante l’ecografia le aveva preso la mano.
Forse era solo il suo cervello che doveva capire quello che il suo cuore sapeva già.
Lei lo osservò, sembrava quasi indecisa su cosa dire, ma poi, come succedeva spesso ultimamente, scosse la testa.
Era come se si mettesse un freno, come se non volesse dire qualcosa.
“Devo andare” disse soltanto ed uscì dalla stanza.
Scorpius si lasciò ricadere sui cuscini e fissò gli occhi sul soffitto sentendosi frustrato.
Era stato benissimo quel giorno con lei e il sesso era pura magia tra di loro e quindi? Cosa gli mancava?
Perché non riusciva a dirle che l’amava? Cosa c’era che lo confondeva ancora così tanto?
***
Lily prese un respiro, quando era uscita da casa sua aveva pensato che in quel momento aveva bisogno di felicità e le prime persone che le erano venute in mente erano stati i suoi genitori.
Era stata da loro, si era lasciata coccolare e festeggiare per il futuro arrivo della piccola e poi… aveva detto a suo padre chi fosse l’altro genitore della sua bimba.
Lui aveva sorriso quasi consapevole e non aveva emesso un fiato lasciandole dire tutto quello che doveva, poi l’aveva abbracciata e aveva cominciato a dire che doveva chiamare Scorpius, fargli gli auguri e progettare insieme la camera della bambina.
Lily avrebbe voluto fermarlo, non voleva che Scorpius si sentisse troppo oppresso, ma poi vedere il viso raggiante del padre l’aveva bloccata, era troppo felice di vederlo così.
Gli si leggeva in volto che la cosa più importante per lui era la sua felicità, niente altro aveva importanza e poi ormai Scorpius per lui era comunque uno di famiglia.
Ci aveva pensato Albus quasi due decenni prima ad aprirle la strada.
A quel punto però si era resa conto che le persone che amava sapevano tutte di Scorpius, tutte tranne una.
La persona a cui aveva più paura a dirlo.
Per cui, adesso era davanti a casa di James e il nervosismo la invadeva come non mai.
Sapeva che avrebbe dovuto farlo prima o poi, suo fratello meritava di sapere e non le piaceva l’idea che fosse l’unico ancora all’oscuro, ma se già era stato difficile con Albus, come avrebbe fatto a parlare con lui?
Se anche lui avesse reagito male Lily si sarebbe infuriata di nuovo e non faceva affatto bene alla sua bambina.
Aveva anche pensato di chiedere a Scorpius di accompagnarla, magari vedere il padre del bambino con lei lo avrebbe rassicurato e fatto essere più calmo, ma poi aveva cambiato idea, era meglio che prima di vedere Scorpius il maggiore dei suoi fratelli avesse la reazione davanti a lei, o avrebbero, sicuramente rischiato una rissa.
Suonò il campanello e sorrise quando la testa corvina di suo nipote Samuel si sporse per vedere chi fosse.
“Ti ho sempre detto…Lily”
James si interruppe nell’atto di prendere il figlio per un braccio e rimproverarlo quando vide sua sorella.
“Stai bene?” le chiese mettendosi da parte per farla entrare.
Probabilmente dal suo volto si notava il nervosismo.
 “Posso parlarti?” chiese e lui le fece segno di mettersi seduta sul divano mentre si sistemava sulla poltrona portandosi Samuel sulle gambe.
“Cosa è successo?” chiese e automaticamente il suo sguardo corse alla pancia come se volesse essere sicuro che fosse tutto a posto.
Lily si portò una mano al ventre e lo guardò “va tutto bene” lo rassicurò e lo vide sorridere.
Vederlo preoccupato per il suo bambino sciolse un po’ del suo nervosismo e sorrise anche lei.
“Abbiamo scoperto che è una femmina” lo informò e James sorrise “e vai una piccola Lily in miniatura” scherzò, ma quello fece tornare in mente a Lily che poteva anche essere una piccola Scorpius in versione femminile e quindi doveva parlare con James.
“Volevo solo dirti chi è il padre” disse tornando a giocherellare con la collana e lo vide sollevare le sopracciglia sorpreso.
“E ti provoca tutto questo nervosismo?” le chiese senza smettere di sorriderle, poi guardò Samuel “campione, perché non vai a far merenda con la mamma?”
Lily si voltò e vide sua cognata ferma sull’arco della porta della cucina. Le sorrise dolcemente e poi tese la mano al figlio che si lanciò verso di lei.
“Non sono nervosa” protestò Lily appena la cognata e il nipote se ne furono andati.
James piegò la testa e sorrise in quel suo modo malandrino che Lily sapeva intendere che non le credeva neanche un po’.
“Sei nervosa eccome ed il fatto che tu pensi che io non approvi il padre significa che non è stata la storia di una sera come hai voluto farci credere e che anzi tu tieni molto a lui”.
Lily alzò gli occhi al cielo. James si era fuso con Albus?
Questa versione intuitiva di suo fratello era molto pericolosa e se avesse reagito come il minore dei suoi fratelli Lily non ce l’avrebbe fatta a ricominciare a litigare.
“Dai, sorellina, sii una Grifondoro e non farti influenzare dalla parte Serpeverde di tuo figlio” le disse e Lily aprì la bocca sorpresa “hai già capito?”
James rise “come potrei non aver capito dato che hai sempre guardato quella testa platinata come se fosse l’uomo più irresistibile del mondo” disse con una smorfia “che cosa tu ci abbia trovato poi resta un mistero” concluse tra sé e Lily sorrise.
“E non dici niente?” gli chiese.
“Vorresti che lo facessi?”
“No, certo. E’ che…”
James non la fece finire e la raggiunse sul divano prendendole la mano “Lily, il fatto che tu fossi così nervosa all’idea di dirmi chi fosse il padre mi fa capire quanto tieni a me e tu sei la mia sorellina, io ti adoro e non potrei mai deluderti in…”
Lily si gettò tra le sue braccia senza farlo finire, aveva davvero pensato che avrebbe dovuto lottare, arrabbiarsi, difendere il suo amore con le unghie e con i denti.
Si staccò da lui con le lacrime agli occhi, ma rimase con la sua maglietta racchiusa tra le mani mentre lo guardava negli occhi “ma chi sei tu?” gli chiese scherzosa “che ne hai fatto di mio fratello?”
James rise e le scompigliò i capelli “tornerà dopo il tuo parto” scherzò e lei scoppiò a ridere tornamdo ad abbracciarlo.
Se pensava che era stata terrorizzata dalla sua reazione.
“Sei sempre la mia sorellina e Godric sa quanto l’idea del platinato non mi piaccia, ma amo già questa nipotina qua” le disse facendole una carezza sul ventre “quindi non posso farti arrabbiare e… sempre quindi, ne riparleremo quando lei sarà nata” la minacciò scherzoso facendola ridere di nuovo.
Sentendoli ridere Samuel si affacciò subito alla porta e corse verso il padre ed anche Julie si unì a loro.
“Non credere ad una sola parola di quello che ha detto” le disse la cognata “appena andrai via darà sicuramente in escandescenze” scherzò.
“Ed ora direi che un succo di frutta potrebbe far bene ad entrambi questi bambini non ancora nati oltre che a questo futuro fratello maggiore e cuginetto” le disse.
“Vado io” le disse James alzandosi, ma lei scosse la testa “dicono di camminare per spingerlo ad uscire” si oppose e Lily potè vedere quanto il suo volto fosse stanco.
Da quando le era finito il tempo sembrava proprio esplosa, aveva un pancione enorme.
“Dicono anche di far se…” scherzò James, ma venne interrotto da una scappellotto della moglie che indicò il figlio con la testa.
“Sessioni di sport, vero campione?” concluse James guardando il figlio e Lily scosse la testa ridendo, suo fratello era tremendo.
Anche Julie rise “vorrei vedere quante sessioni di sport vorresti fare tu se non riuscissi neanche a vederti i piedi” affermò e si alzò in piedi, non fece in tempo a fare un passo però che si dovette reggere alla spalliera del divano.
“Stai bene?” le chiese James che con un balzo da cercatore l’aveva già raggiunta.
Lei fece una smorfia “non ne sono sicura” disse cercando di raddrizzarsi, poi un’altra fitta la fece piegare di nuovo “forse no” disse dolorante e Lily vide il panico negli occhi del fratello e dire che era anche il secondo figlio, avrebbe dovuto essere preparato.
“Vuoi dire che ci siamo?”
“Voglio dire che fa un male cane” chiarì Julie e James impallidì “dobbiamo andare” disse distogliendo per un secondo lo sguardo dalla moglie per guardare la sorella.
“Sto io con Samuel… correte” e James annuì soltanto prima di andare verso il camino per sparire con la metropolvere.
 
***
Scorpius tornò a casa e trovò Albus e Alice sul divano che ridevano insieme di qualcosa che stava apparendo su quell’aggeggio infernale che chiamavano televisione.
Per un attimo gli venne naturale il paragone tra loro due e se stesso e Lily.
In fondo anche loro quel giorno erano stati bene, si era divertiti, avevano scherzato ed avevano conosciuto la loro bambina.
Alla fine poi avevano fatto l’amore e lì le cose era precipitate, come sempre.
Era assurdo come il sesso li avesse uniti ed ora li stesse dividendo.
“Hai intenzione di restare a lungo sulla porta?”
Scorpius tornò alla realtà alla voce di Albus e si concentrò su di loro che lo stavano guardando curiosi.
“Allora?” chiese Alice “avete fatto l’ecografia?” chiese.
Scorpius annuì con un sorriso e fece per parlare, ma lei lo bloccò con una mano “non ci provare” disse alzandosi in piedi.
“Devo farmi raccontare tutto da Lily” disse emozionata e Scorpius scosse la testa sorridendo “credo sia a casa dei suoi ora” le disse.
Era bello vedere quanto Alice fosse eccitata per la sua amica. Dire che erano unite era sminuire la loro amicizia.
“Non importa” disse chinandosi a dare un bacio al fidanzato che la stava ancora guardando stupita.
“Non voglio sentire niente che non provenga da lei per cui vado ad aspettarla” sentenziò.
Lo salutò con la mano poi mimò un altro bacio al fidanzato e si infilò nel camino per andarsene.
Scorpius si passò una mano tra i capelli “è tremenda la tua fidanzata…”
“Sì, un ciclone” scherzò Albus alzandosi in piedi e Scorpius divenne di nuovo serio.
Un ciclone. Proprio come Lily.
“Allora? Come è stato conoscere tuo figlio?” chiese Albus andandogli davanti.
Scorpius lo guardò, gli occhi grigi che brillavano come ogni volta che pensava alla sua bambina.
“Figlia” lo corresse.
“Figlia? Sei sicuro che sia tua?” scherzò Albus e Scorpius si finse offeso “stai parlando di tua sorella, te ne rendi conto, vero?” lo prese in giro.
“Sì, sì lo so” disse imbarazzato “come so che nascerà una spepera con i tuoi occhi e il caratterino di Lily” aggiunse.
“Salazar mi scampi e liberi… come potrò sopportarne due” affermò stando allo scherzo, ma Albus notò che i suoi occhi non erano rilassati fino a pochi minuti prima.
Nominare Lily gli aveva fatto scendere un’ombra in quelle iridi argentee.
“Va così male?” gli chiese e Scorpius sospirò appoggiandosi al muro e passandosi le mani sul viso “non so come va” commentò.
“In che senso?” chiese ancora Albus e Scorpius scrollò le spalle “sei sicuro di volerlo sentire? Si tratta di tua sorella”.
Albus alzò gli occhi al cielo valutando, si trattava di sua sorella, ma il suo migliore amico sembrava avere un bisogno disperato di parlare con lui.
“Tu stai attento a quello che dici” lo minacciò con una voce a metà tra il serio e il faceto e Scorpius scosse la testa, ma decise di provarci, aveva davvero bisogno di Albus.
“Lei mi ama” gli confessò.
“Questo l’avevo capito”.
“Già, il casino totale sono io”.
“Bè, come sempre” affermò Albus incrociando le braccia.
“Tu parli bene, sei nato innamorato di Alice” scherzò e Albus scoppiò a ridere “ma che dici?” si oppose “non ti ricordi quanto ne abbiamo parlato prima che mi decidessi?”
“Come dimenticarlo… avevamo diciott’anni e tu eri letteralmente ossessionato da lei”.
“Non ero ossessionato”.
“Ah no? Ci mancava solo che mi elencassi come ogni neo che aveva Alice fosse al punto giusto”.
Albus arrossì e si passò una mano tra i capelli “parlavamo di te e Lily se non sbaglio” disse per cambiare discorso e Scorpius sorrise felice di essersi vendicato dell’amico.
“Ho trent’anni, Albus e la realtà è che credo di non essere mai stato innamorato”.
Albus si appoggiò alla spalliera del divano, ma non disse niente.
Conosceva il suo migliore amico e sapeva che era sempre stato così. Una ragazza dietro l’altra e nessuna che gli importasse davvero.
“Con tua sorella è strano”.
“In che senso strano?”
“Nel senso che mi fa ridere e mi fa stare bene e ti giuro che non ne avrei mai abbastanza di lei… non nel modo che immagini” si corresse subito vedendolo aggrottare le sopracciglia “bè, anche nel modo che immagini” non riuscì a trattenersi a dire e Albus abbassò la testa scuotendola e portandosi una mano sopra la viso “non sono pronto per questo discorso” si lamentò.
“Non sarai mai pronto, Al, ma io ho bisogno di sapere se la amo”.
Albus alzò la testa “ma mi hai preso per un oracolo?” disse a metà tra il divertito e l’offeso “Merlino, Scorp, non capisco cosa ci sia di tanto difficile…”
“E se mi sbagliassi? In fondo non avevo mai pensato a lei prima di qualche mese fa”.
“Davvero?” chiese Albus piegando la testa e Scorpius pensò a quella mattina, la mattina dopo la prima volta con Lily.
All’epoca era convinto di averla sognata e ne era sicuro perché lo faceva spesso.
“E’ che non voglio farla star male, Al” confessò “non posso vedere il dolore nei suoi occhi e sapere di averlo provocato io perché ne morirei, lei è perfetta, è simpatica, è brillante ed è coraggiosa e leale…” Albus sorrise, ma lui parve non notarlo e continuò.
Ormai non riusciva più a fermarsi, aveva bisogno di mettere ordine nelle sue idee, di capire e mettere ordine nel suo cervello.
“Lei merita felicità e se questo dovesse costarmi il non vederla più lo farei, lo farei perché…”
“Perché ne sei innamorato” concluse Albus per lui e Scorpius si bloccò con la bocca ancora aperta per parole non dette.
“Ne sono innamorato?” chiese in un sussurro.
“Bè, tutto ciò che hai appena detto…”
“Ne sono innamorato?” chiese ancora Scorpius e spalancò gli occhi prima di fissarli di nuovo in quelli del suo migliore amico.
“Merlino! Ne sono innamorato!” esclamò e Albus scoppiò a ridere “già e non sai quanto ne sono felice”.
“Ne sono innamorato!” fece un passo in avanti e afferrò le braccia di Albus “ne sono innamorato!” ripetè “ la amo davvero!” continuò ed ogni parola era un battito più forte del suo cuore.
“Devo dirglielo” e girò su se stesso smaterializzandosi prima che Albus potesse dirgli che lui stesso aveva detto che probabilmente non era in casa.
Sorrise e scosse la testa. Lily era davvero la donna giusta per il suo amico.
Solo a lei riusciva a far cadere la maschera Malfoy e rendere il freddo Scorpius un ragazzo con un groviglio confuso di sentimenti.
 
COMMENTO: ALLORA PER PRIMA COSA SPERO CHE STIATE TUTTI BENE!! SECONDA QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE GRANCHE’ MA L’HO SCRITTO E MODIFICATO TANTISSIME VOLTE PER CUI ADESSO HO DECISO DI PUBBLICARLO LO STESSO E SPERO CHE PIACCIA A QUALCUNO : ) TERZA SCORPIUS HA FINALMENTE CAPITO CHE PROVA DAVVERO QUALCOSA PER LILY!! COME LA MAGGIOR PARTE DI VOI AVEVA CAPITO, IL NOSTRO MALFOY ERA SOLO UNO ZUCCONE CONFUSO E DALLE SUE AZIONI GIA’ SI CAPIVA CIO’ CHE DAVVERO PROVAVA PER LILY : ))  PER CUI IL PROSSIMO COME IMMAGINATE SARA’ L’ULTIMO CAPITOLO E POI PROBABILMENTE POI CI SARA’ UN BREVE EPILOGO, MA DICIAMO CHE SIAMO QUASI ALLA FINE DI QUESTA STORIELLA SENZA PRETESE ;) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO OVVERO: ICEPRINCESS / ARYELLE / ENDY LILY 95 / FLAVOUR K E CARMI 15!! VI RINGRAZIO DI CUORE!! SPERO CHE MI FACCIATE SAPERE ANCHE IN QUESTO CAPITOLO CHE MI RENDE UN PO’ INCERTA!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO!!
 
PS. HO SCRITTO DUE NUOVI PROLOGHI DATO CHE COME SEMPRE QUANDO FINISCO UNA STORIA MI VIENE VOGLIA DI INIZIARNE UN’ALTRA, MA NON SO DA QUALE COMINCIARE PER CUI CHIEDO IL VOSTRO PARERE… VI AVVERTO NESSUNA DELLE DUE HA UNA TRAMA ORIGINALISSIMA, MA COME DICE UNA MIA AMICA: “ORMAI E’ STATO PENSATO PRATICAMENTE TUTTO, L’ORIGINALITA’ E’ NELLO SVOLGIMENTO DELLA STORIA” E LI’ SPERO DI DIMOSTRARE ORIGINALITA’ : ) LA PRIMA DELLE DUE E’ PIU’ LEGGERA E SPENSIERATA LA SECONDA E’ PIU’ DURA, IN QUELLA LEGGERA TORNO A TRATTARE I DUE RAGAZZI IN VERSIONE ADOLESCENTE E NELL’ALTRA VEDRETE UNA VERSIONE DI LILY PIUTTOSTO ARRABBIATA E SPIETATA CHE POTREBBE NON PIACERVI TANTISSIMO ;) PRIMA O POI ENTRAMBE VEDRANNO LA LUCE, MA QUELLA CHE PERDE ASPETTERA’ LA FINE DI “PICCOLA STELLA” MENTRE QUELLA CHE VINCE ARRIVERA’ SUBITO DOPO LA FINE DI “LO STRANO PERCORSO”… VI DO LE DUE TRAME E VOI SE VI VA VOTATE E COME SEMPRE VINCE LA MAGGIORANZA : )
 
  1. Lily non avrebbe mai pensato che per colpa di Scorpius Malfoy si sarebbe ritrovata catapultata indietro nel tempo e che avrebbe conosciuto i suoi genitori quando avevano la sua età, ma si sa il quinto anno di Harry non è stato un anno facile, tra la Umbridge e il ritorno di Voldemort, Lily e Scorpius potrebbero trovarsi in mezzo a guai che non avrebbero mai pensato di vivere.
 
  1. Lily frequentava l’ultimo anno di Hogwarts quando i Salaziani entrarono nella scuola e le portarono via tutto ciò che per lei era importante facendole pensare che forse sarebbe stato meglio se fosse morta. Adesso cinque anni dopo Lily è pronta, è forte e determinata ad ucciderli tutti, ma fino a dove potrà davvero arrivare? E Scorpius Malfoy riuscirà a starle accanto nonostante tutto?
   
 
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