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Autore: Traumerin_    21/04/2020    12 recensioni
Cinque volte in cui James tenta disperatamente di esternare i suoi sentimenti, Sirius gli evita uno Schiantesimo e Lily lo spiazza.
(+ la volta in cui James si vendica)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Le cinque volte in cui James prova a dirle “ti amo” e quella in cui lo fa prima Lily
 
La prima volta che James prova l’irrefrenabile impulso di dire a Lily che la ama, ha quindici anni.
Lily Evans è la Grifondoro più bella del suo anno – di tutti gli anni di tutta la storia di Hogwarts, secondo il parere oggettivo di James – e non riesce a capire perché lei non voglia avere niente a che fare con lui.
È un bel ragazzo, è simpatico, è intelligente – della modestia, James non sa che farsene – e molte delle sue compagne di scuola pagherebbero per uscire con lui, perché lei no?
Lily quest’anno è diventata Prefetto e James pensa che quella spilla appuntata sul petto accresca ancor di più la sua aria da piccola dittatrice, e il quindicenne deve ammetterlo: ha sempre avuto un debole per le ragazze autoritarie – anche traducibile come ha sempre avuto un debole per Lily.
In questa particolare occasione, Lily ha beccato lui, Remus, Sirius e Peter rientrare nella Sala Comune dopo l’orario del coprifuoco e sta cercando – senza urlare o perdere la pazienza – di spiegare loro perché i Grifondoro non possono permettersi di perdere altri punti.
Ma James non ci prova neanche ad ascoltare quello che lei sta dicendo: è talmente preso a constatare quanto sia bella anche in pigiama, da riuscire soltanto a pensare di essere innamorato – se non è amore questo, si chiede, cosa lo è?
È convinto ormai, deve dirglielo ma – e per fortuna – Sirius pare intercettare il suo sguardo perso e la sua mente annebbiata, perché si affretta a lasciagli una gomitata nel fianco e farlo rinsavire.
A Lily quel gesto non sfugge e, mal interpretando la silenziosa conversazione tra i due amici, va via dopo aver tolto cinque punti a ciascuno di loro, portando con sé la mancata occasione di James di esprimere i suoi sentimenti.
 
La seconda volta che James vorrebbe dirle quanto la ama, è al loro sesto anno.
La situazione è cambiata rispetto all’anno precedente: grazie ad uno scambio epistolare durato tutta l’estate, Lily non disprezza più la sua compagnia – al contrario: James è certo che Lily si stia abituando alla sua presenza e, pian piano, persino ad apprezzarla.
È proprio mentre la accompagna verso la classe di Antiche Rune – una materia che lui non seguirebbe mai – che prova un’altra volta quell’impulso.
Stanno discutendo della lezione di Incantesimi appena svoltasi con il professor Vitious quando Lily, girando la testa scoccargli un’occhiata divertita a seguito di una battuta, inciampa e rovescia i libri sul pavimento, facendo cadere quello che sembra un mattone proprio sul piede di James.
La ragazza raccoglie tutto in fretta e si scusa, posandogli istintivamente una mano sulla guancia e chiedendogli se si senta bene.
Lily non ha mai mostrato quell’interesse nei suoi confronti – non lo ha mai toccato così – e James pensa che lei potrebbe anche lanciargli addosso un Troll, se queste sono le conseguenze.
Ma James, in presenza di Lily, perde quella furbizia di cui tanto si vanta e si affretta a dirle di star bene e di muoversi se non vuole rischiare di arrivare in ritardo a lezione.
La sera, nel dormitorio, Remus lo rimprovera: se fosse stato un tantino più scaltro, avrebbe potuto approfittare della situazione.
James si scambia uno sguardo perplesso con Sirius: come fa la gente a credere che Remus sia il più innocuo tra loro quattro?
 
La terza volta che è tentato di dirle “ti amo” è quando Lily accetta di uscire con lui.
James riesce a trattenersi solamente perché pensa che dirlo al primo appuntamento sembrerebbe piuttosto avventato e non vuole farle intendere di aver già programmato un futuro con lei. E non perché non l’abbia fatto – a sua discolpa, è sempre stato un romantico – ma perché non ha mai conosciuto ragazza più intelligente, gentile, divertente, intraprendente, solare.
Forse può dirle che è il suo sole?
Forse è meglio se rimane in silenzio.
Forse è rimasto un po’ troppo in silenzio visto che Lily, sulla via del ritorno, gli chiede se ci sia qualche problema.
“Il problema è che ti amo ma non posso dirlo!” pensa, ma “Mi piace ascoltare la tua voce” è quello che risponde.
Il sorriso raggiante di Lily gli fa capire di aver preso la decisione giusta.
 
La quarta volta, per James trattenersi è quasi impossibile.
Lily è ubriaca. Balla senza vergogna, sorride apertamente, gli occhi brillano di una luce capace di accecarlo.
È una Lily libera, spensierata, leggera. Si avvicina con decisione e lo bacia senza timore, infischiandosene delle persone attorno a loro, ridendo quando lui la stringe a sé e cantando a pieni polmoni una canzone di cui conosce solo la metà delle parole.
Solo qualche ora prima erano tutti riuniti nel dormitorio dei Malandrini a parlare di cosa avrebbero affrontato una volta finita la scuola, della guerra, e adesso sono completamente sbronzi e incapaci di formulare delle frasi di senso compiuto.
James però ci riesce, a formulare una frase, ed è “ti amo, Lily”. Solo che non la dice, perché vuole avere una reazione sincera, vuole che lei lo ricordi. E James ama questa Lily così leggera, ma preferisce la sua prepotente rompiscatole sempre pronta a correggerlo su qualcosa e a baciarlo l’istante dopo per farsi perdonare.
Forse nessuno lo sa, ma Lily Evans è una grande ruffiana e James, dal suo canto, adora farsi arruffianare.
 
La quinta volta quel “ti amo” gli rimane sulla punta della lingua.
È l’ultima partita di Quidditch che gioca nella sua amata Grifondoro, l’ultima occasione di condurla alla vittoria, l’ultima volta che sentirà questa sensazione di adrenalina pre-partita addosso.
James pensa che non potrebbe essere più emozionato di così ma poi, alzandosi in volo, vede Lily, negli spalti tra gli altri Grifondoro, cercare di attirare la sua attenzione e James approfitta dei pochi minuti prima dell’inizio per avvicinarsi alla sua ragazza e capire cosa voglia dirgli.
Lily sorride quando James si accosta alla tribuna, girandosi di spalle ed indicando la scritta dietro alla maglietta. Un “Fan n.1 di Potter” si legge in oro sulla maglietta scarlatta e quando si rigira, James quasi cade dalla scopa per l’irruenza con cui la bacia.
Gli studenti applaudono, il commentatore non si fa sfuggire il gesto e lo riporta come se fosse un’azione della partita e la McGranitt, seduta lì accanto, si limita a roteare gli occhi mentre increspa le labbra per evitare ad un sorriso di avere la meglio – James è certo che anche lei stia pensando un “Che diamine, finalmente!”.
Lily, che di Quidditch non ci ha mai capito nulla e che lo mette sempre al primo posto delle cose che meno la entusiasmano del mondo magico, è lì a fare il tifo per lui e a mostrargli tutto il suo appoggio, tutto il suo amore.
James lo sta pronunciando, quel “ti amo”, ma Madama Bumb dà avvio alla partita con un fischio e lui è costretto a raggiungere la squadra.
La manata di Sirius sulla spalla, che ha assistito alla scena, gli costa un giro a 360° ed una forte risata.
«Ci siamo, amico» gli dice.
James non sa se il suo migliore amico si stia riferendo all’ultima partita, alla fine della scuola, alla sua relazione finalmente stabile con Lily o a chissà cos’altro.
Si limita solo ad annuire «E tu sei ancora al mio fianco»
«Sempre»
«Promesso, Pads?»
«Promesso, Prongs»
Vincono la partita, ma James si sente vincitore della vita intera: ha una ragazza meravigliosa, gli amici migliori di sempre e la certezza che insieme potranno cambiare il mondo.
 
James si è svegliato in ritardo questa mattina. Si è preparato in fretta ed è riuscito a fare colazione per un soffio, prima che tutto il cibo sparisse.
Sta raggiungendo i suoi amici in Sala Comune per la sessione di studio prima dei M.A.G.O. quando sente una mano afferrarlo per il braccio e tirarlo lungo un corridoio.
James corruga la fronte mentre Lily lo porta in una classe deserta, ma quell’espressione accigliata si tramuta immediatamente in una sorpresa e compiaciuta quando la ragazza lo mette di spalle al muro e gli bacia avida le labbra.
«Ti amo» gli dice, guardandolo negli occhi e trasmettendogli un sentimento così sincero da farlo rabbrividire.
James boccheggia un paio di volte e poi, semplicemente, s’imbroncia.
«Che c'è?» domanda lei, ridendo, alzandosi sulle punte per lasciagli un veloce bacio a stampo.
«Tu mi ami?»
Lily gli scocca un’occhiata beffarda «Pensavo fosse evidente, ormai»
James annuisce «Okay»
«Okay?»
«No, non è okay» dice, tirandole dispettosamente il naso «Sono profondamente offeso»
«Sei offeso perché ti amo?» domanda Lily, perplessa e divertita.
Il ragazzo rotea gli occhi «No, sono offeso perché volevo dirtelo prima io. Insomma, io ti amo da prima, mi sei piaciuta da prima che io piacessi a te, dovevo farlo io!»
«Lasciando perdere questo ragionamento privo di senso» sospira, inarcando un sopracciglio «Sei proprio sicuro che io ti piaccia da prima che tu piacessi a me?»
«Certo, è dal quinto anno che-» si ferma quando vede il sorrisetto malandrino della sua ragazza «Evans, non dirmi che...»
«Non sto dicendo proprio niente, Potter» si affretta a rispondere, vaga «Sto solo dicendo che ti amo e che sono felice»
«Ti potrà sembrare strano» inizia James, accarezzandole una guancia «Ma ti amo anch'io»
 
Lily è la prima a dire “ti amo” e ci muore, di quell’amore. Mentre un lampo di luce verde le si scaglia addosso, Lily ama. Ama ancora più forte. Arde dell’amore per James che presto raggiungerà e riversa su suo figlio tutto l’amore che non potrà dargli.
Lily, con quel “ti amo” che non ha mai avuto paura di dire, salva la vita di Harry.
 
 
+ la volta in cui James riesce a vendicarsi.
 
Lily non sa cosa sia accaduto, ma è felice di constatare che, in qualunque dimensione si trovi, lei è ancora lei.
E James… James è irrimediabilmente James.
«Ti amo!» esclama, prim’ancora di averla accanto «In questa vita, Lily, te l’ho detto prima io!»
 
 
 
 
 
Note dell'autrice
Se siete arrivati a leggere fin qui, vi ringrazio!
Una OS fatta di flash sul grande amore dei Potter, che parte con un James ancora immaturo e finisce con un James ancora immaturo con l’affermazione più totale e autentica di quel sentimento che non ha rivali.
Lily me la sono sempre immaginata come un personaggio forte e, in fondo, con una cotta per James da quando era una ragazzina. Ho sempre pensato che James stesse aspettando Lily, ma in realtà Lily stesse aspettando che James maturasse per intraprendere una vera relazione.
E mi piace immaginarli assieme, mentre vegliano e commentano la vita di Harry dall’alto, con dinnanzi l’eternità per continuare ad amarsi.
Alla prossima! 
   
 
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