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Autore: MonicaX1974    22/04/2020    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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The moon above you and the streets below
La luna sopra di te e le strade sullo sfondo.

Hold my breath as you're moving in
Non appena ti avvicini trattengo il fiato,

Taste your lips and feel your skin
Gusto le tue labbra e sento la tua pelle.

When the time comes, baby don't run, just kiss me slowly
Quando arriverà il momento, piccola non andare di fretta, ma baciami lentamente.

"Kiss me slowly"

Parachute

~~~~~~~~~~~~~

Ormai sono mesi che Harry tampina Matilde, che la cerca, che le telefona. Qualche volta si è presentato nel parcheggio dell'ospedale, alla fine del suo turno, con un caffè caldo. Le ha chiesto spesso di uscire a cena, ma lei ha sempre rifiutato.

"Non posso... sai, devo studiare... domani devo alzarmi presto... non vorrei che ci vedessero insieme, poi come gestisci il gossip?... no, no, meglio di no"

Era riuscita a evitarlo.

Almeno fino a stasera.

Harry è passato a casa di Zayn e Sofia, tramite la quale, attraverso un paio di domande ben mirate, è riuscito a sapere l'orario in cui avrebbe finito il suo turno. È quasi ora di cena quando Matilde esce dall'ospedale. I suoi occhi si spalancano quando lo vede in piedi, appoggiato alla fiancata dell'auto, che le sorride.

Lei cammina a passo spedito verso di lui, cercando di fare in modo che resti esposto agli sguardi della gente il meno possibile.

«Harry? Che ci fai qui? Ancora...» Matilde sottolinea con forza l'ultima parola, mentre lui sorride divertito.

«Buonasera anche a lei, dottoressa Coser».

Matilde sospira, poi sorride con lui. «Ciao, Harry».

«Ecco... così va meglio» le fa notare divertito.

«Sul serio, che ci fai qui?» gli domanda di nuovo, meno agitata e più sorridente.

Harry le si avvicina e le sussurra all'orecchio. «Sali in macchina. Ti porto a cena e non accetto un rifiuto come risposta». Si allontana, la guarda, le sorride.

Matilde immagina di essere già morta e finita in paradiso, poi cerca di riprendersi. «Okay, Styles, ma solo perché sto morendo di fame» risponde.

«Ottimo» ribatte Harry, per poi aprirle la portiera. «Prego, dottoressa» le dice, invitandola a salire.

«Grazie» replica Matilde, sorridendo mentre prende posto sul sedile del passeggero.

Harry fa il giro dell'auto, si mette al volante, per poi accendere l'auto e immettersi nel traffico. Accende la radio e scoppiano a ridere quando trovano una stazione che sta trasmettendo "Sign of the times".

«Ti faccio una confidenza» dichiara Matilde, con l'aria di chi sta per rivelare qualcosa di importante.

«Wow, mi sento onorato» la prende in giro il cantante, ripensando a quando l'ha sentita suonare il piano. Forse è quello che sta per confessargli.

«Cretino» ribatte lei ridendo, nel vedere la sua espressione divertita.

«Dai, scherzo, continua».

Matilde sorride al ricordo di quel giorno. «Mentre atterravo a New York per la prima volta, nelle cuffie avevo te che cantavi proprio questa canzone».

«Beh, allora era proprio destino che ci incontrassimo, Rossa» le dice, senza allusioni al pianoforte e al fatto che lei stesse ascoltando la sua musica.

Matilde torna a sorridere, non aggiunge altro, anche se vorrebbe dirgli che si sono già incontrati, ma che lui non può ricordarlo, con tutta la gente che ha incontrato negli anni che ha trascorso nella band. Guarda fuori dal finestrino e si rende conto che Harry sta uscendo dalla città.

«Ma dov'è questo ristorante?» gli chiede curiosa.

«E chi ha parlato di ristorante?» ribatte sempre più divertito.

«Harry!» lo rimprovera, voltandosi di scatto verso di lui, facendolo ridere.

«Tranquilla, non ho cattive intenzioni. Ho detto che ti porto a cena» ripete, guidando rilassato. Dopo un tratto in salita, rallenta e parcheggia. «Eccoci qui».

Lei si gira e davanti ai suoi occhi si apre uno splendido panorama di New York.

«Wow, è bellissimo» afferma, osservando la città dal punto panoramico in cui lui l'ha portata. La guarda, gli piace il fatto di averla stupita. Lei poi si gira verso di lui guardandolo con sospetto. «Styles, io qui non vedo ristoranti».

«Ripeto, Coser, io non ho parlato di ristoranti» dice con un sorriso. Nel frattempo scende dall'auto e sale sedile dietro. «Coser, che fai, mi raggiungi?» le domanda, dopo essersi seduto.

Lei si volta indietro. «Stai scherzando?»

«Avanti, Mati, ti ho detto che ti avrei portato a cena» afferma, con quel sorriso impertinente. Lei lo guarda malissimo, finché non lo vede armeggiare e tirare fuori delle scatole con scritte cinesi.

«O mio Dio! Hai preso cinese?»

«E già... allora, adesso vieni qui? Altrimenti mi metto a mangiare da solo».

Lei scende in fretta e lo raggiunge dietro. Si accomoda incrociando le gambe e inizia subito a curiosare nei contenitori. Harry ha preso un po' di tutto: involtini primavera, ravioli al vapore, spaghetti di soia alle verdure, pollo con funghi shiitake e altre cose. I due si armano di bacchette e iniziano a mangiare. Si raccontano le loro giornate, lei gli racconta della Ferguson, di come sia integerrima, ma che è così dura perché ci tiene a loro. Lui le parla del lavoro in studio e di alcuni eventi a cui deve partecipare. Si guardano, si sorridono, Matilde gli racconta del rapporto con suo padre, di quanto lui la supporti, di quanto sia importante per lei non deluderlo. Harry le confida quanto gli manchi la sua famiglia e come, alcune volte, vorrebbe tornare in Inghilterra. Matilde si perde ad ascoltarlo e lui si perde a guardare gli occhi di lei. Non si rendono conto che si è fatto tardi. si guardano in silenzio, finché Matilde abbassa lo sguardo e nel farlo si accorge che è rimasto un solo raviolo.

«Oh, che peccato, ne è rimasto uno solo» dice sollevando lo sguardo su Harry, sorridendogli.

«Non sfidarmi, Coser» ribatte lui, con quel sorriso impertinente.

«In guardia, Styles» lo avverte, puntandogli una bacchetta contro. «Se vuoi quel raviolo dovrai combattere».

Lui ride, poi incrocia le sue bacchette con quelle di lei. «L'hai voluto tu».

E così iniziano una lotta con le bacchette alla conquista del raviolo. Alla fine è Harry ad avere la meglio e si porta il raviolo alla bocca, sotto lo sguardo imbronciato di Matilde. Lui ne morde metà e poi sorride, avvicinando l'altra metà alla bocca di lei. «Dato che sono un gentiluomo, ho deciso di condividere. Apri la bocca».

In un attimo, la situazione divertente e giocosa, per Matilde diventa equivoca e imbarazzante. «Non ci penso nemmeno» gli dice incrociando le braccia, e nella sua mente già corre veloce l'immagine di lei che apre la bocca per lui, mentre la imbocca, solo che sembra ad alto tasso erotico e la cosa la manda in confusione.

«Sei sicura? Guarda che non te lo chiederò un'altra volta».

Lei si finge offesa e gira il viso verso il sedile davanti, nel tentativo di nascondere il rossore sulle sue guance

Harry sorride, perché quel rossore l'ha già visto, e lentamente si porta il raviolo vicino alla bocca

Matilde, che lo sta guardando di sottecchi, a quel punto non resiste. Ha bisogno di alleggerire i suoi pensieri e fa tornare il tutto su un piano più leggero

«No, vabbè, non posso rinunciare alla tua offerta da gentiluomo».

La sua intenzione era quella di voltarsi velocemente e rubargli il raviolo, ma lui le sorride e lei non capisce più niente. Harry le avvicina il raviolo alla bocca e stavolta si lascia imboccare. Il cantante si perde a guardare le labbra della rossa che si chiudono intorno alle bacchette. Si guardano per un attimo, poi lei distoglie lo sguardo e inizia a raccogliere i contenitori vuoti. Harry non insiste e l'aiuta, poi tornano sui sedili anteriori.

«Grazie, Harry» gli dice, prima di agganciare la cintura di sicurezza.

«E di che?»

«Della serata, della cena, della compagnia...»

«Grazie a te, Mati». Si guardano ancora, poi lui tende una mano e la porta sulla guancia di lei. «Sei così bella, Matilde» si lascia sfuggire con un filo di voce.

«No... non è vero... sono una ragazza normalissima, anzi ultimamente non sono neanche accettabile... ho le occhiaie, i capelli arruffati, non riesco più a dormire bene...» balbetta a disagio e lui riesce a sentirlo tutto quel disagio.

«Mi stai velatamente chiedendo di portarti a casa?» le domanda, immaginando già la sua risposta.

Lei sospira combattuta. «Sì... per favore».

Harry le sorride, poi si volta e mette in moto, ma non è sicuro di volersi arrendere, non stasera che è arrivato così vicino a lei. Il viaggio di ritorno è silenzioso, lei guarda fuori dal finestrino, lui ogni tanto si volta a guardarla, soprattutto quando la vede mettersi quel lucidalabbra alla fragola, di cui gli arriva forte l'odore al naso. Quando arrivano sotto casa di lei, lui parcheggia e scende velocemente dall'auto, per andare ad aprirle la portiera.

«Styles, se continui a essere così gentile non ti riconosco più» gli dice sorridendo, poi scende dall'auto si avvicina al portone d'ingresso, con lui alle sue spalle, per poi voltarsi a salutarlo.

È quello il momento in cui lui decide di andare fino in fondo. «Matilde, tu mi piaci» le confessa sincero.

Lei si irrigidisce a quella rivelazione. «No, ma che dici? Come faccio a piacerti? Non sono mica una fotomodella, io? Insomma dai, ti starò simpatica, okay, ma...»

«Matilde, tu parli troppo quanto vai nel panico» le dice con un gran sorriso, interrompendola mentre le si avvicina pericolosamente. «E comunque mi piace anche questo di te».

«Dai, smettila, io sono noiosa, la mia vita è noiosa. Adesso devo pensare a studiare, non voglio deludere mio padre, non voglio distrazioni» Matilde cerca di usare il tono più convincente possibile, solo che Harry continua a sorridere soddisfatto, come se avesse già vinto.

Il cantante le si avvicina ancora di più, le cinge la vita con un braccio, e la guarda dritto negli occhi. «E io sono una distrazione per te?»

«Sì, tu sei una distr...»

Ma non finisce di parlare, che le labbra di Harry sono sulle sue. Mati si irrigidisce, cosa che induce lui a staccarsi un po' e ad aprire gli occhi. Quando si accorge che lei ha ancora gli occhi chiusi e la bocca leggermente socchiusa. Allora si avvicina e la bacia di nuovo. Matilde a quel punto spegne tutto e si lascia andare. Le sue mani affondano nei capelli di lui, si scambiano un bacio dolce e passionale, un bacio che scatena in loro una tempesta di emozioni mai provate prima. Un bacio che li catapulta lontani, senza fiato, senza pensieri, mentre il gusto del lucidalabbra alla fragola invade la bocca di Harry. È un sapore nuovo, è il sapore di Matilde, qualcosa che lo manda fuori di testa, mentre la rossa perde la ragione sulle labbra che ha sempre sognato, su quella bocca che ha solo immaginato, e che ora è soltanto sua, tutto quanto è suo.

Quando Harry si allontana per guardarla di nuovo, lei ha dimenticato ogni ragione che reputava importante per tenerlo lontano. Adesso riesce soltanto a sorridere, nello stesso modo in cui lui sorride a lei.

Tuttavia, nella sua testa, c'è ancora qualcosa che la blocca, anche se non capisce bene come o cosa sia. È questo che la spinge a salutarlo.

«Io... beh... ora... devo andare» balbetta a fatica.

«Sì, certo, devi riposare» ribatte lui, evitando di insistere. Non è questo il momento di farlo. L'ha baciata, lei si è lasciata andare, l'ha sentita completamente sua sotto le sue mani, ma non vuole forzare la mano.

«Già... sì...» gli dice, mentre lui allenta la presa e lei fa qualche passo indietro. «Allora... buonanotte, Harry, e grazie per la cena».

«Buonanotte, dottoressa, è stato un piacere» replica con un sorriso, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.

Si sorridono. Matilde apre il portone, si gira un'ultima volta verso di lui per salutarlo con un gesto della mano. Harry le sorride, poi il portone si chiude restando in silenzio, un silenzio rotto dal rumore dei loro cuori che hanno preso a battere velocemente e allo stesso ritmo.

 

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SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Doppio aggiornamento perché non vedevamo l'ora di farvelo leggere. Le sentite le campane??? Io sento pure gli angeli cantare 😂😂😂

E niente ce l'hanno fatta!!!

Non mi dilungo, ma la mia meravigliosa socia vi allieterà con i suoi meravigliosi pensieri 😂

Il nostro Harry è uno che persevera, che sa quello che vuole. Dopo aver provato di tutto riesce a portare a cena la Rossa. Una cena... Come possiamo definirla? Al sacco? Ma volete mettere la vista e soprattutto la compagnia che le propone? 
Lui e Matilde si avvicinano molto, si conoscono ancora di più. Lei sembra ancora bloccata, ma lui... Lui ha deciso he questa volta non mollerà e finalmente si bacianoooooooooo... E io sospiro... Aaaahhhhh (niente, socia, Nun ce la fo 😂) Cosa succederà dopo questo bacio?   Mati continuerà a resistergli? E lui continuerà a insistere? Io e la mia socia sospirante vi aspettiamo al prossimo capitolo ❤️ grazie sempre di esserci ❤️❤️❤️

Eeeee niente, grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
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