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Autore: Fujiko91    22/04/2020    0 recensioni
Raccolta di One shot AU dedicate alla coppia Rick/Negan con vari personaggi....
-Coma (Rick/Negan - Rick/Nuovo personaggio)
-Malinteso (Rick/Negan )
-L'amante di mio padre (Rick/Negan - Rick/Nuovo personaggio)
-Una serata indimenticabile (Rick/Negan)
-Un ricordo del passato (Rick/Negan - Negan/Merle Dixon passato)
- Lo sconosciuto (Rick/Negan)
Una buona lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Negan, Nuovo personaggio, Rick Grimes
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Note: Coppia:Rick/Negan Avvertimenti: tematiche delicate Genere:slash
 

È una mattinata tranquilla, mi trovo nella mia vettura da vice sceriffo a non fare nulla, se non starmene lì seduto ad ascoltare le cazzate di Shane, erano due ore che parlava di qualcosa che aveva a che fare con una ragazza forse non so non m’importava davvero.

Mi sono abbassato il sedile ora sono praticamente coricato, ho chiuso gli occhi e la mia mente corse su un mio vecchio ricordo:

"Era l'estate del 1990, avevo sedici anni, faceva caldo, così presi la mia bicicletta e andai al minimarket di King, quello aperto 24 ore su 24. Mi ricordo che c'erano dei teppisti seduti sul marciapiede davanti all'entrata del minimarket il mio sguardo cadde sul capo il quale teneva la mano all'interno della maglietta di un ragazzo seduto accanto a lui che attirò maggiormente la mia attenzione, aveva una benda sull’occhio sinistro. Non riuscivo proprio a distogliere l'attenzione da lui, anche quando avertii il suo sguardo su di me.

A un certo punto mi sentii tremendamente stupido quindi corsi all'interno del minimarket.

Andai verso i frigoriferi per scegliere un gelato, udivo ancora le risate dei teppisti all'esterno.

Avevo sentito la porta del minimarket aprirsi e chiudersi, ma ero troppo preso a guardare i vari tipi di gelato che c'erano per accorgermi della presenza di qualcuno.

Vidi delle scarpe da ginnastica sgualcite accanto a me, così alzai immediatamente la testa e lui mi sorrise, in mano teneva una scatola di preservativi... spalancai gli occhi.

"Ehi, dobbiamo correre."

"Perché?"

Non mi rispose, ma corse via. In quel momento senza riflettere lo seguii fuori dal minimarket, il proprietario ci stava urlando contro.

Corsi fino a un campo incolto che stava dall'altra parte della strada.

Non lo vidi, ma piombai a terra e lui ora mi stava sopra sorridendomi.

"Cazzo amico, ce l'hai fatta!"

"A fare cosa?"

"A rubare questo pacco di preservativi. Ho un'idea su come usarli."

Volevo togliermelo di dosso, il mio cuore aveva preso a battermi forte e la sudorazione era aumentata.

"Ho solo sedici anni" in realtà il mio pensiero andò a mio padre, lo sceriffo mi avrebbe messo in punizione per sempre.

"Io ho venticinque anni. Per me sei fottutamente carino!" Si era fatto più vicino gettandomi la scatola di preservativi sullo stomaco. "Smetti di fare la verginella arrossita e mostrami di cosa sei capace."

Improvvisamente mi sentii in trappola, così presi la scatola e con tutta forza gliela lanciai in faccia.

La sua reazione non si fece attendere. "Tu bastardo!" Mi sferrò un pugno sul viso, sentii qualcosa scorrermi dal naso sulle labbra, le leccai e in bocca sentii un gusto di rame e capii che era sangue.

Il ragazzo si alzò e tornò dai suoi amici.

Ci misi un bel po' ad alzarmi, e andare a casa"

Shane aveva finalmente smesso di parlare. "Rick, ti sei svegliato, siamo arrivati davanti casa tua, scendi."

"Uhm… devo essermi appisolato, grazie." A fatica scesi dall'auto, e lo salutai. Entrai in casa, in sala da pranzo a cucinare c'era Negan.

"Com'è andata oggi?"

"È stato un giorno noioso, tanto che mi sono addormentato e ho sognato, un mio vecchio ricordo su di uno stronzo che mi tirò un pugno."

Negan si staccò dalla preparazione delle sue lasagne. "E chi era quel bastardo, tesoro? Così potrò restituirgli il pugno."

Gli raccontai filo e per segno quella strana serata estiva.

Quando Negan scoppiò a ridere, domandai: "Cos'è che ti fa tanto ridere?" Lo guardai incuriosito.

" E’ solo che quel bastardo ero io!"

Alzai una mano e me la portai sulla bocca mentre con l'altra lo indicai per poi dirgli

"Tu mi hai spaccato il naso e per causa tua sono stato messo in punizione per un mese!" Mi sentivo così incazzato, che corsi fuori dalla cucina e andai nel giardino sul retro.

Negan mi venne dietro. "Dai piccola, avevo vent'anni. Ero diverso! Ora sono molto meglio."

"Stavi con il capo della banda, vero?"

"Non c'entra un cazzo, ma sì mi scopava."

"E se avessi detto di sì?"

"Ti avrei permesso di scoparmi."

"E poi?" Lo dovevo sapere per anni mi ero chiesto come la mia vita sarebbe cambiata se avessi fatto ciò che lui mi stava chiedendo.

"Nulla, insomma saresti stato solo uno dei tanti che mi sono scopato, credimi Rick è meglio che tu mi abbia conosciuto dopo, a quel tempo ero un casino."

"In che modo eri un casino?"

Negan aveva voluto sapere tutto di me dopo i primi appuntamenti, ed io gli avevo detto quasi tutto. Ma ora mi rendevo conto di non sapere nulla su di lui.

"Mi scopavo qualunque cosa che respirava. Soprattutto i ragazzi, potevano farmi qualunque cosa.  Rick, dimmi solo cosa pensi di me ora?"

"Non lo so, per anni ho odiato quel ragazzo per avermi rovinato il rapporto con mio padre. Da quel giorno, lui non si fidava più di me... tutto per causa tua!" La realizzazione mi fece torcere lo stomaco.

Negan aggiunse qualcos'altro, ma io me ne andai, dovevo chiarirmi le idee.

Andai a farmi una camminata, sentivo mille emozioni, attraversami il corpo. 

Forse se l'avessi saputo prima, non mi sarei mai messo con lui. 

Sentivo freddo perché ero sudato e quindi l'aria fresca della sera, non mi avrebbe di certo giovato. Ma decisi comunque di camminare ancora un po', per arrivare davanti allo stesso minimarket di quella sera.

Sul marciapiede c'era un gruppo di ragazzi, che vedendomi si alzarono e se ne andarono.

Entrai e andai verso una fila di scatole.

"Ehi"

"Ehi" non c'era motivo di alzare lo sguardo: era Negan.

"Che ne dici di un gelato?"

"Negan, siamo in inverno"

"Sto cercando di rimediare alla mia stronzata."

"Non ti perdono ancora, ma è un buon inizio, continua."

Alla fine abbiamo preso due gelati, abbiamo pagato, siamo usciti e siamo saliti sulla sua auto.

"Rick, farò qualunque cosa tu voglia. Ma  ti prego, non odiarmi."

"Domani mattina, verrai a casa dei miei genitori e dirai a mio padre, come sono andate le cose quella sera. Allora lo farai?"

"Certo e poi mi amerai di nuovo?"

"Non è che non ti amo più, solo che vorrei che tu capisca il tuo errore!"

"Lo capisco! Ti ho quasi perso, non ti voglio perdere, cazzo."

"Quindi lo farai?"

"Sì."

"Perfetto."

Tornammo a casa, eppure mi sentivo ancora molto frastornato. Avevo detto a Negan che l’amavo ancora, ed era vero ma sentivo che qualcosa era cambiato. Mi sentivo ancora male per quella sera che aveva cambiato così tanto la mia vita e Negan, per quanto non mi volesse perdere e fosse cambiato in realtà, non capiva il danno che mi aveva inflitto quella sera.

Andai a letto a un certo punto accesi la luce. "Negan, vorrei tanto poterti perdonare, ma quella dannata sera ha cambiato la mia vita."

"Se potessi tornare indietro lo farei, ma non posso fare altro che tentare di mettere a posto le cose ora."

Per quanto fosse strano sentirglielo dire, non mi lasciai ammorbidire.

Durante la notte mi venne in mente un altro ricordo:

"Il giorno dopo i fatti. Mia madre mi venne a svegliare, in realtà non avevo dormito. Mi alzai e andai giù e in salotto c'era mio padre e il suo vice sceriffo.

"Ragazzo, dimmi solo che ieri sera non sei stato tu a rubare al minimarket locale?" Mio padre era serio e dopo che io annuì a testa bassa, lui si prese una sedia e si sedette.

Il suo vice gli parlò con calma e mio padre mi guardava, con delusione.

"Rick ripagherà ciò che ha rubato e farà dei lavori socialmente utili" aggiunse il suo vice prima di andarsene.

Mio padre si era alzato e appena sentì la porta chiudersi, disse: "Sei una vergogna! Ma ti rendi conto, mi hai deluso, Rick!" E se ne andò al lavoro, da allora non mi rivolse più la parola, se non per dirmi dove sbagliavo"

 

Mi svegliai tutto sudato, Negan mi teneva per mano.

"Tutto bene?"

"Oggi parlerai con mio padre... forse dopo starò meglio." Non gli parlai del mio nuovo ricordo, avevo odiato quel ragazzo, che ora sapevo essere Negan.

A mattinata inoltrata, stavamo già viaggiando verso la casa dei miei genitori.

Negan appariva più nervoso di me.

"Stai bene?" gli domandai.

"No cazzo! Sto per andare a dire a tuo padre, che quella sera ho rovinato il suo fottuto figlio. E che se non ti perdonerà, ti perderò! Quindi no, non sto bene."

"Uhm, più o meno le cose stanno così." Non mi andava di mentirgli, non sapevo cosa avrei fatto dopo.

Arrivammo davanti alla casa. "Bene ora scendi e parla con lui" dissi.

"Non verrai anche tu?"

"No!" Gli feci segno di scendere con un po' troppo nervosismo, perché Negan aveva abbassato lo sguardo sul tappetino dell'auto.

"Anche se m’immagino di meritarmelo, fottiti! Andrò lì a umiliarmi e poi ognuno vada per la propria strada, sono troppo vecchio per queste stronzate." Scese dall'auto e andò a suonare al campanello, mia madre lo fece entrare ed io attesi in auto.

Passarono lentamente i minuti che si trasformarono in ore.

Quando finalmente la porta si riaprì, Negan ne uscì. Risalì in macchina.

"Allora?" gli chiesi.

"Ha detto che ti vuole parlare! Mi ha detto che sono un figlio di puttana, che ti ho rovinato e spera che tu mi lasci!"

Staccai la cintura di sicurezza e aprii la portiera e scesi. Andai alla porta di casa, e bussai.

Questa volta ad aprire la porta venne mio padre. "Rick, il tuo compagno mi ha detto tutto... ma tu l'hai seguito, non hai pensato neppure a tornare e pagare quella cosa…"

"Papà…"

"Lasciami finire, avevi subìto un tentativo di stupro, mi dispiace che tu non me l'abbia detto, l'avrei arrestato e ti avrei perdonato."

"Dispiace anche a me, papà."

Nessuno dei due aggiunse altro se non un timido abbraccio, per poi salutarci.

Tornai in auto, e guidai fino a King.

"Lasciami davanti alla casa di Merle" disse Negan.

"Cosa dai Dixon? Perché?"

Negan non parlava, si stava rosicchiando nervosamente un’unghia. "Sai il capo di quei teppisti? Il bastardo era Merle Dixon."

"E quindi?" 

"Non sono un coglione, Rick, tuo padre ha ragione: quella sera è stato un tentativo di stupro, non posso perdonarmelo quindi abiterò da Merle. Ora taci e guida."

Non parlai, lo lasciai semplicemente dove mi aveva chiesto di lasciarlo.

 

Tornai a casa, ma tutto mi ricordava Negan, in fondo l'aveva arredata lui e l'avevamo comprata nel quartiere che piaceva a entrambi.

Mi andai a prendere delle birre in frigo, ordinai una pizza. 

Lasciai passare alcuni giorni, in cui me ne stavo lì seduto sul divano a pensare e a bere. 

Un giorno andai al lavoro, dove c'era Shane, con il giovane Dixon. "Rick, ben tornato. Appena puoi, metti in cella questo idiota."

"Sì, cos'ha fatto?"

"Solite cose."

Lo presi e lo portai in cella, mi trovavo lì nel corridoio, con lui quando lo feci entrare nella stanza degli interrogatori.

"Ehi amico, cosa c'è?"

"Voglio sapere tutto ciò che sai sulla relazione di Negan e Merle."

Daryl abbassò lo sguardo. "Non so nulla, so solo che mio fratello picchia tutti i suoi fidanzati."

"E Negan?" L’afferrai per la maglia e lo sbattei contro il muro.

"Merle non mi vuole in casa, mentre ha degli ospiti."

Lo misi in cella uscii di corsa, presi l'auto e guidai fino a casa Dixon. Sentivo il mio battito cardiaco.

Dentro alla mia mente si facevano largo un sacco d’immagini.

Parcheggiai l'auto ad un metro dalla casa dei Dixon, arrivai davanti alla porta e bussai, appena Merle aprì la porta, gli puntai la colt alla testa. "Lui dov'è?"

"Quella puttana l'ho buttato fuori di casa, non faceva altro che parlare di un altro, non era più come in passato."

"Perché com'era in passato?" 

"Prendeva tutto ciò che gli davo, pugni, cazzo e una volta è caduto su un vetro e si è ferito l'occhio sinistro."

Vidi rosso dalla rabbia, lo colpii con il calcio della pistola e una volta a terra gli tirai un calcio alle costole. "Avvicinati ancora a Negan e ti uccido, hai capito? Rispondi."

"Sì, la puttana è tutta tua!"

Lo lasciai lì, risalii in macchina e guidai, finché in un parco giochi abbandonato, seduto su di una vecchia altalena vidi Negan.

Parcheggiai l'auto e scesi e mi avvicinai. "Stai bene?"

"No, Merle è sempre una merda, voleva qualcosa da me, che non gli ho dato."

Mi avvicinai ulteriormente e vidi un occhio nero.

"L'ho appena pestato, vedendoti ho fatto bene. Negan, lavorandoci insieme, ne usciremo. Perché ti amo ancora."

"Cosa ti ha detto quel culo di Merle?"

"Che ti picchiava e cosa ti ha fatto all'occhio. Senti non ti sto giudicando, sei tornato da Merle perché ti sentivi in colpa nei miei confronti. Quindi hai deciso di dover pagare." Mi chinai per mettermi al suo livello, "ma ti ho appena detto che ti amo. Quindi voglio che tu torni a casa nostra. Il tempo e il nostro amore ci aiuterà a guarire."

Negan si era alzato dall'altalena e ora mi stava abbracciando. "Rick, come ho fatto ad averti? Sei un fottuto angelo."

"Torniamo a casa e mettiamo del ghiaccio su quell'occhio."


Dopo essere tornati a casa, e avergli medicato l'occhio.

"Ti amo e alla fine ti ho un po' perdonato. E so anche perché avevi una benda sull'occhio quella sera."

"Immagino che Merle ti abbia detto tutto, era stato un anno buio per me. Volevo sentirmi vivo, e per me in quel momento quello era il modo giusto."

"Quando vorrai mi racconterai tutto." Lo baciai. "Adesso vorrei solo fare l'amore è da troppo tempo, che non ti ho dentro di me, Negan."

"Sì, allora facciamolo piccola" mi sussurrò a fior di labbra con voce lasciva.

Andammo nella nostra stanza da letto, mi spogliai e mi coricai sul letto, attesi che anche lui fosse nudo a quel punto, mise la sua testa tra le mie gambe e iniziò a premermi dei piccoli baci nell’interno coscia e sul pene. Per poi risalire lungo il mio busto e arrivare alla mia bocca, la sua barba mi faceva il solletico, ma averlo di nuovo al mio fianco mi stava rendendo felice.

Angolo dell'autrice:
non sono scomparsa solo che sono diventata pigra xD
Ho inserito alla fine una scena dolce in cui di coccolano così da non lasciarvi all'immaginazione non sono così cattiva u.u

Grazie a chi continua a recensire, vi dico già che cambierò il rating in arancione perché nella prossima storia è presente una scena d'amore un po' più approfondita! :*
Fuji.

 

 
  
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