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Autore: _Lightning_    22/04/2020    3 recensioni
Dall'ultimo capitolo (Karma): Non era divertente nel modo più assoluto.
Tony cercava di imprimersi quel concetto in mente a fuoco vivo, ma avrebbe avuto più fortuna a cercare di marchiare un toro imbizzarrito e in grado di fargli linguacce derisorie per la sua pessima interpretazione di un cowboy – e il livello di pericolosità era straordinariamente attinente alla realtà, anche se, più che un rodeo, quella era una corrida in cui sventolava un drappo rosso davanti agli occhi di Pepper.

[Irondad&Spiderson // Pepperony // Ironfamily // Avengers-Family // Canon + Non-canon compliant // Raccolta: Fluff/Comico // Missing moments // What If?] Capitoli: 15/?
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgan Stark, Pepper Potts, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'As if it never happened'
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.14.

L’invincibile Iron Man



Contesto: happy post-Endgame
Genere: fluff, slice of life
Personaggi: Tony Stark, Morgan Stark
Prompt(s): Malibu, castelli di sabbia, tuffi [_Atlas_]
[Parole: 846]

«Un altro! Un altro!» gridò Morgan, deliziata, saltellando a piedi uniti nell'acqua bassa e limpida di Malibu e mandando schizzi ovunque.

Tony si voltò in cerca d'aiuto verso Pepper, ma lei scrollò appena il capo accennando alla propria schiena, su cui prima Morgan aveva disegnato di nascosto un'enorme faccia sorridente con la crema solare, lasciandole dei segni bianchi ben visibili. Per oggi, gli stava chiaramente comunicando, aveva fatto la sua parte.

«L'ultimo, Mo,» la redarguì quindi Tony, con un sorriso dietro al cipiglio severo. «Poi papà vuole trasformarsi in una lucertola e rimanere a poltrire al sole almeno due ore, chiaro?» aggiunse, sapendo che quel tempo si sarebbe convertito in venti minuti scarsi.

«Uffa, vuoi sempre dormire! Hai già dormito per anni!» mugugnò Morgan, continuando però a fargli gli occhi dolci inclusi nel pacchetto genetico che le aveva passato.

«Ehi, è stato solo qualche mese: non sono mica Capitan Letargo, io!» protestò ridendo a mezza bocca, senza però smuovere di un millimetro la figlia, che incrociò strettamente le braccia in un chiaro gesto d'impaziente attesa per la prossima sessione di tuffi.

Si abbassò con un sospiro sui talloni, dandole il via per salirgli sulla schiena, e Morgan entrò immediatamente in modalità scimmia: gli si avvinghiò al collo e al busto con gambe e braccia, usando però sempre una certa delicatezza sul lato destro ancora sensibile, mentre lui si avviava a larghe falcate oltre la secca, dove l'acqua era più alta. Girò appena la testa verso la spiaggia, intercettando lo sguardo di Peter intento a costruire con Ned un castello di sabbia – o meglio, quella che sembrava una replica della Morte Nera di sabbia.

Tony alzò le sopracciglia in modo eloquente, indicando Morgan senza farsi vedere da lei, e il ragazzo si limitò ad alzare entrambi i pollici con entusiasmo, accettando di buon grado il compito di badarle al suo posto garantendogli un po' di quiete. Sogghignò soddisfatto: era stata un'ottima idea invitare lui e Ned in vacanza con loro, visto che tenere a bada Morgan poteva essere sfiancante in condizioni normali, figurarsi con qualche acciacco duraturo. Vide in quel momento Peter che tendeva le braccia al cielo e dava poi un sonoro cinque a Ned, in segno d'esultanza per il completamento della loro opera di sabbia. La sua esclamazione di gioia viaggiò fin lì sul pelo delle onde, cristallina, e ammorbidì il suo sorriso.

«Papà, ti muovi? Ti ha preso uno squalo? Ci sono gli squali, qui?» chiese a raffica Morgan nel suo orecchio, in tono sempre più preoccupato.

Tony riprese ad avanzare, spingendosi un po' più al largo rispetto alle precedenti volte, e sentendo Morgan che aumentava un poco la stretta sul suo busto – e la sua parte un po' perfida decise di prendere il sopravvento:

«Nah, niente squali: solo Kraken e Leviatani enormi e orribili, pieni di zanne pronte a...»

«Non è vero, mi prendi in giro!» lo rimbrottò Morgan, dandogli un pizzicotto sul braccio sano.

«Ahia! Vacci piano con quelle chele, granchietta: già l'altro non è tanto bello, così completi l'opera,» la redarguì ridendo, sgroppando un poco con le spalle per sballottolarla dal suo trespolo. «Comunque, stavo per dire che in queste acque non c'è nulla che Iron Man non possa sconfiggere,» aggiunse, voltando il capo per incontrare i suoi occhi, che scrutavano con viva preoccupazione le onde quiete.

«Sicuro?»

«Sicuro di aver ragione,
» replicò lui, pronto, facendola sorridere con un po' più di tranquillità. «Allora, signorina tuffatrice, cosa vuoi fare stavolta? Un delfino? O una balena?» disse poi giocoso, sollevando la bambina dalle proprie spalle per farla roteare qua e là in aria, strappandole risatine esilarate. «Magari proprio Iron Man?» continuò, facendole sfiorare in velocità il pelo dell'acqua senza mai lasciarla andare.

«No, voglio fare Spider-Man!» riuscì a dire lei a mezz'aria, e Tony a quelle parole scoccò un'altra occhiata a Peter, che anche a quella distanza aveva colto benissimo le sue parole e stava sorridendo compiaciuto sotto i baffi.

«Va bene... Spider-Man sia,» si arrese, dopotutto non così a malincuore.

Tese entrambe le braccia davanti a sé e Morgan si aggrappò lesta ai suoi polsi, prendendo a oscillare avanti e indietro.

«Uno...» iniziò a contare lui, assecondando i suoi movimenti per darle la spinta. «Due...» continuò, con un mezzo sogghigno, per poi lanciarla in avanti all'improvviso prima del tre, strappandole un gridolino sorpreso che terminò in un ventaglio di spruzzi. «
Tre!»

Morgan riemerse in superficie sputacchiando, con un'espressione così offesa che Tony non poté fare a meno di scoppiare a ridere, suscitando ancor di più la sua indignazione, che si riversò su di lui sottoforma di mini-onde anomale e schizzi a tutto spiano, dai quali neanche l'invincibile iron Man poteva difendersi. Finse di soccombere, abbandonandosi a pelo d'acqua a braccia e gambe larghe facendo il morto a galla, e Morgan decise subito di usarlo come materassino, sorridendo furbetta.

«Ho vinto io,» dichiarò soddisfatta, e Tony le stampò un bacio salato sulla fronte a mo' di trofeo.

«Solo stavolta,» la corresse, mentre pensava in cuor suo che, se c'era qualcuno che avrebbe sempre vinto contro l'invincibile Iron Man, era proprio lei.



*

 

Note dell'Autrice:

Cari Lettori,
no, non sono sparita, mi sono solo presa una piccola pausa per dare una sistemata agli ottocento progetti in corso, ma tornerò presto a rompervi le scatole regolarmente :')
Spero di avervi strappato un sorriso con questa scenetta a tema estivo, frutto della mia astinenza da sole, cosa credo comune a molti di noi *sigh* Consoliamoci con la vista della spiaggia di Malibu B)

Angolino dello spam: per chi volesse dare un'occhiata ai progetti in corso, vi indirizzo verso Back in black se volete un po' di azione mista ad angst con condimento di IronDad, You had to make it weird se cercate un insopportabile young Tony alle prese con il MIT e Mentre tutto scorre se volete annegare nell'angst/hurt-comfort <3

Grazie a tutti coloro che hanno commentato gli scorsi capitoli e/o aggiunto la storia alle loro liste, e anche a chi legge soltanto <3

Mi eclisso, e alla prossima!

-Light-

 
   
 
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