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Autore: MonicaX1974    24/04/2020    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Walk in your rainbow paradise (paradise)
Cammina nel tuo paradisiaco arcobaleno (paradisiaco)

Strawberry lipstick state of mind (state of mind)
Rossetto alla fragola come stato mentale (stato mentale)

get so lost inside your eyes
Mi perdo così tanto nei tuoi occhi

Would you believe it?
Ci crederesti?

"Adore You"

Harry Styles

§§§§§§§§§§§§§§

Matilde non si è mai sentita così confusa e ansiosa come nelle ultime ventiquattro ore. Mai.

Ha sofferto in passato: quando ha beccato Michele, il suo ex, con la sua migliore amica, ha creduto che non si sarebbe mai ripresa. Nei giorni seguenti è stata male, ma niente di simile all'angoscia che le stringe la gola da quando Harry è uscito dal suo appartamento sbattendo la porta.

Perché si è comportata così? Perché non ha potuto fare a meno di chiuderlo fuori dalla sua vita? Non lo voleva davvero, eppure l'ha fatto, andando contro sé stessa. È per questo che sta soffrendo così tanto, perché ha fatto del male a sé stessa oltre che a Harry. Lui non lo meritava affatto. Non meritava il suo atteggiamento, come non meritava quel trattamento.

Sono trascorse quasi trentasei ore dall'ultima volta che ha dormito. La notte scorsa l'ha passata in bianco, con gli occhi spalancati a fissare il soffitto, mentre i suoi pensieri continuavano a vorticare in circolo, inarrestabili.

Non avrebbe dovuto farlo. Non avrebbe dannatamente dovuto farlo. Ma l'ha fatto. È stata una persona orribile, ha buttato fuori di casa Harry in un modo ignobile, e non riesce a pensare ad altro da quel momento.

Sospira rumorosamente quando entra in casa dopo essere tornata dal suo turno in ospedale. Le sembra di sentire ancora il suo profumo nella stanza. Non si è più seduta sul divano, nemmeno riesce a guardare in quella direzione, perché ripensa alla sua voce, ai suoi gesti, a quel momento così intenso, e le sembra che la testa le scoppi da un momento all'altro.

Lui non l'ha chiamata. Matilde ci sperava, ma sapeva che non sarebbe successo. L'ha trattato troppo male ed è giusto che adesso lui la ignori, ma questo la porta a compiere il passo successivo: Mati non vuole essere ignorata da lui, non lo sopporta. Non riesce a farlo entrare nella sua vita – non del tutto – ma il fatto che sparisca in quel modo non lo sopporta. Ha fatto un errore, un errore enorme, e adesso deve rimediare.

E non è come ha detto a Harry: l'errore non è stato quello di stare con lui, l'errore è stato buttarlo fuori di casa come se avesse fatto qualcosa di male.

«Stupida!» impreca contro la sua immagine alla specchio, poi si infila sotto la doccia, nel tentativo di rilassarsi e mettere ordine nella sua testa.

Le cose non posso restare così, non può pensare di averlo buttato fuori dalla sua vita: deve fare qualcosa, e deve farlo adesso.

È tardo pomeriggio quando esce di casa diretta all'appartamento di Harry. Cammina con l'affanno, ma non a causa del passo accelerato. È angosciata, si sente in colpa, e spera che lui accetti di vederla, perché ha il disperato bisogno di chiedergli scusa.

Arrivata di fronte all'edificio cerca di capire quale sia il campanello da suonare, dato che non ci sono i nomi sulle targhette, ma è fortunata, perché qualcuno sta uscendo proprio in quel momento. Matilde si infila all'interno prima che si chiuda la porta, ma trova un altro ostacolo lungo il suo percorso: il custode la sta guardando, anzi la sta proprio aspettando.

"Credevi di poter arrivare al suo appartamento come se niente fosse?" si domanda mentalmente, sfoderando un gran sorriso all'uomo dietro al bancone.

«Sta cercando qualcuno?» le domanda l'uomo sospettoso.

«A dire il vero, sì» risponde gentile, avvicinandosi a lui. «Dovrei vedere Harry Styles» afferma incerta.

«Il suo nome?»

«Mi chiamo Matilde Coser. So che può sembrare strano, ma io e lui siamo amici. Mia cugina, Sofia De Angelis... la conosce? È una ballerina famosa ed è la fidanzata di Zayn Malik... avrà sentito parlare di lui, no?» Matilde blatera a vanvera, mentre l'uomo la ignora, controllando qualcosa su un'agenda che ha davanti a sé e, d'un tratto la interrompe.

«Ultimo piano, c'è un solo appartamento, non può sbagliare» le comunica l'uomo.

«Oh... grazie» risponde Matilde sorpresa.

Lo saluta e si avvia verso l'ascensore, pensando a quello che è appena successo. Il custode le ha dato indicazioni per raggiungere l'appartamento di Harry dopo averle chiesto il suo nome... "forse Harry ha lasciato indicazioni di lasciarla salire? Forse mi sta aspettando?" Preme il pulsante dell'ultimo piano con il cuore in gola, respirando a fatica per tutto il tempo fino al pianerottolo.

Nel suo appartamento, Harry è in preda ai pensieri più confusi e lo è da quando è rientrato a casa dopo essere stato con Matilde. Era convinto di essere riuscito a scavalcare il muro che lei aveva messo tra loro, era sicuro di averla sentita completamente abbandonata a lui, ma era bastata una battuta per farla tornare in sé, per far tornare la solita razionale Matilde. Harry detesta quando, quella parte di lei, vince sulla parte irrazionale, facendo sì che la rossa torni a chiudersi in sé stessa.

È così bello stare con lei quando si lascia andare quando sorride senza pensieri, quando concede qualcosa di sé. Si sente bene con lei, riesce a essere spontaneo, e gli piace così tanto giocare con quella ragazza che ha scoperto di conoscere da tempo.

Anche lui ha trascorso la notte in bianco, pensando a lei, scrivendo per lei. In un primo momento aveva pensato di lasciar perdere tutto, ma una volta rimasto solo ha capito che non sarà mai possibile. Deve trovare un modo, ci deve essere un dannato modo per farla sciogliere, per distruggere quei maledetti muri che lei cerca di tenere in piedi con tutte le sue forze.

Non si è mai sentito così coinvolto e quello che c'è stato tra loro non è stato affatto sesso, Harry ne è assolutamente certo. Potrebbe paragonare quel momento con decine di altri che ha avuto in passato con altre donne, alcune che sono state molto importanti per lui, ma niente può essere paragonato a lui e Mati in una perfetta connessione di corpi e menti.

«Cazzo!» impreca, per poi togliersi la maglietta e lanciarla lontano. È nervoso, ha caldo, si sente un animale in gabbia.

Lancia uno sguardo al suo blocco per appunti e rilegge gli ultimi due versi che ha scritto.

Oh, honey (ah-ah-ah)

Oh, tesoro (ah-ah-ah)

I'd walk through fire for you

Camminerei in mezzo al fuoco per te

Qualcuno bussa alla sua porta e lui lascia perdere tutto, andando a controllare chi sia. Si avvicina allo spioncino e la vede, quella massa di capelli rossi non potrebbe appartenere a nessun altro che a lei.

«Pensa, Harry, pensa... cazzo, pensa!» La sua mente corre veloce.

Non si aspettava che lei andasse fino a casa sua, ma lei è lì. Non ha idea del motivo, ma è lì, vorrà pur dire qualcosa. Inspira profondamente, poi espira, infine apre la porta. Matilde non riesce a guardarlo subito negli occhi, perché il cantante indossa solamente un pantalone della tuta, a piedi scalzi, come potrebbe guardarlo subito negli occhi?

«Ciao, dottoressa Coser».

Matilde solleva lo sguardo solo quando sente la sua voce.

«Ciao, Harry. So che sei arrabbiato con me, ma vorrei parlarti. Posso entrare?» domanda cauta.

Per tutta risposta, lui si sposta per lasciarla passare. Sta cercando di capire il suo stato d'animo, il motivo per cui sia lì. Stavolta non vuole scoprirsi – non riguardo le sue intenzioni, per il resto è ben disposto a scoprirsi – ma vuole capire come comportarsi, cosa fare per arrivare a lei.

«A cosa devo questa visita?» le chiede, avvicinandosi un po'.

«Sono qui per scusarmi» gli dice senza girarci intorno.

Harry la guarda negli occhi, quegli occhi azzurri che ha imparato a conoscere, e non importa se Matilde cerca ancora di nascondersi, lui l'ha trovata, e la troverà sempre, ovunque scelga di sparire. È con questo spirito che inizia a farsi largo nella sua testa un'idea che può sembrare folle, ma forse è la sua unica opzione, al momento.

«Avanti, ti ascolto».

«Non... Io... Harry, io devo pensare al lavoro, devo concentrarmi sullo studio, non posso rischiare di deludere mio padre, e non posso permettermi nessuna distrazione, ma questo non giustifica come mi sono comportata con te».

Il cantante è attento a ogni parola – detta e non – a ogni gesto, a ogni sguardo, a ogni variazione di espressione, a come si tortura le dita mentre parla, al fatto che stia buttando fuori quelle parole in fretta, come a volersene liberare. Non l'ha rifiutato, non l'ha rinnegato, non ha più pronunciato la parola errore e si è scusata del suo comportamento. Tutto questo lo porta a un'unica conclusione: Matilde non lo vuole affatto fuori dalla sua vita.

Che cosa può fare adesso? In che modo può riprendersi il suo posto nella vita di Matilde? Ancora non lo sa, ma sa che deve prendere tempo.

"Su la maschera, Harry. È arrivato il momento dello show".

«Dottoressa Coser, non farti prendere dal panico. Io non voglio impegnarmi in niente di serio» le dice con mezzo sorriso. «Ho reagito in quel modo perché non sono mai stato sbattuto fuori da nessuna, quindi smettila di blaterare come al solito, potresti impegnare meglio la tua bocca» la provoca, è questo che sa fare meglio, è questo che l'ha fatta reagire.

Matilde, che mai si sarebbe aspettata una risposta del genere, lo guarda sconvolta, e reagisce d'istinto, dando retta all'orgoglio.

«Sono proprio una cogliona e io che mi ero preoccupata per te, invece sei il solito stronzo».

Quell'imprecazione è l'ultima parola che esce dalla sua bocca, perché lui l'afferra e la bacia, senza darle modo di reagire. Matilde non lo respinge, anzi, ricambia quel bacio con la stessa passione che lui ci mette a impossessarsi delle sue labbra.

«Parli troppo. Te lo ripeto, Matilde, usa meglio la tua bocca» mormora sulle sue labbra, con lo stesso tono provocatorio.

«Ma sei hai appena detto che non vuoi una relazione» protesta con poca energia la rossa.

«Già, non voglio una relazione seria, e non ne hai bisogno neanche tu» le dice, mentre nella sua testa si concretizza quella folle idea.

"Tempo, Harry.... Hai bisogno di altro tempo con lei..."

La bacia di nuovo, lei non oppone resistenza.

«Potremmo essere amici... con qualche beneficio... che cosa ne dici, dottoressa Coser?»

"Bella idea del cazzo, Harry. Ora aspettati che la tua faccia si volti dall'altra parte, perché investita in pieno dalla sua mano".

Ma non succede. Matilde resta in silenzio, persa nei suoi occhi verdi. Harry rincara la dose, la bacia di nuovo, stavolta stringendola a sé con maggiore forza, invadendo con la lingua la sua bocca, assaporando di nuovo quel sapore di lucidalabbra alla fragola che gli fa perdere la testa.

«Harry... non lo so... io...»

«Non iniziare a blaterare Matilde, in fondo puoi tratte beneficio da me. Non sei stata bene con me?» le chiede con tono sexy, con quel sorriso che sa confonderla. «E tu... Dio, tu ne fai a me» parla sulle sue labbra, per poi baciarla ancora.

Matilde ha perso di nuovo il controllo, Harry se n'è accorto, lo sente, lo sa. Per questo sa che è il momento di affondare il colpo.

«Dimmi di sì, Mati».

La guarda negli occhi a una distanza ridicola, respirando la stessa aria, Matilde sente la pressione delle sue dita anche attraverso il tessuto del cappotto, mentre percepisce ogni cellula del suo corpo andare a fuoco.

Lui le sta offrendo una relazione non impegnativa. Può stare con lui e nello stesso tempo concentrarsi sul suo lavoro. Potrebbe approfittare solo della parte più bella di una relazione, senza preoccuparsi di quella più complicata: quella che riguarda i sentimenti. E lo fa.

«Okay, Styles, ma tu smetti di assillarmi» ribatte lei dopo un po'.

«Bene, dottoressa, ma a me piace assillarti, quindi non credo che smetterò» replica soddisfatto lui.

«Harry...»

«Allora... non eri venuta per scusarti?» le chiede con un sorriso, riuscendo ad alleggerire il momento. Anche lei sorride, anzi ride. Harry pensa che forse è la strada giusta, forse ha trovato il modo per restarle accanto senza farla scappare. Almeno per il momento. «E allora scusati» le dice alla fine, senza darle modo di rispondere davvero, perché la bacia di nuovo, con così tanto impeto che lei smette di pensare.

Gesti frenetici, veloci, con i quali si liberano dei vestiti. Lui la solleva e la porta in camera sua. Lei si lascia di nuovo andare, permettendogli di condurre il gioco. Si lascia distendere, si lascia baciare, lascia che il suo corpo goda di ogni bacio, di ogni carezza che Harry sta lasciando su di lei.

Si prende cura di lei, pensa soltanto al suo piacere, a farla stare davvero bene. Matilde è completamente abbandonata sul suo letto, con la testa riversa all'indietro, gli occhi chiusi, che inarca la schiena, mentre la bocca di Harry esplora ogni parte del suo corpo, portandola in un'altra dimensione. È solo quando la sente tremare e gemere che affonda in lei con forza. Matilde è stordita, si aggrappa con forza alle lenzuola, sotto gli affondi di Harry, che ha tutta l'intenzione di farsi ricordare.

La bacia ancora: sulle labbra, sul viso, sul collo, lecca, succhia, morde, finché lei non affonda le unghie nei suoi muscoli tesi.

«Harry...»

A lui basta sentire il suo nome sussurrato per lasciarsi andare, per sentire un'intensa ondata di piacere travolgerlo in pieno.

Il fiato corto, il cuore in tumulto, e la mente sgombra. Harry si solleva di poco per guardarla. Matilde apre gli occhi e incrocia i suoi. Il cantante si abbassa di nuovo per baciarla. La rossa accoglie di nuovo quel bacio con passione, lasciando che lui continui a prendersi ogni sensazione.

Non le dice niente quando si alza per raggiungere il bagno. Matilde si rannicchia su un fianco, tirando su le lenzuola fino a coprirsi. Non pensa, non parla, cerca solo di riprendere fiato. Vorrebbe realizzare ciò che è successo, ma le è impossibile, perché le sensazioni che lui le ha lasciato addosso sono troppo intense per poter ragionare.

Passa poco più di un minuto che Harry torna a letto, si infila insieme a lei sotto alle coperte a la stringe a sé. Matilde si lascia abbracciare, ma lui inizia a pensare che forse è troppo, forse sta di nuovo tirando la corda e stavolta non vuole che si spezzi.

«Allora, dottoressa Coser, sei stata bene?» le sussurra all'orecchio.

Matilde sorride per quelle parole, forse non dovrebbe, eppure sorride. Vuole darsi la possibilità di viversi quei momenti con lui, ma vuole farlo senza pensieri. Si volta verso di lui per guardarlo e, forse, non avrebbe dovuto farlo. «Sì, Styles, sono stata molto bene» gli dice, annegando nel verde dei suoi occhi, con la paura di restarci dentro, e Harry la vede quella paura, la conosce.

«Beh, forse gli amici non dovrebbero dormire insieme "dopo", che dici?» sta usando un'arma a doppio taglio, ne è consapevole, ma deve rischiare, non può restare ad aspettare.

«Oh... sì... forse è meglio che vada...» risponde lei incerta, sfuggendo alla sua presa per mettersi seduta sul bordo del letto. «In effetti si è fatto tardi». Non vorrebbe andarsene, ma pensa che Harry abbia ragione: se vuole mantenere in piedi quella relazione superficiale non devono esserci ulteriori coinvolgimenti. Solo che Harry, dopo aver visto il suo disagio, si è già pentito di averle chiesto di andarsene.

«Mati... se vuoi restare... resta...» Lei gli dà le spalle, a lui sembra che non stia respirando.

«Oh, no, hai ragione... vado» replica, per poi mettersi in piedi per andare alla ricerca dei suoi vestiti.

Harry si perde a guardarla, sorride nel vedere di nuovo il tatuaggio uguale al suo. Matilde esce dalla sua stanza, per cercare i suoi indumenti, lui si infila di nuovo i pantaloni della tuta per raggiungerla, restando a guardarla mentre si riveste. Non si dicono altro. L'accompagna alla porta, la saluta, lei tentenna e lui la bacia di nuovo, proprio non può resistere. Matilde non protesta, ricambia quel bacio, poi si sorridono. Alla fine la rossa obbliga sé stessa ad andare via e lui obbliga sé stesso a chiudere la porta, quando la vede sparire in ascensore.

Forse è stata un'idea stupida, pensa Harry, ma almeno stavolta si sono lasciati con un bacio, un rumore milione di volte migliore, rispetto a quello di una porta che sbatte.

Il resto arriverà. Almeno lo spera.

 Almeno lo spera

§§§§§§§§§§§§§§

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Io sono senza parole, questi due me le rubano. 

Harry ha fatto questa folle proposta a Matilde. Lei accetta senza nemmeno pensarci. Entrambi credono che questa cosa possa far bene al loro rapporto, ma sarà così? Non ci saranno conseguenze? Riusciranno ad avvicinarsi davvero stavolta? 

Almeno hanno raggiunto un accordo comune, sembra davvero un passo avanti. Come lo porteranno avanti?

La nostra Matilde ha dovuto fare i conti con i suoi sensi di colpa... Ma ve pare possibile che ha buttato fuori Harry in quel modo dopo il momento così intenso che hanno vissuto?!?... Cmq la Rossa si fa coraggio e va a chiedergli scusa perché vorrebbe stare senza di lui... Ma ormai non sa stare senza di lui... Come ti capisco cara Matilde... Quando si assaggia qualcosa di buonoooo.... Eeeehmmm vabbè sto divagando :)... Voi vi aspettavate la reazione e la proposta di Harry?!?... Dite che stia facendo la cosa giusta?!? Intanto loro sono finiti di nuovo a fare COOOOSEEEEE... Io e la mia splendida socia vi aspettiamo al prossimo capitolo... Vedremo come gestiranno la loro nuova condizione... :)Grazie sempre di esserci ❤️ ❤️ ❤️ 

Eeeee niente, grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
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