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Autore: cussolettapink    24/04/2020    3 recensioni
“Davvero? Il nuovo arrivato è una ragazza e non un ragazzo? Ma cosa le sarà saltato in mente?!?” Una voce la distrasse dal guardarsi intorno e la fece concentrare invece sul discorso appena iniziato nella stanza che ancora non aveva visitato.
“Sicuramente” si aggiunse una seconda voce “è una poco di buono! Chi mai verrebbe a stare in un dormitorio con soli maschi?!”.
La ragazza stava per abbassare la maniglia e manifestare la sua presenza quando una terza voce – che le sembrò leggermente familiare – si aggiunse alla conversazione.
“Louis, non essere come sempre così prevenuto, magari è una brava ragazza che è solo interessata a trovarsi vicina per frequentare le lezioni”.
Sorridendo nel trovare una persona disposta a trattarla con gentilezza, la ragazza entrò nella stanza proprio nel momento in cui quella famosa terza voce finì la frase.
“O forse, è semplicemente una t**** in cerca di divertimento”.
La sorpresa per la frase completamente assente di tatto o gentilezza non preoccuparono neanche lontanamente la ragazza perché, nel momento in cui individuò il ragazzo che aveva parlato, si sentì raggelare.
Il ragazzo che l’aveva appena offesa niente di meno era che Harry
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 19 – The End


“Paige!” Harry si staccò da Tod Rider e corse dalla ragazza, prendendola tra le braccia.

“Liam, Zayn e Niall, voi occupatevi di quel verme e portatelo da mia madre. Louis, vieni con me in infermeria”.

Liam, per fortuna, aveva notato Paige allontanarsi furtivamente dal dormitorio e lo aveva riferito a Louis, che di conseguenza era corso ad avvertire Harry che in quel momento si trovava in stanza con Zayn e Niall.

Tutti i ragazzi si erano quindi messi alla ricerca della ragazza, prima andando direttamente al dormitorio di Rider e poi iniziando a cercarla per tutto il campus, quando a un tratto Zayn aveva sentito per primo uno strillo di Paige e aveva indicato agli altri la direzione da cui proveniva.

Appena arrivarono, la scena che si trovarono davanti fu così d’impatto che Harry senza neanche ragionare si buttò su Rider, che di contro cadde a terra e cominciò a prendersi un quantitativo immenso di pugni, fermato solo dallo svenimento della castana.

Quando Harry la prese in braccio e si allontanò insieme a Louis, i tre ragazzi rimasero a guardare con ira il ragazzo ancora steso a terra, provato dalle percosse ricevute.

“Non che ne avrai mai più l’occasione ma tocca di nuovo quella ragazza e quello che ti ha combinato Harry ti sembreranno carezze, stronzo”. Esordì Zayn, prima di dare un calcio nello stomaco a Tod, che si piegò su se stesso e iniziò a tossire, avendo paura che ora sarebbe arrivato il secondo turno.
Niall e Liam gli si avvicinarono e lo bloccarono prendendogli un braccio a testa, cominciando a trascinarlo verso l’ala della scuola dedicata ai docenti, pronti a svegliare la preside.

Zayn si stava avviando per seguirli, quando notò un piccolo rettangolo grigio per terra. Dall’aspetto, il ragazzo intuì che si trattasse di un registratore.

Con sua enorme sorpresa, vide che era ancora attivo.

Terminò la registrazione e poi cliccò sul pulsante indietro, per capire cosa era stato registrato.

“Mi hai fatto cancellare il video che Zayn aveva sul cellulare per poter fare i tuoi porci comodi ma la verità è che se ne avessi la possibilità ti avrei già denunciato! Denunciato per tutte le volte che mi hai baciato contro la mia volontà! Denunciato per lo schiaffo che mi hai dato ieri e per tutto quello che mi stai facendo passare!”

Decise di mandare un po’ avanti la registrazione, riconoscendo questa volta la voce di Rider.

“Credi che tua madre possa decidere di andarsene? Oh no, ricordi il lavoro importante che le è stato assegnato? Mi basta un comando e andrà tutto a rotoli. A quel punto di chi sarà la colpa? Sua. La mia azienda le farà causa per gli enormi danni creati e sai benissimo che non potete permettervi uno straccio di avvocato decente, al contrario nostro.”

Impugnando più forte il piccolo aggeggio elettronico, si incamminò insieme agli altri.
 


Nel frattempo, l’infermiera del turno di notte si era trovata qualcuno alla porta.

Di norma, la sera era un turno piuttosto tranquillo, capitava raramente che degli studenti andassero da lei.

“Buon Dio, cosa le è successo?” Esclamò, facendo passare i due ragazzi e guardando la ragazza venir adagiata delicatamente sul lettino “ma soprattutto chi è? Una fidanzata di voi due? Cosa ci fa al campus a quest’ora una ragazza?”

“Si chiama Paige Tolkin, è l’unica ragazza del campus ad alloggiare in un dormitorio interno, appartiene al dormitorio nord. L’abbiamo soccorsa mentre stava subendo un’aggressione dal… suo fidanzato, Tod Rider, anche lui appartenente a un altro dormitorio del campus. Dei nostri compagni lo stanno portando dalla preside per fargli affrontare le conseguenze di quello che ha fatto, come vede la stava per… molestare sessualmente”. Spiegò Harry a fatica, continuando a guardare la ragazza addormentata nel letto.

“Oh cielo, povera ragazza. Aspettate qui con lei, vado a prendere una bacinella con dell’acqua e dei tranquillanti per quando si sveglierà, sarà terrorizzata”. L’infermiera uscì dalla stanza, lasciando tutto nel silenzio più tombale.

“Harry…” provò a dire Louis, guardando come l’amico fosse tutto un fascio di nervi.

“Dannazione!” esclamò a bassa voce, dando un pugno al muro lì vicino “non doveva arrivare a tanto, dovevo intervenire prima! Stupido io a non aver fatto qualcosa, dovevo proteggerla!”

“Tutti noi dovevamo proteggerla. Un campus maschile può essere un territorio spiacevole per una ragazza, soprattutto se ci si ritrova ad affrontare quello che ha affrontato lei. Con noi, con Ryan, con Rider, con il coach addirittura, tranne Meghan non ha mai avuto un volto amico fin dall’inizio. Eppure, è riuscita a far cambiare idea a quasi tutti noi. Adoro questa marmocchietta, è diventata come una sorella minore. Niall sembra aver trovato la vocazione per lo studio grazie a lei  e tu amico, da quando c’è lei hai tirato fuori tutto te stesso, le parti negative e le parti positive. Ha cambiato tutti noi”.

I due ragazzi notarono all’improvviso un movimento nel letto di Paige, segno che si stava riprendendo.

“Finalmente bella addormentata, finito di schiacciare un pisolino?” le si avvicinò Louis, accarezzandole piano i capelli.

“D-dove sono? Cosa è successo? Ricordo solo che ero… Tod!” esclamò terrorizzata, ricordando d’un tratto tutto ciò che era successo.

“Non ti devi preoccupare di lui,  ci ho pensato io e ora dovrebbe starci pensando mia madre”. Parlò gelido Harry, cercando di addolcire la voce nonostante la rabbia per tentare di tranquillizzare la castana.

Si alzò lentamente, poggiando la schiena contro il poggiatesta del letto e guardò interrogativa i due ragazzi quando entrambi distolsero lo sguardo.

“Ma cosa…” abbassò lo sguardo e si accorse che la camicetta strappata lasciava in piena vista i seni coperti dal reggiseno. Imbarazzata, si portò il lenzuolo del letto fin sotto il mento.

“Tieni” Harry le porse la sua felpa, continuando a non guardarla per rispetto.

“Grazie Harry” sorrise lei, pur non nascondendo una certa dose di imbarazzo. All’improvviso la faccia si fece spaventata e a tentoni cercò all’interno delle tasche dei suoi jeans una cosa, evidentemente non trovandola.

“No no no! Avevo un registratore con me, lo avete visto? Vi prego ditemi che lo avete voi!”

“Un registratore?” chiese Louis “noi ti abbiamo presa appena sei svenuta e ti abbiamo portata qua, posso provare a sentire gli altri però” si allontanò, prendendo il proprio cellulare e uscendo dalla stanza.

Di nuovo, a distanza di pochi minuti, nella camera calò il silenzio più assoluto.

“Harry… grazie per avermi salvato. Se non fossi arrivato il tempo io…” gli occhi di Paige si riempirono nuovamente di lacrime.

Il riccio le si avvicinò e lentamente, come per chiederle un muto consenso, si sedette sul letto e si chinò per abbracciarla. L’ultima cosa che voleva era spaventarla, dopo tutto quello che aveva passato.

“Sei stata una scema a non chiedermi aiuto e uno scemo io a non ricollegare tutti i pezzi. Quando hai fatto quell’improponibile dichiarazione a Rider in classe sono rimasto scioccato, il giorno dopo ho chiesto a Zayn il video che avevamo fatto la prima volta che ti si era avvicinato ma ha detto che non lo trovava più. Lo hai eliminato tu, vero? Perché Paige, con cosa ti teneva in pugno?” le chiese dolcemente lui, cercando di farla aprire.

“Quel porco ti ricattava usando tua mamma che lavora nella sua azienda, non è vero?” la voce di Louis si palesò nuovamente nella stanza. “Ho appena parlato con Zayn. A quanto pare ha trovato lui il registratore di cui parlavi e lo hanno fatto subito sentire alla preside. Rider è stato espulso dalla scuola con effetto immediato e domani verranno convocati i genitori. La preside aspetta anche te domani, quando te la sentirai, per quanto riguarda il coinvolgimento della autorità per quello che ti ha fatto”.

Nel mentre che parlava, Louis si era andato a sedere sulla parte opposta del letto occupata da Harry e aveva preso una mano di Paige tra le sue.

“Non dovrai affrontare più tutto questo da sola, ci siamo noi due con te come ci sono anche Liam, Niall, Zayn e Meghan, che a proposito dovrebbe chiamar-“

Neanche il tempo di finire la frase che il telefono della castana iniziò a squillare.

“Paige!” una voce esordì dall’altro capo del telefono, in lacrime “ti prego non farmi più spaventare in questo modo. Sei l’unica amica che ho, ti voglio un bene dell’anima e non sopporterei di perderti”.

Stupida dalla parlantina insolitamente loquace dell’amica, lanciò uno sguardo confuso a Louis.

“Meghan è stata la prima a capire che qualcosa non andasse, è stata lei a convincermi a indagare. Così sono andato da Harry e ho scoperto che anche lui aveva i suoi sospetti e che lui aveva attivato addirittura la squadra di agenzia investigativa della famiglia per capirci qualcosa”.

“Un’agenzia investigativa privata?” chiese sorpresa la castana.

“Sì ma purtroppo Rider sa nascondere bene i suoi segreti, soprattutto perché penso che neanche la sua famiglia o l’azienda sapesse quello che aveva in mente”.

“Oh cara, ti sei ripresa. Forza, fuori tutti che devo visitarla e poi ci sarà bisogno di riposo assoluto”. L’infermiera tornò con tutto il necessario per prendersi cura della ragazza.

“Domani passo a trovarti, buonanotte Paige” le disse l’amica, prima di chiudere la chiamata. Anche Harry e Louis vennero fatti uscire subito.

L’infermiera le disinfettò dei piccoli taglietti che si era procurata quando era caduta svenuta a terra e le mise un unguento per i lividi sul polso e sulla guancia.

 

Quando la mattina dopo la ragazza aprì gli occhi, fu sorpresa di trovare la preside seduta accanto al letto.

“Signorina Tolkin, mi dispiace moltissimo disturbarla ma ho qui fuori i genitori del signor Rider che vorrebbero parlarle. Se non se la sente provvederò a dirgli di tornare un altro giorno, non si faccia problemi”.

“N-no, va bene, posso parlarci li può far entrare” disse lei, non capendo il motivo della visita.

La preside annuì e si alzò, lasciando la stanza e permettendo ai coniugi Rider di entrare in stanza.

“Salve signorina Tolkin, possiamo chiamarla Paige? Noi siamo Tom e Milene, i genitori di Tod. La preside ci ha convocati questa mattina. Abbiamo sentito la registrazione che hai fatto e siamo qui per scusarci a nome nostro, della nostra famiglia e di quel disgraziato di mio figlio” Iniziò il signor Rider “quando avevo la tua età, io e la mia famiglia vivevamo nella povertà più assoluta. Ho studiato molto e ho sacrificato altrettanto per arrivare dove sono ora. Tod con tutto questo c’è nato, da una parte per fortuna e dall’altra sfortunatamente, perché non capisce la fortuna immensa che ha avuto. Prima di tutto, vogliamo dirti che la nostra azienda è molto fiera di avere tua madre, la signora Brenna, tra i nostri impiegati. La sua dedizione al lavoro e il suo impegno costante mi ricordano molto me i primi tempi. Se quindi una tua preoccupazione erano eventuali ripercussioni su di lei, sappi che farò tutto ciò che è in mio potere – e sono il direttore e amministratore delegato dell’azienda – quindi è tanto, per fare in modo che possa continuare il suo lavoro mostrando le sua abilità. Per quanto siamo consci che consisterà in un danno di proporzioni enormi per la nostra azienda, capiremo anche se vorrai sporgere denuncia. Condanno totalmente ciò che mio figlio ha fatto ed è giusto che paghi anche davanti alla legge. Oggi stesso ho firmato la sua espulsione dal college e gli ho bloccato e congelato tutti i fondi, probabilmente lavorare gli insegnerà cosa significa avere umiltà e rispetto per il prossimo. Scusami, ti starò annoiando, quindi arrivo al punto: prendi le tue decisioni col cuore leggero, nessun problema si ripercuoterà su tua madre”.
 

 
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Angolo Autrice:
salve a tutte/i! 
Eccoci qui con l'ultimo capitolo prima dell'epilogo, mi sto emozionando a pensare che questa storia stia volgendo al termine, me ne ero davvero molto affezionata.
Che dire, essendo agli ultimi capitoli spero davvero che vogliate farmi sapere cosa ne pensate della storia, quale personaggio è entrato nei vostri cuori etc
saluti,
Liz

 
   
 
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