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Autore: Nao Yoshikawa    25/04/2020    6 recensioni
Raccolta di flashfic/oneshot spin-off de “L’effetto farfalla” costituito da momenti dolci/teneri/divertenti.
1 {Notte insonne} Una volta l’uno, si erano detti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.
2 {Primo bagno} «Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
3 {Coliche} «Angelo, ma perché stai piangendo anche tu?!»
4 {Un semplice trucco} «Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
5 {Somebody to love} «Ora basta, non ce la faccio più con questa melodia infernale»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18 – Baby – Sitter fantastici e dove trovarli
 
«Dove si è cacciata quella ragazzina?»
Belzebù non aveva pazienza, ma con El si era parecchio addolcita. Solo con lei, in realtà. E poiché – anche se non lo diceva mai apertamente – aveva un debole per quella bambina – aveva accettato di farle da baby-sitter. E poi non era da sola nello svolgere quell’arduo compito.
«Seriamente due come noi non trovano una ragazzina?» si domandò Gabriel. Il demone si voltò a guardarlo, con un’espressione spazientita e nervosa.
«Ti avevo chiesto di tenerla d’occhio solo un attimo. Ma ovviamente dovevi farti abbindolare.»
«Non mi sono fatto abbindolare, magari è andata a farsi un giro.»
Belzebù lo guardò ancora, con un’espressione che voleva chiaramente dire “Sei un idiota”.
«A farsi un giro? Ha sette anni! Non può andare in giro da sola. Se le succede qualcosa, ti ammazzo. E non sarò l’unica, temo!» disse afferrandolo e guardandolo con tutta l’ira possibile. Gabriel però sorrise.
«Saresti una brava madre», le disse infatti. Belzebù arrossì, quel maledetto sapeva sempre cosa dire per farla sciogliere… solo un pochino.
«Piantala di fare lo stupido, dobbiamo cercarla. Altrimenti Crowley e Aziraphale andranno fuori di testa e io non ho la pazienza per sopportare anche loro!»
Era stata categorica, quindi forse era meglio darle retta. El sapeva essere estremamente dispettosa e vivace. E si perdeva molto d’occhio facilmente, soprattutto adesso che stava diventando abile nel volo. Potente o meno era pur sempre una bambina, e se qualche umano l’avesse vista? Questo non poteva succedere, per questo i due andarono a cercarla. Passarono anche da Anathema, ma la bimba ovviamente non si trovava nemmeno lì.
«Dov’è finita?!» domandò esasperata Belzebù. «Quella ragazzina, se la trovo io la… la… ah!»
«Smettila di preoccuparti», sbottò Gabriel, molto poco saggiamente. Il demone si trattenne dall’istinto di colpirlo.
«Smetterla di preoccuparmi? E tu allora? Puoi fingere, ma è chiaro che sei preoccupato.»
«Io sto benissimo!» rispose subito, a braccia conserte. «Dopotutto El è così forte. E così piccola. E così innocente e dolce e… dobbiamo trovare quella ragazzina», decise infine.
Ma El non saltava fuori da nessuna parte. Come lo avrebbero spiegato a Crowley e Aziraphale? Non sarebbe stato facile. E infatti, quando tornarono a casa, Belzebù prese in mano la situazione.
«Tu sta zitto, hai capito? Me la sbrigo io», intimò all’angelo. Poco dopo Aziraphale e Crowley rientrarono, appena tornati dalle rispettive mansioni lavorative.
«Che ci fate lì impalati? El dov’è?» domandò subito il demone. Belzebù sorrise, indicando Gabriel.
«Te lo dice lui»
Gabriel assunse un’espressione stravolta. Quel demone traditore! E soprattutto, perché doveva essere lui a temere quei due quando era sempre stato il contrario?
«Eh… El è… vediamo… è da qualche parte.»
Aziraphale si avvicinò, guardandolo.
«Da qualche parte dove?»
Quello scambio di ruoli era a dir poco spiacevole. Gabriel doveva pensare ad una risposta soddisfacente, quando El spuntò da dietro il divano.
«Qui!» esclamò la bambina agitando le braccia, con grande sollievo dei due baby-sitter che in quel momento riacquistarono cento anni di vita.
«El? Ma che ci facevi lì dietro?» l’accolse subito Aziraphale, coccolandola.
«Stavamo giocando a nascondino», la bambina fece l’occhiolino a Belzebù e Gabriel. Il demone si lasciò cadere seduta, stanca. Non voleva nemmeno sapere dove El fosse stata, l’importante era che fosse lì.
«Noi non avremmo mai dei figli», dichiarò infine.
 
Nota dell’autrice
Certo Belzebù… non avrai mai figli, CERTO.
Comunque, El era veramente a farsi un giro, ed è stata abilissima a non farsi trovare e a far sclerare i suoi baby-sitter. Immaginarmi Gabriel impaurito da un Aziraphale arrabbiato è piuttosto soddisfacente, lo ammetto.
   
 
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