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Autore: AkaNagashima    25/04/2020    1 recensioni
« TIKKI SPOTS ON! »
« PLAGG, CLAWS IN! »
Marinette ed Adrien sono i nuovi Ladybug e Chat Noir.
Ma cosa succederebbe se, dietro ai loro Miraculous, ci fosse un passato difficile dovuto ai vecchi supereroi?
Una lotta tra due ex colleghi che continua con le generazioni successive, un Miraculous rimasto nelle mani sbagliate ed una ragazzina che farebbe di tutto per salvare la propria madre dal coma.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Sabine Cheng
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Parigi 1996

« Sabine Cheng, sarai la nuova Ladybug. »

« La nuova.. che cosa? »

Il Maestro Fu sorrise alla ragazza, poco più che adolescente, mentre fissava la scatola che gli aveva donato senza tante cerimonie, come se avesse appena fatto un regalo ad una nipote che non vedeva da tanto tempo.

« M-Maestro Fu, io non capisco! »

« Apri la scatola. »

La giovane fece come gli era stato detto. All'interno vi si trovavano due semplici orecchini, da cui fuoriuscì una sfera rossa, luminosa, che la lasciò senza fiato. Da questa palla si materializzò una creatura fluttuante rossa a macchie nere.

« Sono Tikki, il Kwami del Miraculous della coccinella! »

« I-Io sono Sabine.. »

« Piacere di conoscerti! »

L'uomo anziano sorrise davanti alla situazione, dopo tutti quegli anni non si era ancora abituato all'inizio di tutto, ma non aveva intenzione di rimanere silente, la ragazza non avrebbe capito altrimenti.

« Bene, adesso indossa gli orecchini e dì la frase.. »

« TIKKI SPOTS ON! »



Parigi 2017

« Nooro, dark wings rise! »

Un bagliore viola avvolse completamente la ragazza, in poco tempo Marinette venne sostituita da Lady Papillon, nel suo bel vestito violaceo. Tikki guardava preoccupata la faccenda, non ancora convinta che quello fosse il modo adatto di reagire per riprendere Plagg e riportarlo da loro. Ma la ragazza sembrava troppo propensa ad ascoltare solo se stessa, perchè il suo obbiettivo era riavere tutti i Miraculous ed aiutare la vecchia Ladybug.

« Marinette.. » la chiamò la piccola Kwami rossa. « Io credo che.. sei sicura che sia una cosa giusta? »

« Ne abbiamo già parlato, Tikki, non ho intenzione di tornare indietro. Nè ora, nè mai. »

Prese un profondo respiro, cercando per la città un'emozione che fosse negativa, una persona che stesse piangendo, o semplicemente delusa, arrabbiata. Poi la captò improvvisamente, sorridendo contenta.
Non voleva fare del male a nessuno, ma doveva attirare l'attenzione di Chat Noir, doveva conoscere il proprio nemico. Aveva atteso ben sei mesi prima di mettersi in testa di farlo, perchè ne era spaventata, non sapeva cos'avrebbe incontrato, ma adesso doveva fare qualcosa o sua madre non sarebbe sopravvissuta ancora.
L'Akuma volò dalla finestra, andando a cercare questa persona. Una giovane giornalista era appena stata rifiutata per l'ennesima volta, e stava piangendo sommessamente, da sola nella propria camera. La farfalla nera la raggiunse, ed appena si installò nel foglio che aveva tra le mani, potè parlarle.

« Ciao, Cèline, sono Lady Papillon. Ti chiedo di fare qualcosa per me.. » cominciò a dire, guardando avanti a sè, la forma della farfalla sul volto faceva in modo di vedere attraverso gli occhi altrui. « Sei una giornalista meravigliosa, ma non sei stata apprezzata a dovere, ti chiedo quindi di usare questo tuo dono per trovare Chat Noir. Ho solo bisogno di vedere chi è. »

« Con molto piacere, Lady Papillon. »

Marinette sospirò, in attesa, avendo creato la sua prima creatura akumatizzata. Non le piaceva affatto fare una cosa simile, sfruttare i sentimenti negativi delle persone era qualcosa di veramente disgustoso, ma se doveva trovare Chat Noir senza attaccare direttamente, in qualche modo doveva muoversi, giusto?



[ . . . ]



Parigi 1996

« Gabriel Agreste, benvenuto nel mondo dei Miraculous. »

Il biondo guardò con sufficienza l'anziano che gli stava allungando una specie di scatola. Non sapeva bene cosa contenesse e non si fidava molto di quel tipo, soprattutto perchè era uno sconosciuto. Alzò un sopracciglio, continuando a fissarlo, mentre l'uomo gli sorrideva mesto, come se aspettasse solo lui.

« I che cosa? Mi scusi signore, ma non la capisco. »

« Prendi la scatola e capirai, coraggio. »

Gabriel sospirò, afferrando la scatola come gli era stato consigliato, ed aprendola. Un anello argentato. Davvero un bel gioiello, sì. Ma cosa doveva farsene? Non fece in tempo a domandarlo che da esso ne uscì una bolla verde, e successivamente si materializzò una figura volante a forma di gatto nero, con due enormi occhi verdi.
Dire che fosse sconvolto era poco.

« Io sono Plagg, il Kwami della distruzione! »

« Il.. che cosa? » domandò nuovamente. « Io sono.. Gabriel Agreste. »

« Bene, adesso che avete fatto le presentazioni, devo dirti un'altra cosa. » li interruppè l'anziano. « Sarai il nuovo Chat Noir. Ti trasformerai nell'eroe della distruzione ed aiuterai Ladybug a sconfiggere il male. »

« Signore, mi scusi, ma si sente bene? »

« Indossa l'anello, avanti, e pronuncia la frase.. »

« PLAGG, CLAWS IN! »

 
 
Parigi 2017

Non era riuscito nemmeno quel giorno. Non sapeva come mai fosse così complicato doversi dichiarare ad una persona che si conosceva da una vita. Lui e Marinette erano cresciuti insieme, le loro famiglie si conoscevano da sempre, eppure non riusciva a dirle che per lei provava più di una semplice amicizia. Che fosse paura di un rifiuto, non lo sapeva. O meglio, non ne era sicuro.
Erano passati anni da quando suo padre gli aveva raccontato dei Miraculous. Lui era cresciuto in compagnia di Plagg fin da quando era un bambino, e tutt'ora ci aveva a che fare indossando costantemente l'anello. Eppure di questa Ladybug, o chi ne faceva le veci, non c'era mai stata traccia. Cominciava a domandarsi se non fosse solo una leggenda, magari che suo padre aveva deciso di raccontargli quando era piccolo, come una fiaba.

« Plagg, ho bisogno di uscire un po'. » ammise al proprio Kwami, che svolazzava con un pezzo di camembert tra le zampe.

« Proprio adesso? »

« Dai, prendiamo un po' di aria. » annunciò nuovamente il giovane. « Plagg, claws in! »

Chat Noir prese un profondo respiro prima di uscire dalla finestra della propria camera e farsi una passeggiata notturna sui tetti. Sarebbe tornato a casa tra pochi minuti ed avrebbe premiato il suo amico con dell'ottimo formaggio. Che poi sembrava assurdo, un gatto che amava il formaggio..
 Sospirò soddisfatto, saltando da un tetto all'altro, sotto alla luce della luna che veniva riflessa dal materiale in lattice nero del costume. Sembrava tutto tranquillo, in verità, tutto calmo come sempre, e la Torre Eiffel era luminosa in mezzo a quel buio.
Ma qualcosa, o meglio qualcuno, attirò la sua attenzione.
C'era una figura, davanti a lui, che lo osservava compiaciuta e sembrava prendere degli appunti al riguardo. Non sembrava minimamente umana, anzi..

« Chi sei!? »

« Oh, tranquillo micetto, devo solo carpire qualche informazione, non ti farò niente! »

« Qualche informazione.. per chi? »



[ . . . ]



Marinette osservava tutto attraverso gli occhi della nuova pedina che aveva dovuto creare, osservando ogni spostamento, ogni zona, ma di Chat Noir nemmeno l'ombra. Forse non ci sarebbe stato un nuovo supereroe della distruzione, in fondo. Se l'e collega di sua madre avesse messo via l'anello, non ci sarebbe stato alcun motivo per..

« Chi sei!? »

« Oh, tranquillo micetto, devo solo carpire qualche informazione, non ti farò niente! »


« Qualche informazione.. per chi? »

La ragazza tornò con lo sguardo attento, trovandosi davanti un ragazzo biondo, dagli occhi verdi, con addosso una tuta nera in lattice, due orecchie feline sulla testa, che sembrava decisamente infastidito dalla presenza della ragazza akumizzata.

« Non preoccuparti per questo, devo solo dare un'occhiata e me ne andrò. » continuò la pedina, facendo ascoltare la ragazza. « Mia signora, sta vedendo? »

Marinette rimase zitta, fissando quella figura oscura, avvolta dalla luce della luna. Aveva lo sguardo serio, in posizione di attacco, ma non si muoveva. Aspettava qualcosa, qualsiasi cosa, e la giovane ne rimase improvvisamente folgorata, tanto che le guance si colorirono di un leggero porpora. Era bellissimo.

« Mia signora, mi sente!? »

« S-Sì, sto vedendo. » riuscì finalmente a dire. « Sei il nuovo Chat Noir!? »

Parlava attraverso la bocca e la voce altrui. Vide che il ragazzo rimase perplesso, guardando la figura oscura che sembrava prima parlare da sola e poi che qualcun altro parlasse attraverso lei.

« Chi vuole saperlo? »

« Questo non è importante. » continuò. « Sei il nuovo Chat Noir, dunque? »

Se l'ex collega della madre aveva più o meno l'età della donna, quello era sicuramente un nuovo eroe, doveva avere su per giù la sua età.

« E' importante per me, allora.. chi vuole saperlo!? »

Marinette si morse nervosamente le labbra. Non doveva pensare a quanto fosse bello ed aitante il ragazzo, perchè aveva una missione da compiere. Maledizione!

« Ladybug! »

Ci fu silenzio, Tikki le si parò davanti scuotendo nervosamente la testa. Se il vecchio Chat Noir avesse scoperto che Ladybug era ancora in circolazione, sarebbe stato un disastro. Ma Marinette avrebbe combattuto come l'eroina della creazione contro colui della distruzione, e doveva saperlo. Non sarebbe tornata Lady Papillon, per adesso.

« Ladybug!? Quindi esisti davvero. »

« Certo che esisto! »  annunciò, adesso offesa. « E sappi che il Miraculous del gatto nero sarà nuovamente mio. Non avete alcun diritto di tenerlo voi, solo la guardiana può tenere tutti i Miraculous. »

« Questo Miraculous fa parte della mia famiglia, adesso. Non lo riavrai facilmente, Ladybug! »

« Staremo a vedere, Chaton. A presto! »

Marinette fece ritirare la ragazza akumizzata, facendola tornare dov'era, nella propria camera. Una volta rientrata, ritirò l'akuma nero che uscì dalla finestra che venne però distrutto a metà percorso da un cataclisma di passaggio da parte di Chat Noir che l'aveva seguita. La giovane dai capelli blue digrignò i denti e chiuse ogni contatto con l'esterno, per ora, detrasformandosi.

« Marinette.. » la richiamò Tikki, mentre anche Nooro le svolazzava intorno, preoccupato. « Non avresti dovuto dirgli subito che eri Ladybug. Adesso ti darà la caccia! »

La giovane sorrise dolcemente ai due Kwami, scuotendo il capo. Se voleva che Chat Noir si facesse maggiormente vivo, doveva mettergli la pulce nell'orecchio per farlo muovere, in qualche modo. Adesso avrebbe cominciato a cercarla, e la battaglia dei Miraculous avrebbe avuto inizio.

« Ci siamo, mamma.. » sussurrò, senza rispondere alle due creature magiche. « Il Miraculous del gatto nero sarà di nuovo nostro, Plagg tornerà da noi, e lo farai anche tu. »
  
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