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Autore: inharryvsarms_    26/04/2020    1 recensioni
Quanto possono, un libro e un paio d'occhi verdi, stravolgerti la vita?
Se volete una risposta a tale quesito, Camille sarà ben felice di darvela. Il ritrovamento di un libro misterioso, un Regno di cui nessuno conosce l’esistenza e l’amore, porteranno tanto scompiglio quanto ordine nella vita di questa giovane ragazza.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Guardo dalla finestra la pioggia battere incessante, inspirando a pieni polmoni l'odore acre di terra bagnata che giunge dall'esterno. Un lampo squarcia il cielo, seguito da un tuono che mi fa leggermente sobbalzare, nonostante fossi già consapevole del suo arrivo. È da un po' che sono rannicchiata sulla panca imbottita proprio sotto la finestra della mia camera, a osservare la bellezza di questo fenomeno atmosferico, abbandonando i miei muscoli alla tranquillità che mi ispira il rumore costante della pioggia sulle superfici. Le nuvole di ieri mattina preannunciavano l'ira di Zeus, che sembra combaciare perfettamente con il mio stato d'animo attuale, indefinito a causa del turbine di emozioni degli ultimi giorni. 

Ieri, dopo una doccia fredda ed un'attenta analisi della situazione, ho deciso di riporre il diario nel cassetto della scrivania di fronte al mio letto e non prenderlo mai più. Ho capito di dover controllare le mie emozioni, porre un freno alla mia curiosità, perché questa cosa va ben oltre ed io non voglio averci niente a che fare. Inutile tentare anche solo di spiegare come mi sono sentita a ritrovare quel diario sul mio letto, avevo quasi paura di toccarlo, come se fosse fatto di carbone ardente. Mi ci sono seduta accanto, l'ho fissato per un po' e ho attentamente passato in rassegna la mia camera, accertandomi che fosse tutto esattamente come l'avevo lasciato. Ebbene, ogni cosa era al proprio posto, dagli scaffali contenenti alcuni dei miei libri preferiti alla foto di me e Belle sul mio comodino. Un sorriso si è dipinto sul mio volto vedendola: io e la mia migliore amica sorridiamo all'obiettivo l'una stretta all'altra, felici e leggermente brille ad una delle tante feste della scorsa estate. I suoi capelli neri le ricadono disordinatamente sulle spalle, la pelle più ambrata del solito a causa del sole d'agosto e gli occhi azzurri sorridenti. Uno scatto perfetto di un momento perfetto, un istante reso eterno, sciolto da qualunque legame con tempo e spazio. 

Belle ed io siamo amiche da tutta la vita, ci siamo conosciute in prima elementare e da lì non ci siamo separate mai più. Crescere insieme ci ha reso come sorelle, per quanto i nostri caratteri siano agli antipodi, ma forse è proprio questo che ci fa completare come pezzi di un puzzle. Mi rendo conto di quanto io sia fortunata ad averla al mio fianco, crescere mi ha insegnato quanto sia raro costruire un'amicizia così vera e non tutti godono di tale privilegio. Lei mi conosce più di quanto io conosca me stessa, e lo stesso vale per me, anche se quando l'ho chiamata ieri sera, per cercare un po' di tranquillità e distrarmi temporaneamente, non ho pensato neanche per un secondo di parlarle del diario. Alcune cose è meglio tenerle per sé. Inoltre, non mi avrebbe aiutato in alcun modo parlarne, dal momento che tutto ciò che intendo fare è sotterrare la questione e dimenticarla.

Il pranzo con i miei genitori è stato come lo immaginavo: una vera noia. Continuavano ad insistere affinché io organizzassi una festa per il mio 18esimo compleanno che sarà tra un paio di giorni, nonostante sia da un anno che specifico molto chiaramente di non volere nessuna festa, al massimo una torta a casa con Belle e (forse) Benjamin, ma niente di più. Odio le feste in mio onore, tralasciando il disagio che provo ad essere al centro dell'attenzione, ma poi perché dovrei circondarmi di persone che per i restanti 364 giorni dell'anno ignorano completamente la mia esistenza? La trovo una cosa totalmente superficiale ed inutile, che renderebbe il mio compleanno tutt'altro che piacevole. Sono ben consapevole dell'importanza di compiere 18 anni, ma sono altrettanto consapevole di come ormai sia obbligatorio dare una grande festa per l'occasione, ignorando il fatto che non a tutti faccia piacere festeggiare in quel modo. Dopo aver cercato di spiegare per l'ennesima volta il mio punto di vista ai miei genitori credo di averli convinti, o almeno spero per loro sia così, sarebbe davvero triste se dessero una festa per me e io non mi presentassi. Triste per loro, intendiamoci, per me sarebbe esilarante.

Il weekend è volato via tra tempeste e ore trascorse a studiare, ho completato la ricerca di inglese su Daniel Defoe riuscendo a distrarmi dal diario. Ammetto che l'idea di prenderlo dal cassetto sia veramente allettante, ma sorprendentemente sono riuscita a non cedere, almeno per ora. 

 

 

"Pronta per domani?" la voce squillante di Belle mi distoglie dalla meticolosa analisi dell'insalata della mensa scolastica che sto per mangiare, mentre elimino i pomodorini mettendoli al lato del piatto. 

"Yay non vedo l'ora!" dico fintamente entusiasta, guadagnandomi un'occhiataccia da parte sua.

"Non fare la solita guastafeste Cami, compi 18 anni! Anche se non approvo minimamente la tua scelta di non festeggiare con una super festa, ci divertiremo TANTISSIMO lo sai!" 

"Lo so bene B, i nostri pigiama party sono i migliori, tu sei la migliore. Sarà un compleanno bellissimo come ogni anno." e lo penso davvero. "Però niente film strappalacrime." la avverto, puntandole un dito contro.

"D'accordo, niente film strappalacrime." dice, facendomi la linguaccia. "Il film lo decide la festeggiat- OH DIO." strabuzza gli occhi guardando dietro di me. Intuisco subito il motivo, non serve neanche che io mi volti per averne la conferma. 

"Quando ti deciderai a parlarci e smetterla di comportarti come una 12enne?" le dico, sorseggiando la mia Coca- Cola.

"Tu sei f u o r i se pensi davvero che io riesca a parlare con Liam Payne, non ne avrei mai il coraggio."

"Belle, solo perché è popolare non significa assolutamente niente. Sei bellissima, non ti manca niente, se dovesse rifiutare al massimo ci perderebbe lui. Ti piace dalle medie, ma cosa diavolo ci trovi? A me sembra solo un pallone gonfiato." 

"Non capisci niente." sbuffa e lascia cadere l'argomento quando lo vede uscire dalla mensa. Chi diavolo se ne importa se gioca a football? Se è popolare? Potrebbe anche avere il sangue blu e non capirei comunque il perché tutta questa esclusività. 

Il resto della giornata trascorre in fretta e mentre lavo i denti prima di andare a dormire guardo l'orologio: 00:01. Sono maggiorenne. Sorrido, quando vedo in entrata la videochiamata di Belle che come ogni anno è la prima a farmi gli auguri. 

"BUON COMPLEANNO VECCHIACCIA!" strilla, "Come ci si sente ad essere maggiorenne?" 

"Meravigliosamente, d'ora in poi niente più carta d'identità falsa alle feste o nei bar, quasi non ci credo." dico sorridente uscendo dal bagno e sistemandomi a letto. 

Restiamo a chiacchierare per un altro po' finché una strana luce proveniente dalla scrivania cattura la mia attenzione. Eppure non ricordo di averci messo niente di luminoso. Chiudo la chiamata ringraziando la mia interlocutrice e augurandole la buonanotte, rispondo a qualche messaggio di auguri prima di realizzare che la luce proviene dal cassetto nel quale ho riposto il diario. 

Confusa mi alzo e mi avvio verso la scrivania, sempre più curiosa di capire cosa stia succedendo. Afferro il pomello e molto lentamente apro il cassetto, venendo quasi accecata dalla luce che emana, ora posso vederlo, il diario. È come se fosse una palla di luce: da ogni venatura, da ogni lettera del titolo, proviene un fascio luminoso di un bianco candido come neve. Mi siedo sul letto con il diario tra le mani tremanti e quando cerco di capire il perché di quello strano fenomeno all'improvviso succede l'inaspettato.

Sollevo la copertina e in un attimo mi ritrovo in una specie di spirale, risucchiata da un vortice proveniente dal diario stesso di una tale potenza che un tornado a confronto è una brezza marina. Non riesco ad emettere neanche un suono, paralizzata, i fogli che erano appoggiati sulla scrivania volano da ogni parte, tutto ciò che entra nel raggio d'azione della spirale vorticosa cade o si rompe. Poi, il buio.

   
 
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