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Autore: AleDic    27/04/2020    2 recensioni
[Raccolta ǀ mostly family!fic ǀ Destiel a libera interpretazione]
#1. ~ Dean & Cas & Sam: I Winchester lo lasciavano sempre confuso.
#2. ~ Bobby & kid!Dean: «Non è questo il punto, Dean» disse il cacciatore, regolando la lenza della sua canna.
#3. ~ Dean & Cas: Forse è perché si era abituato al fatto che Cas ci fosse. Sulla Terra, a una chiamata di distanza.
#4. ~ Dean & Cas & Jack: «Spiacente deluderti Jack, ma chiunque sarebbe in grado di battere Cas. È pessimo nei giochi».
{Questa storia partecipa a #TheWritingWeek di Fanwriter.it}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Jack Kline, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Slice of life, Fluff.
Avvertimenti: Missing Moment.
Rating: Verde.

Prompt: Day 1 – Bromance.
Contesto: generale/vago (di certo dopo la S10).
Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester.
Pairings: Destiel se ce lo volete vedere.
Note dell’autrice: Torno sul fandom con una raccolta partecipante alla bellissima iniziativa di Fanwriter.it! Spero vi piacerà seguire questa piccolina con me.

 
Vostra,

 
Ale

 

 

 

 

 

 

 

 

I

 

{ 557 parole }

 

 

 

 

 

 

 

Castiel aveva appena terminato una ricerca quando Dean era rientrato nel bunker con un carico di buste di plastica tra le mani. Si era avvicinato al lungo tavolo e aveva appoggiato il tutto sul rivestimento lucido, ignorando i tomi sparsi sulla superficie.
     «Ta-dan!» esclamò allegro, le buste che quasi sfioravano il viso di Castiel.
L’angelo lo guardò confuso, sporgendosi leggermente per analizzare il contenuto dei sacchetti: hamburger, cibo cinese, patatine fritte, birra (molta, molta birra) e gli era sembrato di scorgere anche della torta in fondo alla terza busta, sotto quello che avrebbe dovuto essere altro cibo, suppose, ma che non aveva per nulla un aspetto commestibile.
     «Stiamo per chiuderci qui dentro per qualche tempo? È successo qualcosa?» chiese Castiel, la preoccupazione che ora iniziava a sostituirsi alla confusione.
     «Cosa? No!» disse Dean stupito, ma Castiel non fece altro che piegare lievemente il capo da un parte e aggrottare le sopracciglia.
Il maggiore dei Winchester si affrettò allora ad aggiungere: «È la serata film, Cas. Stasera niente ricerche, niente pensieri. Solo birra, cibo spazzatura e la televisione».
     «Oh». A quelle parole l’angelo si rilassò, tornando a poggiare la schiena alla sedia.
     «Sam ha disertato. Ha detto che preferiva leggere uno di quei suoi noiosi libri».
     «È Shakespeare, Dean. Shakespeare». Sam era appena uscito dalla cucina, una ciotola d’insalata in una mano e uno sguardo di disapprovazione sul volto. «È un classico».
     «Come vuoi» gli rispose il fratello, liquidandolo con un gesto del braccio.
Sam allora si rivolse a Castiel. «Non farti convincere, Cas. Avrà noleggiato Gli Intoccabili per la milionesima volta».
     «Che cos’hai contro quel film? È un cult!»
     «Forse che lo conosco a memoria ormai?» rispose Sam, esasperato.
     «Be’, va pure a leggere Romeo e Giulietta nella tua stanza, Bella Swan. Io ho già chi apprezza con me la bellezza dei vecchi capolavori, vero Cas?»
I due Winchester si voltarono verso di lui, Dean con aspettativa, Sam con qualcosa di simile alla compassione.
Castiel fece scorrere lo sguardo da uno all’altro, confuso sul motivo di quella disputa famigliare. I Winchester lo lasciavano sempre confuso. Nonostante ciò, aveva capito che Dean volesse vedere quel film con lui e a lui la cosa non dispiaceva affatto – anche se, come aveva detto Sam, non era la prima volta che lo guardava.
     «Credo di sì» rispose in tono incerto, lanciando poi un’occhiata a Sam. Il minore dei Winchester aveva scosso la testa, sospirando.
     «Come volete» disse con tono di resa, avviandosi poi verso il corridoio e portandosi dietro la sua insalata.
Dean gli rivolse un grosso sorriso, afferrando nuovamente i sacchetti di plastica. «Sapevo di poter contare su di te, amico».
Dopodiché sparì all’interno della cucina.
Castiel rimase seduto al tavolo, lo sguardo fermo sul punto in cui era sparito Dean.
Davvero non riusciva a capire a volte il loro comportamento. Ma vedere Dean allegro e rilassato era un evento raro, qualcosa che il cacciatore si concedeva non molto spesso, e Castiel cercava di proteggere quei momenti come gli era possibile. Se questo significava dover rivedere lo stesso film ancora e ancora, allora era quello che avrebbe fatto.
Il maggiore dei Winchester riapparve poco dopo con un piatto di hamburger e patatine in una mano e una confezione di birra nell’altra.
     «Sarà una bella serata, Cas». Il volto di lui era ancora raggiante.
Questa volta l’angelo gli restituì il sorriso. 

   
 
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