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Autore: Vespertilio    27/04/2020    4 recensioni
« Matt… »
« Sì…? »
« Se la Morte si presentasse da te e ti chiedesse come vorresti morire… tu cosa risponderesti? »
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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« Matt… »

 

« Sì…? »

 

« Se la Morte si presentasse da te e ti chiedesse come vorresti morire… tu cosa risponderesti? »

 

Ti odio.

Ti odio perché vivi ogni cazzo di giornata come se fosse l’ultima.

 

« Non lo so Mels… tu cosa le diresti? »

 

Fingi di rifletterci sopra ma lo so che le chiederesti di ucciderti nel modo più atroce possibile. 

Non sei mai soddisfatto.

 

« Non m’interessa come morirò. Mi interessa il dopo » e ti stringi il rosario con una mano. Non mi capacito di come tu non l’abbia ancora rotto con tutte le volte che ci giochi.

 

« Il dopo… ho un’idea di dove finiremo » 

 

“L’umano che scriverà su questo quaderno non finirà né all’Inferno, né in Paradiso”.

Nessuno dei due ha scritto su quella dannata merda, eppure so già che ci aspetta il peggio.

 

« Invece io penso andremo in Purgatorio. Non abbiamo mai ucciso nessuno… non direttamente, almeno » ghigni soddisfatto. Sei proprio un diavolo. Infatti mi hai stregato e ora non riesco più a starti lontano.

 

« Beh… non pensiamo più a questo » 

 

Sei un pensiero incessante Mello. Aleggi sempre attorno a me e ti avverto tanto quanto avverto la morte.

Ogni giorno ad accompagnarci, spietata, inarrestabile, imprevedibile.

Detesto quanto vi somigliate.

 

« Mh… » mugugni con poca convinzione, lasciando cadere la testa verso l’alto. Fissi un punto indefinito del soffitto e so già quali pensieri ti passano per la testa. Non dici niente, solo perché stai pensando a un commento sprezzante da fare.

 

Mi stanchi tu, mi stanca come ogni volta che sembri star tranquillo ti torni lui in mente, mi stanca come tutte le volte pronunci il numero due con disprezzo, mi stancano tutte quelle cazzo di barrette al cioccolato che ti ingurgiti e ti fanno rimescolare ogni volta lo stomaco.

 

« Tu che dici, se quel senza palle di Near avesse-? »

 

Mi avete rotto il cazzo tu e le tue paranoie di merda.

 

« Mat-?! »

 

Non posso far altro se non costringerti a tacere per non sparare più stronzate. Ti bacio aprendoti le labbra e ti stringo a me, più che posso. Sei uno stecco Mello, sento le tue ossa premermi contro come spine, eppure non riesco a smettere di stringerti. Se non lo faccio, a costo di farti male, morirai.

 

Cominci anche tu a toccarmi. Mi sfiori la nuca, ma niente di più. 

 

Non riesco a non lasciarmi sfuggire una lacrima appena ti sento così rigido sotto di me, sul nostro stesso letto. Non ce la faccio a vederti così titubante mentre ti spoglio e ti bacio. Ti ho visto nudo migliaglia di volte, da quando ti importa? 

 

« Mels… » 

 

Non sopporto come m’impedisci di vedere nei tuoi bellissimi occhi evitando il mio sguardo. Nascondi il volto da un lato e mi mostri solo la tua facciata ancora intera. È per quella cicatrice che fai così, vero?

 

« Mels, parlami »

 

Non mi rispondi ma l’espressione rancorosa sul tuo viso dice già tutto. Non vuoi che ti sollevi la maglietta, so che devo saperlo senza che tu me lo dica. Infatti lo so, ma il punto è che non me ne frega un cazzo, ancora non ci arrivi?

 

Continuo a guardarti e tu, ostinato, non sposti lo sguardo, tenendolo dritto davanti a te. Non lo capisci che muoio dalla voglia di toccarti? Di baciarti, mordere, palpare, schiaffeggiare, qualsiasi cosa pur di scuoterti?! 

 

Non resisto. Non resisto e ti giro il viso, sfiorandoti con le labbra su quel punto proibito del tuo corpo, poco sopra la tua guancia sinistra. E per un attimo, sento che potresti uccidermi per questo.

 

« Ma che stai facendo?! » è tutto ciò che riesci a dire, spingendomi verso la parte opposta del letto.

 

« Ti bacio »

 

Sono stufo, veramente stufo di non poterti toccare e possedere come prima. Di sentirti rilassato solo quando si tratta di seghe o pompini, cose per cui devo dedicarmi solo alla parte inferiore del tuo corpo, senza poterti sfiorare oltre.

Mi manca acchiapparti la vita da sotto le coperte e coprirti la schiena di baci, con te che scoppi a ridere perché ti faccio il solletico.

Quand'è stata l'ultima volta che ci siamo divertiti così tanto Mels?

 

« Non prendermi per il culo Matt! »

 

Cristo Mello, voglio solo vederti felice, perché non ti basto io? Perché devono esserci sempre così tanti problemi?! Non possiamo andarcene, mandare a fanculo tutti e vivere altrove, io e te? I soldi li abbiamo, i mezzi pure… che cazzo stiamo aspettando?

 

« Non ti prendo in giro, cazzo! »

 

Non faccio che accendere il telefono in attesa di un tuo messaggio, un messaggio che reciti “Hai ragione Matt, andiamocene. Vengo a prenderti, fa le le valigie”. Ma quel messaggio non arriva mai e tutte le volte finisco con l’ingoiare un boccone amaro.

Bastardo, bastardo, bastardo.

 

« Allora cos’era quella cosa?! »

 

Ma perché cazzo non capisci che sei tu a piacermi e non il tuo aspetto?

Che farei sesso con te anche se avessi dieci, venti o cento cicatrici? Che se mi viene duro quando ti vedo nudo, forse è perché ti trovo sempre maledettamente eccitante?!

 

« Un cazzo di bacio come tanti altri, te l’ho già detto! » 

 

Perché non capisci che ti afferrerei i fianchi, sbatterei contro la parete e mi unirei a te, nel tuo intimo, tutta la notte, in tutti i luoghi e tutte le posizioni che conosciamo? Gemerei il tuo nome e ti farei gemere il mio, squarciando quel silenzio che ci divide.

Ti farei gridare quello vero di nome però, perché a me di venire ammazzato da Kira non frega proprio un cazzo. Se non mi sono ucciso prima è stato perché c'eri te nella mia vita.

 

« No Matt, quello era un bacio dato per pietà! » 

 

Farei tutte queste cose se solo tu ogni volta non mi respingessi, non mi guardassi con quegli occhi colmi di rabbia e tristezza e non mi accusassi di provare pietà per te.

Pietà. Tu nemmeno sai cosa sia la pietà, Mello.

 

« Io non provo pietà per te, Mello! » 

 

Se voglio scoparti non è perché sei penoso o perché non voglio lasciarti solo siccome non hai nessuno, ma perché ti amo, ora più che mai.

 

« Tu sai com'ero prima che succedesse questa merda, quindi non fare finta che non sia cambiato niente! » 

 

Neanch’io ho nessuno fuori da questo letamaio che chiamiamo “casa”, un affetto o un familiare che possa regalarmi le stesse carezze che mi dai tu. Ma se ce l’avessi, Mello, lo manderei a fanculo se tu solo me lo chiedessi, costringendomi a scegliere tra te e quella persona. 

Riterrei il tuo comportamento infantile, da stronzo e insicuro? Sicuramente, ma sceglierei sempre e comunque te.

 

« E quindi adesso dovrei vederti in maniera diversa?! » 

 

So di starti mettendo in difficoltà con questa domanda, lo vedo dalla maniera sofferente in cui ti mordi il labbro, cercando di ricacciare indietro le lacrime. Perché non smetti mai di punirti e tormentarti? Piantala di fare il coglione e datti tregua, almeno adesso, almeno oggi...

 

« Sì, perché sono ripugnante! »

 

Stavolta sono io a costringermi a non piangere. Ti avvicini pericolosamente al mio viso e stavolta quegli occhi che pregavo di vedere, mi travolgono come un mare in tempesta.

 

« Avanti Matt, guardami bene in faccia e dimmi che non mi preferivi com'ero prima! Dimmi che a questa distanza non ti sembro un mostro, dillo! »

 

Dio mio Mello! Ti sei già dimenticato di quando mi hai visto con le nocche grondanti di sangue e sudore l’altro giorno?! Quelle nocche, che hanno frantumato quel dannato specchio una volta per tutte, per liberarti dal tuo dolore? Perché io quei vetri li ho distrutti con le mie mani, non un martello o una pistola! Perché volevo fartelo capire una volta per tutte che della tua pelle cadente, che di quella chiazza giusto vicino alla fronte, priva di capelli in via di ricrescita, che di quella spalla sciolta e rattoppata di bolle rosse non me ne frega un cazzo! Non frega un cazzo a me, ma so quanto per te sia impossibile guardarti senza provare disgusto!

Non vuoi vedere il tuo riflesso? D’accordo, fanculo lo specchio, ci penso io.

Ma adesso smettila, smettila di sparare stronzate e soffrire inutilmente!

 

« No, non lo sei! » grido anch'io esasperato poggiando la fronte contro la tua e tenendoti il viso stretto tra le mani.

 

Sei un folle, Mihael, se pensi davvero che questo sia abbastanza per liberarti di me! Del tuo Mail. Tuo, Mihael, perché io sono tuo, proprio come tu sei mio!

Sei così stupido e cieco Mello, ma resti il mio stupido!

 

Cedi. Neanche tu, come me, ce la fai più. Ti cade una lacrima, e poi un'altra. Anch'io mi unisco, traendoti vicino a me di quel poco che ci separa. Finalmente ti sento, che mi stringi la vita e affondi il viso contro il mio petto, soffocando dei singhiozzi impercettibili.

Ti cedono le ginocchia, e mi trascini a terra insieme a te.

 

Credo di averti anche sentito sussurrare un piccolo Mail ma non sono tanto sicuro.

 

Ti tengo stretto a me, pettinando quei sottili fili d’oro che sono i tuoi capelli.

 

Torniamo a letto Mello... E per una volta, una sola volta, lasciati amare. Lascia che ti baci, ovunque, anche su quel segno indelebile che tanto detesti di te stesso. Lascia che ti racconti una favola o ti canti una canzone per farti addormentare sereno. Lascia che affondi il viso tra i tuoi capelli, inebriandomi del tuo profumo. Lascia che ti sussurri un fugace “ti amo” all’orecchio per poi fare finta di niente. Lasciami fare tutte queste cose prima che sia troppo tardi.

 

Perché tu, Mihael Keehl, sei tutto ciò che voglio. E ti ho qui davanti a me e non sarà di certo un marchio infernale a fermarmi. Ma se tu decidi che il tuo orgoglio va per primo, che perdere ancora un’ultima volta ne varrebbe del tuo intero scopo di vita, che il tuo gioco malato con lui, “Enne”, vale davvero la candela...

Allora, prima di gettarti nell’oblio, tra le braccia della morte, lascia che per la prima volta in vita mia ti dimostri quanto ti amo. Quanto cazzo ti amo. 

 

Domani moriamo Mihael. Non come due pedine, due eroi, due stolti, due miserabili. 

Moriamo solo come io e te.

Come due falene innamorate, che si avvicinano troppo al “Sole” e ne restano folgorate. 

Due falene innamorate, che nell’aldilà continuano a girarsi attorno, senza mai riuscire a toccarsi. 

Due falene innamorate, bloccate in Purgatorio.


✨✨✨


Questa è una one shot che ho scritto inizialmente in un momento di incazzo estremo e che ho poi modificato fino a renderla ciò che è diventata adesso. Spero tanto vi sia piaciuta, alla prossima! 

Bribribrio~ <3

   
 
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