Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: evil 65    28/04/2020    24 recensioni
È passato un anno da quando i Guardiani hanno sconfitto Pitch Black.
Jack Frost è ormai una Leggenda a tutti gli effetti, e cerca di bilanciare la sua nuova posizione di Guardiano del Divertimento con la vita di tutti i giorni.
Tuttavia, l’improvvisa apparizione di un vecchio che afferma di essere Padre Tempo segnerà una brusca e inattesa interruzione dal periodo di tranquillità: secondo l'uomo, Pitch Black sta costruendo un’arma abbastanza potente da far sprofondare l’intero universo in una nuova Dark Age.
C’è solo un piccolo dettaglio: Pitch Black è ancora intrappolato nel suo regno…
(Crossover tra Le 5 Leggende, Frozen, Dragon Trainer, Ribelle - The Brave e altre opere)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The War of Ice and Nightmares'
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Eccovi un nuovissimo capitolo! Da qui in poi le cose si faranno molto più intense ;)
 


Capitolo 9 - I bring ice… and death 


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"Ooh death
Whooooah death
Won't you spare me over 'til a another year?

Well what is this that I cant see
With ice cold hands taking hold of me..."
Jen Titus - O' Death

( Track 11: https://www.youtube.com/watch?v=IoXw59tZpUY )
<< Tu chi sei? >>
Merida non si capacitava di come quella frase le fosse uscita di bocca con un tono tanto strozzato e soffocato.
Lei, la fiera e coraggiosa principessa che aveva scalato le montagne dei grandi re, che si era trovata faccia a faccia con il terribile Mor'du, che non aveva timore ad affrontare ogni insidia nascosta nella foresta, adesso si sentiva nulla di più che una bambina confusa e impaurita dalla presenza di quell'essere e da quelle visioni manifestatesi un istante prima.
Per tutta risposta, l'incappucciato inclinò leggermente la testa, come se stesse valutando o meno l'idea di rispondere ad una domanda tanto semplice e complicata al tempo stesso.
<< Chi sono? >> ripeté con la sua voce graffiante, un trillo che risuonò nelle profondità della foresta come un fulmine a ciel sereno. << A volte me lo domando pure io. >>
Ridacchiò appena, mentre un soffio di gelo cominciò ad avvolgere l'area circostante. Gli steli d'erba attorno al cratere si drizzarono come i peli di un coniglio che aveva appena fiutato il pericolo imminente, venendo rapidamente avvolti da un denso strato di brina.
<< Sono la morte? O forse sono morto? >> domandò quasi a se stesso. << È difficile da ricordare. Sono spiritoso? Sarcastico? Freddo? Un mostro… o solo un traditore? Una vera lagna? Un simpaticone? >>
Si portò una mano sotto il cappuccio, quasi come se volesse afferrarsi il volto celato nell'oscurità della penombra.
<< Sicuramente sono una persona a cui piace parlare >> borbottò quasi a se stesso.
La principessa sbatté le palpebre. Ormai era sicura di una cosa: chiunque fosse quel tipo, associato o meno di questo presunto, spaventoso Re degli Incubi…non sembrava affatto molto a posto con la testa. O forse era semplicemente teatrale ed eccentrico.
Mentre rifletteva su ciò, vide il proprio respiro condensarsi in nuvolette di freddo vapore, e solo allora si accorse concretamente dell'improvvisa ondata di gelo che aveva avvolto l'ambiente attorno a loro.
C'era solo un piccolo particolare... lei non sentiva freddo. Neanche un po'. Al contrario, avvertiva un fremito e uno strano innaturale calore ardere sotto la pelle.
Nel mentre, il misterioso individuo prese a scrutarla da sotto il cappuccio, e i suoi occhi verde smeraldo balenarono nel buio.
<< Interessante >> commentò. << Di solito, le persone che si trovano attorno a me hanno freddo. Ma tu.… non stai nemmeno tremando. >>
E, dopo aver pronunciato tali parole, cominciò a camminare lentamente verso di lei, roteando il bastone tra le mani con una tranquillità disarmante.
<< Che cosa sei? Un’umana? O forse una creatura magica? >> domandò con vivo interesse. << Mi piacerebbe molto saperlo. >>
A dispetto della situazione, ora Merida sentiva di aver riacquistato un pizzico del suo caratteristico coraggio. Non indietreggiò di un passo di fronte all'inquietante avanzare del suo interlocutore, si erse alta e dignitosa come la principessa che era e la futura regina che un giorno sarebbe diventata.
<< Io sono Merida >> declamò con assoluta fierezza << primogenita discendente del clan DunBroch. E tu non hai risposto alla mia domanda. >>
<< Quanta maleducazione da parte mia >> disse l'incappucciato con tono beffardo, per poi compiere un'esagerata reverenza. << Possa il vostro animo perdonare le cattive maniere di questo plebeo. E per rispondere alla vostra domanda, mia signora... >>
Si fermò di colpo e inclinò la testa di lato.
<< Per ora potete chiamarmi Mr Cold. >>
In risposta a quella palese presa in giro nei suoi riguardi, la principessa assottigliò lo sguardo in un'occhiata tagliente. Era sorprendente quanto in poco tempo fosse diventata molto simile ad Elinor, almeno quando si dedicava ad applicare le regole di corte come aveva imparato essere suo dovere, necessario ai bisogni del suo popolo e al futuro del suo clan.
<< E perché, signor Cold, avete raggiunto questi domini? >>
Lo sconosciuto la sorprese battendo ambe le mani in un sonoro rintocco.
<< Questa è una domanda a cui posso rispondere facilmente >> disse con un tono di voce apparentemente gioviale. E per qualche ragione, la ragazza immaginò che sotto quel cappuccio stesse sorridendo di gusto.
<< Vedete, sto cercando un oggetto particolare. Non so bene che forma abbia, so solo che dovrebbe trovarsi da queste parti, e quella ne è la prova >> disse indicando il cratere al centro della radura. << Sono terribilmente dispiaciuto di essere entrato nei vostri domini senza permesso, ma il mio datore di lavoro è quel tipo di persona che preferisce evitare inutili convenevoli. >>
Merida tacque. Dopo quelle visioni, non le riusciva difficile immaginare chi fosse il suo datore di lavoro: quel misterioso Re degli Incubi, ancora lui.
Ancora non riusciva a spiegarsi il motivo, ma era abbastanza sicura che Mr Cold si stesse riferendo a quello strano cubo piovuto giù dal cielo e che lei aveva toccato, ora sparito nel nulla per chissà quale misteriosa ragione. Inoltre, era ormai convinta di una cosa: quell’oggetto era indubbiamente un artefatto malvagio che avrebbe potuto condannare il suo regno allo stesso destino dei mondi che aveva intravisto nelle sue visioni.
<< Il vostro signore dovrebbe imparare l’arte della pazienza >> replicò, ostentando perplessità. << Ad ogni modo, temo di non potervi essere molto d'aiuto. Sono giunta qui prima di voi e, a parte il cratere, non ho notato nulla di strano. >>
Il silenzio calò sulla radura come una mano fantasma. Il gracidare dei grilli si fermò di colpo e il cinguettare degli uccelli divenne solo un lontano ricordo.
L'incappucciato fissò Merida con una tale intensità che, per un attimo, la giovane donna pensò che sarebbe stata raggelata da quello sguardo.
Poi, dopo quello che sembrò un tempo interminabile, lo sconosciuto rilasciò un sonoro sospiro.
<< Che disdetta. E io che speravo foste una ragazza intelligente. >>
E prima ancora che Merida potesse comprendere il significato di quelle parole, il rinomato Mr Cold alzò il bastone e lo puntò verso di lei: nella frazione di appena un secondo, la punta dell'oggetto cominciò a illuminarsi. Poi, un bagliore azzurro schizzò verso la rossa.
Schivarlo da quel punto sarebbe stato impossibile per chiunque. L'istinto ebbe il sopravvento: la ragazza chiuse gli occhi e sollevò i palmi rivolti in avanti, in un patetico tentativo di difesa.
Ma in quel preciso istante, la principessa sentì le striature sulle braccia farsi ardenti, e un secondo bagliore filtrare attraverso le palpebre.
Le aprì quasi di scatto e, proprio mentre lo faceva, ecco che vide le venature illuminarsi di luce blu e raccogliersi sui suoi palmi aperti e intorpiditi, generando dal nulla un'ampia fiammata turchese che si schiantò contro il proiettile scagliatole addosso, dissolvendolo in una miriade di…fiocchi di neve? Dopo un’occhiata attenta, Merida si rese conto che si trattavano proprio di questo.
L'incappucciato parve visibilmente sorpreso da quell'improvvisa manifestazione di magia.
<< Però >> commentò con voce colma di apparente ammirazione. << Questo sì che è interessante. >>
Ma Merida non gli stava nemmeno prestando attenzione. Era troppo impegnata a fissare, sbalordita e sconcertata, i propri palmi e le venature pulsanti di energia blu che le avevano fatto compiere quell’anormale prodigio.
Allora la verità giunse alla mente della principessa, un pensiero che in realtà l’aveva sfiorata sin dall’inizio… proprio come quando aveva sfiorato quel maledetto cubo.
L’aveva inconsciamente negata a sé stessa, forse perché era troppo assurdo e troppo sconvolgente per poter essere reale. Ma quella misteriosa manifestazione di magia legata alle fiamme, blu come i fuochi fatui che aveva incontrato negli anni passati, l’arrivo di Mr Cold, la caduta e la sparizione di quel cubo, le visioni di orrore sul Regno degli Incubi… tutto si congiungeva in un’unica, ineluttabile realtà.
Ancora una volta, l’insensata comprensione e conoscenza di tutta quella follia la colpì con un pugno.
“Il frammento è dentro di me!”
<< No… >> mormorò, e sentì l’autocontrollo abbandonarla nuovamente << no, no, no… >>
<< Ehi, ragazzina? >> domandò una voce familiare accanto a lei, facendola sobbalzare.
Merida si voltò di scatto, e i suoi occhi incontrarono quelli smeraldo di Mr Cold, che ora si trovava ad appena un passo da lei.
<< Sei già uscita di senno? Andiamo, ci stavamo divertendo così tanto! >> esclamò, con un sottofondo di cupo divertimento. << O forse preferiresti cambiare gioco? Forse obbligo o verità? >>
<< Vattene via, stammi lontano! >>
Merida agì di puro impulso, cosa abbastanza comune per una come lei: portò le mani in avanti. La luce blu delle venature le si raccolse nei palmi e questi spararono due intense fiammate contro l’avversario, lambendolo e mandandolo a cozzare contro degli alberi.
Era stato un colpo molto più potente di quello di prima. Con orrore, la ragazza capì che derivava dal fatto che lei er…spaventata.
Spaventata e sconvolta dalla rivelazione scaturita dal proprio ragionamento…spaventata da quell’individuo e dal suo padrone.
Forse Mr Cold era già consapevole che avesse inglobato dentro di sé il frammento: poteva solo immaginare a quali lunghezze sarebbe andato pur di metterci le mani sopra. E se non fosse stato lui, forse lo avrebbe fatto lo stesso Signore degli Incubi.
A testimonianza di ciò, l'incappucciato scoppiò in una risata al limite dell'isterico, un suono acuto e maligno che suscitò un brivido lungo la spina dorsale della rossa.
Si rialzò da terra, apparentemente illeso nonostante la forza di quel colpo. I suoi vestiti non erano nemmeno bruciacchiati.
<< Molto bene, allora comincio io con verità! E la verità è... >> disse mentre la indicava drammaticamente << che tu mi hai mentito. E che ciò che sto cercando è proprio dentro di te! >>
Si portò una mano al mento.
<< No, aspetta, non penso che questo sia il modo corretto per giocare a obbligo o verità >> borbottò a se stesso, per poi stringersi nelle spalle. << Poco importa… denunciatemi pure! >>
Scoppiò in un’altra fragorosa - quanto disturbante – risata. Dopodiché, sprigionò un getto di ghiaccio dal bastone.
Merida si abbassò di scatto per schivarlo, e il colpo finì per centrare tre alberi sopra di lei, congelandoli e riducendoli in migliaia di schegge e frammenti che le caddero addosso, costringendola a coprirsi la testa con le braccia e a rotolare di lato.
Mr Cold fece un balzo, librandosi letteralmente in aria, dritto contro di lei. La principessa non poté fare altro che protendere le mani e scagliare una nuova fiammata, nella speranza di disorientarlo.
Poi scattò in piedi e cominciò a correre, infiltrandosi nella foresta. Era sconcertante osservare personalmente quanto la paura e il panico l’avessero agguantata, rendendola capace di nient’altro che quella vile azione.
E quel che era peggio, la ragazza sapeva bene perché si stava comportando così…e non poteva fare niente per evitarlo! Il frammento dentro di lei amplificava e moltiplicava le sue paure, impedendole di razionalizzare la situazione come avrebbe fatto di solito. Non era un oggetto fatto per stare dentro ad un corpo umano, anzi, era già un miracolo che lei non fosse completamente impazzita.
Troppo impegnata nella sua corsa, non si rese conto delle fiamme sprigionate in maniera incontrollata dalle sue braccia, avviluppatesi attorno agli alberi e al terreno, mentre rilasciavano scie di cenere e odore di zolfo.
Improvvisamente, un'inconfondibile figura calò di fronte a lei, interrompendo la sua corsa e costringendola a fermarsi di colpo.
<< Sai... >> cominciò Mr Cold, facendo roteare il bastone tra le mani. << Se volevi giocare a nascondino, dovevi solo chiedere. >>
Questa volta, si limitò ad alzare la mano destra. Come dal nulla, un paio di catene fatte di puro ghiaccio avvolsero i polsi di lei e la tirarono a terra, facendola cadere in ginocchio.
<< Ma temo che il tempo dei giochi sia finito >> continuò, compiendo un minaccioso passo in avanti.
Mise la punta del bastone sotto il mento della ragazza e le alzò appena la testa, costringendola a guardarlo dritto negli occhi.
<< Quindi, se sei il tipo di persona che prega… ora sarebbe il momento più adatto per cominciare >> terminò con un ghignò predatorio.
A quelle parole, a dispetto dell’intera situazione e del caos di sensazioni paralizzanti che provava, Merida sentì il proprio orgoglio pungolato da una stilettata.
Certo, era scappata come una codarda, fuggendo dal nemico terrorizzata… ma il fatto che quel cane rognoso si permettesse di affondare il coltello nella piaga, suggerendole di pregare gli dèi, le fece ribollire il sangue nelle tempie.
Gli lanciò un’occhiata fulminante, scostò il volto dal bastone, raccolse un grumo di saliva e gli sputò addosso. Un gesto privo della minima regalità e finezza, ma carico di tutto il disprezzo e il diniego che provava.
L’incappucciato non reagì minimamente all’azione. Rimase completamente immobile, gli occhi verdi annoiati in quelli azzurri della principessa. Poi, con una lentezza disarmante, quasi come se l’intera situazione fosse di poco conto, si portò una mano sotto il cappuccio per pulirsi il volto.
<< Sei un tipetto combattivo >> disse con una nota di macabro umorismo. << Bene! Sono sempre favorevole ad una buona lotta. >>
<< Allora sarai pazzo di noi. >>
Il suono di quella voce maschile costrinse Mr Cold a fermarsi. Le sue pupille si dilatarono per la sorpresa, rapidamente imitate da quelle di Merida.
Si voltò di scatto per capire chi avesse appena parlato… e in quel momento, una palla di fuoco lo centrò in pieno petto, mandandolo a finire contro un albero. La forza d’impatto fu sufficiente a sradicare la pianta dalle sue fondamenta, sollevando una densa nube di detriti e pezzi di roccia vaganti.
La principessa, incredula, sollevò lo sguardo, in tempo per vedere cinque persone di circa la sua stessa età, ritte di fronte a lei e in compagnia di quelli che... oh, per tutti gli dèi, quelli erano due draghi!?
Uno di loro, un ragazzo dai capelli castani, fece un fischio.
 << Bel colpo, bello >> disse picchiettando la testa dello sputa fuoco nero.
Mentre gli altri si giravano in direzione di Mr Cold, Hiccup corse verso la rossa, sguainando la spada di fuoco e abbattendola sulle catene di ghiaccio, liberandola.
<< Stai bene? >> le domandò.
Merida si massaggiò i polsi, mordendosi il labbro, ma trovò la forza di annuire. Non sapeva chi fossero quelle persone, né come diavolo fosse possibile che una di loro avesse una pazzesca spada di fuoco e che con loro ci fossero due draghi, ma considerato quanto le era appena successo…beh, al momento le sembrarono la cosa meno assurda dell’intera giornata.
E poi erano apparsi dal nulla, giusto in tempo per salvarla. Era stata assurdamente fortunata.
Nel mentre, Jack Frost aveva già assunto una posizione difensiva, il bastone issato e pronto all'uso.
Volse ad Elsa un sorriso laterale.
<< Pronta per un altro round? >>
Il Quinto Spirito protese le mani in avanti, non potendo impedirsi di sorridere a propria volta. << Più che pronta, Frost. >>
<< Oh, Frigg, voi due siete adorabili >> commentò di puro sarcasmo Astrid, senza preoccuparsi di tenere un tono di voce basso.
Estrasse la propria ascia e si portò al fianco di Sdentato e Tempestosa, i quali puntavano dritti verso Mr Cold, ringhiando pesantemente.
Questi, nel mentre si era rialzato da terra, sorprendentemente illeso nonostante fosse stato colpito in pieno da un attacco capace di fare a pezzi un'abitazione vichinga.
Si scrollò la cenere di dosso e passò lo sguardo da una parte all'altra del campo di battaglia, finché i suoi occhi color smeraldo non si posarono sulla figura di Jack.
<< Tsk… perché la tua presenza qui non mi sorprende? >> borbottò a bassa voce.
Per qualche strana ragione, lo Spirito dell'Inverno trovò quella cadenza assai familiare. Questo, unito al fatto che il misterioso individuo tenesse tra le mani un bastone fatto di puro ghiaccio, e la cui forma era molto simile a quella del suo, non fece altro che accrescere il senso di curiosità che il Quinto Guardiano cominciò a nutrire per il potenziale avversario.
<< Tu chi saresti? >> domandò, stringendo ambe gli occhi in un paio di fessure. << Non sembri affatto un Fearling. >>
L'incappucciato si limitò a scrocchiare il collo.
<< Non ti piacerebbe scoprirlo? >> ribatté con cupo divertimento.
D'istinto, Jack strinse il bastone con entrambe le mani e glielo puntò contro.
<< Ci puoi giurare, Cappuccetto Blu >> ribatté.
Nel mentre, Hiccup si riportò al fianco degli amici, accompagnato da Merida.
<< Conosci questo tizio? >> chiese rivolto alla principessa scozzese.
<< Punti deboli e di forza sarebbero molto apprezzati >> aggiunse Elsa, le cui mani avevano cominciato a illuminarsi di un intenso bagliore azzurro
<< Dice di chiamarsi Mr Cold >> sussurrò la rossa << E ha…ha poteri legati al ghiaccio. >>
<< Certo che li ha >> borbottò il Quinto Spirito.
“ Passo tutta la mia vita pensando di essere l’unico detentore di magia invernale…e poi ne incontro altri due in meno di giorno” pensò stizzita, mentre fissava intensamente l’aguzzino della ragazza.
<< Allora? Che cosa aspetti, un invito ufficiale? >> lo sfidò la Quinta Leggenda.
L'avversario sembrò sorridere sotto il cappuccio.
<< Credo che sia arrivata l'ora di fare sul serio! >> esclamò, per poi sbattere violentemente la punta inferiore del bastone contro il terreno della foresta.
Le conseguenze di quell'azione furono rapide e inaspettate. Una potente onda d'urto fece tremare il bosco, seguita da un vento freddo e gelido che cominciò a congelare qualunque cosa con cui entrasse in contatto, dalle foglie agli animali che tanto incautamente avevano scelto di rimanere nascosti nella zona anziché fuggire.
Al contempo, viticci di sabbia nera partirono dall’arma dell'incappucciato, schizzando in direzione del gruppo: Jack, sorpreso, agitò rapido il proprio bastone, liberando un fiotto di ghiaccio, mentre al suo fianco, Elsa faceva lo stesso dai propri palmi.
I due colpi congelanti investirono i viticci,  paralizzandone alcuni, ma altri riuscirono a passare, ferendo i due spiriti alla spalla e al fianco.
<< Ragazzi! >>
Hiccup e Astrid scattarono prontamente a sostenerli, mentre Tempestosa eruttò una fiammata in direzione dell'incappucciato. Sdentato spiccò il volo, tenendosi sospeso sopra la sua testa e cominciando bersagliarlo di palle al plasma: Merida potè solo osservarli con la bocca spalancata, il volto adornato da un’espressione incredula.
In risposta agli attacchi dei due draghi, Mr Cold compì un rapido movimento con il bastone.
Una cupola di ghiaccio andò a formarsi attorno a lui, incontrando le palle di fuoco: a contatto con lo strato di brina, le fiamme generarono una densa nebbia che avvolse l'intero tratto di foresta come una sorta di velo, nascondendo l'incappucciato alla vista.
I due draghi cominciarono rapidamente a guardarsi intorno, nel tentativo di individuarlo. Ma in quel momento, arpioni di puro ghiaccio fuoriuscirono dalla coltre di vapori, puntando dritti contro di loro.
Sdentato, più rapido e dai sensi più affinati, scattò di lato e li schivò: altrettanto non fu veloce l'Uncinato, che finì infilzato alla zampa e alla coda, liberando un gemito di dolore.
<< Tempestosa! >> gridò Astrid, riconoscendo il suo verso.
Jack fece ruotare il bastone velocemente per disperdere la nebbia, prontamente supportato dal fuoco della lama di Hiccup.
L’azione tempestiva dei due ragazzi diede ad Elsa la possibilità di individuare Mr Cold. Senza perdere tempo, evocò degli spuntoni di ghiaccio e li scagliò addosso all’avversario come fossero delle frecce.
L'incappucciato la intercettò e prese a roteare il proprio bastone con rapidi movimenti circolari, frantumando le schegge a mezz'aria. Fatto questo, si appoggiò pigramente al manico dell’arma, apparentemente inalterato dall'offensiva dello spirito.
<< Penso che questa sia la prima volta che incontro qualcuno che abbia i miei stessi poteri >> disse con un tono di voce che traspariva una certa sorpresa. << Hai un nome, splendore? >>
<< Ehi! >> gli gridò una voce maschile di fianco, prima che la giovane donna potesse anche solo pensare di rispondere. << Ci sono anch'io! >>
Mr Cold si limitò a sollevare il bastone, incontrando quello di Jack Frost. L’onda d’urto derivante dallo scontro delle due armi sprigionò un’intensa folata di vento che costrinse Hiccup, Astrid e Merida a coprirsi gli occhi con le mani, mentre Sdentato e Tempestosa utilizzarono le proprie ali per ripararsi.
L’incappucciato tese il braccio destro, evocando una scintillante spada di puro ghiaccio, e la menò verso l’avversario. L’arma, tuttavia, venne prontamente intercettata da un’altra lama.
Girando appena la testa, Mr Cold si rese conto che era stata proprio Elsa a frapporsi tra lui e lo Spirito dell’Inverno, il volto adornato da un’espressione rabbiosa.
Schioccò la lingua e compì un rapido affondo, e poi un altro, mentre la giovane donna cercava di resistere all’assalto. Come sua sorella, aveva ricevuto un addestramento dalle guardie del castello per poter combattere in una lotta di scherma, ma i colpi inferti dall’avversario erano molto più esperti, accompagnati da una maggiore intensità.
Ogni volta che la spada di Mr Cold incontrava la sua, era come se sprigionasse un po’ del suo potere sotto forma di sbuffì di ghiaccio condensato e piccole onde d’urto.
Inutile dire che Elsa si ritrovò presto incapace di proseguire ulteriormente. Perse la presa sulla propria arma e si preparò al colpo imminente, ma con sua sorpresa questi venne prontamente bloccato dalla lama infuocata di Hiccup.
Astrid arrivò subito in aiuto del compagno, sollevando l’ascia e attaccando Mr Cold dal fianco. L’incappucciato, tuttavia, fu rapido ad intercettare l’arma con il bastone, mentre tirava un poderoso calcio allo stomaco del Capo Vichingo e lo sbalzava contro un albero.
Si voltò di scattò a calò la spada su Astrid, la quale si ritrovò costretta ad utilizzare il manico dell’ascia per frenare entrambi gli assalti. Cadde in ginocchio a causa della forza d’impatto, sibilando per il dolore, il tutto mentre l’avversario continuava a sorridere in modo agghiacciante.
Sentì la lama di ghiacciò che le strusciava sulla guancia, puntando dritta al suo esile collo…
BOOM!
Una sfocatura blu invase il campo visivo della vichinga.
Jack Frost afferrò il volto dell’incappucciato e cominciò a volare a tutta velocità, percorrendo un tratto di cento metri e scaraventandolo a terra.
Subito dopo, gli spedì dritto in faccia un raggio congelante, sbalzandolo via. Ma non gli diede certo il tempo di reagire, e infatti gliene sparò contro un altro, e poi un terzo, e infine un quarto, riducendo il campo di battaglia ad una landa completamente ricoperta di neve e brina.
A quel punto, il cappuccio che copriva il volto di Mr Cold si stracciò in pezzi a causa dell'intensità di quegli attacchi, riversandosi a terra sotto forma di una miriade di frammenti tintinnanti.
E sotto lo sguardo incredulo di Jack, l'avversario cominciò a rimettersi in piedi, decisamente provato dai colpi subiti, eppure ancora in grado di rimanere cosciente laddove perfino il Pitch Black del suo mondo sarebbe stato in difficoltà.
Chiunque fosse quell'individuo… era forte. Era MOLTO forte, abbastanza da eguagliare un essere che aveva combattuto tutti e cinque i Guardiani in contemporanea.
E allora, Mr Cold si voltò… e il cuore dello spirito mancò un battito.
Il viso del suo interlocutore era squadrato, dalla pelle bianchissima come la luna, una zazzera incolta di capelli bianchi e due occhi azzurri dai fosforescenti riflessi verdi.
Ma non era stato questo a scioccare a tal punto Jack. Era stato qualcos’altro.
Gli sembrò quasi di essere tornato indietro nel tempo, prima di rinascere come spirito, lo stesso giorno in cui era affogato nel lago ghiacciato: lui, lo Spirito dell'Inverno, si sentiva avvolto in un involucro freddo e implacabile che gli occludeva il respiro.
Perché il volto contratto in un ghigno distorto, lo stesso che stava osservando... era il proprio.
<< Cosa? >> chiese l’altro Jack, con voce beffarda. << Ho qualcosa in faccia? >>
E, dopo aver pronunciato tali parole, scoppiò in una risata agghiacciante che risuonò per tutta la foresta come l’urlo di una iena.
Prese un paio di respiri calmanti e si portò una mano sugli occhi.  << Scusa, io… uh, oh… non ho saputo resistere! >>
Jack, per la prima volta in vita sua, rimase a bocca completamente asciutta, mentre l’ennesima risata disturbata di quell’individuo gli rimbombava incessante nella testa. La cosa orrenda fu che adesso riconosceva in essa il timbro della propria voce, anche se molto più basso e graffiante.
<< No... >> rantolò, gli occhi sgranati e le dita che tremavano attorno al legno del bastone. << Non è possibile... tu... che cosa... >>
<< Oh, andiamo, non ci arrivi? >> continuò il doppelgänger, sorridendo malignamente. << Sono tutto ciò che hai sempre temuto, Jackie. Un monumento ai tuoi peccati… quello che avresti potuto essere… e che hai ancora il potenziale di diventare! >>
Spalancò ambe le braccia, sollevando una nube di fiocchi di neve, come a voler enfatizzare precisamente quello che era…e ciò che rappresentava: la tentazione di poter ottenere tutto quello che aveva sempre desiderato senza alcuno scrupolo, il frutto proibito offertogli da Pitch quel giorno… concretizzato e materializzatosi davanti agli occhi del Quinto Guardiano.
<< Vieni dal suo universo, non è vero? Il Pitch Black che ha creato il Crogiolo…tu sei il suo Jack Frost >> sussurrò lo spirito invernale, incredulo e insicuro.
<< Uuuuuh, vedo che hai fatto i compiti! >> ghignò l'altro, battendo le mani in rapidi e sonori rintocchi.
Nel mentre, cominciò lentamente ad avvicinarsi alla Quinta Leggenda.
<< È sempre bello vedervi arrivare a questa conclusione. Anche gli altri Jack hanno fatto una faccia buffa come la tua... >>
Di fronte a lui, lo Spirito dell'Inverno rimase completamente immobile, troppo scioccato per poter muovere anche solo un muscolo.
Sorridendo malignamente, Mr Cold gli passeggiò intorno, gustandosi la sua paura in un sospiro che liberò una nuvoletta di vapore gelido.
<< Perché? >> riuscì solo a mormorare Jack, tremante << Perché!? >>
<< Perché? Oh, per tutti gli inverni grigi, Jackie, devo davvero venire a spiegarlo a te!? Ho avuto l’occasione di una non-vita a portata di mano, ho pensato che fosse l’opzione più divertente… e l’ho presa al volo! >>
Il doppelgänger ridacchiò, mentre, senza essere visto, evocava un pugnale di ghiaccio nella mano destra.
<< E vuoi sapere qual è diventato il mio passatempo preferito? >> gli sussurrò all’orecchio, mentre sollevava la lama, indisturbato. << Entrare in quelle vostre testoline angosciate... >>
FOOOSH!
Prima che potesse affondare l'arma nella carne del Guardiano, spuntoni affilati si frapposero tra i due spiriti, costringendolo a compiere un balzo all'indietro.
<< Jack! >>
La voce di Elsa e l’attacco da lei lanciato contro il presunto Mr Cold servirono a riscuoterlo dal suo torpore, almeno in parte. Retrocedette di un passo, mentre veniva raggiunto dai draghi e dal resto dei combattenti, inclusa la misteriosa principessa dai ricci capelli rossi.
<< Jack, stai bene? Che cosa gli hai fa-… >>
La voce del Quinto Spirito si spense di colpo.
Sgranò gli occhi e spalancò la bocca, seguita dal resto della combriccola. Tempestosa e Sdentato ringhiarono in direzione dell’incappucciato, pur esitanti e completamente colti di sorpresa quanto loro.
<< Ma che diavolo…!? >> fece Hiccup, scioccato.
In tutta risposta, Mr Cold si portò una mano al petto, simulando un'espressione scioccata.
<< Ehi! Ho fatto molte cose brutte nella vita, ma definirmi "diavolo"? Non sono così male, una volta superata la mia tendenza ad uccidere le persone. Onesto! >> esclamò, per poi arricciare il volto in uno sguardo contemplativo. << Anche se, ora che ci penso, tecnicamente io lavoro PER il Diavolo… questo che cosa mi rende? Un demone? >>
Volse al gruppo un sorriso predatorio. << Sarebbe sicuramente una svolta interessante degli eventi. I lettori vanno pazzi per certe cose! >>
<< Tu sei malato >> stabilì senza mezzi termini Astrid, l’ascia in pugno. << Perché, in nome di Huginn e Muninn, sei uguale a Frost!? >>
Lo spirito scrollò le spalle.
<< Volendo essere onesti, è una storia lunga e complicata, ma sfortunatamente non ho il tempo di raccontarvela! Ho posti dove andare, mondi da bruciare…o meglio, da congelare >> terminò con un ghigno, per poi estrarre un globo di neve da sotto il mantello.
<< Al momento, riconosco di essere in svantaggio. Ma se pensate che allontanarmi basterà a proteggerla...>> disse indicando la figura atterrita di Merida, << be’… vi sbagliate di grosso. Adios, amigos! >>
Lanciò il globo a terra, e un portale si materializzò di fronte a lui.
“Proteggerla?”
Jack non aveva la minima idea di cosa il suo doppio malvagio intendesse, e non ebbe nemmeno il tempo di pensarci né fare nulla, perché sparì dentro il portale, lasciandolo da solo… e con la sensazione irrazionale di sentirsi sporco e violato nel profondo.
Ebbe giusto il tempo di voltarsi verso il gruppo. Appena un secondo dopo, Merida cadde incosciente tra le braccia di Hiccup.
Astrid volse al marito un’occhiata visibilmente stizzita, cosa che spinse il vichingo a deglutire. << Ehm…sono innocente? >>
                              
 

 
Sono sicuro che molti di voi lo sospettavano già, ma per quelli che non lo avevano intuito… sorpresa!
Perché io non sono felice se non inserisco almeno un personaggio assolutamente fuori di testa all’interno di ogni mia storia! E come avete visto, Mr Cold, aka Evil Jack, non ha esattamente tutte le rotelle che girano nel verso giusto. Perché? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, che sarà completamente dedicato alle sue origini e a quelle del suo Pitch Black.
Confesso di avere un debole per questo personaggio. Tra tutti quelli presenti nella fic è forse il più divertente da scrivere, soprattutto a causa della sua imprevedibilità e dei suoi discorsi.
Con questo capitolo finisce anche la parte introduttiva della storia, dedicata alla presentazione dei vari personaggi. D’ora in avanti le cose si faranno molto più complicate e cupe.
  
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