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Autore: Dragon mother    29/04/2020    2 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao ragazze! Intanto vi ringrazio per l’affetto che state dimostrando alle mie storie.. mi fate sentire un po’ meno sola e anche meno pazza ;-).
Di seguito, un nuovo capitolo: qui la vita di Bella avrà una svolta decisamente piacevole.
Buona lettura e a presto.. se vorrete.
 
 
 
Bella   -Un mese dopo-


Bussano alla porta e so già chi sarà.
"Buongiorno Bella, come ti senti oggi? Sei contenta, verrai dimessa!"
Lo guardo mesta.
"Buongiorno anche a te dottore" dico con fare provocatorio "Dovrei esserlo? Ormai qui mi sentivo a casa ed ora andrò in un altro posto..." e mi sento ansiosa, penso tra me.
"Andrai in un centro per bambini Bella, dove potrai giocare, studiare, fare nuove amicizie e divertirti" mi osserva, compassionevole.
"Andrò in un orfanotrofio e sarò sola."
Vorrei urlare e disperarmi, ora che la voce è tornata completamente.
"Oh andiamo Bella, non fare così, non sarà poi così male, ti verrò a trovare spesso e anche Esme verrà e poi ti ho trovato il miglior orfanotrofio in circolazione!"
Lo guardo di nuovo mentre mi torturo mani e labbro inferiore.
Lui sembra dannatamente calmo, come sempre.
"Scusami Carlisle è che ho paura..."
"Ma Bella di cosa hai paura? Non ti abbandoniamo! Per ora non posso portarti a casa con me e la mia famiglia, devo aspettare che tu abbia 18 anni. Non devi avere paura e nemmeno sentirti sola, saremo sempre con te, parola di Carlisle!"
Mi guardò con quei suoi profondi occhi color miele, accompagnando l'ultima frase con un gesto teatrale: si mise sull'attenti scoccando gli zoccoli e portando la mano destra per aria, come se stesse facendo un saluto da militare.
Non resistetti e gli risi in faccia guadagnandomi un'occhiataccia che sembrava tutto fuorchè qualcosa di brutto.
"Signorina la riporto all'ordine o sarà costretta a sopportarmi per altro tempo!" risi di nuovo e lui mi seguì.
Stremata mi arresi e tirai un lungo sospiro, portando lo sguardo altrove.
Mi fissava con le mani nelle tasche del camice.
"A che pensi Bella?" mi chiese scrutandomi
"Penso al mio passato e a quello che mi aspetta per il futuro. Si dice - Chi lascia la vecchia via per la nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova - ecco io mi sento proprio cosi".
Continuava a fissarmi, quasi a volermi trapassare con lo sguardo.
"Lo so Bella, sarà dura ma ce la farai, ce la faremo. Io ti aiuterò"
 
Più tardi..

"Bella, sei pronta, forza dobbiamo andare!" mi chiama dolcemente Carlisle
"Eccomi, prendo la valigia e arrivo”
Oggi inizia una "nuova vita", è oggi che vado in orfanotrofio o centro per bambini che dir si voglia.
Salgo in auto con Carlisle, ha insistito per essere lui a portarmi.
Durante il mese e più di ospedale mi è sempre stato accanto, si è preso cura di me e così hanno fatto anche Esme e i ragazzi.
Mi hanno comprato tanti vestiti, dei libri e anche dei giochi.
Nella mia stanza non mancavano mai i fiori.
Alice, la più piccola di casa Cullen, diceva sempre che i fiori portano allegria e luce ad una camera. Ed era vero. Ero sempre di buon umore.
Mentre ripenso a quei momenti noto dal finestrino che ci stiamo avvicinando ad una fattoria.
L'auto decelera e Carlisle mette la freccia a destra svoltando nella stradina sterrata che ci collega alla fattoria.
Lo guardo, piena di domande e lui, quasi leggendomi nel pensiero mi risponde
"Te lo avevo detto che era il miglior orfanotrofio in circolazione!"
Quando ferma l'auto, ciò che mi trovo dinnanzi è un puro spettacolo.
Un enorme caseggiato di campagna attorniato da innumerevoli altri casolari e da tutto ciò che può dare il nome di fattoria.
Sento una portiera aprirsi e poi chiudersi e poi ne sento un'altra aprirsi, la mia.
"Bella, credo tu debba scendere, non ti va di vedere da vicino? E poi, ti consiglio di chiudere la bocca, siamo in aperta campagna!" la sua risata cristallina mi arriva ovattata.
Sono altri i rumori che odono le mie orecchie.
Sono cinguettii, nitriti, sono belati, latrati e poi muggiti.
Una sorta di paradiso in terra.
 Nel frattempo la mia bocca si è richiusa.
Ho ripreso la salivazione mentre Carlisle mi conduce all'interno del primo casolare.
"Buongiorno Carlisle, tutto bene?" ci accoglie una ragazza dai capelli rosso fuoco.
"Buongiorno a te Victoria, alla perfezione direi. Ti presento Bella. E' lei la vostra nuova ospite. Trattamela bene mi raccomando, è molto preziosa per me."
"Non si preoccupi Carlisle, questo è il paradiso in terra!"
 
 
Una settimana dopo..
 
Oggi il sole splende caldo e alto nel cielo.
E’ da una settimana che mi trovo qui in questo luogo meraviglioso e per la prima volta dopo tanto tempo sono felice.
Qui sono tutti gentili e premurosi, sempre pronti ad aiutarti.
Passo le giornate tra le lezioni a scuola al mattino e le attività ricreative al pomeriggio.
Mi piace la scuola, mi piace imparare sempre cose nuove ma mi piace anche trascorrere del tempo a divertirmi in mezzo alla natura e agli animali.
Oggi è sabato e alle 15,00 abbiamo lezione sugli animali da latte;
oggi è sabato e la mia nuova famiglia verrà a trovarmi.
Sì, la mia nuova famiglia alla quale mi sono subito affezionata e dopo tanto tempo posso dire di essere almeno un po’ più serena.
“Bella, Bella sono arrivati i tuoi familiari presto scendi” qualcuno mi urla attraverso la porta.
Sono arrivati.
Corro a sbirciare dalla finestra e li vedo lì, tutti in fila e mentre sposto la tenda per poterli vedere meglio, Alice volta il capo verso l’alto e mi guarda iniziando a sbracciarsi.
Resto un attimo stupita da quel gesto chiedendomi come ha fatto ad accorgersi di me e poi ricambio il saluto aprendo l’infisso e urlando che sarei scesa a breve.
Appena prima di richiudere, due occhi verdi e un sorriso splendente mi scrutano e mi abbagliano.
Mi affretto ad infilare le ballerine e cercando di non inciampare mi tuffo fuori dalla porta, sulle scale per poi arrivare in giardino.
Per l’occasione ho indossato un vestitino giallo senza maniche a pois bianchi con relative ballerine bianche, semplice ma carino.
I miei piedi si fermano appena prima di venire a contatto con l’erba del prato.
Alzo lo sguardo, tenuto a terra per evitare di cadere e mi scontro con 6 paia di occhi che mi fissano: sul viso un grande sorriso.
Sono così emozionata ed anche un po’ agitata per quel giorno.
Avanti Bella, sono la tua famiglia vai ad abbracciarli.
E quando l’ordine dal mio cervello arriva ai muscoli, mi trovo a camminare verso la mia salvezza.
Mi aspettano e non faccio in tempo a raggiungerli che Alice mi travolge con il suo corpo e cadiamo rovinosamente sul prato.
E sbatto la testa.
“Oddio Bella, oddio ti sei fatta male? Oddio, questo non l’avevo previsto!” sento Alice bisbigliare.
Non l’avevi previsto? Perchè sei una veggente? Mah.
“No no Alice è tutto a posto, tranquilla” la rassicuro mentre mi giro su un fianco e cerco di far passare il giramento di testa che ho, lasciandomi scappare un gemito di dolore quando mi accorgo che la testa mi duole.
“Ahi”
Ed è allora che mi sento afferrare da due braccia forti che mi attirano verso un corpo altrettanto forte, duro e profumato e mi stringono a sè.
Ed allora la sento, la sua voce.
“Al diavolo Alice, sei sempre la solita stupida! Guarda cosa hai fatto!”
Temo ad alzare lo sguardo ma quando lo faccio ritrovo gli occhi verdi e il sorriso di poco prima e viene naturale per me ricambiare.
“Oh andiamo Edward non è successo niente” piagnucola Alice mentre io continuo a fissarlo, guadagnandosi un occhiataccia dal fratello.
“Ma si Eddy la nostra Bella ha la testa dura, non si è fatta niente”
“Emmett per favore, non ti ci mettere anche tu”.
“Su su ragazzi non fate cosi, non sta bene davanti ad una signorina” eccola Esme, bella e dolce come una mamma avvicinarsi a me e posarmi un bacio sulla testa.
“Ciao Bella, sono felice di rivederti”
“Anche io Esme, anche io, tanto”
“Beh visto che si è risolto tutto, che ne dite se partecipiamo alla lezione del giorno?” propose Carlisle.
“Umh chissa’ che sapore ha il sangue di una mucca? E quello di un pollo?” sentii Emmett borbottare ma non capii il senso di ciò che aveva detto però vidi Alice e Rosalie dargli rispettivamente uno scappellotto in testa e una gomitata nel fianco seguiti da un
“Ehi ma che ho fatto ora?”
E all’unisono si sentirono le sorelle urlargli
“Taci”
Ho proprio una bella famiglia assortita!
Ci incamminammo verso il recinto degli animali, io ancora tra le braccia di Edward.
Il silenzio che c’è tra noi è strano ma sembra accorgersene anche lui perchè mi chiede come sto. “Bene Edward, grazie. Sono felice che siete venuti a trovarmi”
“Anche io sono felice, per te” e dicendo cosi, a pochi passi dal recinto si ferma a guardarmi.
I suoi occhi sono una calamita e sento che mi potrò sempre fidare di lui, sento che mi vuole bene.
La voce dell’insegnante Robinson mi fa capire che la lezione inizierà tra poco.
E so già che sarà bellissima.
   
 
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