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Autore: AlbAM    30/04/2020    42 recensioni
Alba, trentenne single e convinta di essere destinata a rimanere tale, è assillata da un incubo ricorrente di cui non riesce mai a scoprire la conclusione.
Azaele, diavolo romantico e casinista, è convinto di aver riconosciuto in lei il suo amore perduto.
Michele, il suo migliore amico, è un angelo gentile e protettivo che è sempre finito nei pasticci per cercare di tirare il suo amico fuori dai guai.
In una Roma un po' reale e un po' inventata le loro vite si incrociano inevitabilmente.
Riuscirà Azaele a riconquistare Alba?
E Michele ce la farà a tenere l'amico lontano dai guai o finirà inevitabilmente per essere coinvolto nei pasticci combinati da Azaele per riconquistare la donna di cui è innamorato da quattrocento anni?
E Alba? Come cambierà, se cambierà, la sua vita? E se scoprisse di non essere esattamente la persona che ha sempre creduto di essere?
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Universo Aza&Miky'
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Capitolo 6

Un problema alla volta!


Azaele si sentiva incredibilmente depresso, farsi beccare in ascensore con un’altra donna non era stata certo la mossa più intelligente per conquistare la fiducia di Alba.

Nell’attimo in cui lo aveva squadrato gelida, Azaele aveva percepito con estrema chiarezza che nella scala dei livelli di stima di Alba, il suo punteggio, che già non era esattamente alto, era precitato così in basso che per leggerlo sarebbe stato necessario l’aiuto di uno speleologo.

Ciao” lo salutò un demone alto e snello che aveva palesemente rubato il look ai protagonisti di Men in Black.

Al suo fianco due impiegati umani, uno magro e allampanato di nome Ferri e l’altro il cui doppio cognome Rossi-Corioli, suonava vagamente aristocratico, si scambiavano pettegolezzi sui colleghi sorseggiando il primo caffè della mattina.

Come ha fatto Sael a vedermi qui dentro?” si domandò Azaele, preoccupato.

Ciao, hai sentito la novità?” rispose un demone basso e tozzo passandogli a fianco senza degnarlo di uno sguardo.

Azaele emise un sospiro di sollievo, per un attimo aveva creduto di essere stato scoperto, quel maledetto posto pullulava di colleghi.

Il demone alto diede il cinque al demone tozzo "No, che è successo?".

Buongiorno Molinesi, prenda un caffè con noi!” lo invitò Ferri infilando la chiavetta nella macchinetta del caffè.

Azaele accettò l'offerta ascoltando distrattamente le chiacchiere tra i due demoni.

"...e ha avuto la faccia tosta di chiedere anche a noi…”.

Non mi stupisce affatto…”.

Oggi finalmente potrà conoscere il nostro CEO1!” lo informò Rossi-Corioli, Azaele annuì con finto interesse mentre Ferri gli porgeva il caffè.

Rossi-Corioli continuò Resterà sicuramente colpito, è una persona affascinante, una mente creativa in continuo fermento...ad Azaele non poteva fregare di meno del CEO ma fece un educato sorriso di circostanza.

lo sappiamo tutti che quei due si coprono le spalle a vicenda

Azaele trasalì e cominciò a prestare più attenzione alla conversazione tra i due demoni.

Avrà sicuramente combinato uno dei suoi casini!

Esatto, sembra sia scomparso con un’anima di Razel”

Azaele impallidì leggermente.

Domani abbiamo il laboratorio alle nove, corretto?” domandò Rossi-Corioli che, deluso dallo scarso interesse dimostrato da Molinesi per le mirabolanti virtù del CEO, cercava di attirare la sua attenzione con un altro argomento.

Azaele non rispose, era concentrato sulle chiacchiere dei due demoni.

“ … era proprio di Razel, era già stata assegnata a lui. A quanto pare però, ha fatto un accordo con Azaele che invece si è fregato l'anima ed è sparito "

Azaele rabbrividì.

Uah uah, il moretto è un pazzo completo, far incazzare Razel è un atto suicida!

Azaele per un attimo vide tutto nero.

Va tutto bene Molinesi?” domandò Ferri.

Mi sembra un po’ pallido” aggiunse Rossi-Corioli fingendo una certa apprensione.

Comunque al momento nessuno sa dove sia, neanche il biondino”

Forse una calo di pressione?” chiese ancora Ferri.

Speriamo che non lo trovi in tempo, quello riesce sempre a tirare Azaele fuori dai guai"

"No, no va tutto bene” rispose Azaele che aveva ripreso un po’ di colore.

"Ci rovina tutto il divertimento, ti ricordi che delusione quando lo ha aiutato a fregare gli Arcidiavoli?"

"Già, le torture che avevano preparato per Azaele, sugli umani non sono state così divertenti!"

"Infatti! Beh ora vado. Ciao buona giornata!”

Anche a te!

Razza di sadici, tanto resterete di nuovo delusi!” pensò Azaele guardando di traverso Sael che entrava in un ufficio lì vicino.

Allora ci vediamo domani alle nove” insistette Rossi-Corioli.

Si, certo, a domani” lo salutò frettolosamente Azaele che sentiva il bisogno di allontanarsi da lì, il più velocemente possibile.

Dobbiamo portare...” il resto della frase di Rossi-Corioli fu coperto dalle urla che uscirono dall’ufficio in cui era appena entrato Sael “ALLORA NON CAPISCI PROPRIO UN CAZZO!”.

SEI TU CHE SEI UN CRETINO, SONO CIRCONDATA DA IMBECILLI!”.

I due impiegati che erano ancora alla macchinetta del caffè, si guardarono imbarazzati, poi si dileguarono senza aggiungere altro.

Azaele diede uno sguardo di sfuggita dentro l’ufficio e vide Sael ridere soddisfatto mentre la Signorina Borrelli e il Signor Guarini continuavano a insultarsi a causa delle divergenti opinioni circa l’applicazione di una procedura aziendale.


Azaele si era ripreso dal momento di panico di poco prima.

Sorrise al pensiero che Michele lo stava cercando, sicuramente lo aveva perdonato. Certo, probabilmente lo cercava anche per avvertirlo del casino in cui si era cacciato.

Ma che sfortuna però, tra tutte le possibili anime in giro per Roma, Molinesi doveva essere assegnato proprio al gigante dal pelo rosso? E figurati poi, se Razel si era sognato di avvertirlo!

Azaele, si arrestò di colpo.

Ma porca miseria!” esclamò ricordando le parole di Razel“Sono qui per rubare un po' di anime a Ysrafael” quella frase probabilmente era una sorta di avvertimento!

Che idiota, non ci aveva fatto caso e poi Razel avrebbe potuto essere più chiaro! A parte che avrebbe rubato ugualmente l'anima di Molinesi.

Però, almeno avrebbe valutato meglio i rischi. Vabbè, ormai era inutile recriminare, tanto la frittata era fatta.

Il demone si accorse di aver raggiunto l'ufficio di Alba, il che lo riportò al suo problema principale, come poteva convincerla che non era un cretino patentato?

Si fermò un attimo prima di fare il suo ingresso nell'ufficio della ragazza, gli piaceva osservarla mentre era così concentrata.

La trovava ancora più bella di come la ricordava, ma nei suoi occhi verdi scorgeva sempre un fondo di malinconia.

Povera Alba, chissà qual era la sua vita oggi, cosa la rendeva felice, cosa triste, cosa provava tutti i giorni ad affrontare la giornata, con quali pensieri andava a dormire e con quali si alzava la mattina, chi c’era al suo fianco…

Al suo fianco?

Azaele si sentì mancare, non ci aveva pensato!

Alba era una donna giovane e bella, sicuramente doveva esserci un uomo nella sua vita, un fidanzato, un compagno, o peggio ancora… un marito!

"Ok, adesso calmati" pensò, non aveva notato alcun tipo di anello al suo anulare sinistro, dunque un marito almeno per ora non c’era, però… però era anche vero che non tutti nel 2020 si sentivano obbligati a portare la fede nuziale!

Azaele si appoggiò al muro in preda ad uno strano fenomeno fisico a lui totalmente sconosciuto, il suo cuore aveva cominciato a battere in maniera totalmente caotica, era completamente sudato e aveva le vertigini.

Per qualche istante non capì cosa gli stesse succedendo e come interrompere quel fenomeno devastante.

Ok” rifletté cercando di riprendere il controllo “questo deve essere il famoso attacco di panico di cui si lamentano sempre gli umani, cerca di calmarti, respira, respira e rifletti. Non sai se effettivamente ci sia qualcuno al suo fianco… calma, un problema alla volta… respira, calmati, entra in ufficio e parla con lei!”

Azaele notò un impiegato magro e occhialuto che lo osservava con uno sguardo più incuriosito che preoccupato, fece un ulteriore respiro e riuscì a riprendersi.

Si drizzò in piedi, mosse leggermente il capo per rivolgere all'impiegato un virile gesto di saluto ed entrò con passo deciso nell’ufficio di Alba.

Signorina avrei bisogno di parlarle!” l'apostrofò chiudendosi la porta alle spalle.

Alba fece un piccolo salto indietro sulla sedia, come se una cavalletta fosse appena atterrata sulla sua scrivania, indicò il cordless appoggiato ad un orecchio e gli fece un gesto nervoso indicante di far silenzio.

Azaele si ritrovò completamente smontato, rimase in piedi impalato senza sapere più come proseguire.

Alba gli fece un altro gesto per invitarlo a occupare la sedia libera dall’altro lato della scrivania. Dopo qualche minuto concluse la telefonata, poggiò il cordless e guardando Molinesi dritto negli occhi gli domandò con tono freddo e professionale “Buongiorno, ha bisogno?”

Eeeh…” cominciò Azaele completamente nel pallone, ritrovarsi finalmente solo davanti a lei era un'emozione troppo forte, inoltre il suo sguardo onesto ma freddo gli aveva fatto dimenticare completamente quello che aveva in mente di dirle.

Restò li come un perfetto idiota, senza sapere come continuare.

Fu lei a venirgli incontro, rompendo il silenzio imbarazzato che si era creato.

Senta non si preoccupi, io mi faccio i fatti miei!” disse con tono inaspettatamente gentile.

Cosa... di che parla?” domandò confuso Azaele.

Alba lo guardò con un sorriso a metà tra il sornione e il pietoso.

Certo, ci siamo capiti, non sto parlando di niente, non ho visto nulla poco fa!”

Ah, quello… si, cioè … grazie, ma… ecco, io credo… “

Azaele si sentiva un completo demente e lo sguardo divertito di Alba non aiutava.

Io credo che noi... siamo partiti con il piede sbagliato...”

Alba continuava a fissarlo senza proferire parola.

Insomma probabilmente lei si è fatta un’idea sbagliata di me e delle mie intenzioni…” farfugliò Azaele odiandosi per la figura da idiota che stava facendo.

Intenzioni?” domandò lei perplessa.

Si, voglio dire (Santo Cielo, che imbarazzo), voglio dire qui in questo… questo contesto lavorativo, questa organizzazione!”

Lei continuava a guardarlo sempre più perplessa.

Si, insomma, mi rendo conto che lei può essersi fatta una idea di me non proprio… ma ecco… le assicuro che le mie intenzioni sono del tutto… del tutto… costruttive, ecco si costruttive, io sono qui per promuovere un cambiamento radicale, il mio obiettivo è risvegliare le coscienze, migliorare le relazioni tra uffici e colleghi rafforzando la consapevolezza che il vero obiettivo è vincere il nemico comune, che è esterno all'azienda e non interno…”

Azaele stava pescando a piene mani dagli appunti di Molinesi e cominciava a sentirsi più sicuro.

...mettendomi in gioco io per primo …”

Si, questo lo avevo notato!ridacchiò lei.

Azaele si fermò imbarazzato, poi decise che era meglio sorvolare sull’ironia di Alba Però, vedo che lei non si sente coinvolta in questo processo di crescita, forse ancora non ci crede, ma posso assicurarle che la partecipazione ai laboratori potrebbe farle cambiare idea sia sul progetto, sia su… su di me!” concluse con un imbarazzante sguardo implorante.

Va bene!”

Come?” domandò lui incredulo.

Va, bene” ripeté lei conciliante “sono disponibile a provare uno dei laboratori formativi”

A… allora ci vediamo domani alle nove in aula Steve Jobs?”

D’accordo, ora però se non le dispiace dovrei rispondere ad una mail urgente” concluse Alba congedandolo educatamente.

Si, si certo, grazie per la sua attenzione”.

Azaele trattenne l’istinto di saltare oltre la scrivania per abbracciarla e baciarla, ma aprendo la porta dell’ufficio le rivolse un sorriso felice e le disse senza riflettere “Ti prometto che non te pentirai, Alba”.

Poi uscì dirigendosi con passo pimpante verso gli uffici della Direzione, senza rendersi minimamente conto che Alba, completamente rossa in viso, lo stava fissando esterrefatta.




Nota 1: Amministratore delegato di un'azienda

   
 
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