Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Dragon mother    02/05/2020    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon sabato ragazze.
Dunque, comincio col ringraziarvi tutte, nessuna esclusa.
Grazie per esserci e per mostrare interesse per quello che scrivo.
Vi comunico che ho iniziato il seguito di Appuntamento al buio, come promesso e ho gia’ pubblicato un altro capitolo di Summer love.
Poi sto preparando altre cose e appena mi sembreranno pronte, le pubblicherò.
Ora vi lascio alla lettura.
Un bacio e a presto.



Bella
 
Era stato un bel pomeriggio, mi ero divertita, ero stata proprio bene.
La lezione si era rivelata interessante e anche le facce di Emmett avevano contribuito a farmi ridere.
Mi dispiaceva che Jasper non fosse potuto venire, poverino si era beccato una febbre da cavallo ed era costretto a letto.
Emmett mi aveva detto però di averlo sistemato per bene, una maratona di film da far invidia ad una videoteca.
Chissà cosa gli aveva preparato.
A quel punto della giornata mi sentivo un pò stanca ma non volevo che tutto finisse.
“Non voglio che ve ne andiate già, restate ancora un pò” ero ancorata alla manica sinistra di Emmett che divertito e intenerito mi stringeva a sé con l’altro braccio.
Emmett, quel ragazzone alto e grosso che incuteva un pò di paura a tutti per la sua mole, a me faceva invece tanta tenerezza.
Con me quel giorno si era rivelato un degno compagno di giochi e di risate, il tutto sempre sotto lo sguardo attento di Edward che non mi lasciava mai.
“Bella vorremmo ma non possiamo, abbiamo lasciato Jasper a casa da solo e vorremmo tornare” Carlisle mi parlava dolcemente mentre io mi accorgevo che non potevo chiedere loro una cosa del genere.
“Si è vero dimenticavo, Jasper, sì avrà bisogno di voi, poverino chissà come si sentirà con tutta quella febbre, sì andate subito è meglio”
Un’altra risatina isterica di Emmett che ricevette un’occhiataccia da Rosalie.
Ma che aveva oggi quell’orso?
“Bella, da oggi non resterai un attimo da sola” ecco appunto, sentii Emmett bisbigliare, che cosa voleva dire?
Ero curiosa e glielo chiesi.
“Emmett scusami ma è tutto il giorno che sei strano, che fai battutine strane e poi cosa significa che -da oggi non resterò un attimo da sola-? Me lo puoi spiegare per favore?”
Alla mia domanda li vidi guardarsi tutti in faccia: avevo forse chiesto qualcosa di così strano?
Erano loro a comportarsi in modo strano, oggi.
“No Bella, Emmett intendeva che con la fine della scuola, i ragazzi potranno venire a trovarti più spesso e poi ti hanno portato un regalo, anzi a dire la verità due perchè uno è mio e di Esme.
Ragazzi andate a prenderli, li troverete nel baule della macchina.”
 “Sì, come se non lo sapessi” borbottò Emmett sospirando per poi beccarsi una gomitata da Alice.
“Ahi ma che c’è adesso”
“Orso, smettila di dire cavolate e vieni con me alla macchina, adesso” e dicendo così Alice gli puntò un dito contro.
Subito dopo i due si incamminarono all’auto.
Certo che questo pomeriggio era stato proprio strano, i ragazzi si erano comportati in modo strano e io non ci capivo un fico secco.
Tornarono presto con due buste colorate.
“Bella il pacchetto verde è dei ragazzi, mentre quello a righe gialle è mio e di Esme. Aprili forza, siamo curiosi di sapere se ti piacciono”
Presi prima il pacchetto verde -verde come gli occhi del mio angioletto che era a pochi passi da me.. sì il mio angioletto- lo aprii e rimasi a bocca aperta.
In mano avevo una scatola contenente un telefono di ultima generazione; l’aprii con le mani che mi tremavano e ne uscì un cellulare di colore rosa.
Rimasi a fissarlo per qualche istante, era bellissimo e io non avevo parole per descrivere la gioia che provavo.
Mi scese perfino una lacrima e iniziò a tremarmi anche il mento e poi… e poi mi sentii abbracciare stretta come prima quando ero caduta sul prato.
 Edward Il mio angioletto.
“E’ bellissimo e io sono felicissima. Grazie, nessuno mi aveva mai fatto un regalo tanto bello, grazie mille” dissi tutto d’un fiato alzando il viso per guardarli uno ad uno.
“Sono contenta che ti piaccia, il colore l’ho scelto io, mi sembrava di aver capito che è il tuo preferito. Ma ora forza Bella apri anche l’altro pacchetto, vediamo se anche Esme e Carlisle sono stati bravi quanto noi” fu Rosalie a parlare questa volta.
Le sorrisi e annuii aprendo anche l’altro pacchetto.
E non finii di stupirmi; qui era contenuta una macchina fotografica digitale anche questa di ultima generazione…e  rosa.
Sorrisi di nuovo e un’altra lacrima sfuggì al mio controllo.
Mi sentii accarezzare una guancia, non mi serviva guardare chi fosse, sapevo che era Edward.
Era stato così dolce con me quel giorno, così protettivo e stretta nei suoi abbracci mi sentivo al sicuro.
“Grazie Esme, grazie Carlisle è bellissima anche questa macchina fotografica. Con il telefono potrò chiamarvi più spesso senza dover aspettare il mio turno al telefono dell’orfanotrofio e con la macchina fotografica potrò fare tante foto che poi vi manderò per mail e quando verrete faremo tante foto insieme e poi farò un album e…” mi fermai per prendere fiato e mi accorsi che tutti mi guardavano con adorazione.
“Che c’è? Si lo so parlo troppo però sono felice e..”
“E’ bellissimo vederti cosi, emani un onda di felicità contagiosa. E sono felice anche io perchè ora so che potrò farti tutti i regali che voglio”
Fu Edward a parlare e mi lasciò senza parole.
A lui si aggiunse Alice, che già mi preannunciava pomeriggi di shopping sfrenato e irrazionale. Pensai che niente potesse farmi più felice di così.
Ma avrei presto cambiato quel pensiero.
“Bella noi ora dovremmo proprio andare, torneremo presto a trovarti”.
Ero dispiaciuta ma sapevo bene che dovevano tornare da Jasper.
“Io vi volevo ringraziare ancora per la bella giornata trascorsa insieme e per i regali che mi avete fatto, sono felice ed è tutto grazie a voi. Vi voglio tanto bene e non so cosa farei se non avessi voi”
Mi guardavano con il sorriso sulle labbra e nei loro occhi vedevo tanto amore per me.
Ero estremamente fortunata.
Sentii Edward accarezzarmi la schiena richiamando la mia attenzione; mi voltai e gli feci un gran sorriso.
Sentivo di dover ringraziare anche lui singolarmente per quella splendida giornata, per tutte le attenzioni che mi prestava, degne di un fratello maggiore e anche più.
“Edward io, volevo ringraziarti per oggi, tu sei così affettuoso, così dolce e protettivo nei miei confronti ed io, io..”
“Sshh Bella non devi ringraziarmi, sei come una sorella per me, sei così piccola e indifesa ed io voglio starti vicino e aiutarti.. e poi ti voglio un gran bene”
“Grazie Edward, anche per me sei come un fratello, un fratello che non ho mai avuto, sei importante per me e ti voglio bene anche io e.. ehi aspetta…che cos’hai detto? Che sono piccola? Io.. piccola?”
“Sì, beh no, sì, beh… oh Bella non sei nè piccola nè grande, ecco” cercò di correggersi imbarazzato mentre una mano finiva tra i suoi capelli tirandoli.
Si sentì una fragorosa risata provenire da Emmett che a ciò aggiunse il suo rammarico per non essere stato “infilato” nella categoria -fratelli che non ho mai avuto-.
Fu messo a tacere da Esme che bonariamente gli chiedeva di stare tranquillo, di raccogliere le carte dei regali e di andare a gettarli in un cassonetto poco distante.
Carlisle schiarendosi la voce ci fece presente che ora era giunto davvero il momento dei saluti.
Ci scambiammo baci e abbracci e lasciai Edward per ultimo.
Mi sembrò che anche lui avesse avuto lo stesso desiderio perché non mi si avvicinò fino a che tutti gli altri non ebbero finito.
“Ci vediamo presto sorellina, tornerò così in fretta che non ti accorgerai della mia assenza. Te lo prometto” mi diede un bacio in fronte posando una mano tra i miei capelli.
Le mie labbra si curvarono all’insù in un sorriso beato. Adoravo quando mi toccavano i capelli e poi lui su di me aveva un effetto benefico.
“Grazie, ti aspetterò sempre a braccia aperte”
Slacciò il suo abbraccio e lentamente, insieme agli altri si allontanò.
Arrivato sul cancello si voltò e mi fece -ciao- con la mano.
Ricambiai sorridendogli.
Poi scomparì dalla mia vista.
Con i miei preziosi regali rientrai nel dormitorio.
Salendo le scale incontrai diversi ragazzi che mi salutarono, alcuni in compagnia dei loro -futuri- genitori, altri con degli amici.
Sorrisi a quella vista perché anche se in quel momento ero sola, in futuro non lo sarei mai più stata.
Entrai svelta nella mia stanza e iniziai a scattare foto.
Poi presi il cellulare per iniziare a imparare ad usarlo e con mio stupore mi accorsi che avevo già dei numeri inseriti: tutti i loro.
Curiosai un po’ tra le varie impostazioni, scelsi la suoneria, giocai un po’ a tetris, impostai lo screensaver e poi mi imbattei nelle bozze dei messaggi scoprendo che ne contenevano una.
Era di Edward.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Dragon mother