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Autore: Kuro Iri    04/05/2020    0 recensioni
Cosa succede se uno spirito maligno continua a mietere vittime, senza che nessuno riesca a fermarlo? Cosa succede se a uno spirito guardiano viene distrutto il tempio? Cosa succede se a farne le spese sono dei ragazzi senza colpe? O forse, tutti hanno le proprie
Genere: Fantasy, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al fiume, Nyx sfregava con forza il sangue che le era schizzato sulle braccia quando aveva fatto esplodere il cuore e gli occhi della padrona della locanda. Lo spirito era silenzioso.
Non dici niente?
Da dove veniva quella furia?
Anni di repressione. Quando ero piccola ero sempre in una rissa, non ricordi?
Lo facevi per Lux. Ha sempre avuto problemi nel difendersi.
Non più.
Guardò l’acqua rosata allontanarsi, poi si alzò, asciugandosi le mani sul vestito.
Ho una proposta.
Cioè?
Sospirò.
Ti darò il mio supporto, combatterò con te. Ma non uccideremo indiscriminatamente. Solo coloro che sono veramente marci.
E come capiremo chi lo è?
Tu ci riesci molto bene, a quanto pare.
Ci fu un momento di silenzio, nel quale lo spirito rifletté sulla proposta.
Accetto.
 
La mattina dopo, i tre amici vennero svegliati da delle urla: i cadaveri erano stati trovati. Insieme, si diressero verso il lavoro, ma la locanda era chiusa. Vedendo una delle cameriere appoggiata svogliatamente alla parete, le domandarono se ci fossero problemi.
“Non lo sai? La Padrona è una dei morti”
“Cosa?!?”
“Da quelle che ci hanno detto alcune ragazze, era una dei rifornitori di cui si parla: faceva allenare delle ragazze nei sotterranei della locanda per poi venderle ai combattimenti. Sono felice che non possa più farlo”
Mentre Lux riaccompagnava la cugina a casa, le rivolse una domanda preoccupata.
“Tu non lo facevi, vero?”
“Cosa?”
“Combattere. Non ti stava insegnando, vero?”
Rise di gusto.
“Ma ti pare? Io, con un’arma! Siamo seri!”
“Lo sono, Nyx. Ricordo molto bene quando eravamo piccoli e ti dovevo sempre guarire le ferite, visto che prendevi a pugni il mondo”
“Io ricordo che lo facevo per proteggerti. E poi, ormai è acqua passata. Non sono più così”
La si strinse il cuore alla bugia, ma riuscì a mantenere lo sguardo allegro.
“Bene. Resta in casa finché non ti avremo trovato un nuovo lavoro. Io sono in ritardo”
“Cosa? E cosa mai dovrei fare tutto il giorno?”
“Non lo so. Inventa. Ciao, Nyx, a stasera!”
Sdraiata sull’erba del cortile che dava sul bosco, Nyx viveva con noia il passare delle ore.
Non hai proprio niente da fare?
No…
Potremmo-
No.
Allora, lascia che ti mostri una cosa. Ricordi la sensazione di ieri?
L’ira?
No. Quella che ha provato il tuo corpo.
Credo di si…
Prova a richiamarle. Così imparerai ad essere uno strumento migliore.
Antipatico.
Si concentrò. Poi, lo sentì, sentì il suo corpo pizzicare. Intuendo che fosse avvenuto un qualche cambiamento, si precipitò in casa alla ricerca di uno specchio. Si guardò a bocca aperta.
Cerca di imparare a muoverti meglio. Sono stufo di dovermi trattenere per non lacerarti i muscoli.
Guarda che sto cercando di aiutarti. Smettila di comportarti così.
Uscì nuovamente in giardino, afferrò una scopa e la fece roteare. Quando Orion e Lux tornarono, avevano lo sguardo cupo.
“Cos’è successo?”
“Le guardie sono preoccupate: uno dei corpi era diverso dagli altri. Sembra che si sia divertito ad ucciderla-“
“Shh!”
“State parlando della Padrona?”
Di chi altri? La tua furia è spaventosa.
Taci.
“Non… non volevamo farti star male.
Scosse la testa.
“Se è vero che lavorava come rifornitore, ha avuto ciò che meritava”
Dopo cena, Lux raggiunse la cugina in giardino.
“Nyx. Vuoi affrontarmi? Una piccola rissa”
“Perché?”
“Ho bisogno di sfogarmi, e tu sei sempre riuscita a tenermi testa”
Attenta. Vuole testare il tuo livello.
Lo so, ma la maggior parte delle volte che partecipavo a una rissa, lui era svenuto.
“Se proprio ci tieni…”
Si misero in posizione. Fu Lux ad attaccare per primo. Mentre il pugno diretto verso il suo volto si avvicinava, Nyx si abbassò di colpo. Quando il cugino le fu sopra in equilibrio precario, si rialzò di scatto, colpendolo con una violenta testata sotto il mento. Subito dopo, lo colpì allo stomaco con un pugno. Mentre cadeva, gli bloccò le braccia dietro la schiena e il collo con i piedi.
“Mi arrendo mi arrendo mi arrendo! Hai vinto!”
Mentre lo lasciava andare, gli scoccò un’occhiata di fuoco.
“Mi hai sottovalutata. Non dimenticare chi fossero le persone da cui ti proteggevo”
“Hai ragione, scusa. Riproviamo?”
Vinse Lux.
Hai fatto bene.
Spero solo non si sia accorto che ho ammortizzato i suoi colpi…
Non capirà mai che sai combattere. È troppo ottuso.
Gentile come al solito. Ti hanno mai dato un bavaglio come offerta?
Sentendolo brontolare, capì che, molto probabilmente, era successo. Ridacchiò, mentre il cugino la guardava senza capire. Quella notte, dopo circa un’ora da quando si era addormentata, Nyx venne svegliata dallo spirito.
Abbiamo del lavoro da fare.
 
Shyia sospirò, poi sradicò l’ennesimo arbusto morto. Stava ormai perdendo ogni speranza. Da quando l’ultimo albero era stato tagliato, il nuovo tempio era andato sempre peggio. Sentendo i passi di qualcuno alle sue spalle, si girò. Era uno dei capi delle altre squadre, che lo guardò con gli occhi annebbiati dall’alcool, poi rise.
“Davvero? Ti stai davvero prendendo cura di questo schifo?”
shyia strinse i denti, ma gli rivolse un sorriso.
“è il mio compito”
“L’uomo gli mise un braccio attorno alle spalle.
“il tuo turno dovrebbe essere finito ormai, no? Forza, vieni con me: ti mostrerò qualcosa che valga davvero il nostro tempo”
Lo condusse nella sua sezione del campo, verso la sua tenda. Vennero accolti da una ragazzina di circa due anni più giovane di Nyx.
“Chi è lei?”
“Non preoccuparti, le ho solo dato un lavoro. Forza, sbrigati. Stasera solo noi due”
Lei annuì, apatica, poi iniziò a slacciarsi la camicia.
“Ferma! Che stai facendo?”
“Andiamo, Shyia, lasciati andare! Divertiti!”
Un violento pugno lo colpì alla mascella, facendolo crollare. L’elfo afferrò il polso della ragazza, portandola lontano da lì, fino a casa sua. Le diede un po’ di soldi e le proibì di avvicinarsi nuovamente al campo. Mentre la sua visuale era coperta da una patina di rabbia, tornò alla tenda da cui era sfuggito.
 
“Maledetto elfo di merda! Ha rubato il mio giocattolo!”
“Quindi per te lei era solo questo? Un gioco?”
Sobbalzò e si voltò di scatto, afferrando un coltello per la frutta. Davanti a lui c’era una ragazza dalla pelle bianca e luminosa e dai fluenti capelli blu, nei quali gli sembrò di veder brillare alcune luci. Le squadrò il corpo per bene, ma quando arrivò al volto si paralizzò e il respiro gli uscì in un rantolo strozzato: le guance e la fronte erano marchiate da dei segni color della notte; gli occhi, ma soprattutto il suo sguardo, lo riempirono di terrore. L’iride era indistinguibile dalla pupilla, entrambe composte da una luce argentea incastonate in due sclere dal colore diverso, una azzurra e l’altra viola. Lo stesso identico colore degli occhi di Nyx.
“Chi… cosa… sei tu?!?”
“La tua fine”
 
Quando Shyia entrò nella tenda, rischiò di scivolare sul sangue. L’uomo era stato smembrato e ridotto in pezzi. Nonostante fosse felice per la sua scomparsa, intuì che il misterioso assassino era stato nel campo. Diede l’allarme, ma nessuno trovò niente. Nel frattempo, Nyx si infilava nuovamente sotto la coperta.
   
 
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