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Autore: camillavaamare    07/05/2020    0 recensioni
Ares va dalla sua amata Afrodite. Si amano... perché è l'amore a calmare la violenza. Non potrebbero essere più diversi. Sono opposti mab si completano. L'amore ferma quella sua furia omicida ingiustificata. Ares solo quando è con Afrodite non fa il pazzo, anzi. Riesce ad essere perfino dolce! Lei lo calma... sono molto innamorati. Zeus, manderà il suo irresonsabile figlio a cercare un misterioso oggetto; in questo modo Afrodite vedrà realmente la natura del Dio Guerriero.
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Triangolo, Violenza
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4.SIAMO UMANI

Il corpo di Ares galleggia verso la riva. È a Sciato. O così pensa (non è sicuro.). Visto da lontano pare morto... non si vede bene. Mangia la sabbia. Ansma dolorante... ha male in tutto l corpo... l'acqua marina brucia sulle ferite! Inizia ad odiarla! Gattona verso Eris, alza la mano per toccarla. Non si è mai sentito in questo modo.

"Sorella? Dove sono finito? Mi hai salvato dalle sirene?"domanda sofferente alla ragazza, ma lei senza rispondere cammina verso l'acqua ed Ares la segue trascinandosi... le onde salate sui tagli sono un tormento.

Ares dopo vari tentativi riesce ad alzarsi, barcollante segue sua sorella.

"Ragazzo? Stai bene? Sei tutto ferito. Ti sta colando ilsangue sulle gambe."

"Sto bene. Hai visto una donna? Stava camminando nel mare... è la mia gemella."spiea incerto Ares indicando l'acqua con il dito; si gira. Vedendo che non c'è nessuno sia lui che lo sconosciuto sono confusi.

"Non sai quello che dici. Il caldo ti ha dato alla testa. Vieni con me, soldato."

"Sno Ares! Il Dio Guerriero! Non un soldato! Abbi rispetto, umano!"esclama irritato Ares, ma l'uomo paziente lo trascina alla sua barca.

"Gli ssomigli, ma non sei lui. Ti porto a casa mia. Le mie sorelle cureranno i tagli. Potrai restare con noi, finché starai bene."risponde stanco lo sconosciuto raccogliendo la rete da pesca, per darla a lui.

"Cosa dovrei farci? Non ti aspetterai che mi metta a pescare, vero?"

"No. Certo. Soldati e nobili, non potrebbero mai pescare. Figurati."commenta spazientito il pescatore riprendendosi la rete. Ares cerca le ue armi con lo sguardo. Guarda verso le onde, ma non c'è nula.

"Hai visto la mia lancia di bronzo? Avevo anche una spada... non le vedo..."

"No. Eri solo. Forza, vieni. Basta parlare."risponde spazientito l'uomo, intanto Ares guarda l'acqua trasparente del mare: si vedono i pesci.

"SONO UN UMANO! ZEUS, MI HA TOLTO TUTTE LE ABILITA' DIVINE! È PER QUESTO CHE NON GUARISCO!"strilla sconvolto Ares irritando ancora di più l'uomo.

Ares si trascina seguendo il pescatore fino a casa sua, non è molto distante dalla spiaggia; per fortuna. Ha talmene tanta voglia d camminare che appena arrivano si fionda sulla sedia. Le sorelle dell'uomo lo guardano affascinate, ma Ares è troppo sconvolto dalla punizione del padre per accorgesene. Zeus l'aveva punito trasformandolo nella cosa che odia e disprezza: umano! È stato crudele.

"Sorelle, curate le sue ferite e dategli da mangiare. È nostro ospite. Può restare quanto vuole."ordina calmo il pescatore prendendo dei coltelli per sgusciare i gamberi. Tre donne portano Ares in una stanza al primo piano. Le case sono divise per maschi e femmine.

Nelle stanze maschili non esistono specchi, vengono usati solo dalle femmine: significano bellezza narcisistica; temono di finire come Narciso. Gli uomini non devono usarli perché loro vedono la bellezza esteriore e sono socialmente attivi nlla vita della polis. Le donne, inece no.

Ares viene curato e bendato, odia venire toccato da femmine che non conosce.

Le donne gli sfilano gonna, chitone e clamide. Questo è l'abbigliamento dei soldati. Poiché i Greci non usano i pantaloni resta nudo. Li considerano dei barbari.

Le altr donne stanno preparndo il pesce; dalla cucina roviene un profumo di focaccia, zuppa alle lenticchie e salsiccie. Al ragazzo bronola lo stomaco.

Le donne dopo averlo vestito lo accompagnano in cucina e servino la cena li lasciano. Prima mangiano i maschi e poi le femmine. Non devono flo insieme.

"Non abbiamo vestiti da nobile o soldato. Mi dispiae."dice dispiaciuto l'uomo offrendo la ciotola delle olive all'ospite. Lui accetta.

"FRATELLO! C'E' UN RAGAZZO CHE CORRE VERSO LA CASA! FORSE SONO I SOLDATI!"

"Dimmi la verità. Sei un ladro o qualcosa di simile?"dice preoccupato e l'atro risponde scuotendo la testa. Il pescatore, quindi nasconde Ares nella sua stanza.

Ricordo di Ares.

Sono a casa insieme ad Eris. Mi piace stare con lei... siamo in tutti sensi gemelli. Amiamo sangue, violenza, sofferenza e distruzione... è bello vedere gli umani affannarsi ad uccidersi per far piacere agli Dei. In realtà, amano il possesso di conquista.

Se avessi voluto il potere avrei fatto la guerra contro mio padre, non è così. Sono semplicemente sadico. E violento. Mi piace vedere l'odio negli umani.

"Vieni con me. Ho una sorpresa per te."dico sereno accompagnandola nella scuderia. Saliti ul calesse la luce del bronzo brilla riflettendosi sugli oggetti. I cavalli cavalcano nel cielo, sopra le nuvole. Saliamo fino alle stelle e lei mi bacia tenera. Guardo mia sorella innamorato. Quel vestito bianco non le rende giustizia. È fatto di lana... dai tessitori umani. Ne serve uno rosso. Gli occhi verdi ed i capelli biondi sono stupendi. Certo... samo figli degli Dei, come potremmo non essere perfetti? È normale... gli umani sono l'opposto.

Arrivati al mio tempio vedo chedei soldati di Sparta: stanno sacrificando dei cani per avere un aiuto da me. Li sgozzano. Vedere il sangue sui campi di bttaglia mi eccita. Anche a mia sorella capita lo stesso.

Aspettiamo che finiscano il sacrificio, dopodiché scendiamo dal calesse ed ntriamo nel tempio. È vuoto. Gli umani mi raffigurano con l'elmo rosso e un'armatura di bronzo. Sono proprio divertenti! Mi fanno ridere.

Eris cammina sul sangue che gocciola dall'altare sacrificale, non è schifata. Anzi.

Ares odia nascondersi! Lui è il Dio Guerriero, non un mortale! Ma deve farlo... suo padre l'aveva punito facendolo diventare umano. Che cattiveria. È la peggiore dlle punizioni! Avrebbe preferito stare con Ade nel Regno Degli Inferi. O sopportare le paranoie di Athena. Ma questo è troppo.

Ares ha paura che Zeus abbia punito anche Afrodite. Deve trovarla, assolutamente.

Ares sente la voce di quel ragazzo fastidioso e si rilassa. Alexislo irita ma è l'unico a conoscere davvero quel mondo complesso.

Ares ha sempre visto il mondo reale dall'esterno, senza viverlo realmente. Se vuole sopravvivere per tornare da Zeus e pretendere di stare con Afrodite; deve imparare a vivere nel mondo reale. I nemici sono ovunque.


   
 
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