Terzo e ultimo libro della saga "Il Re della Terra dei Fiordi", seguito de "Il Principe del Nord" e "L'Orso e la Lupa"
Dopo la morte dell’Orso e la sconfitta nella guerra contro Roma, il destino delle Terre del Nord è nelle mani di suo figlio Kaleva, cresciuto e addestrato come Berserkr nelle terre norrene. Adrian, suo fratellastro, lo raggiunge per pianificare la vendetta contro Roma. Ma la strada è incerta: per riunire un esercito, Kaleva dovrà prima riconquistare il suo legittimo regno.
Tra lotte di potere, antiche alleanze e conflitti imminenti, l’ultimo atto di una saga epica si apre sull’orlo di uno scontro decisivo, che determinerà il destino di popoli e regni.

Salute a voi, mortali.
Siete giunti alle Cronache di Enoch, eco immortale di ciò che fu, è e sarà.
Io sono Enoch, il Guardiano dell'Omniverso, custode di segreti che neppure il tempo osa sussurrare.
In queste pagine vi narrerò di mondi lontani, nati dal respiro di stelle morenti o dal sogno di entità dimenticate.
Alcune storie vi saranno familiari come un ricordo antico... altre vi condurranno oltre i confini della vostra stessa comprensione.
Io stesso apparirò tra queste vicende, in forme molteplici: talvolta riconoscibili, talvolta così strane da sfidare la ragione.
Se il vostro cuore arde di sete di conoscenza, allora avanzate:
l'Omniverso vi attende.

Secondo volume della saga “Il Re della Terra dei Fiordi”
Seguito de “Il Principe del Nord”
Sfuggito all’Orso, il leggendario re dei Germani, Lucio torna a Roma accolto da eroe per aver salvato l’aquila. Ma dietro la gloria si cela un unico scopo: fare carriera e vendicarsi dell’uomo che, crede, abbia ucciso Eilish.
Nel Grande Nord, Chrigel lavora instancabilmente per unificare Caledoni e Germani in un solo popolo, ricucire i legami con i Norreni, nelle cui vene scorre il sangue, e dare un futuro alla sua terra.
Eilish dovrà affrontare il risveglio di un potere antico e imparare a dominarlo, mentre Willigis, esule e guerriero, diventa un mercenario temuto, pronto a stringere pericolose alleanze con Roma.
Intanto, una nuova generazione cresce: figli di sangue misto, segnati dalla magia, dalla forza e da un’eredità troppo grande da portare. La guerra non è finita: è appena cominciata. E il prezzo da pagare sarà altissimo.

Una raccolta di racconti e miti interiori che raccontano la paura, la fragilità e il desiderio di rinascita.
Tra uccelli vanitosi e alberi dimenticati, bambini interiori e città immaginate, ogni storia è una traccia per chi si sente smarrito, una metamorfosi in punta di voce.
Racconti per chi ha avuto crepe, e ci ha intravisto la luce.

Prima parte della saga “Il Re della terra dei fiordi”
Quando i Germani del Grande Nord stringono un’alleanza con i Caledoni, il giovane principe Chrigel è costretto a prendere moglie per suggellare l’accordo. Ma la sua promessa sposa non è quella che si aspettava. Eilish, figlia minore del re, è impulsiva, fiera, e pronta a tutto pur di sfuggire a un destino che non ha scelto.
Intanto, a sud, il tribuno Lucio Caio Impervio combatte la sua battaglia personale tra ambizione, rimorsi e le ombre di un passato che non smette di perseguitarlo.
In un mondo diviso tra l’eco degli dei antichi e l’avanzata di Roma, le vite di tre giovani così diversi finiranno per intrecciarsi, segnando l’inizio di una saga di amore, guerra e mistero.

Una serie di miti raccolti nel Grande Archivio di Arar, trafugati da un abile ladro e rivendute a una famiglia nobile il cui nonno adesso li sta raccontando al nipotino più piccolo affinché non commetta gli errori del passato.

Il resoconto delle epiche gesta che, nell'anno settantottesimo della Dinastia Qingshan, ebbero luogo nel cuore delle steppe della regione di Ouyang.
Il racconto delle imprese del Gran Kham, Wang Enlai e del Giovane Hai Déwei, ancora ignaro di ciò che il destino ha in serbo per lui e della morte di temibili guerrieri.
In una terra di uomini, elfi e dei, saranno il sangue e l'acciaio a decidere il futuro della più grande battaglia della loro epoca, uno spartiacque fra un'era e l'altra, un passaggio di testimone racchiuso, alla fine, in un solo sguardo.

Una breve ricostruzione della battaglia decisiva, combattuta presso il fiume Erên-Karn, che vide il leggendario barone Eoran Gouræl annientata l'armata di invasori e porre fine alle continue razzie degli uomini del nord.
Ogni evento è stato riportato sulla base delle Cronache della Dinastia Adarion, Raccolta XIV, tomo VIII, redatto dallo storico di corte Aramil Bægël.

Una canzone popolare di Louvre, dove le genti ancora cantano e ballano sulle note di quelle gesta che i cavalieri portarono avanti contro i Draghi, all'epoca della loro guerra solitaria al genere umano.
Sebbene ora, dopo trecento anni, i Draghi abbiano placato la propria rabbia, nelle taverne i nomi dei grandi eroi riecheggiano ancora... quello di Galainn, è uno di questi.

L'inizio di un'epopea, le prime prove e battaglie dell'uomo destinato ad essere l'Ultimo Imperatore... Roderic Falvo

Ambientata prima degli eventi narrati in "Il Ponte", "L'assassino dello Shogun" e "Un piccolo frammento di quiete", questa è la prima long dedicata al mio Miyamoto Musashi.
La battaglia di Arugahara si è conclusa, la pioggia lava via il sangue e Nobunaga del Clan Oda di Owari si solleva vittorioso. Il Paese degli Dei è unito e l'era degli stati combattenti è finita. Il vagabondo Minashigo, amico di Oda e suo generale nella battaglia, a soli sedici anni è una leggenda ormai ed è pronto a far ritorno a casa. In un'epica che rende omaggio al grande cinema di genere e ad alcuni fra i nomi più grandi della storia giapponese, Minashigo affronterà in duello il maestro della scuola Yoshioka della capitale prima di tornare al suo villaggio e appendere la spada.
Ma in questo Giappone alternativo, dove i demoni e la magia sono reali, sangue chiama sangue e alla fine, Minashigo dovrà accogliere il dono di Nobunaga e cambiare il suo nome e la sua natura, poiché il male busserà alla sua porta, la sua più terribile e sanguinosa battaglia sta arrivando, il segno di un terribile tradimento striscia sino a Miyamoto e il Lupo dovrà combattere, snudando le sue zanne.

Eros, il dio dell'amore, ha subito un terribile trauma e i colpevoli devono ancora essere trovati. Pieno di rabbia, è alla ricerca di vendetta. Sa che l'unico modo per diventare un potete guerriero e distruggere chi lo ha ridotto in quello stato, è scendere sulla Terra e trovare il padre Ares, potente dio della guerra.
Ma qualcosa non va come ha pensato: mentre lui non crede più nei buoni sentimenti, Ares ha deciso di smettere con la violenza.
Figlio e padre, due miti antichi che si scontrano, scambiandosi i ruoli: chi vincerà questa ardente battaglia?

I pensieri introspettivi di tre componenti di uno dei miti più conosciuti di sempre: Apollo e Dafne.
Il possessore del dardo avvelenato, la fanciulla in fuga, il dio fatto di sogni.

“È l’867 dopo l’Impero del Lupo, i Secoli Bui.
Da nord, cento navi di Skjegga stanno attraversando il Mare di Spade, diretti verso le coste settentrionali di Avillyon. Il re di quelle terre è morto, i baroni si muovono gli uni contro gli altri e solo un pugno di cavalieri si oppone alla grande armata di invasori.
Di notte scoppia la tempesta, le polene ringhianti delle navi raggiungono la costa e tutto ciò che li separa dalla Terra dei Re è un muro di legno e le spade dei valorosi. Cinquemila uomini del nord contro poche centinaia… ora tutto è nelle mani del Destino”

- Lui non parlava mai senza motivo o convinzione e quel che aveva appena detto era un chiaro richiamo ai miei pensieri.
A Lui nulla poteva sfuggire o nascondersi.
«Quindi andiamo?» E mi prese. -
Qui trattiamo di un'altra divinità, di un altro incontro fugace che lascia tutto e niente.
Un'altra rivisitazione molto generale di ciò che per me rappresenta lui, Apollo. Di come vorrei che fosse e che ruolo potrebbe avere nella mia vita se fosse presente.
Spero piaccia.
Perdonate eventuali errori, ma non abbiate paura di riferirli. Purtroppo i miei tempi di scrittura sono tardivi, veloci e rari.
Buona lettura.