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Autore: LadyPalma    07/05/2020    17 recensioni
1981. Al termine della guerra, Madama Rosmerta decide di creare una seconda attività all'interno del suo pub: un centro di incontri per maghi e streghe single in cerca dell'anima gemella!
Inizia così un'inaspettata corrispondenza tra Dolores Umbridge e Alastor Moody - anche per colpa dello zampino di un certo Arthur Weasley.
/ Dolores/Alastor (secondaria: Arthur/Molly)
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Arthur Weasley, Dolores Umbridge, Famiglia Weasley, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Alastor&Dolores'
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NDA: Non siete pronti per il fluff di questo capitolo.




Capitolo 5.



Nel salotto della Tana, due figure non proprio longilinee e facilmente riconoscibili si trovano una di fronte all'altra. La donna ha le braccia conserte e sul viso un'aria indispettita, mentre l'uomo la fissa con occhi indagatori – di cui uno lo è  inevitabilmente in modo particolare.
"Ehm ehm" tossicchia lei alla fine stanca di quello strano silenzio, “non credevo di trovarti qui.”
"Anche basta con le stronzate, Dolores!"
La donna spalanca gli occhi e le labbra le tremano impercettibilmente a quell'interruzione. Si è abituata ai suoi modi diretti e alle sue parolacce, ma per tutto il tempo che sono stati insieme non lo ha mai sentito chiamarla per nome (ma solo bamboluccia). Deve essere arrabbiato, e tanto pure.
"Ho visto questo stramaledetto articolo su di te e quel segretariuccio..."
"Oh" commenta semplicemente, dando una sbirciata al giornale che lui le sta sbattendo in faccia. Scruta la copertina per un attimo e poi all'improvviso fa un sospiro di disappunto. "Non c'è il mio nome, sarebbe dovuto esserci". Poi, rendendosi conto che quell'atteggiamento sta irritando l'uomo davanti a lei ulteriormente, si stringe nelle spalle e tossicchia ancora. "Erano questi gli accordi, per questo lo dico. Sarebbe dovuta essere ehm... Una mutua pubblicità!"
Alastor, però, spalanca gli occhi – anche quello  finto che diventa ancora più enorme e inquietante  - e sembra ancora più innervorsito.
"Quindi, cosa? Mi hai mollato per fare la finta fidanzatina di Signor Decreto? Stai con lui per un avanzamento di carriera?"
"Beh, sì, certo che sto con lui per questo!" risponde lei con tranquillità, come se fosse una cosa ovvia. "Ma non è per questo che ho lasciato te… Il punto è, se proprio vuoi saperlo, che ho una certa età e voglio sposarmi e quindi..."
"Quindi fidanzatini finti un cazzo, per la barba di Merlino! Adesso vuoi addirittura sposarlo? Dimmi: ci sei andata a letto?"
Dolores abbassa per un attimo lo sguardo e si morde un labbro timidamente, fingendo un pudore che in fondo non ha.
"Non essere volgare, Alastor, per piacere! No, non siamo stati... Ehm intimi!"
"Bene!" riprende lui con un ringhio, anche se non si capisce bene se la risposta lo abbia calmato o irritato ancora di più. In ogni caso si ritrova improvvisamente ad alzare la voce, dimenticandosi del tutto che in casa ci sono (tante) altre persone. "Perché non puoi comprare una Nimbus senza prima averci fatto un giro! Anzi sai cosa ti dico? Credevo che la Nimbus che avevi fino a due settimane fa ti piacesse, o non è forse così?”
"Vuoi davvero che risponda a una cosa del genere?"
"Sì!"
Le guance di Dolores si colorano leggermente, segno che forse non sta fingendo proprio del tutto. Ma ben presto il rosa dell'imbarazzo diventa rosso irritazione: per qualche strana ragione è lei ora la arrabbiata tra i due.
"Ehm sì, mi piaceva girare sulla tua nimbus... Peccato che ehm non fosse in vendita ma solo in precario affitto!"
I due si fissano a lungo in silenzio, o meglio si scrutano a vicenda in attesa che l'altro compia la prima mossa. Le parole spese finora non sono in fondo altro che polvere: hanno detto tanto, eppure non hanno detto niente. Le questioni davvero importanti – perché lei lo abbia lasciato e cosa provino davvero l’uno per l’altra – non sono state davvero sfiorate, se non con l’ultima enigmatica frase della donna.
È Alastor alla fine il primo a parlare, con un borbottio basso che sembra quasi timido e colpevole.
"Non credo di seguirti, strega... Potremmo piantarla con questa metafora?"
Dolores sbuffa sonoramente e stringe i pugni. Sembra così autenticamente furiosa che Alastor per un attimo teme che possa tirargli un ceffone oppure – cosa ugualmente probabile – scoppiare a piangere come una bambina. E lui spera nel ceffone allora, perché non saprebbe cosa fare altrimenti.
"Intendo dire che tu non vuoi sposarti, mentre io sì! Quindi era insensato continuare a frequentarci così, senza alcuno scopo... È divertente, non lo nego, ma non fa per me. Quando mi è arrivata la proposta di Joseph Earl l'ho capito: sono una strega libera e adulta… Devo puntare a farmi una carriera e a un matrimonio vantaggioso. Una certa posizione, capisci? Parlo di… ehm sicurezza, ordine e…”
Alastor smette di sentire il monologo di Dolores dopo le prime frasi e si rintana nei suoi pensieri, prima di scuotere la testa e riprendere a borbottare, apparendo confuso.
"Non ti seguo sul serio, quando mai avrei detto di non volermi sposare? Non abbiamo mai parlato di matrimonio neanche!"
"Non lo hai detto ma lo hai scritto. Nella tua primissima lettera: Spero troverà il marito da coccolare che cerca, di certo io preferirei cavarmi un altro occhio. Io me lo ricordo bene!
La reazione del mago a quell'accusa è inaspettata: scoppia a riderle in faccia. Appare arrabbiato, divertito, forse contento – tutto, insomma, meno che confuso. Mentre parla, ringhia e ridacchia insieme, e l'afferra per le braccia sollevandola quasi da terra.
"Ma tu sei stupida, per Salazar! Non potevi parlare, strega? Sei proprio una stupida, idiota, deficiente bamboluccia! Ho scritto quella lettera quando non ti conoscevo, quando ero ancora una cazzo di persona sana di mente! Invece ora, dopo un occhio e una gamba, tu mi hai strappato anche il cervello!"
Dolores resta imbambolata per un attimo, poi pian piano sorride. Perché l'ha insultata, è vero, ma l'ha anche chiamata chiaramente bamboluccia: deve essere un buon segno. Non è ancora sicura della direzione che quella discussione sta prendendo, ma pensa che potrebbe forse essere la dichiarazione d’amore più bella del mondo.
"Cosa vorresti dire?" azzarda in tono speranzoso.
"Che se vuoi, ora ci sposiamo!!"
La donna batte le palpebre ed esita visibilmente commossa, mentre un nuovo silenzio pervade la stanza – finché non viene squarciato da un urlo improvviso.
"Che cosa?"
Non è Dolores a chiederlo però; nella stanza compaiono infatti altre due persone a dir poco sconvolte: Molly e Arthur. E dietro di loro fanno presto capolino anche due campioni della loro numerosa prole, uno dei quali particolarmente vispo.
"Te lo dicevo, Georgie. Voglio tutte le cioccorane ora!"







NDA: Loro sono l'angst, ma quanto mi sciolgo come zucchero filato nello scrivere un lieto fine? Succede di rado, ma succede. Manca un solo capitolo (l'epilogo) prima di dire addio a questa storia che spero vi stia continuando a divertire. Alla prossima!
   
 
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