Robin Pov

Sento delle urla disperate, un boato e poi … il silenzio. 
Non capisco cosa sta succedendo, l’unica cosa che riesco a vedere sono gli occhi dei miei nakama, tutti puntati su di me. 
“Robiiiiin” mi giro, Nami urla il mio nome e scoppia a piangere, iniziando a correre verso di me, insieme a Chopper in pieno stato di agitazione … ma perché? 
Dopo qualche secondo, noto che anche Brook segue i loro movimenti.
Sanji e Franky distolgono lo sguardo su di me, visibilmente arrabbiati vanno incontro al nemico, coperti da Usopp che dall’alto dell’albero maestro cerca di eliminarne il più possibile con la sua fionda. 
Luffy è su tutte le furie, con lo sguardo fisso sul pavimento, inizia a poco a poco a diventare di un colore intenso, un rosso rubino, producendo intorno a sé anche una nube di vapore. Ad un tratto si gira di scatto ed urlando un “Gom Gom Gatling” si lancia anche lui verso i nemici, più adirato che mai, sconfiggendone una quantità immane.
Ma Zoro … dov’è? Non riesco più a vederlo, eppure era lì un attimo fa. Non riesco bene a girarmi, non so cosa mi stia succedendo, ma sento che le mie forze mi abbandonano, sempre di più, ogni minuto che passa, come se qualcosa o qualcuno stesse assorbendo tutta la mia energia. 
Ad un tratto, proprio di fronte a me, lo vedo, vedo il suo sguardo. Fisso, immobile e lucido, come se fosse pietrificato, inizia ad avvicinarsi, molto lentamente, muovendosi quasi a scatto. Noto in lui qualcosa di diverso, qualcosa di strano, una cosa che non ha mai fatto prima d’ora. Zoro … sta tremando! Ma davvero non riesco a rendermi conto di cosa abbia paura.
“Robin … mi dispiace “, pronuncia queste parole molto debolmente, quasi sussurrandole, come se ne avessi quasi paura, mentre si accascia a terra. 
Ma io continuo a non capire. Di cosa poteva mai dispiacersi? Cosa aveva fatto?
Improvvisamente avverto un dolore lancinante provenirmi dal petto, come se migliaia di aghi, contemporaneamente, mi stessero trafiggendo, sento il mio respiro diventare sempre più corto. Molto lentamente abbasso il mio sguardo e rimango stupita … sulla mia maglia, sul lato sinistro, c’è una macchia di sangue, che diventa sempre più grande, man mano che il dolore aumenta. 
Ma … cos’è quella? A terra, proprio vicino a me, c’è una spada, con la lama ricoperta di sangue. Com’è possibile? Cos’è ….
Si … ora ricordo. 
Ma ormai è troppo tardi, le mie ginocchia hanno ceduto, sono distesa a terra. Non riesco a pronunciare una parola, ne ad emettere un suono, avverto solo dolore, che si fa sempre più intenso, come se un fuoco si stesse espandendo dentro il mio petto
Vedo sopra di me dei gabbiani che volano liberi in cielo, mentre il sole tiepido di maggio mi riscalda il viso.
Improvvisamente poi … il buio.
 
 Continua…