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Autore: JennyPotter99    09/05/2020    0 recensioni
SEQUEL "IL CALICE DI FUOCO"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bellatrix teneva stretto Neville, invece, Lucius, stringeva i capelli rossi di Jenny tra la mano.
Draco avrebbe voluto colpirlo, ma aveva paura di prendere Jenny.- Non azzardarti a torcerle un solo capello.-
Allora era vero.
Non si era tutto spento, se Draco parlava così.
Ma probabilmente, in quel momento, nessuno dei due sapeva se ci sarebbe stato un dopo, per parlarne.
-Credevate veramente, insomma, siete così ingenui da credere che, dei bambini, avrebbero avuto qualche possibilità, contro di noi?- disse Lucius, porgendo ad Harry la mano libera.- Ora, dammi la profezia, o guarda i tuoi amici e tua sorella, morire.-
-Non uccideresti tuo figlio.- intervenne Jenny, dimenandosi.
-Vuoi scommettere?- replicò l’altro.
Harry non aveva altra scelta, così consegnò la sfera nelle mani di Lucius.
Con un sorrisetto soddisfatto, il Mangiamorte lasciò andare Jenny.
Stava per chiamare Voldemort, quando una luce bianca gli accecò il viso.
Era Sirius.
-Togli le tue sudici mani dai miei figliocci.- gli disse, prima di dargli un pugno.
Successivamente, si materializzarono tutti gli Auror dell’Ordine della Fenice.
Liberarono tutti i ragazzi e mentre combattevano tra loro, Harry, Draco e Jenny si nascosero dietro l’arcata.
La ragazza sapeva benissimo chi li aveva chiamati.- Grazie, Sev.-
Draco fece capolino e vide Sirius combattere con un Mangiamorte, ma Lucius lo stava per attaccare alla schiena.
Perciò il ragazzo intervenne e duellò al suo fianco.
Jenny osservò come era molto più abile del padre.
-Expelliarmus!- esclamò Draco, lasciandolo disarmato. Lucius sgranò gli occhi, meravigliato. Draco, invece, fece un sorrisetto divertito.- Sorpreso?- continuò, prima di colpirlo con uno schiantesimo e farlo volare via.
Intanto, Harry si unì al fianco di Sirius e lo aiutò.
-Bel colpo James!- commentò egli.
Harry si sentì più forte di prima una volta che il suo padrino lo ebbe chiamato così e aveva tutta l’intenzione di dargli una mano.
Anche Jenny si commosse e stringendo la bacchetta, si mise alla sinistra di Sirius.
Ma in quell’istante, proprio nella direzione di Harry, Bellatrix Lestrange puntò la sua bacchetta.- Avada Kedavra!-
Sirius si intromise, cercando di proteggerlo e il lampo di luce verde colpì il suo braccio.
L’uomo ebbe il tempo di guardare i fratelli Potter negli occhi e poi, scomparve nell’arcata.
E così se ne andò via l’ultima speranza di essere una vera famiglia.
Anche l’ultima briciola, cadde insieme a lui.
Mentre Harry gridava e urlava, stretto da Lupin, Jenny rimase immobile, con gli occhi lucidi.
Draco le venne in contro, prendendole il viso fra le mani.- Jenny, mi dispiace tanto.- le sussurrò.
Jenny si voltò, con una lacrima che le scendeva lungo la guancia, verso la Mangiamorte che, con sorriso soddisfatto, scappava verso la piazza: aveva ucciso il suo stesso cugino.
In quel momento, avrebbe voluto metterle le mani al collo e stringere fin che non l’avesse sentita respirare più, fin che quel ghigno soddisfatto non le si sarebbe tolto completamente dal volto.
-Jenny, lo so cosa stai pensando, ma è pericoloso, lascia stare.- le disse Draco, ma Jenny non stava evidentemente ascoltando.
Di scatto la rincorse e così anche suo fratello, dietro di lei.
Le andarono dietro, ritrovandosi vicino all’enorme fontana nella piazza deserta.
-Ho ucciso Sirius Black!- canticchiava ridendo Bellatrix.
-Crucio!- esclamò Harry, colpendola e facendola cadere a terra.
Entrambi le si misero davanti, con le bacchette puntate, con l’intento, probabilmente, di ucciderla.
Qualcosa però fermò Jenny.
Vide apparire Voldemort al fianco di Harry, sussurrandogli all’orecchio come un serpente persuasivo.- Fallo Harry: lo ha ucciso, se lo merita. Conosci l’incanto.-
-Harry, no.- gli disse Jenny, mentre una goccia di sudore cadeva sulla fronte del fratello.
Egli si voltò verso Voldemort e tentò di colpirlo, ma con un unico gesto, egli lo disarmò.
Jenny non ci pensò due volte a stringere il braccio di Harry, per cercare di proteggerlo da lui.
In quello stesso momento però, da uno dei tanti camini, comparve Silente.
-Sciocco da parte tua venire qui, stanotte, Tom.- gli disse egli.- Gli Auror staranno per arrivare.-
-Per quel momento me ne sarò già andato.- ribatté Voldemort.- E tu sarai morto.-
Entrambi estrassero le loro particolari bacchette che immediatamente vennero a contatto, proprio come l’anno prima tra lui e Jenny.
Nel frattempo che i due fratelli si nascosero dietro una colonna, Bellatrix fuggì via.
Successivamente, mentre le mattonelle esplosero per via dello scontro, Voldemort creò una palla di fuoco che prese la forma di un serpente gigante.
Silente però, con la sua bacchetta, fece un unico cenno e sembrò tagliare la gola dell’animale, spegnendolo.
Di seguito, Albus utilizzò l’acqua della fontana e ci intrappolò dentro il suo nemico.
Voldemort cadde a terra e una volta liberatosi dell’acqua, la trasformò in vetri affilati, dirigendo la scia proprio verso il suo avversario.
Dietro Silente, Jenny ed Harry si accucciarono a terra, coprendosi il viso.
Anche l’altro mago chiuse gli occhi, ma con la sua arma, tramutò i vetri in semplice sabbia.
Il ghigno soddisfatto sulla bocca di Voldemort scomparve, quando capì che non c’era verso di vincere quell’epico incontro.
Silente era troppo forte.
Subito dopo, egli scomparve tra la polvere.
Jenny credeva che fosse finita, fin che suo fratello fece un singhiozzo e si accasciò a terra.
La ragazza si inginocchiò davanti a lui, non capendo cosa stesse succedendo.
Harry iniziò a contorcersi come impossessato e i suoi occhi divennero da verdi a bianchi.- Tu hai perso vecchio mio.- disse, con voce rauca, diversa dal normale.- Così debole, così vulnerabile.-
Sembrava proprio che Voldemort fosse entrato dentro di lui.
Era quello il momento in cui Harry avrebbe dovuto impedirgli di entrare nella propria mentre, come gli aveva insegnato Piton.
Solo che Voldemort era più forte di quanto pensasse.
Jenny gli strinse la mano.- Harry, non conta quanto siete simili, ma quanto non lo siete.- gli mormorò.
Nei pensieri di Harry c’erano solo ricordi brutti, ma non appena sentì il tatto di sua sorella, si ricordò delle volte in cui si erano abbracciati, detti che si volevano bene, spento le candeline insieme.
-Tu sei il debole.- continuò Harry, come se stesse parlando con il suo attuale carceriere.- E non conoscerai mai l’amore o l’amicizia. E mi dispiace per te.-
Jenny sorrise.- Sì, così Harry.-
Fu proprio in quell’attimo, che Voldemort uscì da lui, con sguardo quasi disgustato.- Sei uno sciocco, Harry Potter e perderai, ogni cosa.-
Jenny scosse la testa, con fare deciso.- Non me, mai.- affermò.
L’altro tentò di toccare il ragazzo, ma la sua mano fu respinta, come se si fosse bruciato.
In quello stesso momento, gli Auror e il Ministro della Magia cominciarono ad apparire nella piazza.
Finalmente Cornelius poté vedere Voldemort prima che egli scappasse.
Gli si aprirono gli occhi, una volta per tutte.- E’ tornato.-
 
   
 
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